La magistratura si occupa della diga di Monte Nieddu-Is Canargius.
La Polizia giudiziaria ha effettuato il sequestro degli atti relativi al progetto della diga di Monte Nieddu – Is Canargius, fra Pula, Sarroch e Villa S. Pietro (CA).
Lo scempio ambientale e finanziario della diga di Monte Nieddu-Is Canargius, sistematicamente avversato dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, è uno dei casi più emblematici dell’inutilità e del danno rappresentato da numerose, troppe opere pubbliche.
Naturalmente ne seguiremo gli sviluppi.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
P.S. Gaetano Salvemini, insigne meridionalista, diceva che “l’Acquedotto Pugliese ha sempre dato più da mangiare che da bere”. Caso non isolato…
da Sardinia Post, 6 maggio 2015
Polizia giudiziaria al Cbsm, sequestrati gli atti su Monte Nieddu e Fluenter.
Da questa mattina la polizia giudiziaria sta passando al setaccio decine e decine di documenti negli uffici del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale. Gli agenti si sono presentati nella sede centrale dell’ente, in via Dante a Cagliari, con i decreti di sequestro di tutti gli atti tecnico-amministrativi che riguardano in primis la realizzazione della diga di Monte Nieddu, nel Sulcis. Si tratta di un appalto infinito (se ne parla da 40 anni) e alquanto consistente, visto che i lavori ammontano a 83 milioni di euro.
Ma nel mirino della polizia giudiziaria ci sono anche altri documenti. Secondo fonti beninformate, nei decreti di sequestro si farebbe riferimento anche alle carte che riguardano gli affidamenti diretti assegnati dal Consorzio di bonifica alla Fluenter srl, società con sede a Capoterra amministrata da Luca Sedda, cognato del direttore generale del Cbsm Roberto Meloni.
È alquanto probabile che gli occhi della Procura siano puntati sui lavori e sulle forniture per oltre200mila euro assegnati dal Consorzio alla Fluenter nel periodo 2013-2014, quando cioè la società era sempre amministrata da Sedda e il 50 per cento delle quote societarie erano in mano alla sorella del Dg Meloni, Annalisa. Quest’ultima poi, nel maggio dello scorso anno, cedette le quote pochi giorni dopo la presentazione di un esposto depositato da una società della Penisola, in relazione ad un appalto milionario poi congelato. In particolare, l’esposto evidenziava i rapporti di parentela tra il Dg Meloni e gli amministratori e soci della Fluenter srl e ventilava l’ipotesi di un conflitto di interessi.
La vicenda, raccontata qualche settimana fa da Sardinia Post, è balzata agli onori delle cronache nazionali grazie al giornalista Gian Antonio Stella, che venerdì scorso ha dedicato al Consorzio e alla Fluenter un’intera pagina su Sette, il magazine del Corriere della Sera.
dovranno attendere ancora per spartir la torta….
(foto S.D., archivio GrIG)
da L’Unione Sarda, 6 maggio 2015
Appalti sospetti al Consorzio di bonifica. Perquisizione e sequestri a Cagliari. L’inchiesta condotta dal pm Gaetano Porcu: http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2015/05/06/appalti_sospetti_al_consorzio_di_bonifica_perquisizione_e_sequest-1-417819.html
Possibile che dobbiamo aspettare che il bravissimo Stella scriva su un quotidiano nazionale per avere una reazione QUI in Sardegna? Il G.R.I.G. conduce da anni una feroce e giustissima battaglia contro lo scempio di Monte Nieddu. Nel silenzio assoluto, evidentemente i nostri parlamentari leggono solo ciò che può far fare loro brutta figura a livello nazionale. Sono oltre, ben oltre la vergogna.
da L’Unione Sarda, 7 maggio 2015
L’INCHIESTA . La polizia giudiziaria acquisice gli atti su Monti Nieddu e la società Fluenter.
Consorzio di bonifica nella bufera. Indagato il direttore generale. (Veronica Nedrini) (http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_56_20150507104523.pdf)
Quando il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale aveva deciso di affidare lavori per 200mila euro alla società Fluenter srl c’erano stati favoritismi? E nei procedimenti che riguardano la realizzazione della diga di Monti Nieddu? Sono queste le domande sulle quali punta a fare chiarezza l’inchiesta della Procura di Cagliari che vede indagato il direttore generale del Cbsm Roberto Meloni. Il pubblico ministero Gaetano Porcu ipotizza il reato di abuso d’ufficio.
È proprio nell’ambito di questo procedimento penale che ieri mattina gli ufficiali di polizia giudiziaria, su delega del magistrato, si sono presentati negli uffici del Cbsm in via Dante, a Cagliari, per acquisire decine di documenti. In particolare gli atti che riguardano l’appalto per la realizzazione della diga di Monte Nieddu, nel Sulcis.
Una gara da 83 milioni di euro che alcuni giorni fa ha portato alla revoca dell’incarico assegnato a Meloni da parte del commissario del Consorzio Gianni Pilia. Il motivo? Avendo curato le diverse fasi di progettazione Meloni non avrebbe potuto ricoprire l’incarico di responsabile del procedimento.
Ma, al centro dell’interesse degli investigatori, c’è anche altro: gli incarichi affidati alla Fluenter srl, una società con sede a Capoterra amministrata dal cognato del direttore generale Meloni, Luca Sedda. Non solo: il 50 per cento della quote societarie della ditta che si occupava di fornire attrezzature e di eseguire lavori per il consorzio era in mano ad Annalisa Meloni, sorella del direttore del Cbsm. La quale ha, però, ceduto le quote. Lo ha fatto a maggio dell’anno scorso quando una ditta concorrente – anche questa in ballo per l’appalto milionario congelato – aveva presentato un esposto in Procura lamentando un conflitto di interessi. In altre parole, dei favoritismi: si puntava il dito proprio sui rapporti di parentela tra il direttore Meloni e gli amministratori e soci della Fluenter srl.
La società, secondo le accuse contenute nel documento approdato al terzo piano del Palazzo di giustizia di Cagliari, avrebbe incassato circa 200mila euro dal luglio del 2013 al febbraio 2014 in modo poco trasparente, poiché Meloni si sarebbe dovuto astenere. Ma non lo aveva fatto. In sostanza, avrebbe firmato dei provvedimenti di affidamento diretto alla società della sorella e del cognato, e anche i mandati di pagamento. Tutte contestazioni ancora da chiarire e che potranno trovare conferma o smentita nella mole di documentazione acquista ieri negli uffici cagliaritani del Consorzio di Bonifica della Sardegna meridionale, uno dei più importanti d’Italia (con un bilancio in attivo per oltre 6 milioni di euro nel 2013) diretto da Meloni dal 2007.
______________________________________________________
da Sardinia Post, 7 maggio 2015
Consorzio di bonifica, la Procura indaga sui fondi della ‘società gemella’: http://www.sardiniapost.it/cronaca/consorzio-di-bonifica-la-procura-indaga-sui-fondi-della-societa-gemella/
da Sardinia Post, 19 maggio 2015
Blitz di Polizia e GdF al Consorzio di bonifica, ipotesi danno erariale. (Pablo Sole): http://www.sardiniapost.it/cronaca/blitz-di-polizia-e-gdf-nella-sede-del-consorzio-di-bonifica-ipotesi-danno-erariale/
da Sardinia Post, 20 maggio 2015
I ‘fuoristrada’ del Consorzio di bonifica. O come buttare 110mila euro. (Pablo Sole): http://www.sardiniapost.it/cronaca/fuoristrada-del-consorzio-di-bonifica-o-come-buttare-110mila-euro/
altro che diga di Monte Nieddu-Is Canargius…
da L’Unione Sarda, 19 giugno 2015
CAPOTERRA . Nuovo impianto da un milione in funzione entro sei mesi.
Mai più reflui in mare: al Casic l’acqua depurata. (Ivan Murgana): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_231_20150619085134.pdf
___________________________
da Hinterland Cagliari, 19 giugno 2015
DIGA MONTI NIEDDU, ADESSO LE RICERCHE BELLICHE IL CANTIERE APRIRÀ SETTEMBRE 2016 – VIDEO : http://www.hinterlandcagliari.it/areavasta/ca/11-sarroch/5812-diga-monti-nieddu,-adesso-le-ricerche-belliche-il-cantiere-aprir%C3%A0-settembre-2016-video.html
è stato inserito un aggiornamento nell’articolo.
da L’Unione Sarda, 13 marzo 2017
Monte Nieddu, riparte la costruzione della diga da 35 milioni di metri cubi. (Andrea Piras): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/03/13/monte_nieddu_riparte_la_costruzione_della_diga_da_35_milioni_di_m-68-578465.html