Roma, il Ministero della Cultura afferma che il taglio degli Olmi in Viale dei Quattro Venti non è autorizzato e informa la Procura della Repubblica.
Il Ministero della Cultura – Soprintendenza speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma ha strigliato (nota prot. n. 30404 del 28 maggio 2025) il Comune di Roma Capitale – Dipartimento Ambiente riguardo il taglio pressochè concluso di Olmi (gen. Ulmus) ad alto fusto e il conseguente palese disturbo della nidificazione (quando non distruzione di nidi e nidiate) lungo il Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense (Monteverde).
La Soprintendenza speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ha affermato nettamente che “il viale dei Quattro Venti … risulta vincolato ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 10, comma 4 lett g)”, cioè con vincolo culturale, tuttavia “non ha ricevuto alcuna comunicazione o richiesta di parere in merito all’intervento” di taglio arboreo.
Si ricorda che gli interventi su beni tutelati con il vincolo culturale in assenza della prescritta autorizzazione (art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) o dell’immediata comunicazione in presenza di pericolo imminente per la sicurezza pubblica (art. 27 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), costituiscono ipotesi di reato (art. 169 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), nonchè fonte degli obblighi di ripristino (art. 160 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
La Soprintendenza ha, inoltre, richiesto l’invio immediato di
“– una relazione dello stato fitosanitario delle piante presenti lungo il viale;
– VTA, documentazione fotografica e la data di eventuali interventi endoterapici già effettuati, per singola pianta;
– una planimetria aggiornata del viale con le alberature presenti e relative condizioni;
– un intervento di numerazione delle piante, affinché siano individuabili univocamente sul terreno, per le opportune verifiche;
– il Progetto relativo agli abbattimenti, potature e/o capitozzature previsti;
– il Progetto di riqualificazione del viale a seguito degli interventi già eseguiti e da eseguire.”
Infine, si è riservata di prescrivere come “adeguare l’intervento al miglior mantenimento possibile del viale nel suo complesso, per quanto di competenza nella tutela dei beni storici, culturali e paesaggistici, garantendo al contempo una comunicazione trasparente e aggiornata rivolta alla cittadinanza, che condivida la qualità e l’importanza dell’azione messa in campo da codesto Dipartimento e della volontà di recupero e cura del patrimonio paesaggistico.”
La Soprintendenza ha informato doverosamente la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e i Carabinieri Forestale.
In proposito, nei giorni scorsi l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) aveva provveduto a denunciare (19 maggio 2025) il taglio in corso degli Olmi (gen. Ulmus) e il conseguente palese disturbo della nidificazione (quando non distruzione di nidi e nidiate) lungo il Viale dei Quattro Venti. Richiesti al Ministero della Cultura immediati provvedimenti sospensivi e ripristinatori, segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e Carabinieri Forestale fatti da esaminare in quanto di eventuale rilievo penale.
Infatti, dalle comunicazioni ricevute dalla Soprintendenza speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma (nota prot. n. 27444 del 15 maggio 2025)e dallo stesso Comune di Roma Capitale – Dipartimento Ambiente (nota prot. n. 41887 del 13 maggio 2025), non emerge alcuna autorizzazione culturale nè alcuna comunicazione di intervento di taglio per ragioni di pericolo, nemmeno alcuna ordinanza contingibile e urgente per ragioni di sanità e/o sicurezza pubblica (art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.), ma solo l’ordinaria esecuzione di un contratto di manutenzione del verde verticale del Lotto n. 6 (Municipio XI, Municipio XII e Villa Doria – Pamphilj).
Eppure il Viale dei Quattro Venti e i suoi alberi – così denominato in memoria del Casino dei Quattro Venti, strenuamente difeso dai patrioti della Repubblica Romana nel 1849 – è tutelato da vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929 (vds. Delibera del Governatore di Roma n. 2241 del 13 aprile 1929).
Non si può dimenticare, poi, che nel periodo marzo-luglio è in corso la stagione riproduttiva dell’avifauna selvatica, con conseguente divieto di disturbo (direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).
Invece, risultano addirittura vari uccellini uccisi direttamente o indirettamente grazie alle motoseghe comunali.
Invece, i tagli degli alberi sono continuati, imperterriti. Al pari delle dichiarazioni dell’Assessora comunale al Verde e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi.
Si ricorda che, ai sensi dell’art. 33, comma 4°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.), “le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette ed aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica. Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”, mentre “la pratica dellacapitozzatura è vietata” (art. 33, commi 4° e 5°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).
Inoltre, “gli alberi singoli, in gruppi o in filari, recanti un tronco di circonferenza complessiva superiore a 78,5 cm (Ø > 25 cm), misurata all’altezza di 1,30 m dal colletto, ubicati nel territorio di Roma Capitale sono considerati beni giuridici di interesse ambientale e paesaggistico”, mentre gli alberi abbattuti per qualsiasi motivo devono essere sostituiti entro un anno (artt. 29, comma 1°, e 41 del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).
In precedenza il GrIG, con due specifiche istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inviate (24 aprile 2025 e 30 aprile 2025) alle amministrazioni pubbliche competenti, aveva chiesto conto dei tagli in corso chiedendone la sospensione qualora non fossero stati autorizzati.Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio, il Comune di Roma Capitale, l’Ente regionale Roma Natura, informati per le verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e i Carabinieri Forestale.
In particolare, le istanze sono state ricevute dal Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e dalle strutture comunali, ma nessun provvedimento di sospensione dei tagli arborei è stato adottati, anzi, i tagli sono proseguiti nonostante anche le numerose proteste popolari.
Particolarmente curioso (per non dir altro), poi, quanto avvenuto presso il Municipio XII (che comprende Viale dei Quattro Venti) la cui Commissione Speciale Controllo, Garanzia e Trasparenza è stata convocata per ben due riunioni (30 aprile 2025, 9 maggio 2025) sugli “interventi di abbattimento alberature Viale dei Quattro Venti” a cui sarebbero stati “gentilmente invitati a partecipare” vari soggetti fra cui “il Gruppo D’Intervento Giuridico (GrlG)”, che però non ha mai ricevuto alcuna comunicazione in proposito.
Più che il marasma amministrativo romano, preoccupa fortemente la situazione della gestione del patrimonio di verde pubblico della Capitale.
Recentemente, grazie a istanze GrIG, è emerso che disinvolti tagli di Pini (Pinus pinea) nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi Ippocastani (Aesculus hippocastanum) lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria – Pamphilj, sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), sia il Pincio che la Villa Doria – Pamphilj entrano nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Villa Borghese e Villa Pamphili” (IT66030052) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE (tutela habitat naturali e seminaturali, fauna, flora) e n. 09/147/CE (salvaguardia avifauna selvatica), con specifiche misure di conservazione (deliberazione Giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016), per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) per verificare se vi sia eventuale danno/degrado delle caratteristiche naturalistiche che han portato all’inclusione del sito protetto nella Rete Natura 2000.
L’Ente regionale Roma Natura ha il compito fondamentale di gestire le sedici aree naturali protette nel territorio comunale di Roma, oltre 16 mila ettari di grande rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico, storico-identitario. Molte aree naturali protette e i grandi parchi pubblici storico romani rientrano in siti della Rete Natura 2000 e all’Ente regionale Roma Natura è stata affidata la competenza allo svolgimento delle preventive e vincolanti procedure di V.Inc.A., che, però, sembrano latitanti in parecchi casi di intervento anche di notevole impatto sugli ambienti protetti.
Vediamo una buona volta di garantire anche una protezione concreta e non solo sulla carta?
Da un lato Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico (oltre 400 chilometri quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi), tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali che contribuiscono fondamentalmente a rendere l’Urbe quella Città unica che tutto il mondo ammira.
Secondo i dati recentemente pubblicizzati (marzo 2025) dall’Assessora all’agricoltura e ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, fra il novembre 2021 e il febbraio 2025 sono stati piantati 29.665 alberi, ne sono stati abbattuti 13.281, sono state rimosse 10.365 ceppaie ed effettuate 120.000 potature.
Che cosa si aspetta a rispettar leggi e il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale?
Si può migliorare, parecchio. E sarebbe ora che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani.
Ora è, però, necessario l’intervento urgente del Ministero della Cultura, dei Carabinieri e della Procura della Repubblica romana, nonchè una dignitosa presa d’atto della propria inadeguatezza seguita dalle dimissioni dell’Assessora dell’Assessora comunale al Verde e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi.
Faccia qualcosa di buono per Roma, torni a casa e alla sua professione.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da mailing list ambientaliste, per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)












penso di poter dire che è chiaro, hanno una paura boia che un albero cada addosso a qualcuno o ad un automobile e questa è l’unica cosa che sanno fare l’unica soluzione nelle loro piccole menti di piccoli uomini e ovviamente a primavera inoltrata non in inverno
da Canale 10, 28 maggio 2025
Il taglio degli olmi di viale Quattro Venti non autorizzato, il Ministero informa la Procura.
Il Ministero della Cultura blocca il taglio degli olmi a viale dei Quattro Venti: nessuna autorizzazione, informata la Procura. (Adelaide Pierucci)
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da Il Quotidiano del Lazio, 28 maggio 2025
Roma, Viale dei Quattro Venti: il taglio degli Olmi non era autorizzato. Il Ministero della Cultura denuncia alla Procura.
Ogni intervento lungo Viale dei Quattro Venti deve essere sottoposto a valutazione e approvazione della Soprintendenza. (Simone Fabi)
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da Il Fatto Quotidiano – Blog, 29 maggio 2025
A Roma un regolamento del verde c’è, ma è come non esistesse. E chi si oppone al taglio degli alberi viene punito.
L’impressione, o forse la certezza, è che in futuro manifestare anche avendo tutte le ragioni del mondo sarà sempre più ostacolato e sanzionato dal potere. (Fabio Balocco)
È davvero singolare che in un periodo storico in cui si sottolinea l’importanza del verde, specie in ambito urbano, ci siano delle municipalità che operano in senso esattamente opposto. Tagliano alberi, anche di grandi dimensioni, oppure potano selvaggiamente, magari anche in epoca di nidificazione. Difficile capire cosa ci stia sotto, se semplice ignoranza (impossibile da giustificare) o peggio.
Personalmente mi sono già occupato dell’insensibilità dei sindaci di Torino e Milano, mi mancava Roma. Quella Roma che finalmente si era dotata di un regolamento del verde (Regolamento Capitolino del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale), sotto la giunta Raggi, ma che opera come se non esistesse sotto la giunta Gualtieri. E, purtroppo, gli esempi della falcidia sono sempre più numerosi. L’ultimo caso, eclatante, riguarda Viale Europa, all’Eur, dove, in data 5 e 6 maggio, si è proceduto a tagliare e potare i tigli della alberata, ben sapendo, tra l’altro, che alcuni di essi ospitavano delle nidiate di uccellini.
Quando l’operazione stava per essere posta in atto, la ditta – accompagnata da uno spiegamento di forze dell’ordine – si è trovata di fronte numerosi residenti e non che manifestavano e cercavano di opporsi ai tagli. Nonostante la manifestazione fosse pacifica, 17 manifestanti sono stati identificati e si sono visti recapitare degli avvisi di garanzia che citavano la violazione degli artt. 337 e 340 C.P. (resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio) e 18 T.U.L.P.S. (pubblica riunione non autorizzata). Il taglio è avvenuto comunque, con i previsti danni all’avifauna, in aperto contrasto con l’art. 33 del Regolamento che vieta interventi sulle alberate in epoca di nidificazione.
Episodio simile in Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense, dove altra ditta incaricata dal Comune ha provveduto al taglio di olmi, sempre con disturbo alla nidificazione, provocando la reazione della Soprintendenza, che ha rilevato di non aver rilasciato in proposito alcuna autorizzazione ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, art. 10, non essendo stata informata dell’operazione.
E non finisce qui, perché, come denuncia il Gruppo di Intervento Giuridico, sono stati effettuati tagli di pini nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi ippocastani lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria-Pamphilj, senza avere svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA).
Tornando a Viale Europa, risulta evidente l’analogia con quanto accaduto al Parco Del Meisino, a Torino, dove i manifestanti sono stati fatti oggetto di avvisi di garanzia. L’impressione, o forse la certezza, è che in futuro manifestare anche avendo tutte le ragioni del mondo sarà sempre più ostacolato e sanzionato dal potere, anche grazie all’approvazione del nuovo decreto Sicurezza. Il mondo alla rovescia.
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da New Tuscia, 29 maggio 2025
“Il Ministero della Cultura afferma che il taglio degli Olmi in Viale dei Quattro Venti non è autorizzato e informa la Procura della Repubblica”. (Gaetano Alaimo)
Nel frattempo gli alberi sono già crepati
e quindi che si dovrebbe fare?
Alcuni esempi: inasprire le pene sia contro privati che amministrazioni pubbliche che non rispettino le procedure per il taglio (se necessario) dopo una preventiva relazione di un esperto come un agronomo. Invece di abbattere gli alberi fare di tutto perchè possano essere trapiantati per preservarli oppure metterli in sicurezza. Esistono poi le potature mirate o il consolidamento strutturale.
senz’altro, ma allo stato attuale dobbiamo cercare – almeno – di far applicare le norme che esistono.
parole da ricordare e di cui deve rendere conto.
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Grazie GrIG!
😀
Sarebbe sufficiente ripiantarne di nuovi. Oppure vogliamo aspettare l’ennesima tragedia? È ovvio che non si può non essere favorevoli alle alberature in città, ma queste vanno manutenute e dopo un certo numero di anni sostituite. Non si possono fare battaglie per tutto a prescindere.
..sarebbe sufficiente rispettare la legge.
Buona giornata.
Stefano Deliperi
Qualsiasi incompetente sa che tagli e potature delle piante non vanno eseguiti in primavera, c’è una volontà di dolo dietro queste scelte sconsiderate e inspiegabili? O cosa altro? Per non parlare della qualità degli interventi… non riesco a trovare spiegazione a tale ottusità, mi auguro i responsabili vengano perseguiti duramente.
ottimo articolo !l’assessora deve andare a casa è inadeguata è anche bugiarda i numeri sono ben diversi sono stati abbattuti più di 30.000 alberi e ancora lo stanno facendo in tutta Roma in pieno periodo vegetativo e nidificatorio .
da Roma Today, 30 maggio 2025
Viale della Serenissima, dopo il cedimento di un albero scattano i monitoraggi: chiuso un tratto.
I vigili del fuoco hanno disposto le verifiche di tutte le alberature presenti nell’area del parcheggio.
A Grottaglie in provincia di taranto ne sono stati rimossi circa 300 negli anni compresi alcuni del Parco della Rimembranza posto in essere dopo i luttosi eventi delle guerre mondialie, quindi,superiamo abbondante mente i 70 anni.
A tal proposito non e’ dato sapere le determinazioni assunte dalle Autorita’ e organi interessati.
A GROTTAGLIE IN PROVINCIA DI TARANTO NEGLI ANNI SONO STATI RIMOSSI CIRCA TRECENTO PINI DI GROSSE DIMENSIONI E ANCHE GIOVANI.
NON E’ DATO SAPERE LE DETERMINAZIONI ASSUNTE DALLE AUTORITA’ E DAGLI ORGANI INTERESSATI
da Roma Today, 11 giugno 2025
Viale dei Quattro Venti, terminati gli abbattimenti: iniziano i trattamenti per oltre 200 olmi.
Dopo le capitozzature e i tagli eseguiti nel viale, prendono avvio le terapie per contrastare il coleottero che colpisce gli olmi. (Fabio Grilli)
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20 maggio 2025
Monteverde, continua l’abbattimento degli olmi. E il caso finisce in procura.
La segnalazione arriva anche sul tavolo del Ministero della Cultura perché gli alberi abbattuti erano vincolati. (Fabio Grilli)
Capitozzatura via dei Quattroventi – Video fb Alfonsi