Stop alla caccia al Moriglione, alla Pavoncella e al Coniglio selvatico in Sardegna.

Il Comitato faunistico regionale, riunitosi il 23 settembre 2020 sotto la presidenza dell’Assessore della difesa dell’ambiente della Regione autonoma della Sardegna Gianni Lampis per integrare il il calendario venatorio regionale sardo 2020-2021 (decreto assessoriale n. 7602/11 del 24 agosto 2020) con la caccia alla Pernice sarda (Alectoris barbara), alla Lepre sarda (Lepus capensis mediterraneus) e al Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), ha deciso a maggioranza di aprire la caccia a Pernici e Lepri nelle due giornate del 4 e dell’11 ottobre 2020 con un carniere potenziale di un esemplare per cacciatore per ogni giornata di caccia.
Questo sulla base di monitoraggi faunistici che non sono stati comunque consegnati ai componenti del Comitato. Monitoraggi faunistici già formalmente chiesti da parte del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus al pari del necessario parere I.S.P.R.A.(istanze del 23 settembre 2020).
Chiusura della caccia, invece, per il Coniglio selvatico, la cui popolazione isolana risulta estremamente ridotta.

Inoltre, con notevole buon senso, l’Assessore Lampis, “con decreto n. 13 del 23 settembre 2020 in corso di pubblicazione, ha disposto la revoca del proprio Decreto 11 del 24 agosto 2020 nella sola parte in cui autorizza il prelievo venatorio delle due specie Moriglione e Pavoncella. E’ vietata, pertanto, la caccia a Moriglione e Pavoncella su tutto il territorio regionale”.
Proprio sulla caccia al Moriglione (Aythya ferina) e alla Pavoncella (Vanellus vanellus) è stato incentrato il ricorso presentato al T.A.R. Sardegna dalle associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlus, assistite dall’avv. Carlo Augusto Melis Costa del Foro di Cagliari, che ha già visto, con decreto presidenziale Sez. I, 21 settembre 2020, n. 347, la sospensione della parte del calendario venatorio nella parte in cui prevede la caccia al Moriglione.

Rinviata alla camera di consiglio collegiale del 7 ottobre 2020 la decisione sulla caccia alla Pavoncella, solo perché la relativa stagione di caccia sarebbe partita dal 15 ottobre 2020 (fino al 31 gennaio 2021), quindi in tempo utile per scongiurarne l’apertura.
L’attuale pronuncia giudiziale, sebbene in via cautelare, si colloca in un ampio orientamento giurisprudenziale che da anni sta amputando i calendari venatori della Sardegna nelle parti in cui la tutela faunistica è stata sacrificata in favore delle posizioni filo-venatorie più retrive.[i]
Infatti, il calendario venatorio regionale sardo 2020-2021 prevedeva dal 20 settembre al 31 gennaio 2021, nei giorni di giovedi e di domenica oltre ai festivi infrasettimanali numerose giornate di caccia nei confronti del Moriglione con un carniere potenziale di 3 capi abbattibili nell’intera stagione di caccia per ognuno dei 35.987 cacciatori, con un assurdo carniere potenziale complessivo di ben 107.961 capi abbattibili, a fronte di un’assenza di dati sulla popolazione isolana e una specifica richiesta di sospensione della caccia da parte di Commissione europea e Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, richiamate dal parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.).

Analoga situazione sul piano giuridico-ambientale riguardo la Pavoncella,con un carniere potenziale di 5 capi abbattibili al giornoe ben 25 capi abbattibili nell’intera stagione di caccia per ognuno dei 35.987 cacciatori, con un altrettanto abnorme carniere potenziale complessivo di ben 899.675 capi abbattibili.
Sulla base di quanto emergerà dall’esame dei monitoraggi faunistici potranno eventualmente essere integrati i motivi di ricorso presentato al T.A.R. Sardegna in merito alla caccia a Pernici e Lepri.
Le associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlus continuano, con serietà e determinazione, la loro difficile battaglia per la salvaguardia di un patrimonio faunistico collettivo che non può esser lasciato agli esclusivi interessi di una minoranza corporativa armata.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia e WWF Italia onlus
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[1] T.A.R. Sardegna, ordinanza collegiale Sez. I, 17 ottobre 2019, n. 262/2019; decreto presidenziale Sez. I, 3 ottobre 2019, n. 247/2019, ; T.A.R. Sardegna, sentenza Sez. I, 30 gennaio 2019, n. 65 , Cons. Stato, ordinanza Sez. III, 5 ottobre 2018, n. 4897 , Cons. Stato, decreto presidenziale Sez. III n. 4456 del 20 settembre 2018, T.A.R. Sardegna, ordinanza Sez. I, 13 settembre 2018, n. 275, T.A.R. Sardegna, decreto presidenziale Sez. I, n. 260 dell’1 settembre 2018; sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 1 febbraio 2018, n. 65 e ordinanza cautelare T.A.R. Sardegna, Sez. II, 15 settembre 2017, n. 308/2017 .

(foto Cristiana Verazza, L.A.C., S.D., archivio GrIG)
Un sussulto di buon senso che fa ben sperare nel futuro.
😃🦆🐇
“Le associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlus continuano, con serietà e determinazione, la loro difficile battaglia per la salvaguardia di un patrimonio faunistico collettivo che non può esser lasciato agli esclusivi interessi di una minoranza corporativa armata.”
“Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, Lega per l’Abolizione della Caccia e WWF Italia onlus”
BRAVI, avanti così, inarrestabili, irriducibili!👍👍
Lunga vita a: 🐇🐇🐦🐦🦆
😀 😀 😀
A.N.S.A., 25 settembre 2020
Stop alla caccia al coniglio e moriglione nell’isola.
Soddisfazione Grig, per pavoncella rinvio decisione Tar al 7/10: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/09/25/stop-alla-caccia-al-coniglio-e-moriglione-nellisola_b16ce2ad-d1f6-404f-8f87-d6562a77e6d2.html
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da L’Unione Sarda, 25 settembre 2020
COMITATO FAUNISTICO. In Sardegna stop alla caccia al coniglio e al moriglione.
Vietato puntare i fucili anche sulla pavoncella: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2020/09/25/in-sardegna-stop-alla-caccia-al-coniglio-e-al-moriglione-136-1063432.html
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da Cagliari online, 25 settembre 2020
Sardegna: stop alla caccia al moriglione, alla pavoncella e al coniglio selvatico.
Le associazioni ambientaliste Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (GrIG), Lega per l’Abolizione della Caccia (L.A.C.) e WWF Italia onlus continuano la loro difficile battaglia per la salvaguardia di un patrimonio faunistico collettivo che “non può esser lasciato agli esclusivi interessi di una minoranza corporativa armata”: https://www.castedduonline.it/sardegna-stop-alla-caccia-al-moriglione-alla-pavoncella-e-al-coniglio-selvatico/
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da Link Oristano, 25 settembre 2020
Niente caccia al coniglio selvatico in Sardegna, i ricorsi degli ambientalisti.
Su pernici e lepri mancano i dati, l’assessore fa marcia indietro su moriglione e pavoncella: https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2020/09/25/niente-caccia-al-coniglio-selvatico-sardegna-ricorsi-degli-ambientalisti/
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da Alghero Live, 25 settembre 2020
Stop alla caccia al Moriglione, alla Pavoncella e al Coniglio selvatico in Sardegna: http://algherolive.it/2020/09/25/stop-alla-caccia-al-moriglione-alla-pavoncella-e-al-coniglio-selvatico-in-sardegna/
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sul sito web della L.A.C., 25 settembre 2020
Sardegna-Stop alla caccia al Moriglione, alla Pavoncella e al Coniglio selvatico: https://www.abolizionecaccia.it/blog/2020/09/sardegna-stop-alla-caccia-al-moriglione-alla-pavoncella-e-al-coniglio-selvatico/
Ottimo GrIG!!! insistisci!!!! (urlò il guardalinee di parte in una infuocata partita di terza categoria) non molliamo sulla pernice e sulla lepre, il cacciassessore fa melina, ma se vola basso 1 capo abbattibile deve avere dei dati diciamo un pochino solo un pochino inaffidabili..
…e noi insistisciamo!
I dati ci sono. Altrimenti la caccia non l’avrebbero aperta come per il coniglio.
Vedi animalaro la storiella di capi abbattibili per giornata moltiplicato al numero dei cacciatori ora vi va sui denti.
In futuro bisognerà aprire il cervo sardo e il muflone perché la Sardegna non li sa gestire e nel numero in cui sono in varie aree sta distruggendo la flora e le colture di quelle zone, creando ingenti danni ai conduttori di quei fondi.
Chiedono fondi di risarcimento che non ci sono, chiamano la forestale che gli fa sciò sciò e poi che se ne vanno dopo 10 minuti tornano….e non ci sono recinzioni che funzionino. Pertanto, dato che non si ha voglia, tempo e soldi per gestire questa bella specie, fra poco la caccia di selezione, sulla base dei censimenti per classi e sesso, consentitá di migliorare la qualità della specie….e poi sbraita quanto vuoi…
..se ci sono, perchè non li pubblicano e nemmeno vengono consegnati ai membri del Comitato faunistico regionale quando devono decidere proprio sull’integrazione del calendario venatorio? Sai, siamo piuttosto stufi di questo modo di fare. Poi, potresti diventare molto, molto anziano prima che si provi ad aprire la caccia al Cervo sardo. Intanto, impacchetta e porta a casa l’ennesima “amputazione” del calendario venatorio 😉
Stefano Deliperi
caro cacciabracconiere o braccocacciatore , gli anmalari come li definisci tu cercano solo di impedire la vostra smania violenta e minoritaria di distruggere la biodiversità e l’ambiente col piombo che avete nelle cartucce e a quanto pare nel cervello, certo che sparerete pure al muflone al cervo e ad altri animali…perché l’aquila l’avete già sparata…pero tutto finisce perché ti ricordo che il 70% dei cacciatori e’ over65 e anche se volete portare la caccia nelle scuole i giovani vi faranno una sonora pernacchia alla quale si associeranno il90% degli Italiani, perché prima o poi vi sarà tolta la possibilità di entrare armati e magari cotti a pippa o fatti a casa del prossimo.
Ti auguro una buona caccia….
(…) “Intanto, impacchetta e porta a casa l’ennesima “amputazione” del calendario venatorio” 😉
Stefano Deliperi
Che eleganza verbale, SU DOTTORI, nei confronti di chi, irriconoscente, La chiama “animalaro” e che delle buone cose che vengono dette e fatte ed enunciate in questo sito, non solo da Lei ma anche dai Dottori, se ne parla in termini di…”sbraitare”…
SBRAITARE…deve essere adottato come verbo di eccellenza!
Cordialità, con gratitudine 🦌🦌🦌
🙂
grande risultato che spero possa permettere alle specie citate di moltiplicarsi. Quest’anno soprattutto ho visto in alcune zone umide dell’Oristanese sempre meno biodiversita’…vuoi per i problemi climatici in atto, vuoi per gli incendi e non meno grave per l’azione di alcubi bracconieri. Mi auguro che oltre al divieto vengano fatti maggiori controlli sul territorio, grandi invece Grig, WWF e LAC a combattere sempre in prima linea
😀 😀 😀
Allora adesso il referendum sui privilegio dei cacciatori
cioe, “che la caccia è consentita dappertutto tranne dove è espressamente vietata”, deve diventare :
“la caccia è vietata dappertutto tranne dove è espressamente consentita” per cambiare il paradigma bisogna vietare l’accesso nei fondi privati,devono chiedertelo e tu proprietario li autorizzi con un atto scritto consegnato alle autorità se no niente da fare…al tirasegno te ne vai!
…per i miracoli dobbiamo ancora attrezzarci 😉
Sono minoranza ma armata di fucili e pallottole mortali, grazie GrIG sempre in prima linea,
grazie della difesa strenua per gli altri animali disarmati
😀 😀 😀
Bravissimi Grig e bravo pure l’assessore, non è da tutti tornare sui proprio passi. La questione resta complessa, purtroppo al referendum non ci fu l’adesione attesa (e me ne rattristo ancora), la caccia resta legale e deve essere disciplinata. Sarebbe davvero bello un tavolo serio in cui si ragiona insieme tra associazioni che tutelano la natura e cacciatori, per assumere reciproca consapevolezza e responsabilità
purtroppo la caccia in tantissimi paesi sardi resta una delle attività principali, soprattutto nei fine settimana
quindi immagina quanto consenso possa comunque avere un politico sardo che si vende come “favorevole alla caccia” giusto anche per solamente un mero tornaconto politico
E il problema è anche che quando è consentita, le regole le rispettano neanche la metà dei cacciatori, spesso anche perchè nessuno li controlla ne li sanziona seriamente
Quante volte capita di trovarsi, magari facendo un semplice trekking, o magari stando in zone vicino alle periferie dei paesi (quindi vicinissimo alle case abitate…) in mezzo a spari confusi e alle urla disumane dei cacciatori mentre fanno una battuta di caccia??
infine, e non meno grave questione delle precedenti, quanti di questi cacciano “sobri”?
Dopo a anni di muri di gomma fiara ora…… Lunga vita a chi lotta per i diritti degli animali e non.
😀 😀 😀
Anche in Sicilia stessa musica, stop ai macellai della natura
..non solo in Sicilia 😀
dal B.U.R.A.S. n. 60, parti I e II, dell’1 ottobre 2020
decreto assessoriale n. 8610/13 del 23 settembre 2020
“Decreto dell’Assessore della Difesa dell’Ambiente n. 7602/11 del 24.8.2020. Calendario venatorio 2020/2021. Revoca dell’autorizzazione del prelievo venatorio relativo alle specie Moriglione e Pavoncella.”: https://buras.regione.sardegna.it/custom/frontend/viewInsertion.xhtml?insertionId=10372fa0-98d0-4cbb-9469-c99daa1d33f2
E ZAAAC ZAAC ZAC ✂️✂️✂️✂️✂️✂️✂️✂️nuova sforbiciata al calendario venatorio….
Grazie GrIG !
😀 😀 😀