Pistoia, il taglio dei Platani di Viale Matteotti non era autorizzato.
Sono pervenute le risposte da parte del Comune di Pistoia (nota prot. n. 48828 dell’11 maggio 2021) e della Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze (nota prot. n. 11280 del 4 maggio 2021 all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti inoltrata (16 aprile 2021) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico odv in merito al taglio eseguito di decine di Platani lungo il Viale Matteotti a Pistoia, per conto della stessa Amministrazione comunale.
Il Comune di Pistoia ha reso noto di aver provveduto al taglio dei Platani pur in assenza del cancro colorato del Platano, certificata dalla Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale – Settore Servizio fitosanitario regionale e di vigilanza e controllo agroforestale della Regione Toscana (nota prot. n. 09/065/20210408/1050 dell’8 aprile 2021) con prescrizioni di intervento (Linee guida approvate con decreto dirigenziale n. 7637 del 16 maggio 2019) e specifica relazione da parte di esperto in scienze forestali.
La Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Firenze ha effettuato una mera comunicazione (nota prot. n. 11093 del 3 maggio 2021) ai sensi dell’art. 27 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i. (“Situazioni di emergenza. 1. Nel caso di assoluta urgenza possono essere effettuati gli interventi provvisori indispensabili per evitare danni al bene tutelato, purché ne sia data immediata comunicazione alla soprintendenza, alla quale sono tempestivamente inviati i progetti degli interventi definitivi per la necessaria autorizzazione.”).
Infatti, il Comune di Pistoia solo il 23 aprile 2021 (prot. n. 42783) ha comunicato alla competente Soprintendenza l’avvio del taglio dei Platani, ormai in corso da giorni senza alcuna autorizzazione.
La Soprintendenza ha ricordato “che, anche in casi di comprovata urgenza, la richiesta di intervento … deve pervenire … prima dell’esecuzione dell’intervento stesso”, cioè il contrario di quanto accaduto.
Ora la Soprintendenza attende il progetto definitivo ai fini dell’approvazione (artt. 21 – 22 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) che “dovrà prevedere la messa a dimora di piante della stessa specie (platani) al posto di quelle abbattute e dovrà prevedere inoltre un restauro complessivo della sistemazione arborea e vegetazionale del Viale Matteotti”.
Insomma, dovranno esser piantati una ventina di nuovi Platani e devono esser lasciati in pace la novantina di Platani tuttora viventi nel Viale Matteotti.
E’ necessaria una nuova politica del verde pubblico, realmente rispondente alle esigenze ambientali e culturali della Città.
Questi ultimi tagli sono avvenuti addirittura nel periodo primaverile ed estivo (al contrario di quanto richiede anche l’I.S.P.R.A. con il parere n. 28907 del 3 maggio 2019), quando sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,).
Tali divieti sono ripresi dall’art. 79, comma 2°, della legge regionale Toscana n. 30/2015 e s.m.i.
Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.
Non solo.
L’intero Viale – alberi compresi – è tutelato con vincolo storico-culturale, in quanto realizzato in questa forma negli anni ’30 del secolo scorso (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), quindi ogni intervento su di esso – compreso ovviamente il taglio degli alberi – dev’essere preventivamente autorizzato dalla competente Soprintendenza (art. 21 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.). In assenza di autorizzazione, si ricade in ipotesi di reato (artt. 733 cod. pen. e 169 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
E decine di alberi sono stati tagliati senza alcuna autorizzazione preventiva.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
Ma nessuno risponde di questo scempio? Possibile che in questo paese si possa
Ci stiamo provando…
Giovanna
da Report Pistoia, 14 maggio 2021
Il taglio dei platani di viale Matteotti non era autorizzato: https://www.reportpistoia.com/il-taglio-dei-platani-di-viale-matteotti-non-era-autorizzato/
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da Toscana Chianti Ambiente, 15 maggio 2021
Pistoia, gli ecologisti: “I platani di Viale Matteotti tagliati senza autorizzazione”: https://www.toscanachiantiambiente.it/pistoia-gli-ecologisti-i-platani-di-viale-matteotti-tagliati-senza-autorizzazione/
da Il Tirreno, 15 maggio 2021
«Il taglio dei platani non era autorizzato» Ambientalisti accusano il Comune. L’intervento in viale Matteotti iniziò il 19 aprile ma fu comunicato alla Soprintendenza soltanto quattro giorni dopo. (Fabio Calamati) (https://iltirreno.gelocal.it/pistoia/cronaca/2021/05/15/news/il-taglio-dei-platani-non-era-autorizzato-ambientalisti-accusano-il-comune-1.40277142)
PISTOIA. «Il taglio dei platani di viale Matteotti non era autorizzato». A scriverlo è il Gruppo di intervento giuridico, una associazione ecologista nata a Cagliari ma con raggio d’azione in tutta Italia, che fin dall ’inizio aveva messo nel mirino il taglio di venti piante del viale Matteotti, effettuato dal Comune e motivato dal fatto che i platani fossero aggrediti dai parassiti e quindi con stabilità messa a repentaglio.
Gli ecologisti hanno fatto istanza di accesso civico agli atti e ottenuto quindi tutti i documenti della vicenda. E dal loro esame ricavano la conclusione che il taglio dei platani non avesse le carte in regola. Conclusione seccamente smentita dallo stesso Comune (vedi articolo qui sotto).
Il punto centrale è il coinvolgimento della Soprintendenza ai beni archeologici e paesaggistici, che in base al decreto legislativo 42/2004, deve autorizzare interventi su beni tutelati. È vero che l’articolo 27 del decreto disciplina le “situazioni di urgenza”, per le quali è richiesta solo una “immediata comunicazione”, seguita però dal tempestivo invio dei progetti definitivi dell’intervento. Ed è altrettanto vero che il taglio dei platani di viale Matteotti potesse rientrare tra gli interventi di emergenza, vista la pericolosità di alberi malati su un viale tra i più trafficati della città. Ma il fatto è che il Comune ha prima iniziato il taglio dei platani (19 aprile) e solo dopo (23 aprile) ha inviato la comunicazione in Soprintendenza. Il taglio quindi era «in corso da giorni senza alcuna autorizzazione», come sottolinea l’associazione.
Il 3 maggio la Soprintendenza risponde al Comune non con l’autorizzazione ma con una semplice comunicazione in cui ricorda «che anche in casi di comprovata urgenza, la richiesta di intervento… deve pervenire… prima dell’esecuzione dell’intervento stesso». «Cioè il contrario di quanto accaduto» chiosa il Gruppo di intervento giuridico.
Non solo: gli ambientalisti sottolineano che «ora la Soprintendenza attende il progetto definitivo ai fini dell’approvazione e che il progetto “dovrà prevedere la messa a dimora di piante della stessa specie (platani) al posto di quelle abbattute e dovrà prevedere inoltre un restauro complessivo della sistemazione arborea e vegetazionale del viale Matteotti”». Tradotto: «Dovranno essere piantati una ventina di nuovi platani e devono essere lasciati in pace la novantina di platani tuttora viventi».
L’associazione ambientalista conclude ricordando che interventi sugli alberi nel periodo primaverile sono vietati per legge, a tutela della riproduzione dell’avifauna selvatica. Per cui «il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche (uccelli, ndr) in periodo di nidificazione può integrare eventuali estremi di reato». Anche se – va ricordato – il taglio degli alberi fu eseguito controllando prima che non vi fossero nidi attivi, dopo le proteste di alcune associazioni ambientaliste presentatesi all’apertura del cantiere.
Infine, il Gruppo di intervento giuridico sottolinea che «l’intero viale, alberi compresi, è tutelato con vincolo storico -culturale… Quindi ogni intervento deve essere preventivamente autorizzato». Altrimenti si commettono dei reati. —
Grazie GrIG,
la Toscana e i suoi Comuni sono sempre più FUORILEGGE, non solo gli scandali dell’assotterramento dei rifiuti velenosi nelle strade di mezza Toscana
( oerazione Keu, https://www.gonews.it/2021/04/15/ndrangheta-rifiuti-concerie-429-empoli-santa-croce/ ) ma anche il taglio continuo dei grandi Alberi Cittadini in zone protette e non , in tutte le stagioni e in modo particolare in primavera ,proprio quando è reato , proprio quando gli uccelli nidificano: gli Alberi solitamente sono le case degli uccelli, in Toscana si è dimenticato anche questo? Allora è proprio il caso di concludere che si è perso il cervello!
l’Assessore Bartolomei legga e, soprattutto, comprenda quanto ha scritto al Comune di Pistoia la Soprintendenza fiorentina (nota prot. n. 11093 del 3 maggio 2021). Poi, forse, potrà parlare con un minimo di contezza.
Uahooo , il progetto Pinqua! ( Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PINQuA), accidenti a tutti questi “progetti del cavolo”
Veramente arroganza con incapacità di comprendere il significato di un brano scritto… Solitamente un bambino dislessico che ha difficoltà di decodifica può avere conseguenti difficoltà nella comprensione, a causa della poca fluidità nella lettura, della fatica provata e degli errori che commette ma tuttavia con adeguati accorgimenti come una sintesi vocale o un adulto che legge per lui l’accesso al significato può essere possibile.
Qualcuno potrebbe provare a far comprendere all’assessore Bartolomei leggendogli a voce alta cosa ha scritto al Comune di Pistoia la Soprintendenza di Firenze?
Buonasera. Quindi a questo punto, accertato che sono stati commessi dei reati, che cosa fa il GRIG? Proseguirà con un esposto? A Sesto Fiorentino (FI) è successa la stessa cosa. Grazie per il vostro lavoro. Claudio Pizzuto
È stato già fatto.