Coronavirus Covid 19, come siamo arrivati a questa situazione nuovamente drammatica.

Il Governo Conte ha scodellato ben due decreti presidenziali (il D.P.C.M. 18 ottobre 2020 e il D.P.C.M. 24 ottobre 2020) per contrastare la pandemia di coronavirus COVID–19 in pochi giorni.
589.766 casi ufficiali di contagio dall’inizio della pandemia, 275.404 guariti, 37.905 deceduti al 28 ottobre 2020, con un incremento di 24.991 contagiati (e 205 morti) rispetto al giorno precedente in Italia (dati ufficiali Ministero della Salute). 43.540.739 casi confermati nel mondo dall’inizio della pandemia, 1.160.650 morti (ultimi dati O.M.S.. Fonte: Health Emergency Dashboard, 28 ottobre 2020).
Così si è espresso ufficialmente il Governo italiano: “In Italia si osserva un’accelerazione del progressivo peggioramento dell’epidemia di SARS-CoV-2 segnalato da undici settimane che si riflette in un aggravio di lavoro sui servizi sanitari territoriali. Per la prima volta si segnalano elementi di criticità elevata relativi alla diffusione del virus nel nostro Paese. Si evidenzia una nuova fase epidemiologica con un aggravio del lavoro dei servizi territoriali che potrebbe riflettersi in breve tempo in un sovraccarico dei servizi assistenziali”.
“Siamo consapevoli che sono misure severe ma sono necessarie a contenere i contagi. Diversamente la curva epidiemiologica è destinata a sfuggirci completamente di mano”, parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Parole di questi giorni, tuttavia la situazione odierna è figlia di quanto accaduto e di quanto non è stato fatto nelle settimane e nei mesi scorsi.
Inutile nasconderlo.
Per esempio, forse più dei costosi banchi a rotelle cari alla ministra dell’istruzione Lucia Azzolina sarebbero stati necessari più pulmann negli orari di punta per consentire una migliore ripresa della frequenza scolastica.
Per esempio, nella Sardegna covid free – così come veniva definita nell’estate scorsa – il mantenimento dell’apertura di discoteche e locali notturni con tanto di affollamenti di vacanzieri provenienti da ogni parte garantito dall’ordinanza presidenziale n. 38 dell’11 agosto 2020 è stata una delle attività che hanno drammaticamente favorito la ripresa della diffusione della pandemia nell’Isola, con buona pace del commissario regionale leghista on. Eugenio Zoffili, prima distintosi nel chiedere e sostenere il provvedimento, poi impegnatosi a fondo contro invasori e untori rappresentati da qualche decina di bambini e adulti di colore scuro non per l’abbronzatura estiva.

Ovviamente ci sono le conseguenze anche dei comportamenti scorretti o negazionisti di troppe persone che vedono nel distanziamento e nelle mascherine un’insopprimibile violazione della libertà (mai parola fu così abusata…), ma ora tutti paghiamo le conseguenze di quanto non è stato fatto o è stato fatto con giuliva dabbenaggine, per non dire altro.
Sì, sono parecchi i Paesi ora devastati dalla pandemia, dalla Francia alla Spagna, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Brasile alla virtuosa Svezia, alla stessa Cina, ben poco credibile focolaio iniziale, solo a titolo di esempio.
Sì, Cristiano Ronaldo è quantomeno un irresponsabile, oltre che sciaguratamente un calciatore juventino, ma l’attuale drammatica situazione non dipende (solo) da lui.
Cerchiamo di non fuggire dalle responsabilità, a tutti i livelli, perché di questo passo resteranno solo macerie sociali ed economiche.
Così ne parla il sociologo Luca Ricolfi. Buona lettura.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da Il Messaggero, 23 ottobre 2020
Covid fuori controllo/ Il prezzo alto da pagare per gli eccessi dell’estate. (Luca Ricolfi)
Ma come si fa a non capire? E come facciamo noi cittadini a sopportare tanta leggerezza?
Chiedo scusa al lettore per il modo crudo con cui inizio questo articolo ma, dopo mesi passati a cercare di mettere il mondo politico di fronte ai numeri di questa epidemia, sono sgomento. A quanto pare il manipolo di politici e burocrati della sanità che ormai da otto mesi è padrone delle nostre vite, e settimana dopo settimana stabilisce (senza chiedere il permesso a nessuno, tanto meno al Parlamento) che cosa possiamo fare e che cosa no, non ha ancora capito. E, sia chiaro, dico “non ha ancora capito” per lasciar loro una ciambella di salvataggio, una scusante.
Se avessero capito, e agito come hanno agito in piena coscienza, verrebbe quasi da pensare a un giudizio per “crimini di pace”. Perché 36 mila morti ufficiali, il tracollo dell’economia, milioni di persone alla disperazione, centinaia di migliaia di attività che stanno chiudendo, una seconda ondata che sta per sommergerci, sono un bilancio che non possiamo accettare da nessuna classe dirigente.
Tanto più se consideriamo che la maggior parte degli altri Paesi ha pagato un prezzo molto più modesto, sia in termini di morti sia in termini di punti di Pil perduti.
Ma veniamo al punto. Che cosa non hanno capito? Non hanno capito, prima di ogni altra cosa, l’aritmetica di un’epidemia. Ammetto che non è molto intuitiva, ma con un piccolo sforzo possiamo capirla. Dunque proviamo a spiegarla, usando un esempio che si usa a scuola, specialmente in Francia, a quanto pare.
C’è uno stagno, e al centro dello stagno c’è una ninfea. Il numero di ninfee raddoppia ogni notte, e lo stagno ne può contenere fino a mille, prima di saturarsi e far soffocare tutto ciò che contiene. Il contadino che custodisce lo stagno si sveglia al mattino e nota che le 2 ninfee del giorno prima sono diventate 4. Il giorno dopo nota che sono 8. Il giorno dopo ancora che sono 16. Dopo una settimana sono 128, e occupano meno del 13% dello stagno. Il contadino non è preoccupato: penserà domani a ripulire lo stagno, in fondo in 7 giorni le ninfee sono cresciute lentamente, meno di 20 ninfee al giorno. Ma oggi è venerdì, e il contadino pensa: sabato e domenica mi riposo, lo stagno lo ripulirò lunedì o martedì. Lunedì le ninfee sono 512, ma il contadino rimanda ancora una volta la pulizia, e in una sola notte le ninfee diventano 1024, riempendo tutto lo stagno: ora è troppo tardi, perché in una sola notte le ninfee sono cresciute di numero quanto nei 9 giorni precedenti. Lo stagno è saturo, tutta la vita animale e vegetale che conteneva è morta o sta morendo.
Questa, all’osso, è l’aritmetica di un’epidemia. I giorni del nostro apologo sono le settimane che il governo aveva di fronte per intervenire. I primi segnali di ripresa dell’epidemia risalgono a metà giugno, ma non erano facilmente riconoscibili senza strumenti raffinati. Invece a partire da luglio capire che l’epidemia stava rialzando la testa era facilissimo, bastava non ignorare i dati della Protezione Civile.
Ricoveri, terapie intensive, rapporto nuovi casi/tamponi hanno cominciato a crescere in modo esponenziale (e rapido) già da luglio. E da settembre lo hanno cominciato a fare anche i dati dei decessi, che nei mesi precedenti erano stati frenati dall’abbassamento dell’età mediana dei contagiati (gli under-50 muoiono molto meno degli over-50), creando così l’effetto-Sgarbi, ossa l’ingenua credenza che pochi morti al giorno significassero epidemia domata.
In questa situazione che cosa hanno fatto i nostri governanti? Anziché cominciare a ripulire lo stagno, hanno rimandato ogni intervento al futuro, contando sul fatto che il numero assoluto di nuove ninfee, giorno dopo giorno, sembrava modesto: poche decine di morti la settimana, poche migliaia di nuovi casi la settimana, aumenti contenuti del numero di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva.
Poi, circa dieci giorni fa, quando il numero di nuovi casi ha cominciato a puntare verso quota 10 mila, e il numero di morti giornalieri verso quota 100, un barlume di consapevolezza si è cominciato a fare strada. Sono cominciate le disquisizioni su nuovi lockdown e o semi-lockdown, coprifuoco globali o locali, chiusure più o meno severe di bar, ristoranti, palestre, scuole, con un’unica preoccupazione: escludere un nuovo lockdown globale, come quello di marzo e aprile, e convincerci che sconfiggere l’epidemia era compito nostro, o tutt’al più dei poteri locali, governatori delle Regioni e sindaci dei Comuni.

Nessuna autocritica, nessuna ammissione di avere sbagliato tutto nel trimestre estivo quando, nonostante i dati dicessero il contrario, si è fatto come se l’epidemia stesse battendo in ritirata, e non ci fosse bisogno di rafforzare il trasporto pubblico locale, la politica dei tamponi, le strutture scolastiche, i controlli su movida e assembramenti.
Il risultato è che il tentativo maldestro di salvare l’economia durante l’estate verrà pagato con gli interessi nei mesi prossimi quando, per limitare le dimensioni della catastrofe sanitaria, le autorità saranno costrette a nuove chiusure, che ora non hanno il coraggio di annunciare ma che non potranno evitare.
Sembra incredibile, ma quello che sta andando in scena in questi giorni è il remake del film che abbiamo già visto tra febbraio e marzo, quando per “riaprire Milano” si rinunciò a chiudere per tempo Nembro e Alzano. Anche oggi, come allora, per paura di fermare l’economia si prende tempo, sperando che l’epidemia retroceda da sola, e dimenticando che quel che sta succedendo questa settimana, così come quel che succederà la prossima, è già scritto, perché dipende dai comportamenti di 2-3 settimane fa. Nel frattempo i contagi e i morti raddoppiano ogni settimana, come le ninfee dello stagno, nella vana attesa che il contadino faccia qualcosa. E quando finalmente ci si deciderà a fare qualcosa, sarà così tardi che questo qualcosa dovrà essere molto duro e prolungato.
Perché la legge fondamentale dell’epidemia è questa: se vuoi fare qualcosa, più tardi lo fai più costerà caro a tutti.

(foto S.D., archivio GrIG)
Noto una tendenza generalizzata a puntare il dito contro il ministro Azzolina come se fosse la responsabile dei trasporti con il chiaro intento coprire il disastro della De Micheli, che è la principale colpevole dei bus e metropolitane piene ma è del pd e quindi va tutelata. Anche in questo articolo curiosamente si addita la prima e si lascia fuori la seconda. Per la serie, l’importante è dare la colpa ai 5stelle. Ed è l’ennesima volta anche in questo blog. Peccato.
a ciascuno il suo, bus e metropolitane sono competenza di Enti locali territoriali e delle Regioni: il Ministro dei trasporti De Micheli si assuma tutte le responsabilità collegiali del Governo e quelle di sua competenza, ma – per esempio – non può aggiungere nemmeno un autobus nelle linee dell’area vasta di Cagliari e/o della Sardegna, competenza del C.T.M. (consorzio fra Enti locali) e dell’A.R.S.T. (società regionale).
Un po’ di responsabilità oppure bisogna sempre far tifoseria politica, anche in casi come questi?
Stefano Deliperi
Anche le scuole sono di competenza degli enti locali però guarda caso la ministra Azzolina viene additata come la cattiva ministra. Per la De Micheli invece vale la competenza locale e pazienza se il contagio si è diffuso sui mezzi di trasporto di competenza. Quindi sono io che dico Un po’ di responsabilità oppure bisogna sempre far tifoseria politica, anche in casi come questi?
ma lei vive in Italia? Si ricorda o vuol continuare a difendere l’indifendibile?
Buona giornata.
Stefano Deliperi
Per completezza di informazione, nel gennaio 2020 è stato emanato il decreto interministeriale (sottoscritto anche dal Ministro De Micheli) che attribuisce alle Regioni ben 2,2 miliardi di euro per rinnovare e incrementare il trasporto pubblico locale sulla base delle disposizioni del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/tpl-risorse-autobus-mobilita-mobilita-sostenibile/tpl-alle-regioni-22-miliardi).
Il fondo è stato incrementato di 400 milioni di euro ai sensi del decreto-legga 14 agosto 2020, n. 104, convertito nella legge 13 ottobre 2020, n. 126 (https://www.fasi.biz/it/notizie/approfondimenti/22435-decreto-agosto-guida-alle-misure-e-agli-incentivi-per-i-trasporti.html).
Questi ultimi fondi sono stati già ripartiti dal Ministero Infrastrutture e Trasporti, previa decisione favorevole della Conferenza Stato – Regioni – Province autonome del 30 ottobre 2020 (http://www.regioni.it/news/2020/10/30/tpl-boccia-da-conferenza-unificata-ok-a-ripartizione-fondi-mit-621369/).
A.N.S.A., 30 ottobre 2020
La curva del contagio sale, sfida per piegarla. Si va verso lo scenario 4. Che cosa significa
Ancora giorni per vedere gli effetti delle nuove misure: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/10/29/curva-sale-verso-scenario-4.-sfida-per-piegarla_63adb24a-3057-41f3-b299-772e8c672a7d.html
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Covid: oltre 45 milioni di casi nel mondo, un milione in due giorni.
I morti causati dal virus nel mondo sono 1.181.075, mentre le persone guarite sono 30.301.655: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/10/30/covid-oltre-45-milioni-di-casi-nel-mondo-un-milione-in-due-giorni-_eb7d661f-b76a-4047-bd2a-1ec7503440a0.html
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da Il Fatto Quotidiano, 30 ottobre 2020
Covid, in Francia 47mila contagi e 235 morti. Spagna, record da inizio pandemia: 23mila casi. In Germania 16mila nuovi positivi: mai così tanti.
Il premier Castex ha annunciato nel dettaglio le misure del nuovo lockdown in Francia, oggi approvate quasi all’unanimità dal Parlamento. In Germania 89 decessi causati da Covid nelle ultime 24 ore. Studio Uk: “Solo in Inghilterra 100mila contagi al giorno”. In Romania i positivi schizzano a oltre 6mila, record in Bulgaria e Iran: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/29/covid-in-francia-piu-di-47mila-nuovi-contagi-e-235-morti-spagna-record-da-inizio-pandemia-23mila-casi-in-germania-16mila-nuovi-positivi-mai-cosi-tanti/5983683/
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Coronavirus, sempre più contagi in Germania: sono oltre 18mila. Belgio, in 7 giorni morti Covid aumentati del 43,9%
Per Berlino quasi tutta l’Italia è “zona rossa”. In Belgio +38% di casi e aumento dei decessi del 43,9% in una settimana. L’Ungheria segna il record di decessi giornalieri dall’inizio della pandemia con 65 vittime. La Russia registra più di 18mila casi: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/30/coronavirus-sempre-piu-contagi-in-germania-sono-oltre-18mila-belgio-in-7-giorni-morti-covid-aumentati-del-439/5985144/
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29 ottobre 2020
Coronavirus, a Roma mezzi affollati e pendolari costretti a saltare le corse: “Senza interventi sull’ora di punta del mattino, misure serali inutili”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/29/coronavirus-a-roma-mezzi-affollati-e-pendolari-costretti-a-saltare-le-corse-senza-interventi-sullora-di-punta-del-mattino-misure-serali-inutili/5982618/
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Coronavirus, la metro di Milano all’ora di punta: “Meno gente di settimana scorsa, ma spesso è ancora difficile mantenere il distanziamento”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/29/coronavirus-la-metro-di-milano-allora-di-punta-meno-gente-di-settimana-scorsa-ma-spesso-e-ancora-difficile-mantenere-il-distanziamento/5982536/
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Napoli, con le scuole chiuse metro meno piena. Il problema rimane sui bus: “Linee per studenti vuote, ma disagi e assembramenti sulle altre”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/29/napoli-con-le-scuole-chiuse-metro-meno-piena-il-problema-rimane-sui-bus-linee-per-studenti-vuote-ma-disagi-e-assembramenti-sulle-altre/5983226/
Molto semplice : Dopo il calo dei contagi, le dichiarazioni di alcuni “scienzati” che minimizzavano il futuro pericolo, di alcuni politici negazionisti contrari a misure di contenimento in vista del periodo estivo ( salvaguardia di movide,discoteche, bar e ristoranti, 20% di prersenza negli stadi,ecc ), media fiancheggiatori di questi ultimi che davano , e che continuano a dare , a costoro tanta visibilita’, con inevitabile pressione sul governo. Governo che seguendo in parte il calo dei contagi e alle pressioni , ha lasciato che i vacanzieri potessero muoversi ( anche con il bonus vacanze !! ) insieme a tutti quei servizi collegati ( bar , ristoranti, discoteche, movide, ecc ) che dovevano seguire le norme anticovid , ma inutili con gli assembramenti e i lassismi.
Ora pagiamo con gli interessi quello di cui sopra.
A.N.S.A., 31 ottobre 2020
Covid, salgono ancora i nuovi contagi oltre 31 mila. Iss, a rischio 11 Regioni.
Iss-Ministero della Salute, indice Rt pari a 1,7 in Piemonte e Lombardia superiore a 2: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/10/30/lanalisi-sullevoluzione-epidemiologica-di-covid-19-in-italia_4fb3b9ca-8372-45c8-8066-c987b02ea963.html
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Covid, la Grecia annuncia un parziale lockdown. Gran Bretagna verso la stretta.
America Latina, superati 400 mila morti: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/10/31/america-latina-superati-400-mila-morti_322434b6-1cb1-418a-beab-9a18c5729e5f.html
A.N.S.A., 31 ottobre 2020
Covid: Oltre 31mila casi, 297 morti. Verso stop in zone a rischio.
Rapporto casi positivi-tamponi al 14,7%, il più alto registrato nella seconda ondata: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/10/31/covid-convocata-riunione-urgente-cts-_bbcd9752-e22f-4b14-860d-c746db64a29b.html
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Covid: Conte accelera, ipotesi nuovo dpcm lunedì.
Premier potrebbe riferire in Parlamento sempre lunedì: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/10/31/di-maio-riunioni-incessanti-dpcm-sara-piu-restrittivo-_e4cce6b5-adbc-41b8-b28d-ee15935b2eca.html
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Covid: record ricoveri in 14 paesi Ue, Gb supera il milione di casi.
In Italia aumentati del 65% in una settimana: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/10/31/america-latina-superati-400-mila-morti_322434b6-1cb1-418a-beab-9a18c5729e5f.html
A.N.S.A., 31 ottobre 2020
Covid: Johnson annuncia il lockdown nazionale. Record ricoveri in 14 paesi Ue.
In Italia aumentati del 65% in una settimana: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/10/31/america-latina-superati-400-mila-morti_322434b6-1cb1-418a-beab-9a18c5729e5f.html
magari lo stessero a sentire.
A.N.S.A., 1 novembre 2020
Mattarella in un cimitero nel Bresciano, applaudito dalla gente. “Basta egoismi, uniti per combattere il Covid”.
Il presidente onora le vittime del Coronavirus a Castegnato: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/01/mattarella-in-un-cimitero-nel-bresciano-applaudito-dalla-gente_1a022173-a15b-431c-983a-1d52c5a97eab.html
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Covid: il governo accelera, valuta la stretta su scuola e zone rosse.
Dpcm atteso lunedì. Allo studio freni a spostamenti fra Regioni: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/10/31/covid-il-governo-accelera-valuta-la-stretta-su-scuola-e-zone-rosse_50392488-2232-4c0b-864f-a73dacb00730.html
comiche isolane.
da La Nuova Sardegna, 31 ottobre 2020
Coronavirus, dopo giorni di attesa Solinas ha deciso: «Nessuna ordinanza». Marcia indietro del presidente della Regione: non ci sarà una legge ad hoc. Prudenza in attesa del Governo: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/11/01/news/coronavirus-dopo-giorni-di-attesa-solinas-ha-deciso-nessuna-ordinanza-1.39485716
pane al pane, vino al vino, conditi con cinismo.
«Arrivati a questo punto le chiusure sono l’unica scelta: avremmo dovuto agire prima, ma per i cittadini non sarebbe stato facile accettarlo. Hanno bisogno di vedere i letti degli ospedali pieni…»
da La Stampa, 30 ottobre 2020
Merkel: “Bisognava chiudere prima ma la gente deve vedere i letti pieni”.
La Cancelliera: è la sola scelta. Conte all’Ue: coordinamento, ma si rispettino le competenze nazionali: https://www.lastampa.it/esteri/2020/10/30/news/merkel-bisognava-chiudere-prima-ma-la-gente-deve-vedere-i-letti-pieni-1.39477443
melma umana.
C’è solo da chiedersi quanti “anziani non indispensabili” l’abbiano votato alle recenti elezioni regionali liguri. Ora se lo tengano stretto.
A.N.S.A., 1 novembre 2020
Toti: “Anziani non indispensabili”. Scoppia la bufera. Poi spiega: “Sono stato frainteso”.
Nel secondo tweet spiega: ” I nostri anziani sono i più colpiti dal virus, persone spesso in pensione che possono restare di più a casa e essere tutelate di più”: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/01/toti-anziani-non-indispensabili.-scoppia-la-bufera.-poi-spiega-sono-stato-frainteso_6bb6b674-ccbd-4449-bb46-913c8b14f582.html
A.N.S.A., 1 novembre 2020
Sanità. Covid: Contagi sotto quota 30 mila, 208 vittime. Ma con oltre 30 mila tamponi in meno: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/01/covid-dati-contagi_0c0a6395-74aa-4e59-84e0-d67d488acf36.html
Premesso che la DAD non è sicuramente il massimo. Qualcuno potrebbe spiegarmi come mai i pubblici dipendenti che nella maggior parte dei casi stanno in stanze singole o max in due persone vanno tenuti al lavoro a distanza e 20/25 alunni possono stare per 5 ore all’interno di un’aula? In base a quale principio scientifico quelle 20/25 persone in un mabiente chiuso e, quando sono seduti senza mascherina, avrebbero meno possibilità di contaggiarsi rispetto appunto ai pubblici dipendenti (giusto per fare un esempio)? Poi vorrei anche capire. Per tenere la distanza di un metro da ogni altro soggetto, tenuto conto che una parte dell’aula è occupata dalla cattedra, quanto dovrebbe essere grande un aula per fare stare i ragazzi in sicurezza? Interessante uno studio sulla propogazione del virus in ambiente chiuso con più di 5 persone dentro che vi stanno per più di 15 minuti (non 5 ore). Ma poi se, mi ripeto 20/25 persone possono stare in un aula per tanto tempo ed il tempo conta sulla possibilità di contaggio, perchè chiudere ristoranti e bar se si assicura la medesima distanza di sicurezza che dovrebbe essere garantita nelle scuole? Il fatto che la confusione regna sovrana. Che si tratti di De Micheli o di Azzolina poco mi interessa e credo anche all’articolista. Il problema è non avere creato le condizioni per prevenire tutto questo.
…il problema, appunto, “è non avere creato le condizioni per prevenire tutto questo”. Perchè tutto questo era prevedibile.
Stefano Deliperi
https://www.la7.it/otto-e-mezzo/video/scuola-lucia-azzolina-servono-i-test-rapidi-anche-i-sierologici-antonella-viola-serve-il-test-20-10-2020-345699
Davanti a questa figuraccia un Ministro deovrebbe seriamente pensare alle dimissioni. Per me
A.N.S.A., 2 novembre 2020
Covid: contagi sopra 22 mila, vittime 233. Superano i duemila i ricoveri in terapia intensiva.
Appello dei medici di Milano: ‘Situazione insostenibile per ospedali e medicina territoriale, serve un lockdown della città’: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/02/covid-ordine-medici-milano-lockdown-immediato-per-citta_dc3f71ea-f32c-4468-a223-fe967cf1bd2b.html
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Conte, Conte: ‘Regioni divise in tre fasce, misure conseguenti’.
No a spostamenti tra regioni a rischio chiusi musei e outlet’: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/11/02/covid-verso-coprifuoco-nazionale-alle-21-_c9161018-4dbd-4dcc-b756-953bf6cea200.html
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Presidi, con Dad 100% scuola pagherà alto prezzo sociale. ‘Sia il più breve possibile. Rischio divario formativo irrecuperabile’. (https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/11/02/presidi-con-dad-100-scuola-paghera-alto-prezzo-sociale_6ca1ce4b-6c20-4ca9-80a0-0a1177231faa.html)
“La sospensione della didattica in presenza non sarà senza conseguenze. Dobbiamo essere consapevoli del prezzo sociale che pagheremo noi tutti e di quello individuale che pagheranno invece gli studenti: sarà elevato e, purtroppo, ce ne renderemo conto nei prossimi anni”. Così Antonello Giannelli, Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, ha commentando la possibilità che le scuole superiori possano passare al 100% della didattica a distanza.
“Ora dirigenti e docenti sono chiamati a un ulteriore sforzo riorganizzativo ma, malgrado il loro grande impegno, si rischia un allargamento del divario formativo difficilmente recuperabile”, prosegue Giannelli.
“Chiediamo – è l’appello di Giannelli – con forza che questo periodo, che mi auguro sia breve, venga utilizzato per riorganizzare trasporti e sanità e quindi per permettere, se la situazione dei contagi lo consentirà, una ripresa delle lezioni in presenza anche per le scuole superiori”.
A.N.S.A., 3 novembre 2020
Dpcm: le nuove misure entro stanotte. Coprifuoco dalle 22 alle 5.
Stop agli spostamenti in aree a rischio, trasporti al 50% della capienza: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/03/la-sottosegretaria-zampa-il-nuovo-dpcm-entro-stasera-_5b8730cd-c800-451a-9ec7-6fb29a84f2bd.html
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questa è la bozza di D.P.C.M. attualmente in esame da parte di Governo, Regioni e Province autonome: https://www.ansa.it/documents/1604422296592_Bozza.pdf
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Covid: 353 vittime, oltre 28mila nuovi casi.
L’allarme dei medici: ‘Rischio tsunami per il servizio sanitario’. Anelli: ‘Al Governo chiediamo misure più aggressive’: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/03/ordine-medici-seconda-ondata-potrebbe-essere-uno-tsunami-_74000e55-c4bc-43bf-92c3-091fff46fceb.html
A.N.S.A., 4 novembre 2020
Conte “resiste” alle Regioni e firma il nuovo Dpcm. Nodo ristori.
Vertice notturno a palazzo Chigi. Parrucchieri aperti nelle zone rosse: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/03/la-sottosegretaria-zampa-il-nuovo-dpcm-entro-stasera-_5b8730cd-c800-451a-9ec7-6fb29a84f2bd.html
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da Il Fatto Quotidiano, 4 novembre 2020
Conte ha firmato il nuovo Dpcm: ecco le nuove misure anti-Covid. Il testo sarà in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre.
Ci sarà il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio contagio. Il testo conferma le restrizioni e le chiusure previste dall’ultima bozza. Tra le poche modifiche, i parrucchieri potranno restare aperti anche nelle zone rosse: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/04/conte-ha-firmato-il-nuovo-dpcm-ecco-le-nuove-misure-anti-covid-il-testo-sara-in-vigore-dal-5-novembre-al-3-dicembre/5990741/
A.N.S.A., 4 novembre 2020
Covid: 30.550 nuovi casi, 352 le vittime.
Fatti oltre 211mila tamponi, circa 29mila più del giorno prima: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/04/brusaferro-siamo-in-una-fase-di-escalation.-il-virus-in-tutte-le-regioni-_cc06a835-f7c5-4d16-b336-c9915c870cfa.html
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Covid, Tutte le misure in vigore da venerdì: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/04/covid-dpcm-misure_d564aef3-a3ba-4946-8734-6b823a749b01.html
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Covid: con Dpcm torna autocertificazione in tutta Italia.
Modulo già sul sito del Viminale, controlli saranno a campione: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2020/11/04/covid-con-dpcm-torna-autocertificazione-in-tutta-italia_ffbd7557-bd0f-44cd-8d22-b548b863d3ee.html
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Da Lombardia a Basilicata, mappa misure Regioni.
Quattro Regioni in zona rossa, due in zona arancione, le restanti in zona gialla: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/04/da-lombardia-a-basilicata-mappa-misure-regioni_35cd8fde-f477-428e-9346-f313e530269e.html
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Covid: picco di quasi 500 morti in Gb, il Parlamento dà il via libera al lockdown bis.
Oms: ‘Oltre 3 milioni di casi in 7 giorni, metà in Europa’, nuova raffica di strette. L’Ungheria corre ai ripari, pieni poteri per Orban: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2020/11/04/covid-oms-33-milioni-di-casi-in-7-giorni-meta-in-europa_079bdcb8-8ab6-4d20-863b-60dbe742699a.html
A.N.S.A., 5 novembre 2020
Covid: 34.500 casi, 445 morti. Rapporto tamponi oltre 10%.
Rezza: ‘Dati di oggi non sono un buon segnale. 99 in terapia intensiva’: https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/sanita/2020/11/05/covid-brusaferro-percorso-e-condiviso-con-le-regioni_f814d7f8-d9d8-426a-835d-bc5579a9c898.html
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Dpcm, Regioni rosse in rivolta. Governo attacca: ‘E’ surreale’.
Speranza: danno i dati, non ignorino gravità: https://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2020/11/05/conte-il-lockdown-pesa-per-chi-gia-colpito-ma-serve-unita-_6856158b-d90c-455a-a0f2-288cbb0daaee.html
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Covid, al cimitero di Lambrate viavai di carri funebri come a marzo.
Sepolture di nuovo in aumento a Milano, cresce l’acquisto di fiori finti per i defunti in previsione di non poter tornare presto a visitarli: https://www.ansa.it/sito/videogallery/italia/2020/11/04/covid-al-cimitero-di-lambrate-viavai-di-carri-funebri-come-a-marzo_2f854f43-becc-41d6-ad81-42f1a74c1a49.html
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Austria, record di contagi, tutto il Paese zona rossa.
Sparite le regioni gialle e verdi. Oggi 7.400 nuove infezioni: https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2020/11/05/austria-record-di-contagi-tutto-il-paese-zona-rossa_fa7fac45-80c1-4447-a96a-ef89c31afc97.html
davvero raro leggere dichiarazioni come queste, sintomo di incapacità conclamata.
da La Nuova Sardegna, 8 novembre 2020
Covid in Sardegna, Nieddu: «Nessuno poteva prevedere un’evoluzione così rapida e violenta della pandemia».
L’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu.
In tutta l’isola il sistema sanitario è in affanno, l’opposizione attacca e l’assessore regionale alla Sanità si difende. (Roberto Petretto) (https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/11/08/news/covid-in-sardegna-nieddu-nessuno-poteva-prevedere-un-evoluzione-cosi-rapida-e-violenta-della-pandemia-1.39515683)
SASSARI. È passato un mese e tante cose sono cambiate. In peggio. Era il 9 ottobre quando l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, rispondeva così alle critiche dell’opposizione: «È grave diffondere informazioni non vere solo per generare allarmismo, l’emergenza pandemica nell’Isola è sotto controllo, ma qualcuno si ostina a soffiare sul fuoco alimentando la paura nei cittadini al punto di distorcere la realtà». Oggi, lo stesso assessore, di fronte a una situazione che da molti viene definita grave e, in alcuni casi, al limite del collasso, si giustifica così: «Nessuno poteva prevedere un’evoluzione così rapida e violenta della pandemia».Le emergenze. Due giorni fa la Regione ha illustrato il piano di potenziamento dell’apparato anti Covid: più di mille posti letto e organici rafforzati sul territorio. Ma l’emergenza è presente da ieri, continua oggi e forse ci sarà anche domani. Le denunce arrivano un po’ da tutta l’isola.
Qui Sassari. Protezione civile, vigili del fuoco, esercito: tutti impegnati con misure (e strutture) eccezionali per tentare di alleviare la pressione sul Santissima Annunziata, dove il pronto soccorso e il reparto di malattie infettive rischiano di collassare. Una situazione che ha richiamato anche l’attenzione della procura della Repubblica che ha aperto un’inchiesta.Qui Cagliari. Le immagini delle ambulanze in fila, per ore, al pronto soccorso del Santissima Trinità, sono ben impresse nella memoria dei sardi. Ma il complesso impianto di strutture ospedaliere sta accusando problemi in serie. Il Binaghi diventa ospedale Covid, ma così si rischia di trascurare altre patologie seguite in quella struttura. Il Marino viene utilizzato come ospedale d’emergenza, ma le organizzazioni sindacali degli infermieri ne denunciano l’inadeguatezza. Altre strutture bloccano le visite non urgenti e il Brotzu è persino costretto a mandare propri rianimatori al Mater Olbia.
Qui Nuoro. Il dato è di ieri: 70 contagiati tra il personale del San Francesco. E chi è esente deve sobbarcarsi turni massacranti. Con il pronto soccorso che va in sofferenza, costringendo i pazienti a lunghe attese, e un ospedale da campo nuovo, ma senza medici. In più (ma questo è un problema diffuso) l’amministrazione comunale che non riesce ad avere in tempi rapidi gli aggiornamenti sul numero dei contagi.
Qui Olbia. Mancano i rianimatori, ma c’è anche carenza di posti letto, come ha denunciato il sindaco Nizzi. Si spera nel piano di potenziamento approvato dalla Regione, così come nell’arrivo dei primi medici arruolati con l’ultimo bando da 500 posti. Olbia, insieme a Sassari, è individuata come una delle zone a alta priorità. Il Mater è rientrato nel circuito di strutture Covid con i suoi posti in terapia intensiva, ma ha necessità di un aiuto da parte degli specialisti del Brotzu.
Qui Oristano. Pronto soccorso riservato solo a pazienti Covid e chiuso agli altri da una ventina di giorni: bisogna aggiungere altro?
Opposizione all’attacco. «Quanto stiamo vedendo oggi è a dir poco scandaloso – dice il segretario del Pd, Emanuele Cani -. Le cronache parlano esclusivamente di drammi in tutta l’isola, con rete di tracciamento che non riesce a funzionare, l’apertura di reparti dedicati all’emergenza Covid, annunciati per evitare il sovraffollamento degli altri è solamente un annuncio». Il segretario del Pd chiede «un’assunzione di responsabilità da parte di chi governa» perché «non c’è più tempo da perdere. Bisogna dare risposte alle persone che combattono contro il Covid, ma anche a quelle che combattono contro con altre patologie».
La difesa dell’assessore. In questa situazione i sindacati hanno indetto lo stato di agitazione della sanità, prendendosi le critiche dell’assessore Mario Nieddu che si difende contrattaccando: «La presa di posizione dei sindacati preoccupa, specie in un momento così delicato. A sorprendere sono le motivazioni alla base di questa decisione».Secondo l’assessore alla Sanità «le inadempienze lamentate sono in realtà riferibili ad azioni che abbiamo già intrapreso e ad altre che stiamo portando avanti».E ripete gli annunci degli ultimi giorni: «La Regione, attraverso le aziende sanitarie ha bandito ben 72 concorsi per assunzioni a tempo indeterminato. L’allungamento dei tempi per il loro espletamento è motivato solo dall’emergenza in atto».Secondo Nieddu le accuse di inerzia sul fronte del reclutamento del personale «risultano ancora più incomprensibili alla luce dell’ultimo avviso pubblico, appena chiuso, per la selezione di medici, anche non specializzati, che ha raccolto oltre settecento manifestazioni di interesse. Ares sta già procedendo alle chiamate, a partire dagli specializzandi». L’assessore ostenta sicurezza: «Il reclutamento in corso consentirà anche di incrementare la nostra capacità di tracciamento dei contagi. Sarà dedicato a questo scopo il personale in arrivo dal bando della protezione civile. Su questo fronte abbiamo anche messo in campo 40 veterinari dell’Ats che, nella provincia di Sassari». E sulle Usca dice: «Stiamo procedendo con ogni mezzo a disposizione all’incremento delle Unità speciali di continuità assistenziale e delle forze in prima linea nelle corsie degli ospedali.
da vedere assolutamente!
dal sito web RAI, 9 novembre 2020
A “Report” nuova inchiesta sul covid : dati e documenti inediti su errori commessi. (https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2020/11/A-Report-nuova-inchiesta-sul-covid–dati-e-documenti-inediti-su-errori-commessi-fb90108e-af6c-4a63-ad52-26fb5c315043-ssi.html).
nuove inchieste di “Report” lunedì 9 novembre alle 21.20 :
COSA ABBIAMO SBAGLIATO? di Emanuele Bellano
collaborazione di Greta Orsi e Eleonora Zocca
Con oltre 17.000 decessi su una popolazione di 10 milioni di abitanti la Lombardia è una delle aree del mondo in cui il nuovo coronavirus ha ucciso di più. Anche a causa di questo triste primato l’Italia rimane ancora oggi uno dei paesi d’Europa con più morti in relazione al numero di abitanti. Report ricostruisce con dati e documenti inediti la catena di eventi ed errori che hanno contribuito a generare questa situazione. Oggi nel pieno della seconda ondata di Covid19, possiamo chiederci se abbiamo imparato da quanto accaduto a febbraio e marzo scorsi. La Sardegna ad agosto è stata al centro di un ampio dibattito politico dopo che il presidente Solinas aveva chiuso e poi riaperto le discoteche in seguito a un’impennata di contagi provenienti dai locali notturni. Report ha ricostruito le pressioni e i condizionamenti che hanno agito sottotraccia e che hanno indotto la politica a correre seri rischi nella gestione dei contagi. E infine, come si sono comportati i paesi d’Europa in cui i contagi e i decessi si sono mantenuti bassi durante la prima ondata di Coronavirus?
questi sono fra i legislatori sardi.
..mostri creati dal coronavirus Covid-19…
da Il Fatto Quotidiano, 9 novembre 2020
Angela da Mondello di “Non ce n’è Coviddi” è indagata dalla polizia per il suo videoclip: ecco di cosa è accusata.
I poliziotti del Commissariato di Mondello, in virtù di quanto ricostruito anche attraverso l’acquisizione di filmati, video e notizie dai principali social network e da alcune testate giornalistiche on line, hanno ricostruito come, la mattina di domenica, intorno alle 7, un nutrito gruppo di 20 persone fosse intento a ballare e cantare senza mascherina: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/09/angela-da-mondello-di-non-ce-ne-coviddi-e-indagata-dalla-polizia-per-il-suo-videoclip-ecco-di-cosa-e-accusata/5997379/