Lasciate in pace i Tigli di Staggia!


Poggibonsi, Staggia, Via Romana (S.S. n. 2 “Cassia”), Tigli

Non si capisce proprio l’astio verso gli alberi che serpeggia nel povero Bel Paese.

Stavolta sono a rischio nove esemplari di Tiglio (gen. Tilia) che vivono lungo la Via Romana, tratto urbano della S.S. n. 2 ”Cassia, nella località di Staggia, in Comune di Poggibonsi (SI).

I residenti della zona sono stati recentemente informati dall’Amministrazione comunale che gli alberi rischiano di esser tagliati per consentire il rifacimento dei marciapiedi.

Si tratta di alberi pericolanti?   Sono alberi malati?    Ci sono perizie che accertano inequivocabilmente la pericolosità o il rischio sanitario?

Non pare proprio.

Oggi esistono tecnologie e tipologie realizzative dei marciapiedi che salvaguardano alberi e apparato radicale, basta avere un po’ di buona volontà e sono accessibili anche fondi statali e comunitari.

Informalmente è stato già fatto ampiamente presente all’Amministrazione comunale.

Basta un po’ di sano buon senso.

Lo afferma anche la giurisprudenza amministrativa, che recentemente ha posto un principio granitico: senza la comprovazione adeguata della pericolosità, gli alberi non si tagliano (Cons. Stato, Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178).

Inoltre, la S.S. n. 2 ”Cassia, realizzata nel 1928, è tutelata per legge con il vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), per cui ogni intervento su di essa (alberi compresi) dev’essere preventivamente autorizzato.

Merlo (Turdus merula)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali, adozione di provvedimenti (18 febbraio 2025), coinvolgendo i Ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e Trasporti, la Regione Toscana, l’ANAS, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, la Provincia di Siena, il Comune di Poggibonsi, i Carabinieri Forestale e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale.    E’ necessario verificare nel concreto se vi siano effettivi pericoli statici o di carattere sanitario delle alberature allo stato non conosciuti e, non ultimo, se vi siano eventuali autorizzazioni amministrative.

La presenza di alberature stradali, di siepi, di boschi lungo la viabilità ha grande importanza ambientale, paesaggistica, nonché per l’abbattimento degli inquinamenti e, infine, quale contributo alla lotta ai cambiamenti climatici.

Il GrIG auspica un sereno ripensamento che corregga intenzioni decisamente abnormi e lesivi dell’ambiente.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Poggibonsi, Staggia, Via Romana (S.S. n. 2 “Cassia”), Tigli

(foto D.M., S.D., archivio GrIG)

  1. febbraio 19, 2025 alle 3:03 PM

    da La Gazzetta di Siena, 18 febbraio 2025

    Abbattimento alberi Staggia: la comunità si schiera contro: https://www.gazzettadisiena.it/abbattimento-alberi-staggia-la-comunita-si-schiera-contro/

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    da OK Siena, 18 febbraio 2025

    GRIG: “LASCIATE IN PACE I TIGLI DI STAGGIA”.

    Le parole dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico: https://www.oksiena.it/news/grig-lasciate-in-pace-i-tigli-di-staggia-180225130457.html

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    da Radio Siena TV, 18 febbraio 2025

    Abbattimento dei secolari tigli di Staggia Senese, GrIG: “Lasciateli stare”: https://www.radiosienatv.it/abbattimento-dei-secolari-tigli-di-staggia-senese-grig-lasciateli-stare/

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    da Maremma News, 18 febbraio 2025
    Lasciate in pace i Tigli di Staggia! https://maremmanews.it/post/lasciate-in-pace-i-tigli-di-staggia

  2. febbraio 19, 2025 alle 3:05 PM

    da La Nazione, 19 febbraio 2025

    Tigli sulla Cassia a rischio. Ecologisti a gamba tesa: “A Staggia niente pericoli”.

    L’associazione ambientalista Grig ha inoltrato un’istanza di accesso civico. Coinvolti dai ministeri, alla Soprintendenza fino alle forze dell’ordine. (Paolo Bartalini) (https://www.lanazione.it/siena/cronaca/tigli-sulla-cassia-a-rischio-a4ce8125)

    Salvare i tigli sulla Cassia. Un’altra iniziativa, dopo petizioni e prese di posizione di questi giorni, è a cura del Gruppo di intervento giuridico (Grig), associazione ecologista che ha inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali, adozione di provvedimenti coinvolgendo i ministeri della Cultura, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delle Infrastrutture e Trasporti, oltre alla Regione, l’Anas, la Soprintendenza di Siena, la Provincia di Siena, il Comune di Poggibonsi, i Carabinieri Forestali e i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale. Obiettivo, secondo Grig, “verificare se vi siano effettivi pericoli statici o di carattere sanitario delle alberature allo stato non conosciuti e se vi siano eventuali autorizzazioni amministrative“.

    Stefano Deliperi del Grig spiega: “Non si capisce l’astio verso gli alberi che serpeggia nel Bel Paese, stavolta sono a rischio nove esemplari di tiglio lungo via Romana, il tratto urbano della Cassia, a Staggia Senese. I residenti sono stati informati dall’amministrazione comunale che gli alberi rischiano di esser tagliati per consentire il rifacimento dei marciapiedi“. Da qui le domande, da parte del Gruppo: “Si tratta di alberi pericolanti? Malati? Ci sono perizie che accertano la pericolosità o il rischio sanitario? Non pare proprio”. Invece “esistono tecnologie e tipologie per realizzare marciapiedi salvaguardando alberi e apparato radicale. Basta un po’ di buona volontà e sono accessibili anche fondi statali e comunitari. Lo afferma anche la giurisprudenza amministrativa, che ha posto un principio granitico: senza la comprovazione adeguata della pericolosità, gli alberi non si tagliano”.

    Inoltre, aggiunge Grig, la Cassia, “realizzata nel 1928, è tutelata per legge con il vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), per cui ogni intervento su di essa (alberi compresi) deve essere preventivamente autorizzato”. Altro aspetto, per concludere: “La presenza di alberature stradali, di siepi, di boschi lungo la viabilità ha grande importanza ambientale, paesaggistica e per l’abbattimento degli inquinamenti e, infine, per il contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, e così – conclude l’associazione – il Grig auspica un sereno ripensamento che corregga intenzioni decisamente abnormi e lesive dell’ambiente”.

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