La devastazione del Montefeltro grazie a centrali eoliche e gasdotti.

Appennino Umbro-Marchigiano, Monte Macinara e Monte dei Sospiri con simulazione impatto centrali eoliche
Il Monte dei Sospiri è un luogo bellissimo, remoto ed è un balcone su luoghi remoti, ovvero tutta l’area compresa tra l’alto Candigliano e l’Alpe della Luna.
Solo il nome del resto, dovrebbe determinare rispetto verso questo luogo aereo ed essenziale, fatto di erba e di cielo.
Invece, i lavori per la costruzione del “parco” eolico stanno conoscendo un momento di parossismo, dovuto forse ai timori sollevati dall’intervento di Vittorio Sgarbi, forse dall’arrivo dell’inverno, forse di qualche finanziamento.
La devastazione è come accentuata, sottolineata dalla bellezza del luogo.
Tutti luoghi “topici” della provincia subiranno le conseguenze di questa manomissione: l’ecomostro sbarrerà la maestosa visuale che si gode salendo sul Sasso Simone, deturperà la visuale da tutto il versante sud del Monte Carpegna, si imporrà sulla Torre della Metola, sarà visibile da ogni punto di Villagrande di Montecopiolo, si imporrà sull’orizzonte occidentale della Riserva Statale del Furlo e quindi sul panorama immenso che si gode dai monti Pietralata e Paganuccio. Sarà una vista inevitabile dal Montiego, deturperà per sempre il paesaggio infinito che si osserva dal Nerone, che spazia dai Monti della Croazia, all’Abruzzo, all’Appennino Reggiano. E spunterà sul paesaggio occidentale di Urbino, verso il sole che tramonta.
Un capolavoro.
E’ mai possibile, è indispensabile che in una terra che trasuda storia e leggenda come la nostra, nella terra che fu di Federico da Montefeltro, di Ottaviano degli Ubaldini, dei Brancaleoni, dei della Faggiola e degli Oliva si debba realizzare una mostruosità simile?
E’ possibile che non siano stati interpellati i Parchi e le Riserve esistenti? Dal Sasso Simone la vista sarà inevitabile anche salendovi bendati.
E per che cosa ?
Lo sappiamo tutti che a far girare le pale in aree come le nostre sono i finanziamenti pubblici più che il vento.
Inoltre, sarebbe interessante calcolare i consumi energetici derivanti dal cantiere, dal trasporto di immani quantità di cemento, dall’escavazione del calcare necessario per produrlo, dal transito di centinaia di camion e betoniere, dalla produzione materiale stessa delle torri, per vedere se quest’energia è così pulita. Non si salva certo il pianeta buttando soldi in “opere” come questa. E quando le pale cominceranno a girare comincerà il tritacarne, visto che l’area è uno dei passi più utilizzati dagli uccelli migratori.
E i cacciatori ? Non hanno niente da dire? Si vantano di essere loro i veri ecologisti, ma quando serve non ci sono mai. Semplicemente, si spostano un po’ più in là e continuano a sparare. Quest’autunno le loro fucilate erano l’unico rumore, oltre a quello di ruspe e betoniere, al Monte dei Sospiri. Davvero un bel quadretto.
Ma la perla è che il parco eolico e il supermetanodotto Snam si intersecano. Dobbiamo però ricordare che in provincia di PU sono esistiti due parchi eolici: quello del Catria e quello di Peglio.
In entrambi i casi il vento ha staccato le pale, che sono volate via andando ad conficcarsi nei paraggi.
Che succede se una pala di 50 metri si stacca e infilza un metanodotto da 48 pollici, pieno di gas supercompresso?
Ovviamente la risposta è sempre la stessa: queste cose non possono succedere, ovvero le pale non si staccano e i metanodotti non esplodono.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus – Marche
(foto A.L.C., archivio GrIG)
Rispondi Cancella risposta
Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.
Commenti recenti
Aggiornamenti Twitter
- gruppodinterventogiuridicoweb.com/2022/05/25/il-… 18 hours ago
- gruppodinterventogiuridicoweb.com/2022/05/24/piu… 18 hours ago
- gruppodinterventogiuridicoweb.com/2022/05/24/spi… 1 day ago
ricerca (inserire tags)
Mandiamo un’e-mail per difendere il territorio e le coste della Sardegna!
Argomenti
costa e sua salvaguardia
- piano paesaggistico regionale della Sardegna – normativa e cartografia
- "La colata", un libro contro la speculazione edilizia (sulle coste) in Italia
- l'Agenzia della Conservatoria delle coste della Sardegna, la sua "storia" e le sue prospettive
- giurisprudenza sul P.P.R. della Sardegna
- privatizzazione del demanio marittimo sui litorali italiani
- abusivismo edilizio, speculazione immobiliare: Baia delle Ginestre story
- stop alla speculazione edilizia sulla baia di Piscinnì
- Ingurtosu, Piscinas, Costa Verde: favole e cemento
- speculazione immobiliare mediante i campi da golf
- speculazione immobiliare mediante il "nuovo" piano paesaggistico
- la speculazione sul litorale di Rimigliano
- "Finestre sul Paesaggio", convegno su ambiente, pianificazione, legalità
- Rimbocchiamoci le maniche per difendere l'ambiente e il territorio della Sardegna!
- Reportage sulla speculazione immobiliare lungo le coste della Sardegna (2013)
- NO alla privatizzazione delle spiagge!
- il "piano paesaggistico dei sardi", un'operazione spregiudicata e deleteria per l'ambiente della Sardegna
- ricorso contro lo "stravolgimento" del piano paesaggistico regionale della Sardegna
- La Giunta Pigliaru revoca definitivamente lo stravolgimento del P.P.R. operato dalla precedente Giunta Cappellacci
- la proposta di legge regionale sarda favorevole al cemento sulle coste (2017)
coste di Tuerredda e Malfatano - cronaca di una speculazione edilizia annunciata
cultura a rischio, Anfiteatro romano
cultura a rischio, Tuvixeddu
demani civici e diritti d'uso collettivi
- i Demani civici e i diritti di uso civico, con particolare riferimento in Sardegna
- il demanio civico di Carloforte
- recuperare il demanio civico di Portoscuso, svenduto al peggior offerente
- demani civici e il nuovo "editto delle chiudende"
- "Terre civiche, un bene comune da salvaguardare", dibattito (Nuoro, 2012)
- Inventario generale delle terre civiche in Sardegna (2012)
- il Consiglio regionale approva il nuovo "editto delle chiudende" contro i demani civici sardi
- attuazione del nuovo "editto delle chiudende" in Sardegna
- la Corte costituzionale boccia il nuovo "editto delle chiudende"
- l'offensiva istituzionale contro i demani civici della Sardegna e la risposta ecologista.
- la difesa del demanio civico dei Piani di Castelluccio di Norcia.
- finalmente una norma regionale per la difesa dei demani civici sardi
- la "storia" dei diritti di uso civico in Sardegna negli ultimi decenni
democrazia a rischio in Italia
- la legge Alfano ci rende "disuguali" rispetto al "principe": firma contro!
- le legge ritorna un po' a esser uguale per tutti, grazie alla Corte costituzionale
- la proposta riforma costituzionale per favorire i peggiori farabutti
- riforma della giustizia, pretesa di impunità: l'Italia in ostaggio
- il Governo Letta e i suoi "azionisti" vogliono cambiare la Costituzione: impediamoglielo!
difesa degli "altri" animali, caccia, bracconaggio
- XXII campagna anti-bracconaggio della L.A.C. nel Cagliaritano (2018)
- bilancio della stagione venatoria 2014-2015, morti e feriti, "umani" e "altri" animali
- NO alla deregulation venatoria!
- il Cervo sardo
- il Lupo
- l'Orso marsicano
- l'Orso bruno in Italia e la schizofrenìa umana
- la Foca Monaca
- come faccio a vietare la caccia sul mio terreno?
- il Grifone
- diritto all'obiezione di coscienza "venatoria": fuori i cacciatori dal mio terreno!
difesa del territorio
- parchi naturali, una grande risorsa per l'Italia
- parco nazionale del Gennargentu-Golfo di Orosei, l'occasione persa
- parco nazionale dell'Asinara, luci e ombre
- parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, passi in avanti
- parco naturale regionale del Molentargius-Saline, ancora in difficoltà
- l'assalto furbesco al demanio
- l'hard discount del federalismo demaniale
- la calamità "innaturale" annunciata di Capoterra (alluvione 2008)
- piano stralcio di assetto idrogeologico (P.A.I.) della Sardegna
- piano regionale delle attività estrattive (P.R.A.E.) della Sardegna
- piano antincendi 2016 per la Sardegna
- parchi naturali "motori" di crescita senza "benzina"
- "Ciclone Cleopatra": acqua, dissestro idrogeologico, sangue in Sardegna
- difesa delle Foreste demaniali in Sardegna.
- il decreto "Sblocca Italia", nuovi "incubi" ambientali e sociali
- abusivismo edilizio in un area naturale protetta: il parco naturale regionale "Molentargius-Saline"
- i gravi rischi di smantellamento del diritto penale ambientale.
- I piani paesaggistici vigenti in Italia
diritti civili
- L'India non è un paese per bambini
- scuola pubblica a rischio, in Italia
- pedofilìa e silenzi della Chiesa
- ma si può morire in pace?
- la Corte costituzionale aiuta la fecondazione assistita
- morti bianche alla Saras, Sarroch
- un po' di giustizia per le morti bianche alla Thyssen
- lucrosi rimborsi elettorali ai partiti
- il distacco dalla politica, le elezioni minimaliste cagliaritane
- uno stupro piccolo piccolo, minore
- crisi economica, crisi sociale
- libera repubblica di corrotti e corruttori
- la prima impresa italiana, la Mafia s.p.a.
- come l'Amministrazione regionale Cappellacci butta i nostri soldi
- Mario Monti, premier contro la crisi economico-sociale
- crisi economica, lacrime e sangue
- Governo Monti, due pesi e due misure. A fin di bene?
- il referendum sulle modifiche costituzionali (4 dicembre 2016)
EcoSportello
edilizia, piano per la speculazione
- piano per l'edilizia e la speculazione in Sardegna
- ricorsi contro un c.d. piano dell'edilizia incostituzionale
- la leggina regionale sarda per il "mattone rapido"
- una "sberla" al c.d. piano per l'edilizia bis in Sardegna
- la Corte costituzionale si occuperà del c.d. piano per l'edilizia sardo
- il folle "piano casa" del Veneto
energia nucleare, "ritorno" in Italia
eolico, paesaggio, speculazione
- speculazione eolica in Sardegna
- la "cricca del vento" in Sardegna
- la "cricca del vento" su Annozero
- la speculazione eolica sul TG 3 nazionale
- speculazione eolica senza pianificazione energetica
- Appennino Umbro-Marchigiano, una selva di pale eoliche?
- Aree non idonee all'installazione di centrali eoliche – Sardegna
escursioni sulla Sella del Diavolo
G 8 a La Maddalena
gestione dei rifiuti
- rifiuti devastanti a Portoscuso
- piano regionale dei rifiuti urbani della Sardegna
- Portovesme, pattumiera europea dei fumi di acciaieria
- traffico illecito di rifiuti industriali da Portoscuso a giudizio
- lo "strano" inquinamento a Quirra
- 16° rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti (A.R.P.A.S.) in Sardegna
- piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (Sardegna)
grandi opere, grandi scempi ambientali e di denaro pubblico
la nostra acqua
- WISE, il portale europeo dell'acqua
- quanta acqua c'è in Sardegna?
- il folle progetto della diga di Monte Nieddu-Is Canargius
- reportage sulla diga senz'acqua, Monte Nieddu-Is Canargius
- l'incredibile progetto di dissalatore cagliaritano
- riparte la vergognosa diga di Monte Nieddu – Is Canargius!
- invasi idrici e rischio sismico, la follìa in Sardegna
- perchè i sardi rischiano di perdere l'acqua pubblica
la nostra aria
la nostra salute
- piombo nel sangue e deficit cognitivi nel Basso Sulcis
- uranio impoverito e salute
- la salute in fumo
- pesce marcio sul tuo piatto
- portale malattie rare – Regione autonoma della Sardegna
- lo "strano" inquinamento di Quirra, la salute, la giustizia
- Portoscuso, periferia di Taranto
- alterazioni del d.n.a. dei bambini di Sarroch, "picchi" di leucemie maschili nel Cagliaritano
- il silenzio dei sardi sui propri bambini avvelenati
- III Rapporto epidemiologico S.E.N.T.I.E.R.I. sulla salute nei siti inquinati
la Terra a rischio: i cambiamenti climatici
realtà di Cagliari
ricerca dell'energia rinnovabile
- il progetto di gasdotto Galsi lascia il posto a due rigassificatori?
- NO a questo tracciato del gasdotto Snam sull'Appennino
- in crescita la produzione di energia fotovoltaica in Italia
- il nuovo Piano energetico regionale della Sardegna (P.E.A.R.S.)
- il 17 aprile 2016 votiamo SI al referendum anti-trivelle!
Sardegna e fondi comunitari
Sardistàn e le sue cronache
- la Saras, un direttore di giornale e il Sardistàn
- le cornacchie domineranno il mondo, a iniziare dal Sardistàn
- poveri Gipeti, nel Sardistàn
- W il Sardistàn, oasi ecologica del giardinaggio!
- lotta dura senza esclusione di polpi per l'indipendenza del Sardistàn
- Sardistàn = Atlantidistàn?
- un direttore di giornale "cementato" per benino nelle sue posizioni
- Paolo Villaggio, pecore, Alcoa e Sardistàn
- i Sardi su Marte
siti web istituzionali
- Corte di Giustizia europea
- Presidenza della Repubblica Italiana
- Governo e Amministrazioni statali
- Senato della Repubblica
- Camera dei Deputati
- Corte costituzionale
- Ministero per i Beni e le Attività Culturali
- Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare
- banca dati della Giustizia amministrativa
- banca dati dei vincoli ambientali/paesaggistici
- banca dati dei procedimenti di V.I.A.
- Regione autonoma della Sardegna
- Direzione regionale dei Beni culturali e paesaggistici per la Sardegna
- Corpo Forestale dello Stato
- Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (Sardegna)
- Carabinieri – Comando per la tutela dell'ambiente
- Carabinieri – Comando per la tutela del patrimonio culturale
- Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.)
- Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente Sardegna (A.R.P.A.S.)
- Agenzia della Conservatorìa delle Coste della Sardegna
- il portale dei parchi e delle riserve naturali
- il portale dei parchi geominerari e di archeologia industriale
- parco nazionale dell'Arcipelago della Maddalena
- parco nazionale dell'Asinara
- parco naturale regionale di Porto Conte
- parco naturale regionale di Molentargius-Saline
- area marina protetta di Capo Caccia-Isola Piana
- area marina protetta del Sinis-Mal di Ventre
- area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo
- area marina protetta di Capo Carbonara
- i parchi ambientali e storico-culturali della Val di Cornia
- parco faunistico del Monte Amiata
- parco faunistico del Monte Amiata
- elenco ufficiale delle aree naturali protette
- elenco delle zone umide di importanza internazionale
- Rete Natura 2000 in Italia (BioItaly)
- Conservatoire du Littoral
- Commissione Europea
- cartografia Z.P.S. – Sardegna
- cartografia S.I.C. – Sardegna
siti web rilevanti
- Amici della Terra
- Lega per l'Abolizione della Caccia
- Lexambiente – rivista giuridica telematica di diritto ambientale
- AmbienteDiritto – rivista giuridica telematica di diritto ambientale
- Patrimonio S.O.S.
- Comitato umbro-marchigiano No Tubo
- Federazione nazionale Pro Natura
- Comitato Salviamo Santa Lucia
- Monica Frassoni, Presidente dei Verdi europei
- Comitato per Campiglia
- Rete dei Comitati per la tutela del territorio – Toscana
- Eddyburg – urbanistica e società
- Associazione Vivere in Valdisieve
- Uguale per tutti, il blog dove magistrati e cittadini si confrontano
- il blog della Valle del Cedrino
- Associazione dei Comuni Virtuosi
- Scirarindi, portale della Sardegna naturale
- A.PRO.D.U.C., Associazione per la tutela degli usi civici e delle proprietà collettive
- Università degli Studi di Trento – Centro di documentazione sui demani civici e le proprietà collettive
- Gruppo di studio sui demani civici dell'Italia meridionale
- Annozero – RAI 2
- Report – RAI 3
- A.N.S.A. – Ambiente e Territorio
- Striscia la notizia
- Il Manifesto Sardo, informazione e approfondimenti
- Via dal vento, contro la speculazione eolica
- Forum nazionale "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori"
- Andrea Zanoni, eurodeputato ecologista
- l'Astrolabio – newsletter degli Amici della Terra
- Comitato ambientale per la tutela del territorio di Costa Corallina, Olbia (OT)
- Comitato civico "No al Progetto Eleonora"
- Claudia Zuncheddu, consigliere regionale sarda indipendentista
- Comitato "Salviamo Tentizzos per Bosa"
- Emergenza Cultura – in difesa dell'articolo 9 della Costituzione
Testi normativi fondamentali
- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
- normativa sul "ritorno" al nucleare (legge n. 99/2009)
- Convenzione europea sul paesaggio (20 ottobre 2000)
- Comuni abilitati alle funzioni amministrative in materia di paesaggio (Sardegna)
- direttiva n. 2014/52/UE sulla V.I.A. (codificazione e testo coordinato)
- legge sul procedimento amministrativo (legge n. 241/1990 e s.m.i.)
- indirizzi applicativi in materia di V.I.A. per i progetti di centrali eoliche
- Testo unico sull'urbanistica (Sardegna)
turismo e soggiorni convenzionati con il Gruppo d'Intervento Giuridico onlus
W il Blogroll!
la nuvola dei tags
"altri" animali abusi edilizi abusivismo edilizio acqua agricoltura alberi Alghero ambiente Amici della Terra aree urbane beni culturali biodiversità bonifica ambientale boschi bosco bracconaggio caccia Cagliari Carloforte Consiglio di Stato Corte costituzionale Corte di Cassazione coste demani civici difesa del territorio difesa del verde diritti civili diritti di uso civico dissesto idrogeologico edilizia energia energia eolica Europa fauna selvatica fonti rinnovabili giustizia grandi opere Gruppo d'Intervento Giuridico inquinamento Italia Lega per l'Abolizione della Caccia mare P.P.R. paesaggio parchi naturali pianificazione piano paesaggistico regionale Portoscuso procedimento di valutazione di impatto ambientale Regione autonoma della Sardegna rifiuti ripristino ambientale S.I.C. salute pubblica Sardegna Sella del Diavolo sentenza sequestro preventivo sito di importanza comunitaria società sostenibilità ambientale speculazione immobiliare spiaggia tagli boschivi terre collettive Toscana trasporti urbanistica usi civici V.I.A. V.Inc.A. Veneto verde pubblico Z.P.S. zone umidecome utilizzare il blog.
Questo è un blog, quindi viene aggiornato senza alcuna periodicità e quando si ha qualcosa di interessante da scrivere. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge 7 marzo 2001, n. 62 e successive modifiche ed integrazioni. I curatori, inoltre, non hanno alcuna responsabilità per quanto riguarda i siti web ai quali è possibile accedere tramite i collegamenti posti all’interno di questo blog, forniti come semplice servizio agli utenti della rete. Il fatto che il blog fornisca questi collegamenti non implica l’approvazione dei siti stessi, sulla cui qualità, contenuti e grafica è declinata ogni responsabilità. I contenuti inseriti in questo blog sono frutto di esperienze dirette o tratti da fonti di informazione pubbliche. In questo spazio virtuale si rispettano le regole comuni di Netiquette, ossia le buone maniere generalmente osservate nelle comunicazioni in Rete. Naturalmente la “navigazione” è libera, mentre i commenti sono liberi ma moderati dai curatori del blog, ci affidiamo al buonsenso, all’educazione e all’intelligenza dei nostri visitatori. Eventuali commenti anonimi, diffamatori, offensivi, pretestuosi, ripetitivi e fuori tema rispetto agli articoli presenti non verranno resi pubblici. In questo blog, pur avendo disponibile un vasto archivio informatico, possono eventualmente essere pubblicati materiali riportati da altri siti web, con esclusiva finalità informativa, così come da questo blog possono essere tratti materiali citandone la fonte. Condizioni generali presenti sul web. Tuttavia, a semplice richiesta di chi ne avesse titolo, tali materiali saranno rimossi.
Informativa sulla privacy.
Ai sensi del Provvedimento ” Individuazione delle modalità semplificate per l’informativa e l’acquisizione del consenso per l’uso dei cookie” (Gazzetta Ufficiale n. 126 del 3 giugno 2014) dell’8 maggio 2014, con cui il Garante per la Protezione dei Dati Personali detta le regole sulle modalità di adempimento agli obblighi di rilascio dell’informativa e di acquisizione del consenso degli utenti in caso di utilizzo di cookie, si informa che nella configurazione attuale della servizio di Web Analytics ShinyStat in utilizzo i cookie che garantiscono il servizio sono in regime di OPT-OUT, quindi NON NECESSITANO DI CONSENSO PREVENTIVO ALL’INSTALLAZIONE (c.d. “Informativa breve”).
Questo perchè la tecnologia utilizzata da Shiny prevede sistemi di aggregazione ed anonimizzazione dei dati che rendono già conforme alla normativa questo blog.
Riguardo l’informativa sulla Privacy e sui Cookie (c.d. “Informativa estesa”), ai sensi dell’art. 13 del Codice della Privacy, si invita alla consultazione della pagina web http://www.shinystat.com/it/informativa_privacy_generale_free.html
Il visitatore di questo blog potrà negare il proprio consenso all’installazione dei cookie di ShinyStat modificando opportunamente le impostazioni del proprio browser o cliccando sull’apposito link per attivare l’opt-out:
http://www.shinystat.com/it/opt-out_free.html.
Grazie per l’attenzione!
Archivio mensile
amministrazione blog
Blog Stats
- 4.540.970 hits
Per questi deficienti l’unica bellezza è quella del colore dei soldi. Che siano maledetti, in eterno.
Consapevole della mia diversità nel considerare le pale eoliche come un simbolo di bellezza per via della loro forma affusolata e quasi organica ma soprattutto un simbolo di speranza in un mondo migliore senza centrali a carbone, quelle si brutte e nocive all’ambiente, mi appresto a spezzare l’ennesima lancia a favore dell’intervento in questione.
E’ vero che anche costruire e installare una pala eolica comporta un certo grado di distruzione ambientale per i materiali necessari per costruirla fino alla manifattura della turbina e del sostegno e al loro trasporto e montaggio in situ. E’ un parametro ben noto: la cosidetta EROEI (Energy Return On Energy Invested) dove l’energia spesa per ottenere un artefatto per la produzione di energia chiavi in mano viene paragonata a quella ottenuta dall’oggetto stesso dopo che questo sia divenuto operativo e per tutta la durata della sua attività ovvero fino alla sua fase di decommissionamento. Ebbene, le pale eoliche hanno il più alto indice fra tutte le fonti energetiche note, incluse le apparecchiature per lo sfruttamento delle altre fonti alternative a quelle fossili (sole, maree, e dighe). Se poi andiamo a considerare i danni ambientali ovvero la distruzione causata delle pale eoliche rispetto a quella causata dalle centrali idroelettriche allora il bilancio si sposta ancor più a favore delle prime. Solo il fotovoltaico e il termosolare installato nelle abitazioni distruggono meno (anche se non sono sicuro che il riciclaggio dei materiali necessari per produrre le celle fotovoltaiche sia possibile o che comunque sia entrato nel calcolo della EROEI di cui prima). Per farla breve, gli uccelli che probabilmente moriranno a causa delle pale mi sembra siano un prezzo molto piccolo da pagare per evitare la ben più grave distruzione causata dal riscaldamento globale dovuto alla produzione di energia da fonti non rinnovabili e da tutto il sistema dei trasporti da quelli per via aerea a quelli su gomma. Interi ecosistemi anche su scala globale!
Certo bisogna vigilare sui siti durante la costruzione dell’impianto visto che alla ditta che erigerà i piloni e installerà le turbine probabilmente non importa un fico secco dell’ambiente. Per loro si tratta solo di soldi. Ma anche se fosse vorrei dire un’ultima cosa sui finanziamenti concessi per le fonti rinnovabili. Non conosco bene la situazione in Italia ma nel Regno Unito dove vivo e negli USA che conosco un po attraverso la vasta letteratura sull’argomento, finanziamenti ben maggiori vengono concessi per la costruzione di centrali a carbone e soprattutto di quelle nucleari, a parità di potenza generata! Quindi il vento vince ancora alla grande anche senza contare il pericolo rappresentato dalla messa in attività delle centrali nucleari e dal problema delle scorie.
Se parliamo di impianti progettati, costruiti e manutenuti con tutti i crismi, anch’io -come Riccardo- ritengo preferibili gli impianti eolici a quelli che bruciano combustibili fossili, rifiuti biomasse, ed anche alle distese di pannelli fotovoltaici.
Non ho dubbi su questo (e ho già commentato in proposito su questo blog).
Gli amici del Montefeltro, comprensibilmente, osteggiano un progetto che preannuncia di sfigurare lo storico e bel paesaggio della loro terra; e non c’è dubbio che le torri eoliche sono visivamente molto impattanti.
Tuttavia, più in generale, credo che ogni trasformazione di un territorio con nuove installazioni o sottrazioni di qualsiasi natura ed entità esse siano, debba essere affrontata in primis valutandone l’effettiva utilità, intendendo con questo che è necessario valutare prima di tutto se quella data opera (impianto, opificio, abitazioni, etc.) è realmente indispensabile, insostituibile, urgente, indifferibile, improcrastinabile per le esigenze della comunità considerata.
Cerco di essere più chiaro.
Decido di costruire case perché ho un fabbisogno reale di nuove abitazioni ESCLUSIVAMENTE per alloggiare persone che ne sono prive o che sono alloggiate in edifici inadeguati.
Ciò è cosa ben diversa dal costruire immobili per mera speculazione, impegnando nuovi suoli, facendo incetta di terreni edificabili e facendone lievitare i prezzi, incentivando il consumo di risorse con l’aperura di nuove cave per materiali primari, etc.
Cioè, privare o non privare una comunità di parti del proprio territorio, dei propri orizzonti, delle proprie consuetudini, per favorire investimenti puramente speculativi (e che pure potrebbero dare una più o meno grande ricaduta economica sul territorio) dovrebbe essere il discrimine primo tra il fare o non fare una qualsiasi opera.
Solo risolto questo punto, si dovrebbe discutere sul dove, sul quale, sul come realizzare un’opera, ovviamente mettendo a cuccia illegittimi interessi di parte (economici e non) e posizioni ideologiche preconcette (del diritto di iniziativa e d’impresa, all’eroica difesa dell’ambiente magari professata insozzando i muri di scritte con vernici, tanto per dire).
Dunque, quelle centrali eoliche e gli altri impianti sul Montefeltro, sono davvero indispensabili a produrre energia pulita in sostituzione a impianti obsoleti ed inquinanti, o sono un altro intelligente investimento di “salvaguardia ambientale” di illuminati imprenditori che mirano tout-court agli incentivi dello Stato?
Buona la prima.
Io penso che siano tutte e due le cose, hahaha. Magari non sostituiscono purtroppo ancora nessun impianto ad energia fossile ma sicuramente l’energia che producono non viene buttata e finirà prima o poi col rendere le centrali a carbone, olio combustibile e gas, antieconomiche. Gia’ adesso si sta creando nel mercato libero dell’energia, una concorrenza fra fonti rinnovabili e fossili e non perché le rinnovabili sono sussidiate (lo sono anche il carbone e le altre fossili e soprattutto il nucleare) ma perché le rinnovabili hanno dei costi di gestione molto più bassi, soprattutto quelle ad alto EROEI, come l’eolico e il termodinamico. Mi dispiace solo che la maggiorparte degli ambientalisti come lo sono io non capiscono che questi impianti rappresentano al momento attuale, l’unica speranza di evitare la catastrofe incombente causata dal riscaldamento globale.
Un’ultima cosa: all’inferno il metanodotto, ma dire che le pale si potrebbero staccare con la tecnologia attuale lo considero intellettualmente scorretto. Le pale del Monte Catria furono istallate nel lontano 1985 (http://www.educambiente.it/energie_rinnovabili/eolico_catria.htm) quando la tecnologia dell’eolico era ancora agli albori. Poi ci si mise anche l’incuria dell’ANAS, che gesti’ gli impianti in modo riprovevole (qualsiasi impianto va incontro a disastri se non adeguatamente manutenuto).
eppure le pale, ostinatamente, continuano a staccarsi anche oggi.
Sará per fare un dispetto? 😊
In più, nessuno smantella gli impianti fuori uso.
Ce n’è abbastanza per mandare al diavolo questo genere di operazioni.
Stefano Deliperi
Stefano, adesso anziché fare battute sulla mia presunta credulità, ti chiedo di circostanziare le tue affermazioni con dei link alle fonti dai quali le hai tratte, come ho fatto io nel mio commento precedente.
Io davvero non ti capisco. Sono sicuro che io e te teniamo all’ambiente tantissimo ma il tuo approccio ai problemi della conservazione e’ diametralmente opposto al mio. Tu appena qualcosa non funziona mandi tutto “al diavolo” mentre io sono per continuare a provare e a migliorare fino a quando le pale non si staccheranno più, come già succede oggi. Ma se riesci a provarmi il contrario allora mi rimangio tutto.
Riccardo, ti prego: evita di ripetere le cose cento volte 😉
in Basilicata: http://www.la7.it/tagada/video/pala-eolica-caduta-sfiorata-la-strage-16-02-2016-174848
in Sardegna: http://www.sardiniapost.it/cronaca/calangianus-precipita-da-30-metri-una-turbina-eolica-della-suntronic/
Stefano, se non vuoi che ripeta a iosa le cose allora fammi delle obiezioni valide, non mandarmi 2 link di turbine da 30 kw! Quelle sono giocattoli in confronto alle turbine da 2Mw che si stanno montando al Monte dei Sospiri! E poi non eri tu che proponevi il mini eolico al servizio dell’agricoltura? E poi non esiste una tecnologia assolutamente sicura. Anche i pannelli fotovoltaici a volte si staccano, ma sono casi isolati: una percentuale minima, sono sicuro, delle turbine installate!
Ti prego, sii serio nel dibattere.
Riccardo, hai scritto testualmente: “dire che le pale si potrebbero staccare con la tecnologia attuale lo considero intellettualmente scorretto”.
Le “pale”, invece, si staccano pure con la tecnologia attuale.
Se poi vuoi spaccare il capello in quattro e distinguere fra “eolico” e “mini-eolico” fallo pure, ma a chi legge credo che non interessi.
Prima affermi che non si possono staccare, poi dici che “non esiste una tecnologia sicura”: nel primo caso hai torto, nel secondo ragione.
E’ una discussione senza senso e per me si chiude qui, non si può abusare della pazienza di chi legge.
Stefano Deliperi
qui in Molise
Non sei obbligato a rispondermi: io mi rivolgo a te ma so che ho poche speranze di convincerti: non capisci o non vuoi capire neanche l’enorme differenza (in termini di sicurezza) che passa tra le pale giocattolo da 30kw e le nuove pale da 20Mw montate in posti lontanissimi da centri abitati e da luoghi frequentati dal pubblico! Sono qui a dibattere con te nella speranza che altri ambientalisti come me possano accorgersi di quanto sbagliate siano le posizioni del GrIG e delle altre maggiori associazioni ambientaliste. E se qualcuno riesce a farmi cambiare idea allora sono pronto a farlo, alla luce di fatti nuovi o che ignoro. Ecco perché sopporto le tue battute sugli occhiali rosa e Walt Disney e i numeretti dietro la schiena. E adesso anche che io stia abusando della tua pazienza e di tutti coloro che leggono i miei commenti.
E poi non prendermi alla lettera quando dico che “dire che le pale si potrebbero staccare con la tecnologia attuale lo considero intellettualmente scorretto”. Ovviamente mi riferisco al limitarsi ad affermare ciò senza fare le dovute precisazioni (come hai fatto te), ovvero che se ne staccano molto meno oggi di quanto avvenisse in passato e che quando si staccano spesso e’ colpa non delle pale ma della mancata manutenzione (entrambe le circostanze sono accadute per le pale del monte Catria). E poi la distinzione principale ovvero quella che c’e’ dal punto di vista della sicurezza, tra una pala per minieolico e una da 20Mw!
sereno, nessuno riuscirà a farti cambiare idea 😉
Stefano Deliperi
Hahaha, accetto il tuo sarcasmo ma ho cambiato diverse volte idea nella mia vita e sono pronto a farlo ancora se necessario e alla luce di fatti nuovi e nuove tecnologie. 🙂
🙂