Niente “pieni poteri” sul paesaggio e il territorio della Sardegna!
Fin dal risultato elettorale del 24 febbraio 2019 l’amministrazione regionale della coalizione di centro-destra del presidente Solinas ha avviato le manovre politiche per metter mano alla normativa di tutela costiera e al piano paesaggistico regionale (P.P.R.) in particolare.
“Ci saranno più aree paesaggistiche territoriali con vincoli diversi a seconda della vocazione”, aveva affermato il presidente Solinas in una trasmissione televisiva (Monitor, 26 febbraio 2019).
Subito, trasversalmente, vari consiglieri regionali di maggioranza e opposizione si erano affrettati a dar il loro consenso.
Ancora in questi giorni il presidente Solinas ha ribadito che a breve avanzerà una proposta di legge urbanistica. Insieme all’assessore all’urbanistica Sanna ha affermato lo slogan sufficientemente generico e privo di reali contenuti“basta seconde case, puntiamo su qualità e identità”.
Hanno anche detto chiaramente che intendono acquisire la competenza piena in materia di tutela del paesaggio e regionalizzare le Soprintendenze per archeologia, belle arti e paesaggio sarde mediante una norma di attuazione dello statuto speciale per la Sardegna che innovi l’art. 57 del D.P.R. n. 348/1979, che assegna – al pari delle altre regioni (con esclusione della Sicilia) – la delega (non il trasferimento) delle competenze in tema di tutela del paesaggio.
Vogliono – evidentemente sulla scorta del nume tutelare leghista Salvini e delle proposte di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna sulla c.d. autonomia differenziata – i pieni poteri sul paesaggio e il territorio sardo.
Ma anche no.
Poche cose, ma chiare.
I meccanismi procedurali di controllo statale sulle attività regionali in tema di paesaggio e pianificazione sono un’irrinunciabile garanzia per l’effettiva salvaguardia dei nostri beni ambientali e del nostro territorio.
Normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi non derogabili, previsti dalla normativa nazionale (decreto legislativo n. 4272004 e s.m.i.) in attuazione dei principi costituzionali (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s), mentre il piano paesaggistico dev’essere predisposto in collaborazione (c.d. copianificazione) con il Ministero per i beni e attività culturali, come da giurisprudenza costituzionale costante.
Ricordiamo che siamo riusciti a far annullare (1998, 2013) dai Giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo dell’Amministrazione regionale Cappellacci di stravolgere il P.P.R. (2013-2014), abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla Giunta Pigliaru (2018).
Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le coste.
C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa.
C’è ancora chi vuol ancora dar fiato alla speculazione immobiliare, magari avendo le mani libere da controlli, lacci e laccioli? Troverà la risposta adeguata.
Sappiatelo…
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
Sarebbe una iattura per la sardegna per il suo meraviglioso ambiente per alla sua biodiversità. Non é dal cemento che nascono i fiori. Diamo forza a chi si oppone al sacco delle coste sarde.
Ps: se c’è d’andar ad abbracciar alberi sono disponibile
(…)”C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa.
C’è ancora chi vuol ancora dar fiato alla speculazione immobiliare, magari avendo le mani libere da controlli, lacci e laccioli? Troverà la risposta adeguata.
Sappiatelo…”
E guerra sia…
E vai…
Custusu dottorisi…funti sa fini ‘e su mundu…
🙂
Questa mattina il Manifesto dedica un articolo alle intenzioni della giunta Solinas di smantellare l’attuale Ppr.
Si legge anche di una dichiarazione dell’assessore Sanna de tipo “Se è bello, si può tutto, pure in riva al mare”.
Questi intendimenti, espressi anche con frasi ad effetto e insensate, non sono nuovi e fanno parte da sempre del cosidetto partito del mattone (trasversale politicamte e diffuso in tutta Italia) che non ha alcun interesse alla tutela ambientale e allo sviluppo economico duraturo e sostenibile.
Siamo in tanti, molti più di loro, che non vogliamo più devastazioni del territorio tantopiu in una area, unica in tutto il Mediterraneo, per integrità e bellezza.
Se sarà necessaria opposizione, politica culturale mediatica giuridica , la troveranno forte più di prima .
Angelo
Torino
Forte più di prima sì…
E si chiama…Angelo; immaginiamo se si chiamasse…
🙂
A.N.S.A., 24 agosto 2019
Ppr: ambientalisti pronti a battaglia per difendere coste.
Messaggio a Giunta Solinas, norme salvaguardia non si toccano. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/08/23/ppr-ambientalisti-pronti-a-battaglia-per-difendere-coste_fc63f60c-465c-40bf-973e-e3fb98286b02.html)
Ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico (Grig) sulle barricate in difesa della normativa di tutela costiera e del piano paesaggistico regionale (Ppr). E sono pronti a dare battaglia dopo le recenti dichiarazioni del governatore Christian Solinas su una proposta di legge urbanistica che dovrebbe vedere la luce a breve.
Secondo il Grig Solinas e l’assessore all’urbanistica Quirico Sanna “hanno anche detto chiaramente che intendono acquisire la competenza piena in materia di tutela del paesaggio e regionalizzare le Soprintendenze per archeologia, belle arti e paesaggio sarde mediante una norma di attuazione dello statuto speciale. Vogliono i pieni poteri sul paesaggio e il territorio sardo – sostiene Stefano Deliperi, presidente del Grig – Le normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi non derogabili.
Ricordiamo che siamo riusciti a far annullare dai giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo della Giunta Cappellacci di stravolgere il Ppr (2013-2014), abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla Giunta Pigliaru (2018). C’è ancora chi vuol ancora dar fiato alla speculazione immobiliare, magari avendo le mani libere da controlli, lacci e laccioli? Troverà la risposta adeguata”.
da Il Manifesto, 25 agosto 2019
ITALIA. Sardegna, ambientalisti contro il piano urbanistico di Solinas.
Tutela del paesaggio. L’assessore Sanna: «Se è bello, si può tutto, pure in riva al mare». La proposta di legge della giunta, che dovrebbe vedere la luce a breve, smantella la normativa di tutela costiera e il Ppr di Soru. (Costantino Cossu) (https://ilmanifesto.it/sardegna-ambientalisti-contro-il-piano-urbanistico-di-solinas/)
Ambientalisti sulle barricate in difesa della normativa di tutela costiera e del piano paesaggistico regionale (Ppr) approvato nel 2006 dalla giunta regionale sarda guidata da Renato Soru. Sono pronti a dare battaglia dopo le recenti dichiarazioni di Christian Solinas, leader della maggioranza di centrodestra (Lega, Forza Italia e Partito sardo d’azione) al governo della regione su una proposta di legge urbanistica che dovrebbe vedere la luce a breve.
«Solinas – dice Stefano Deliperi, portavoce del Gruppo di intervento giuridico – e dopo di lui l’assessore all’urbanistica Quirico Sanna in una intervista al quotidiano La Nuova Sardegna hanno detto che puntano ad acquisire “piena competenza” in materia di tutela del paesaggio e a regionalizzare le Soprintendenze sarde (archeologia, belle arti e paesaggio) mediante una norma di attuazione dello statuto speciale della Sardegna. Vogliono i pieni poteri sul paesaggio e il territorio sardo. Ma le normative di salvaguardia costiera e il Ppr sono obblighi non derogabili. Ricordiamo a Solinas e a Sanna che siamo riusciti a far annullare dai giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo della giunta di centrodestra guidata da Ugo Cappellacci di stravolgere il Ppr nel 2013, abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla giunta Pigliaru nel 2018. C’è ancora chi vuol ancora dar fiato alla speculazione immobiliare, magari avendo le mani libere da controlli, lacci e laccioli? Troverà la risposta adeguata».
DURO ANCHE L’URBANISTA Sandro Roggio, che ha fatto parte del team di esperti che il Piano paesaggistico sardo. «Mi allarmano – commenta Roggio – soprattutto gli assurdi codici estetici sullo sfondo dell’analisi dell’assessore Sanna, che nell’intervista alla Nuova Sardegna dice: “Se è bello, si può tutto nelle coste sarde, pure in riva al mare”. Sarebbe come dire che è possibile edificare nei giardini del Canal Grande o ai bordi del parco di Villa Borghese, basta un buon progetto e il capomastro che ci sa fare con i blocchetti».
«La tutela di un paesaggio – aggiunge Roggio – si fonda su altri presupposti che sfuggono completamente a Sanna. Esiste la Costituzione ed esistono le leggi. Sanna se ne deve fare una ragione». «Stupisce – continua Roggio – la faciloneria con cui l’assessore tratta gli aspetti giuridici per superare le norme costituzionali. L’articolo 9 della Costituzione è ancora saldamente lì. La Regione è sì titolare della potestà legislativa in materia edilizia urbanistica, secondo lo Statuto speciale, e ha pure competenza su piani territoriali paesistici. Ma queste competenze devono essere esercitate in armonia con la Costituzione e con i principi dell’ordinamento, e secondo gli obblighi internazionali, gli interessi nazionali e quindi le norme basilari delle riforme economiche-sociali, come sono quelle in tema di tutela dei nostri luoghi pregiati, in base all’articolo 117 della Costituzione. Altro che i pieni poteri rivendicati da Solinas e da Sanna».
Bordate contro Solinas e contro il suo assessore all’urbanistica arrivano anche da Italia nostra.
«Da quando è stato approvato l’articolo 9 della Costituzione – dice Maria Paola Morittu, dirigente sarda dell’associazione ambientalista – la tutela del paesaggio deve essere assicurata a tutti i livelli territoriali che compongono la Repubblica, “una e indivisibile” (articolo 5), “costituita dai Comuni, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”. Ogni ente locale è responsabile dell’integrità del paesaggio e deve provvedere alla sua tutela entro i limiti delle proprie competenze e attribuzioni, mentre “allo Stato è riservato il potere di dettare standard di protezione uniformi, validi su tutto il territorio nazionale e non derogabili in senso peggiorativo dalle regioni” (Corte costituzionale, sentenza 6 maggio 2006)».
«IN RELAZIONE alla competenza paesaggistica della Sardegna, inoltre – prosegue Morittu -, la Corte si è già espressa proprio su istanza di esponenti della stessa parte politica del presidente Solinas. Nel 2006, infatti, gli attuali rappresentanti della maggioranza, allora avversari di Renato Soru, fecero ricorso alla Corte, contro la “legge salvacoste”, sostenendo l’opposto di quanto sostengono adesso e cioè che la Sardegna non avrebbe alcuna competenza in materia paesaggistica, attribuita in via esclusiva allo stato. La Corte, con la sentenza 51 del 2006, ha risposto confermando la competenza della Sardegna in materia paesaggistica ma dichiarando la illegittimità di un potere regionale assoluto e della “regionalizzazione” delle soprintendenze ora sbandierati da Solinas. Le sa il governatore queste cose?».
Grazie GRIG!
😀
Non sarà l’unico attacco contro la terra di Sardegna. Avremmo bisogno davvero di un “forza Paris “.
da Salviamo il Paesaggio, 25 agosto 2019
Niente “pieni poteri” sul paesaggio e il territorio della Sardegna! http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/08/niente-pieni-poteri-sul-paesaggio-e-il-territorio-della-sardegna/
maledetta speculazione! Ma come si fa a continuare a distruggere queste meraviglie incantate! Questa parte malefica dell’uomo deve sparire per sempre,
grazie , amatissimi del GrIG , auspico che tutti capiscano che bisogna agire con azioni concrete contro l’arroganza. Grazie dell’esempio di determinazione che il Grigg può rappresentare per tutti. Bisogna che tutti intraprendano battaglie concrete, spero che si senta sempre più forte che si può non essere soli a lottare, GRAZIE
😀
“dream team” con Briatore, Cappellacci e Solinas? Ma siamo seri…
A.N.S.A., 6 settembre 2019
Briatore-Solinas,Sardegna torni su podio.
Imprenditore punta a rilancio turistico con un ‘dream team’: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/09/06/briatore-solinassardegna-torni-su-podio_f384ce7e-830a-4db7-9eb3-db9f3c24d4cd.html
I have a dream:
trash the dream team!
da Lettera 43, 8 settembre 2019
In Sardegna torna il tormentone del piano paesaggistico regionale
Anche la Giunta Solinas promette modifiche alla normativa. Sostenendo una ricettività di qualità che preservi, dice l’assessore competente, «bellezza e identità». Ma gli ambientalisti insorgono.(Monia Melis): https://www.lettera43.it/piano-paesaggistico-regionale-sardegna-giunta-solinas/#QJefmU6WLsYthdhS.99
mancherebbero solo i “pieni poteri” su paesaggio e coste…
da la Nuova Sardegna, 10 settembre 2019
Il sindaco di Oristano: «Fateci costruire nei 300 metri dal mare».
Il fuori programma del primo cittadino al convegno Aspal: chiede all’assessore al Lavoro Zedda la revisione totale del Piano paesaggistico regionale. (Davide Pinna): http://www.lanuovasardegna.it/oristano/cronaca/2019/09/10/news/fateci-costruire-nei-300-metri-1.17879509?ref=hfnsorec-1
niente da fare, non capiscono altro che il metro cubo.
A.N.S.A., 4 ottobre 2019
Turismo: Confindustria,meno vincoli e rinnovo hotel su costa.
“Sviluppo passa da legge urbanistica, trasporti e promozione”: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/10/04/turismo-confindustriameno-vincoli-e-rinnovo-hotel-su-costa_ce9e929f-133b-471f-935a-37648b1d11dc.html