Si per una giusta transizione energetica, No alle fonti fossili e alla speculazione energetica.


la petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.

L’Associazione Medici per l’Ambiente – ISDE Italia promuove il dibattito pubblico Si per una giusta transizione energetica, No alle fonti fossili e alla speculazione energetica a Bosa (OR), presso la sala conferenze dell’Università della Terza Età in Via Azuni n. 9.

L’appuntamento è per venerdi 13 settembre 2024, alle ore 17.00.

Al centro dell’attenzione la transizione ecologica, la speculazione energetica, in particolare il progetto di centrale eolica offshoreMistral, nel mare nord occidentale della Sardegna.

Un’ottima occasione per informarsi e capire.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Bosa, dibattito pubblico “Si per una giusta transizione ecologica, No alle fonti fossili e alla speculazione energetica” (13 settembre 2024)
L’Unione Sarda, 15 settembre 2024

Bosa, Capo Marrargiu

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Andrea Barizza
    Andrea Barizza
    settembre 11, 2024 alle 9:23 am

    Solo un’osservazione/suggerimento; sto notando (ma son sicuro che ne siete ben coscienti anche voi di GrIG) che le vostre ragioni in merito alla lotta alla speculazione energetica (che non è lotta alle rinnovabili e appoggio alle centrali a carbone) rimangono sconosciute ai più, rimangono all’interno di una troppo ristretta cerchia di persone; anche stamattina su Radio 24 hanno dato molto rilievo (anche giustamente) ad un incendio doloso ai pannelli fotovoltaici che erano accatastati in vista di essere installati su un ampio terreno agricolo (suppongo per un impianto che aveva ottenuto autorizzazione prima dell’intervento della Todde); ahimè il messaggio che è passato, che è stato diffuso, è che sono stati quegli ambientalisti nimby che odiano le rinnovabili finendo con sostenere la metanizzazione della Sardegna se non il mantenimento delle centrali a carbone, evidenziando di conseguenza pure anche il contrasto interno al mondo degli ambientalisti tra chi è favorevole alle rinnovabili e chi è invece contro non accettando alcun impatto visivo sul paesaggio.

    Personalmente ritengo che sia necessario che fate un salto a livello comunicativo, riuscendo a portare le vostre ragioni, opinioni (con relativi dati) anche su mezzi di comunicazione di rilevanza, diffusione nazionale; sarebbe il top se riusciste a contattare e essere ospitati in trasmissioni d’inchiesta come Presa Diretta o Report

    • Avatar di caiofabricius
      caiofabricius
      settembre 11, 2024 alle 10:59 am

      Chiedo scusa a Stefano Deliperi se anticipo la risposta, ma questa storia del mancato coinvolgimento delle grandi testate mediatiche mi fa incavolare, rabbrividire disgustato per aver sperimentato ormai da anni la LORO CHIUSURA ad ogni tentativo di informazione corretta o pubblico dibattito, non solo da singoli sbandati, diversi, con idee bislacche da tenere eventualmente in riserva e da presentare eventualmente come folklore che minaccia il sacro omologato rinnovabilismo confessionale (simoniaco), ma SOPRATTUTTO associazioni con migliaia di iscritti, enti e docenti universitari che invano sollecitano una visibilita’ allargata

      Evidentemente certi meccanismi di accesso all’informazione sono vittime di censura preventiva legata a chi detiene il potere economico e questa rincorsa all’affare devastatorio ma tinto di verde (banconota) deve essere ammansita alla continua ricerca del consenso. E drammaticamente scodinzolano ai fornitori di sponsor anche prestigiose testate sedicenti liberal- progressiste,o, ancora piu’ tragicomico, trasmissioni televisive della rete contro, note per il cipiglio critico contro le ingiustizie (sempre se non disturbano gli sponsor)…

      Ma lo scempio arraffatorio dei territori alla fine emerge e malgrado le BALLE MEDIATICHE dei piazzisti imbonitori, la popolazione capisce e reagisce. Anche se spesso e’ troppo tardi per salvare suolo, agricoltura, pascoli, campi, boschi, crinali, coste, salute, equilibrio idrogeologico, silenzio notturno, avifauna, paesaggio identitario, turismo lento, bellezza dalla “inevitabile” trasformazione in immense squallide omogenee distese di periferie industriali

  2. settembre 15, 2024 alle 12:55 PM

    da L’Unione Sarda – Videolina, 14 settembre 2024

    Eolico, il Grig chiede una moratoria nazionale. (Mario Tasca)

    La Regione Sardegna ha espresso parere negativo sul Piano di Gestione dello Spazio Marittimo Tirreno-Mediterraneo Occidentale proposto dal Governo Meloni in merito all’eolico off-shore ma non basta, secondo il gruppo di intervento giuridico è necessaria una moratoria nazionale per bloccare tutto e avviare una vera pianificazione energetica, una proposta che secondo Deliperi può partire dalla Sardegna.

    Foto e Video: https://www.unionesarda.it/multimedia/eolico-il-grig-chiede-una-moratoria-nazionale-xsirv9bg

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