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Gualdo Tadino, i Carabinieri Forestale denunciano alla magistratura i tagli della vegetazione riparia lungo i corsi d’acqua.


Gualdo Tadino, tronchi tagliati (marzo 2025)

I Carabinieri Forestale hanno provveduto a denunciare una ditta che ha effettuato tagli della vegetazione lungo vari corsi d’acqua nel territorio comunale di Gualdo Tadino (PG), in violazione delle prescrizioni disposte dalla Regione Umbria,: “nonostante le stringenti indicazioni ricevute dagli Enti, aveva eseguito il taglio di vegetazione su dei tratti di corsi d’acqua demaniali non compresi nei nulla-osta e realizzato quindi movimenti terra non autorizzati sulle sponde”.

Inoltre, “nonostante le stringenti indicazioni ricevute dagli Enti, aveva eseguito il taglio di vegetazione su dei tratti di corsi d’acqua demaniali non compresi nei nulla-osta e realizzato quindi movimenti terra non autorizzati sulle sponde”. Ancora, “dai controlli si è potuto evidenziare che erano state tagliate molte piante in più rispetto a quelle consentite dalle prescrizioni dei nulla-osta, tanto che la continuità della cortina di vegetazione ripariale risulta interrotta in più punti. Di questo aspetto i militari hanno informato la Regione Umbria, per le valutazioni di competenza circa la possibile revoca delle autorizzazioni.”.

Insomma, uno scempio ambientale.

In proposito, dopo aver raccolto varie preoccupate segnalazione di residenti, l’associazione ecologista Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG) aveva proceduto (7 aprile 2025) a inoltrare una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in relazione ad ampi tagli della vegetazione primaria, anche ad alto fusto, lungo numerosi corsi d’acqua (Torrente Rasina, Torrente Feo, Torrente Sciola, Rio Fergia, Fosso Romore, Rio Vaccara, Fosso San Lazzaroe Fosso Maestro) nel territorio comunale di Gualdo Tadino (PG), oggetto di un’ordinanza sindacale di protezione civile (la n. 143 del 6 novembre 2024).

Gualdo Tadino, tagli vegetazione lungo corso d’acqua (marzo 2025)

Presenza di vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), vicinanza con il SIC/ZSC “Monti Maggio e Nero” (IT 5210014), appartenente alla Rete Natura 2000.

In particolare, nel periodo marzo – luglio la nidificazione della fauna selvatica è protetta (direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.) ed è vietato alcun disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione, che può integrare anche eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

I tagli sono apparsi piuttosto ingenti.

Il GrIG ha, quindi, coinvolto i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Umbria, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Perugia, il Comune di Gualdo Tadino, i Carabinieri Forestale, informata per opportuna conoscenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia.

Capriolo (Capreolus capreolus, foto di Raniero Massoli Novelli)

La Regione Umbria (nota prot. n. 93038 del 14 maggio 2025) aveva comunicato di aver rilasciato i prescritti nullaosta per gli interventi di tutela idraulica (regio decreto n. 523/1904 e s.m.i.), analogamente al Comune di Gualdo Tadino, per quanto di sua competenza (nota prot. n. 10734 dell’8 aprile 2025).  Nessun atto era stato emanato dalla Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Perugia (nota prot. n. 8275 del 18 aprile 2025) né dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – D.G. Tutela della Biodiversità e del Mare (nota prot. n. 71118 del 14 aprile 2025).

Regione Umbria e Comune di Gualdo Tadino da un lato si sono parecchio preoccupate di difendere il loro operato, dall’altro non risulta abbiano fatto seguire i cantieri di taglio dai loro tecnici. Fortunatamente i Carabinieri Forestale hanno svolto accuratamente ispezioni e controlli.

Il GrIG, grazie all’incessante attività dei propri soci e simpatizzanti, sta agendo concretamente per contrastare i tagli boschivi selvaggi con i mezzi che assegna l’ordinamento, coinvolgendo le varie amministrazioni pubbliche e la magistratura competenti, dando luogo allo svolgimento degli accertamenti da parte delle Amministrazioni pubbliche competenti e da parte dei Carabinieri Forestale.

E’ ben noto, infatti, che i tagli boschivi debbano essere autorizzati in base alla normativa forestale e vengano correttamente eseguiti, in quanto solo in tali casi non è necessaria l’autorizzazione paesaggistica, recentemente non più richiesta con la nuova formulazione dell’art. 149 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.,

La situazione in tutta Italia non appare certo idilliaca, come evidenziato dal Rapporto GrIG sugli illeciti forestali in Italia (marzo 2025) 

Il GrIG sostiene l’azione di magistratura e polizia ambientale e richiede con forza a Governo e Parlamento l’inasprimento delle sanzioni penali e amministrative per i responsabili dei tagli boschivi illeciti.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

qui  il Rapporto GrIG sugli illeciti forestali in Italia (marzo 2025) 

da Il Corriere dell’Umbria, 30 maggio 2025

Gualdo Tadino, taglio della vegetazione lungo il torrente: scatta la denuncia del titolare dell’impresa.

Secondo i carabinieri forestali non sono stati rispettate le prescrizioni e ha modificato le sponde. (Salvatore Zenobi)

Il titolare di una ditta boschiva è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di esecuzione esecuzione di opere senza permesso e modificazione dello stato dei luoghi nella proprietà pubblica. E’ quello che hanno riscontrati dal Comando carabinieri per la tutela forestale e i parchi nell’ambito della campagna controlli “Fiume sicuro” disposta a livello nazionale nei confronti una ditta che operava a Gualdo Tadino nella ripulitura dei fiumi. Sono 53 i controlli effettuati dai carabinieri forestali dell’Umbria e proprio durante i controlli svolti dai militari del nucleo, nei mesi di marzo e aprile, sono emerse irregolarità relative al taglio di alberi lungo i corsi d’acqua del territorio gualdese. I lavori, commissionati dal Comune per la manutenzione degli alvei demaniali, sono stati eseguiti da una ditta boschiva privata a seguito di appositi nulla-osta idraulici rilasciati dalla Regione Umbria, “provvedimenti necessari per l’esecuzione di opere nei torrenti pubblici” come sottolineano i carabinieri forestali.

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)

Durante questi controlli gli uomini del nucleo di Gualdo Tadino hanno percorso a piedi le sponde di tutti i corpi idrici interessati dai lavori, controllando il rispetto delle prescrizioni impartite dalla Regione e le norme di polizia idraulico-fluviale.
Da questi controlli – spiegano gli stessi carabinieri forestali – emerso che la ditta esecutrice, nei pressi del torrente Rasina, nonostante le stringenti indicazioni ricevute sia dalla regione che dal comune committente, aveva eseguito il taglio di vegetazione su dei tratti di corsi d’acqua demaniali non compresi nei nulla-osta, e aveva realizzato dei movimenti terra non autorizzati sulle sponde. Per questi motivi, il titolare della ditta boschiva è stato denunciato all’autorità giudiziaria per i reati di esecuzione di opere senza permesso e modificazione dello stato dei luoghi nella proprietà pubblica.

Inoltre, dai controlli i carabinieri forestali hanno potuto evidenziare che erano state tagliate molte piante in più rispetto a quelle consentite dalle prescrizioni dei nulla-osta, tanto che la continuità della cortina di vegetazione ripariale risulta interrotta in più punti. Di questo aspetto i militari hanno informato la Regione Umbria, per le valutazioni di competenza circa la possibile revoca dei nulla-osta. Ma i carabinieri forestali hanno effettuato anche approfondimenti in merito alla commercializzazione del legname tagliato, ai sensi della specifica normativa europea e anche in questo caso sono emerse violazioni che sono in corso di contestazione nei confronti del titolare dell’attività boschiva.

Umbria, Appennino, boschi

(foto Raniero Massoli Novelli, per conto GrIG, A.L.C., S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Daniele
    Daniele
    Maggio 31, 2025 alle 11:24 am

    Con delle pene severe e certe, certi trasgressori non avrebbero nemmeno il tempo di pensare di commettere una simile atto

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