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La giustizia turca si tinge di verde.
Il Presidente della Repubblica turco Recep Tayyip Erdoğan ha subìto un altro colpo alle sue ambizioni di sultano islamista del XXI secolo.
Dopo aver perso alle recenti elezioni politiche la maggioranza parlamentare assoluta, che gli avrebbe permesso di disfare la costituzione laica, ha dovuto patire indirettamente uno smacco forse piccolo, ma molto significativo. Leggi tutto…
Ancora “cose turche” contro i boschi!
Il Governo turco, a guida islamica moderata, di Recep Tayyip Erdoğan ha avviato un programma di opere pubbliche nell’area del Bosforo dal pesantissimo impatto ambientale.
Un nuovo aeroporto internazionale, il terzo ponte sul Bosforo, un canale artificiale parallelo a quello naturale e una serie di progetti di contorno. Fra questi ultimi, nell’area urbana di Istanbul, lo sbancamento del Gezy Park e la morte per i 600 alberi per la realizzazione di un grande centro commerciale. Leggi tutto…
Protesti per la morte di centinaia di minatori? Il consigliere del “principe” ti prende a calci.
Nella miniera di carbone di Soma, in Turchia, sono morti almeno 284 minatori, un’altra ventina risultano ancora dispersi.
Parecchi sono morti ben sapendo di morire.
La causa è un incendio, sprigionatosi soprattutto per la carenza di norme di sicurezza.
In guerra per un parco, a Istanbul.
Gezy Park è uno dei pochi polmoni verdi rimasti in quella megalopoli caotica e inquinata ch’è diventata Istanbul.
Il governo turco, a guida islamica moderata, intende intervenire sull’area urbana con la delicatezza di un rinoceronte ubriaco in un negozio di cristallerie. Senza offesa per il rinoceronte, naturalmente.
Un nuovo aeroporto internazionale, il terzo ponte sul Bosforo (che ha già causato il taglio di un bosco litoraneo), un canale artificiale parallelo a quello naturale e una serie di progetti di contorno.
Fra questi ultimi lo sbancamento del Gezy Park e la morte per i 600 alberi per la realizzazione di un grande centro commerciale. Leggi tutto…
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