E’ ora di spostare la strada litoranea di Putzu Idu (San Vero Milis, OR).
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha inoltrato (9 giugno 2016) una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo la presenza della viabilità costiera sul cordone dunale che separa la spiaggia di Putzu Idu da Sa Salina Manna, zona umida retrostante sul litorale di San Vero Milis (OR).
L’area appartiene al demanio civico (legge n. 1766/1923 e s.m.i., regio decreto n. 332/1928 e s.m.i., legge regionale n. 12/1994, dichiarazione con determinazione dirigenziale n. 275/2005 del 24 febbraio 2005), del centro del Sinis, è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 ei s.m.i.), nonché con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), e rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa)” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.).
Lo stesso piano di gestione del sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Stagno di Putzu Idu (Salina Manna e Pauli Marigosa)”, approvato con decreto assessoriale n. 26 del 28 febbraio 2008, prevede (scheda VEF5) la realizzazione di “un collegamento Putzu Idu – Mandriola alternativo alla strada attualmente esistente al fine di porre le basi per la futura eliminazione della stessa” per ovviare allo specifico fattore di degrado ambientale rappresentato dall’“eccessivo traffico stradale lungo il sistema dunale che separa il mare dallo stagno di Sa Salina Manna”.
Eppure la strada continua a esser di fatto percorsa dagli autoveicoli per un rapido collegamento fra le borgate costiere di Putzu Idu e Mandriola e non si comprende se vi debbano proliferare chioschi per servizi turistici. Eppure con sentenza del Commissario per gli Usi Civici per la Sardegna n. 16 del 4 novembre 2015 è stata riaffermata la natura demaniale civica delle aree.
L’azione legale ecologista ha coinvolto le competenti strutture del Ministero dell’ambiente (Direzioni generali per le Valutazioni ambientali e per la Tutela della natura), del Ministero per i beni e attività culturali (Ministero e Soprintendenza cagliaritana), della Regione autonoma della Sardegna (Direzione generale della pianificazione, Servizio tutela della natura, Servizio valutazioni ambientali, Servizio tutela del paesaggio oristanese), il Comune di San Vero Milis. Sono stati informati la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano e il Commissariato per gli Usi Civici per la Sardegna.
L’obiettivo è quello del ripristino ambientale del cordone dunale, una scelta di civiltà e buon senso.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
Non capisco, la strada è sempre esistita e non ci sono altre vie per raggiungere la piccola penisola. Va bene la protezione… ma noi miseri umani non abbiamo ancora imparato a volare. Bene invece l’eliminazione dei chioschi, che occupano una buona metà della strada (antico comodissimo parcheggio) e sono di recente introduzione. E per non “mettere in pericolo posti di lavoro” si può spostarli più all’interno, dove già esistono esercizi commerciali. Ditemi se sbaglio.
ciao Mara, la strada – così com’è – non esiste da sempre ed esiste anche una viabilità alternativa. La domanda è una sola: si vuole accentuare l’erosione, favorita da strada e muretti, oppure si vuole salvaguardare la spiaggia? E’ una questione in primo luogo di buon senso e così dice anche il piano di gestione del S.I.C., approvato anche dal Comune di San Vero Milis.
Buona domenica.
Stefano Deliperi
Certo che la strada asfaltata non esiste da sempre… prima c’era una strada bianca che serviva ai pescatori delle baracche retrostanti. La stupidità è stata asfaltarla, costruire i muretti e permettere il parcheggio selvaggio. Ma trovo altrettanto stupido costringere chi arriva da Cabras a fare un lungo giro per raggiungere Mandriola o il Capo. Sono, come potete vedere dai miei numerosi commenti, per la protezione dell’ambiente. Ma certe posizioni oltranziste non fanno bene al movimento ambientalista. Poi i detrattori hanno buon gioco a dire che siamo dei pazzi…
Per Paolo: cosa intendi per “comodamente?” sono alcuni km in più da percorrere, per chi arriva da Cabras. Sono ben altri i danni ambientali in Sardegna.
Mara, le dinamiche naturali di un sistema dunale non possono essere bloccate da una striscia di asfalto e meno che mai da un muretto. Capire perché quel muretto e quella strada stia determinando un danno ambientale in quell’ecosistema non è poi così difficile da capire. Come sai le dune di sabbia si spostano e anche se non te ne accorgi si postano di tanti metri. A Putzu Idu è successo la stessa cosa e la sabbia si è spostata al punto da riempire e superare il muretto. Ora, tutta la sabbia che supera il muretto è persa e basterebbe un minimo di onestà intellettuale per ammetterlo. Si parla di tonnellate di sabbia che annualmente sparisce. La sabbia come sai ha bisogno di tempi geologici per riformarsi tant’è che ovunque è considerata un patrimonio da tutelare… tranne che a San Vero dall’attuale amministrazione che anziché parlare di ambiente e rivolgersi agli esperti parla esclusivamente di traffico si o traffico no e i media le fanno da coro. Io non parlo di traffico ma di tutela ambientale e di ciò che comunemente viene considerato “bello” dal punto di vista ambientale non è sicuramente l’asfalto… Se inoltre ritieni di essere ambientalista sai sicuramente che attraversare un lungomare in bicicletta o a piedi è ben diverso che farlo in macchina. Spero di esserti stato d’aiuto.
Scusa Paolo per il ritardo nella risposta. E’ un periodo “NO”. Tu hai molte ragioni, ma non esiste un sistema dunale in quei luoghi. E’ una striscia di sabbia-terra piattissima che da un lato è bagnata dal mare, dall’altro da uno stagno. Vero che il muretto è un pugno in un occhio, ma continuo a pensare che la strada naturale sia quella attuale. Non dovevano asfaltarla. Stanno uccidendo tutte le antiche “strade bianche” della Sardegna, per favorire le auto. E’ un errore gravissimo, non credi?
Ma voi siete malati 😂 ma chi e quanti siete qui ad Oristano? Per carità!
e tu sei sano? stai bene? quanti fratelli hai? saluti a casa. 😛
da Link Oristano, 9 giugno 2016
“Lungomare di Putzu Idu chiuso e via sia l’asfalto che i chioschi”.
Gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico scendono in campo con un’istanza formale e un’informativa alla Procura: http://www.linkoristano.it/prima-categoria/2016/06/09/96109/#.V1plINKLSUk
________________
da CagliariPad, 11 giugno 2016
Putzu Idu: “Lungomare da demolire”.
L’amministrazione di San Vero Milis ha già chiesto le autorizzazioni per spostare più indietro i chioschi montati l’anno scorso sull’asfalto e si dichiara ottimista sulla riapertura al traffico del lungomare prima che scoppi l’estate. Gli ecologisti: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=29836
_________________________
da Sardinia Post, 11 giugno 2016
Putzu Idu, Deliperi (Grig): “Proteggere il sistema dunale. No alle auto”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/putzu-idu-deliperi-grig-proteggere-sistema-dunale-no-alle-auto/
Sbagliato! ..
la strada non è sempre esistita. Mandriola si raggiunge comodamente dalla strada che passa alla periferia di Sa Rocca Tunda. Chiediti piuttosto che cosa sia un danno ambientale e chiediti se quella strada e quel muretto lo sia.
da Link Oristano, 13 giugno 2016
Il lungomare di Putzu Idu resta chiuso. Anzi no, è “transitabile”: http://www.linkoristano.it/prima-categoria/2016/06/13/96330/#.V2OPL9KLSUk
da L’Unione Sarda, 28 giugno 2016
San Vero Milis, niente chioschi nel lungomare di Putzu Idu. (Sara Pinna): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/28/san_vero_milis_niente_chioschi_nel_lungomare_di_putzu_idu-68-510359.html
da L’Unione Sarda, 9 agosto 2016
Putzu Idu, la procura indaga sulla riapertura al traffico del lungomare. (Sara Pinna): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/08/09/putzu_idu_la_procura_indaga_sulla_riapertura_al_traffico_del_lung-68-522903.html