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Incendi, che cosa possiamo (e dobbiamo) imparare, che cosa possiamo (e dobbiamo) fare.


Quartu S. Elena, parco naturale “Molentargius – Saline”, incendio (20 agosto 2019)

Anche l’estate 2023 si sta presentando come il consueto disastro ambientale diffuso, purtroppo dalle conseguenze ampliate da quei cambiamenti climatici che solo sprovveduti o interessati continuano a negare.

Sono passati quarant’anni dal tragico rogo di Curagghja, decine di migliaia di ettari di bosco, macchia e pascolo bruciati, nove morti, quindici feriti, vittime incalcolabili nella fauna selvatica.

Un’immane tragedia da tenere sempre ben presente, come ha ricordato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Fu il punto di svolta, in Italia, per il contrasto agli incendi, si iniziò finalmente a fare interventi di prevenzione, venne potenziato e razionalizzato l’apparato di protezione civile.

Ancora non basta.

Incendiari, lassismo, incapacità, criminalità organizzata e vendette personali sono tuttora ben presenti.

Quest’anno nell’area del Mediterraneo sono particolarmente colpiti le Isole greche, la Sicilia, con una preoccupante ripresa della crescita dell’emergenza nel Bel Paese.

Cerchiamo di far tesoro delle esperienze passate e, soprattutto, facciamo tutti la nostra parte: il numero verde 1515 mette in collegamento con la sala operativa del Comando Unità Carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare (già Corpo forestale dello Stato) e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, analogamente agli analoghi Corpi delle altre Regioni e Province autonome.

La rapidità della comunicazione delle informazioni e degli interventi contribuisce a salvare boschi, pascoli, coste e vite umane minacciate dagli incendi, non dimentichiamolo mai!

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

da Silvae, Rivista tecnico-scientifica ambientale dell’Arma dei Carabinieri, 4 luglio 2023

I GRANDI INCENDI FORESTALI IN SARDEGNA: DALLA STORIA INSEGNAMENTI PER OGGI E PER DOMANI.    (Michele Puxeddu, Accademico corrispondente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali)

Nobis placeant ante omnia sylvae

(Virg. Ec. II, v.62)

Il lavoro, presentato alla lnternational Conference “The Forest Factor”, Roma 6-7 giugno 2023,  esamina alcuni dei grandi incendi forestali verificatisi nella storia della Sardegna. Particolare attenzione viene riservata a quelli verificatisi nel periodo che va dal XIX secolo d.C. ad oggi. Questi si sono caratterizzati per la relazione con stagioni estive contraddistinte da prolungati periodi di siccità, associate ad ondate di calore e, per il loro comportamento estremo, causa di tragici bilanci anche in termini di perdita di vite umane. Questi grandi incendi forestali oggi sono definiti in letteratura EWE (Extreme Wildfire Event) ovvero incendi piroconvettivi a comportamento erratico ed imprevedibile, con formazione di pirocumulonembi derivanti dall’interazione tra incendio e atmosfera con il raggiungimento di elevatissime intensità di calore (>10.000 kWm-1) ed elevate velocità di propagazione (>3 kmh-1), e insorgenza di fuochi secondari (spotting) anche a distanza di chilometri dal fronte principale.

In tali situazioni viene superata qualsiasi capacità di controllo e di conseguenza si verifica un impatto socio-economico e ambientale catastrofico. Il rischio che a causa del climate change gli EWE possano addirittura aumentare deve far riflettere e consigliare di investire sempre di più sulla prevenzione. Oggi, oltre a poter ricorrere a tecnologie avanzate a tal fine specificamente destinate, occorre soprattutto rafforzare la resilienza delle comunità locali colpite, attraverso una loro maggiore responsabilizzazione, in termini di consapevolezza, preparazione e partecipazione al contrasto di questi gravissimi eventi.    

The work examines some of the major forest fires that have occurred in the history of Sardinia. Particular attention is paid to those that occurred from the nineteenth century to today. These are characterized by the relationship with summer seasons characterized by prolonged periods of drought, associated with heat waves and, by their extreme behavior, causing tragic balances also in terms of loss of human lives. These large forest fires are defined in the literature as EWE (Extreme Wildfire Event) or pyroconvective fires with erratic and unpredictable behavior, with the formation of pyrocumulonimbus resulting from the interaction between fire and atmosphere with the achievement of very high heat intensities (>10.000 kWm-1) and high propagation speeds (>3 kmh-1), and the onset of secondary fires (spotting) even at a distance of kilometers from the main front. In such situations any ability to control is exceeded and as a result there is a catastrophic socio-economic and environmental impact.

The risk that EWE may even increase due to climate change must make us reflect and advise us to invest more and more in prevention. Today, in addition to being able to resort to advanced technologies, it is above all necessary to strengthen the resilience of the local communities affected by making them more responsible, in terms of awareness, preparation and participation to fight these very serious events.

Australia, Canguro in fuga dall’incendio (da Internazionale)

Introduzione

Il lavoro esamina alcuni dei grandi incendi forestali verificatisi nella storia della Sardegna. Particolare attenzione viene riservata a quelli verificatisi nel periodo che va dal XIX secolo d.C. ad oggi. Questi si sono caratterizzati per la relazione con stagioni estive contraddistinte da prolungati periodi di siccità, associate ad ondate di calore e, per il loro comportamento estremo, causa di tragici bilanci anche in termini di perdita di vite umane. Questi grandi incendi forestali oggi sono definiti in letteratura EWE (Extreme Wildfire Events) ovvero incendi piroconvettivi a comportamento erratico ed imprevedibile, con formazione di pirocumulonembi derivanti dall’interazione tra incendio e atmosfera con il raggiungimento di elevatissime intensità di calore (>10.000 kWm-1), elevate velocità di propagazione (>3 kmh-1) e insorgenza di fuochi secondari (spotting) anche a distanza di chilometri dal fronte principale (Lovreglio & Leone, 2020).

In tali situazioni viene superata qualsiasi capacità di controllo e di conseguenza si verifica un impatto socio economico e ambientale catastrofico il cui contrasto deve consigliare di investire sempre di più nella prevenzione.

parco naturale Molentargius – Saline, incendio notturno (luglio 2019)

Gli incendi forestali nella storia della Sardegna

Già nel 1859 Di Berenger così scriveva: “L’Isola di Sardegna, coltivata, secondo Diodoro Siculo, fin dai tempi del favoloso Aristeo, soggiacque ai Cartaginesi, i quali, rimasti molti anni signori di essa, per domare l’orgoglio di quella stirpe robusta, ne divelsero i boschi e gli alberi fruttiferi dei lidi, imponendo con barbara legge la pena capitale a chi avesse esercitato l’agricoltura…così, al tempo dei Fenici, furono abbruciate le foreste…Quelle della Sardegna furono distrutte da Jolaus e da Aristeo, figlio di Apollo e di Cirene..”.

Citando Di Berenger, indimenticato “Maestro Forestale”, come confermato anche da Pais (1923), la Sardegna, con i suoi boschi, è stata gravemente colpita dagli incendi sin dalla colonizzazione Fenicia, avvenuta tra il 1000 ed il 500 a.C.  Successivamente, il rapporto tra mondo rurale e bosco, nel frattempo faticosamente ricostituitosi,  con l’affermarsi del feudalesimo ad opera degli Aragonesi (1323 d.C.) subì una nuova frattura giacché questi, pur concedendo l’uso comunitario dei beni, assoggettarono i singoli alla corresponsione di tributi in funzione delle utilità derivanti dal bosco nonché degli oneri e dei servizi generati dal feudo, suscitando cosi conflitti, controversie e problemi sull’utilizzo di pascoli e boschi (Beccu, 2000) che sfociarono anche in atti di violenza, vandalismo e distruzione dei quali l’incendio (“fogu tentu” in lingua sarda) fu uno dei principali strumenti.

Sardegna, spegnimento di un incendio

Dal quindicesimo secolo d.C. ad oggi

Questo nefasto risultato della storia non ebbe purtroppo soluzione di continuità per altri successivi cinque secoli, quantomeno fino alla revoca da parte dei Savoia del feudatario quale amministratore della giustizia (1836), prodromo essenziale della fine del feudalesimo nell’Isola, ma, come si può constatare nei fatti, neppure da tale più recente data la Sardegna è restata immune dal grave fenomeno (Puxeddu & Sistu, 2005).

Basti pensare che ancor oggi (nei primi due decenni del terzo millennio) gli incendi conservano frequenze e dimensioni (R.A.S., 2021), con medie annue di quasi 3.000 eventi (2.985) e oltre 18.000 ettari (18.040) di superficie totale percorsa, di cui quasi 4.700 boscati (4.677), talmente gravi da continuare a rappresentare un enorme problema ambientale e sociale nello stesso tempo.

Golfo Aranci, Capo Figari, effetti dell’incendio del 24 giugno 2013


I grandi incendi forestali della storia recente della Sardegna

Tra i grandi incendi forestali nella storia recente della Sardegna, in particolare dal XIX secolo ad oggi, per le peculiari caratteristiche si intende far riferimento ai seguenti:

1: Incendio di Nurra-Argentiera (Sassari), verificatosi nel luglio 1839 e registrato con origine colposa, che durò 15 giorni, causando vittime umane (numero non conosciuto) e colpendo 3 milioni di grandi lecci e 1 milione di grandi olivastri: non è nota l’estensione dell’incendio e il danno provocato al patrimonio forestale la cui gravità può esser comunque desunta dell’elevatissimo numero di alberi incendiati e dalla descrizione del popolamento forestale reperito in documenti dell’epoca.

2: Incendio di Carvacone-Supramonte (Orgosolo – NU), verificatosi dal 8 al 12 agosto 1931 (Susmel et al., 1976) e registrato con origine dolosa e colposa, che si estese su oltre 8.000 ettari (Puxeddu et al., 2022), colpendo, tra i boschi, leccete d’alto fusto, querceti di roverella e macchia mediterranea.

3: Incendio di Badu Edras (Anela – SS), verificatosi il 31 luglio 1945 e registrato con origine colposa, che causò 7 vittime umane, tutti Operai Forestali, e si estese su oltre 700 ettari, colpendo, tra i boschi, leccete, sugherete, querceti di roverella e macchia mediterranea.

4: Incendio di Grighine (Villaurbana – OR), verificatosi dal 27 al 28 luglio 1983 e registrato con origine dolosa e colposa, che si estese su oltre 2.300 ettari, colpendo quasi totalmente giovani fustaie di pino insigne.

5: Incendio di Curraggia (Tempio Pausania – SS), verificatosi dal 24 al 28 luglio 1983 e registrato con origine dolosa, che causò 9 vittime umane, tra le quali 2 appartenenti al Corpo Forestale Regionale ed un Operaio Forestale, e si estese su oltre 18.000 ettari, colpendo, tra i boschi, leccete, sugherete, pinete di pini mediterranei e macchia mediterranea.

6: Incendio di Porto San Paolo (Loiri Porto San Paolo – SS), verificatosi dal 1 al 4 agosto 1989 e registrato con origine dolosa, che causò 6 vittime umane, tra le quali un Carabiniere, e si estese su oltre 10.000 ettari, colpendo, tra i boschi, sugherete e macchia mediterranea.

7: Incendio di San Pantaleo-Portisco (Olbia – SS), verificatosi il 28 agosto 1989 e registrato con origine dolosa, che causò 13 vittime umane e si estese su oltre 1.200 ettari, interessando formazioni forestali rade e macchia mediterranea.

8: Incendio di Sos Lauros-Montiferru (Bonarcado – OR), verificatosi dal 24 al 29 luglio 2021 e registrato con origine colposa, che si è esteso su oltre 13.000 ettari (Puxeddu, 2021), colpendo, tra i boschi, leccete, sugherete, querceti di roverella, pinete di pini mediterranei e macchia mediterranea.

Cuglieri, Sa Tanca Manna, Olivastro millenario bruciato (25 luglio 2021)

Considerazioni conclusive

Questo lavoro ha esaminato alcuni dei grandi incendi forestali verificatisi nella storia della Sardegna. Particolare attenzione è stata riservata a quelli verificatisi nel periodo che va dal XIX secolo d.C. ad oggi. Questi si sono caratterizzati, in relazione a stagioni estive contraddistinte da prolungati periodi di siccità, associate ad ondate di calore, per il loro comportamento estremo causa di tragici bilanci anche in termini di perdita di vite umane. Il rischio che questi grandi incendi forestali, oggi definiti in letteratura EWE (Extreme Wildfire Event), ovvero incendi piroconvettivi a comportamento erratico ed imprevedibile, con formazione di pirocumulonembi derivanti dall’interazione tra incendio e atmosfera, con il raggiungimento di elevatissime intensità di calore e velocità di propagazione, e l’insorgenza di fuochi secondari (spotting) anche a distanza di chilometri dal fronte principale, possano addirittura aumentare in concomitanza con i cambiamenti climatici in atto deve far riflettere e consigliare di investire sempre di più nella prevenzione affinché questa contribuisca a impedire il verificarsi del fenomeno e, nel caso questo comunque purtroppo accada, non assuma caratteristiche di incontrollabilità (Lovreglio & Leone, l.c.) . D’altra parte è’ noto che la complessità delle relazioni esistenti tra prevenzione e contrasto degli incendi forestali deve portare a considerare con grande attenzione anche le dinamiche post-incendio, capaci di amplificare notevolmente il rischio di nuovi processi distruttivi (Bovio, 2001; Leone, 2001), come ad esempio quello relativo alla componente di diffusione legata alle caratteristiche della vegetazione (Camia et al., 2001). Sotto questo aspetto occorre evidenziare che attualmente in Sardegna, come del resto sta accadendo più in generale anche a livello nazionale, la gestione forestale deve confrontarsi con un consistente abbandono delle aree rurali, determinante un notevole generale ridimensionamento di tutte le attività agricole e forestali, purtroppo limitante fortemente anche le motivazioni stesse di tutela di queste aree da parte degli attori sociali e degli Enti locali interessati, in particolare i Comuni. Per queste ragioni oggi, anche con oltre all’ausilio di tecnologie avanzate (Puxeddu, 2021), è sempre più necessario e urgente rafforzare la resilienza delle comunità locali interessate, responsabilizzandole, in termini di sensibilizzazione, consapevolezza e preparazione al contrasto di questi gravissimi eventi.

Alla soluzione del problema che riveste enorme complessità deve contribuire in modo cruciale la più approfondita analisi (multi settoriale) possibile. Imprescindibili devono essere anche un forte richiamo alla partecipazione ed un sostegno di elevatissimo livello tecnico alle comunità locali colpite dal grave fenomeno.


Bibliografia

Beccu E. (2000) -Tra cronaca e storia le vicende del patrimonio boschivo della Sardegna. Delfino editore, Sassari, pp. 1 – 417. 

Bovio G. (2001) – La pianificazione antincendi boschivi alla luce della legge 353/2000. L’Italia Forestale e Montana, 56 (6): pp. 441-454.

Camia A., Corona P., Marchetti M. (2001) –  Mappatura delle componenti ambientali predisponenti il rischio di incendi boschivi in Italia. L’Italia Forestale e Montana, 56 (6): pp. 455-476.

Di Berenger A. (1859) – Studii di archeologia forestale.  Ristampa a cura dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali e della Direzione Generale dell’Economia Montana e delle Foreste, Firenze, pp. 1 – 806.

Fibrosarda S.F.S. (1983) -La montagna bruciata. In Sardegna il rogo del Grighine. Grafiche Manzotti, Milano, pp. 1 – 21. 

Fois C., Casula F., Salis M., Dessy C., Falchi S., Mavuli S., Piga A., Sanna S., Spano D. (2011) – Fire behavior analysis of the Anela wildfire (Sardinia, 1945).Proceedings of International Conference on Fire Behavior and Risk, Alghero 2011.

Leone V. (2001) – Interventi selvicolturali per il recupero di soprassuoli boschivi percorsi da incendi. L’Italia Forestale e Montana, 56 (6): pp. 430-440.

Oniferi, innesco incendio (da pagina FB Stefania Piras, 27 luglio 2021)

Lovreglio R., Leone V. (2020) –Incendi estremi: principali cause e nuove strategie di gestione.  (https://sisef.org/2020/10/26/incendi-estremi-principali-cause-e-nuove-strategie-di-gestione).

Olita O. (1992) – Sardegna in fiamme: prospettiva il deserto? STEF Spa, Cagliari, pp. 1 – 92. 

Pais E. (1923) – Storia della Sardegna e della Corsica durante il dominio romano. Nardecchia editore, Roma, I – II. 

Puxeddu M., Sistu G. (2005) – La pianificazione antincendi boschivi a scala locale: analisi critica di un caso di studio. In: Rombaldi M., Sistu G. (a cura di), Dinamiche territoriali e sviluppo tra Corsica e Sardegna. CUEC, Cagliari, pp. 217 – 243.

Puxeddu M. (2021) – L’importanza della prevenzione degli incendi boschivi attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate. Conferenza Rete Basta Incendi: La prevenzione degli incendi boschivi. Villagrande Strisaili (Nu), 16 ottobre 2021.

Puxeddu M., Sanna N., Incollu G. (2022) -The 1931 wildfire that occurred in Supramonte (Sardinia): a cartographic study useful for the evaluation and management of the burned area after 90 years. Environmental Sciences Proceedings 2022, 17, 12 (online:https://doi.org/10.3390/environsciproc2022017012).

Regione Autonoma della Sardegna (2021) – Delibera di approvazione del Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, n. 22/19 del 17 giugno 2021.

Susmel L., Viola F., Bassato G. (1976) – Ecologia della lecceta del Supramonte di Orgosolo (Sardegna Centro-orientale). III Contributo: Produzione primaria produzione secondaria (erbivori) condizioni attuali e possibilità di conservazione. Annali del Centro di Economia Montana delle Venezie, Volume X, CEDAM Casa editrice, Padova, pp. 1 – 261.

(foto Internazionale, M.P., J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. GIORGIO PELOSIO
    luglio 29, 2023 alle 8:35 am

    Ieri il Presidente Sergio Mattarella ha detto “l’ambiente va tutelato con una prevenzione mirata” , vorrei ricordare che seguito del devastante incendio di Curragia e quello di S Pantaleo in Gallura nel 1989 in cui morirono 13 persone, lo Stato per prevenire gli incendi boschivi aveva finanziato oltre 100 miliardi di lire tramite la Protezione Civile (legge 38/90), per realizzare sistemi di telerilevamento incendi in Sicilia, Liguria e Sardegna.In Sardegna la rete fu realizzata da un raggruppamento di imprese con capofila finmeccanica, a partire dal 1991 e completata e collaudata positivamente nel 2007 ma mai entrata in funzione a causa di un contenzioso con amministrazione regionale concluso definitivamente come da sentenza della Corte d’appello di Cagliari del 18 maggio 2022, la rete di monitoraggio copriva anche i territori di Tempio Pausania ed altri devastati dagli incendi tra cui il territorio di Cuglieri in cui sono stati distrutti 26.000 ettari nel 2021. Nel 2021 prima della sentenza definitiva l’amministrazione regionale decide di smantellare completamente la rete definitivamente collaudata ed approvata con la citata sentenza del 2022 col benestare del ex assessore all’ambiente Gianni Lampis
    La tecnologia collaudata in Sardegna è stata utilizzata con grande successo per la protezione della pineta di Castel Fusano-Castel Porziano ( sede della Tenuta Presidenziale) ,finanziata dall’Agenzia Spaziale Europea capofila Leonardo SPA a testimonianza che le tecnologie ci sono e funzionano dipende se si vogliono utilizzare

  2. capitonegatto
    luglio 29, 2023 alle 10:11 am

    Non si fa prevenzione con il solo 1515. Alcuni interrogativi andrebbero chiariti , tipo : ci sono vedette nei luoghi piu’ a rischio , si usano le immagini satellitari, i comuni hanno risorse che pattugliano il loro territorio magari con l’uso dei droni e video trappole. Occorre prevenire , non basta avvisare quando il fuoco gia’ divampa !!

  3. luglio 31, 2023 alle 9:45 PM

    A.N.S.A., 31 luglio 2023
    Grosso incendio nell’Oristanese, interviene il Canadair.
    Maestrale complica intervento squadre a terra e in volo: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/07/31/grosso-incendio-nelloristanese-interviene-il-canadair_2a30af1c-d420-4459-a415-5a8390a4310c.html

    ______________________________

    da L’Unione Sarda, 31 luglio 2023
    Grosso incendio alle porte di Cagliari, chiuse le strade invase dal fumo.
    Le fiamme tra viale Monastir e via Ticca: traffico interdetto in alcune arterie della zona: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/cagliari/grosso-incendio-alle-porte-di-cagliari-chiuse-le-strade-invase-dal-fumo-olz6fhvs

  4. agosto 1, 2023 alle 6:30 PM

    da Sardinia Post, 1 agosto 2023
    Fiamme vicino alle ville della Costa Smeralda, a Cagliari 50 roghi. Brucia bosco a Esterzili: https://www.sardiniapost.it/cronaca/fiamme-vicino-alle-ville-della-costa-smeralda-a-cagliari-50-roghi-brucia-bosco-a-esterzili/

  5. agosto 2, 2023 alle 6:22 PM

    dal sito web istituzionale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, 2 agosto 2023
    Misura cautelare in carcere all’indagato per incendi seriali. (https://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=451264&v=2&c=4507&t=1)

    Il personale della Stazione Forestale di Oristano, guidato dalla Comandante, Isp. Sup. Maria Giovanna Mele, e nell’occasione coadiuvato da personale del Nucleo Investigativo dell’Ispettorato di Oristano, ha dato corso all’Ordinanza di Custodia in carcere nei confronti di un disoccupato di 66 anni. A carico dell’indagato sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per aver appiccato reiterati incendi nelle campagne di Palmas Arborea.

    Nel solo mese di Luglio, nelle campagne di Palmas Arborea si sono verificati sei incendi, tutti di natura dolosa, in due distinte località, di cui una molto prossima all’abitato in cui l’incendio aveva generato un serio e concreto pericolo per la pubblica incolumità, messa in salvo solo grazie al massiccio intervento di uomini e mezzi dell’Apparato antincendio coordinato dal Corpo Forestale.

    L’incendio più grave ha inoltre colpito la zona umida di Pauli Majori, di grande pregio naturalistico, tutelata per la rilevanza ambientale e ricompresa tra le aree protette dal sistema Rete Natura 2000 in quanto riveste un ruolo chiave per la salvaguardia degli uccelli e della biodiversità e inserita inoltre tra le aree denominate “Important Bird Areas” per la sosta e nidificazione di numerose specie protette.

    Poiché l’area negli anni precedenti era stata oggetto di numerosi incendi, fin dall’inizio della stagione antincendio il personale della Stazione Forestale di Oristano ha mantenuto alto il livello di attenzione su di essa e su tutto l’agro del Comune di Palmas Arborea.

    Alla serrata e ininterrotta attività investigativa, gli Agenti del Corpo Forestale hanno affiancato un presidio discreto ma sempre presente delle forze dell’apparato antincendio, in particolare dello specialistico Nucleo di Pronto Intervento (GAUF) con base a Fenosu, che ha garantito precisi ed immediati interventi atti a contenere e arginare gli incendi.

    Le attente e scrupolose indagini, coordinate e supportate dalla Procura di Oristano, hanno consentito di raccogliere numerose prove a carico di un uomo di Palmas Arborea, P.A. di 66 anni, che hanno determinato il Pubblico Ministero, titolare dell’indagine, a richiedere la misura cautelare poi disposta dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Oristano nella forma della custodia cautelare in carcere, in relazione all’elevato rischio di reiterazione del reato.

    Resta comunque da valutare il danno ambientale causato all’area naturalistica protetta, frequentata da uccelli e specie rare, sulla cui permanenza in zona è prematuro formulare previsioni.

    L’attenzione da parte del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale resta sempre alta su tutto il territorio regionale, sia sotto il profilo della lotta attiva sia per quanto concerne l’attività investigativa tesa ad individuare gli autori di tale gravissimo reato.

  6. agosto 3, 2023 alle 10:26 am

    disamistade.

    da L’Unione Sarda, 3agosto 2023
    San Giovanni Suergiu, ex dipendente dà fuoco per cinque volte all’agriturismo: fermato.
    Maurizio Porceddu, 56 anni, non aveva gradito le modalità di uscita dall’azienda: quando i carabinieri lo hanno fermato aveva ancora le mani sporche di benzina. (Stefania Piredda): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sulcis-iglesiente/san-giovanni-suergiu-ex-dipendente-da-fuoco-per-cinque-volte-allagriturismo-fermato-kf663tih

  7. agosto 6, 2023 alle 5:29 PM

    vero e proprio disastro ambientale.

    A.N.S.A., 6 agosto 2023
    Brucia la costa nord orientale Sardegna, case evacuate.
    Le fiamme sono alimentate dal maestrale. In azione anche Canadair. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/08/06/-brucia-la-costa-nord-orientale-sardegna-case-evacuate_e4ba0492-a933-4018-8d81-7d50d7457778.html)

    n grosso incendio è divampato a metà pomeriggio a Monte Longu di Posada (Nuoro), nella costa nord orientale della Sardegna, in cui sono state evacuate diverse abitazioni.

    Le fiamme alimentate dal maestrale, si stanno spingendo velocemente verso Siniscola e il centro balneare de La Caletta. L’incendio è arrivato a ridosso delle case, alcune delle quali sono già state evacuate dai Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Nuoro, intervenuti sul posto con sei squadre, 30 uomini e 12 mezzi. Sull’ incendio sta operando il Super Puma, ma sono in arrivo gli elicotteri della flotta regionale, alcuni canadair. Dirette verso Posada anche squadre di rinforzo della Protezione civile regionale.

    Questa mattina si sono registrati due incendi nel sud Sardegna, con le fiamme sospinte dal forte vento che da alcuni giorni soffia sull’isola. Il primo, nella zona del Parco dei Sette Fratelli, potenzialmente molto pericoloso: per precauzione sono state temporaneamente evacuate due aziende agricole nelle campagne di Muravera. Il Corpo forestale è intervenuto con il supporto di un elicottero proveniente dalla base operativa di Villasalto e Canadair da Olbia: la situazione sembra ora sotto controllo. Un altro incendio è divampato invece nella zona di Santa Rosa, a Capoterra, a una decina di chilometri da Cagliari. Il Corpo forestale sta intervenendo con il supporto di un elicottero proveniente dalla base operativa di Pula e Canadair da Olbia.

    ____________________

    da L’Unione Sarda, 6 agosto 2023
    Inferno in Sardegna, gigantesco incendio tra Posada e Siniscola: arrivano Canadair dalla Penisola.
    Drammatico rogo tra Posada e Siniscola, fiamme a Costa Rei: strutture evacuate e strade chiuse. Sette aerei in volo sull’Isola: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/inferno-in-sardegna-gigantesco-incendio-tra-posada-e-siniscola-arrivano-canadair-dalla-penisola-omembpxg

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    L’ALLERTA. Ogliastra, Sarrabus e Cagliaritano: ore di paura per incendi e maestrale.
    Lavoro incessante a terra e dal cielo per contrastare le fiamme che imperversano in numerose località della Sardegna: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/ogliastra-sarrabus-e-cagliaritano-ore-di-paura-per-incendi-e-maestrale-sf22twyd

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    Incendio a San Giovanni Suergiu, ristorante evacuato e strada chiusa.
    Traffico bloccato verso Matzaccara, in azione gli elicotteri: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sulcis-iglesiente/incendio-a-san-giovanni-suergiu-ristorante-evacuato-e-strada-chiusa-o5tfpy42

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