Home > acqua, biodiversità, coste, difesa del territorio, grandi opere, Italia, mare, paesaggio, pianificazione, società, sostenibilità ambientale, trasporti, zone umide > Ricorso contro la legge scempia-coste: no al cemento sulle coste sarde!

Ricorso contro la legge scempia-coste: no al cemento sulle coste sarde!


costa di Teulada

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus inoltra (11 luglio 2020) una documentata segnalazione al Governo perché effettui ricorso alla Corte costituzionale avverso la legge regionale 9 luglio 2020 (in corso di pubblicazione sul B.U.R.A.S.) con cui, a maggioranza, il Consiglio regionale ha formulato un’illegittima interpretazione autentica che consentirebbe la riscrittura del piano paesaggistico regionale (P.P.R.) nelle sue parti fondamentali (fascia costiera, zone agricole, beni identitari).

In pratica, la Giunta regionale Solinas sarebbe così autorizzata a riscrivere le parti fondamentali del P.P.R. in gelosa quanto interessata solitudine, senza ottemperare agli obblighi di pianificazione congiunta con il Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo (art. 143 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

La motivazione dichiarata, legata al voler così consentire il completamento della nuova strada statale n. 291 “Sassari – Alghero”, non solo non è minimamente condivisibile, perché esso è esplicitamente previsto dall’art. 20, comma 1°, lettera b,  delle norme tecniche di attuazione (N.T.A.) del P.P.R., ma è anche smentita dalla prossima riunione del Consiglio dei Ministri che approverà definitivamente il completamento della strada.

Alghero, Pischina Salida, Hotel Capo Caccia

Il completamento della strada è una sfrangiata foglia di fico che maldestramente prova invano a coprire la solita, consueta, voglia mattonara.

Innanzitutto, il testo approvato si rivela ben al di fuori degli stretti limiti nei quali la giurisprudenza costituzionale (vds. Corte cost. n. 78/2012; Corte cost. n. 308/2013 relativa proprio a disposizioni del P.P.R.) e della Corte europea dei diritti dell’uomo (sentenza 23 ottobre 1997, National & Provincial Building Society e altri contro Regno Unito; sentenza 27 maggio 2004, Ogis-Institu Stanislas e altri contro Francia) consente la c.d. interpretazione autentica di discipline vigenti da tempo: qui non siamo in presenza di “situazioni di oggettiva incertezza del dato normativo”, a causa di “un dibattito giurisprudenziale irrisolto”, ovvero nella necessità di “ristabilire un’interpretazione più aderente alla originaria volontà del legislatore … a tutela della certezza del diritto e dell’eguaglianza dei cittadini, cioè di principi di preminente interesse costituzionale”.

Gallura, cantiere edile sulla costa

Inoltre, il testo è denso di illegittimità, non potendo la Regione autonoma della Sardegna eludere l’obbligo di pianificazione congiunta in tutta quella fascia costiera e nelle aree agricole tutelate con vincolo paesaggistico oggetto di singoli provvedimenti di individuazione (art. 136 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) ovvero di tutela discendente dalla legge (art. 142 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Basti pensare che sono una sessantina i provvedimenti individuativi di aree costiere tutelate con vincolo paesaggistico lungo le coste sarde, andandone a tutelare circa il 75-80%.

Domus de Maria, Torre costiera di Piscinnì

Confortano e sostengono la segnalazione ecologista le oltre 32 mila adesioni alla petizione per la salvaguardia delle coste sarde,  per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale (P.P.R.).

Migliaia e migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà.

San Vero Milis – Narbolia, pineta costiera di Is Arenas

Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa solo degrado ambientale e perdita di attrattiva.

Naturalmente le adesioni alla petizione continueranno a giungere, in attesa del prossimo esame di un’altra proposta legislativa foriera di fortissime preoccupazioni per la tutela efficace delle coste sarde, il disegno di legge della Giunta Solinas (deliberazione Giunta regionale n. 52/40 del 23 dicembre 2019relazione illustrativatesto della proposta) per consentire aumenti volumetrici anche a due passi dal mare.

Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra, millimetro per millimetro.

Ne stiano certi.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

La petizione per la salvaguardia delle coste sarde si firma qui http://chng.it/M4Kmxy7LtJ

Villasimius, Porto sa Ruxi

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. Stefano Martini
    luglio 11, 2020 alle 10:22 am

    Buongiorno,
    anche volendo credere alla buona fede dei nostri amministratori (cosa per niente facile) è mai possibile che l’unica ricetta per creare posti di lavoro e migliorare l’offerta turistica, sia sempre e soltanto una ? Beato chi ancora ci crede e riesce a non vedere tutta la meschinità che c’è sotto. Spero soltanto che la vostra e nostra richiesta venga accolta e il tentativo di stravolgere il piano paesaggistico torni indietro come un boomerang in faccia a questi signori. Le nostre firme avranno peso, sono fiducioso. Grazie ancora per l’immenso lavoro che fate. Forza GRIG e buon lavoro.

  2. Mara machtub
    luglio 11, 2020 alle 4:19 PM

    E’ questione di prospettive e di immaginazione: chi nella prima foto (Costa di Teulada) vede solo ghiotte occasioni di cementificare per far soldi, non sa di essere un insignificante essere mortale, ospite a scadenza breve di questa meravigliosa Madre Terra.
    Dovrebbero “passarci leggieri”, ma la sensibilità verso la natura che ci circonda si acquisisce da bambini oppure mai più.
    Questi poveri imbecilli non sospettano che il cemento tanto amato sia lo stesso che li ricoprirà, e vanamente vivono senza pensare che non porteranno con sè nemmeno un copeco. La Terra dovrebbe scrollarseli di dosso come fa il cane quando esce dall’acqua del mare.

  3. Donatella
    luglio 11, 2020 alle 4:42 PM

    Penso anche io come Stefano Martini e Mara machtub che ringrazio per le parole accorate che faccio mie. Forza GrIG, grazie, siamo in tanti e cresceremo, vi voglio bene.

  4. Porico
    luglio 11, 2020 alle 5:26 PM

    Per quanto emerge , dietro questi accadimenti ,par di capire ci sia la longa mano delle menti raffinatissime.

  5. luglio 11, 2020 alle 5:50 PM

    A.N.S.A., 11 luglio 2020
    Sardegna: ambientalisti a Governo impugni legge sul Ppr. “Sblocco 4 corsie foglia di fico, è consueta voglia di mattone”. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/07/11/sardegna-ambientalisti-a-governo-impugni-legge-sul-ppr_bc77ec9a-e704-4202-a742-205ca97f7b29.html)

    Arriva sul tavolo del Governo un dossier firmato dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che chiede di impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Sardegna che introduce una interpretazione autentica del Piano paesaggistico (Ppr) del 2006. Le norme, varate lo scorso 9 luglio con aspre polemiche tra maggioranza di centrodestra e opposizioni, sono e mirate a sbloccare i lavori per la nuova 4 corsie Sassari-Olbia e di fatto liberano la Regione dall’obbligo di concordare con il ministero per i Beni culturali i vincoli del Ppr su fascia costiera, beni identitari e zone agricole.

    “In pratica, la Giunta regionale Solinas sarebbe così autorizzata a riscrivere le parti fondamentali del Ppr – attacca il Grig – in gelosa quanto interessata solitudine, senza ottemperare agli obblighi di pianificazione congiunta con il Ministero La motivazione dichiarata, legata al voler così consentire il completamento della nuova statale è smentita dalla prossima riunione del Consiglio dei Ministri che approverà definitivamente il completamento della strada”. Secondo gli ambientalisti – promotori di una petizione on line che chiede la salvaguardia delle coste sarde e che ha superato le 32mila firme – si tratta di “una sfrangiata foglia di fico che maldestramente prova invano a coprire la solita, consueta, voglia mattonara”.

    Secondo gli ecologisti, “il testo approvato si rivela ben al di fuori degli stretti limiti nei quali la giurisprudenza costituzionale e della Corte europea dei diritti dell’uomo.Inoltre, il testo è denso di illegittimità, non potendo la Regione autonoma della Sardegna eludere l’obbligo di pianificazione congiunta in tutta quella fascia costiera e nelle aree agricole tutelate con vincolo paesaggistico oggetto di singoli provvedimenti di individuazione ovvero di tutela discendente dalla legge”, spiega il gruppo di intervento giuridico. “Basti pensare che sono una sessantina i provvedimenti individuativi di aree costiere tutelate con vincolo paesaggistico lungo le coste sarde, andandone a tutelare circa il 75-80%”, osservano gli ambientalisti che annunciano battaglia anche su un altro provvedimento: il “disegno di legge della Giunta Solinas per consentire aumenti volumetrici anche a due passi dal mare. Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra terra”.

    ______________

    A.G.I., 11 luglio 2020
    Scontro in Sardegna sul piano paesaggistico.
    La maggioranza di centrodestra in Regione ha vinto un braccio di ferro di 43 giorni con l’opposizione di centrosinistra e M5S. Obiettivo dichiarato: sbloccare il progetto della strada Sassari-Alghero. Gli ambientalisti chiedono al governo di impugnare la leggina “scempia-coste”. (Roberta Secci): https://www.agi.it/cronaca/news/2020-07-11/sardegna-scontro-piano-paesaggistico-coste-tutele-9117748/

    _____________

    da La Nuova Sardegna, 11 luglio 2020
    Gli ambientalisti sardi: il Governo impugni la legge sul Ppr. “Di fatto libererebbe la Regione dall’obbligo di concordare con il ministero per i Beni culturali i vincoli del Ppr su fascia costiera, beni identitari e zone agricole”: https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2020/07/11/news/gli-ambientalisti-sardi-il-governo-impugni-la-legge-sul-ppr-1.39070396

    ________________

    da Sardinia Post, 11 luglio 2020
    Solinas smascherato a Roma, il Grig: “Fermate la sua legge ‘scempia-coste’”. (Alessandra Carta): https://www.sardiniapost.it/politica/solinas-smascherato-a-roma-il-grig-fermate-la-sua-legge-scempia-coste/

    _______________

    da Alghero Live, 11 luglio 2020
    Ricorso contro la legge scempia-coste: no al cemento sulle coste sarde!: http://algherolive.it/2020/07/11/ricorso-contro-la-legge-scempia-coste-no-al-cemento-sulle-coste-sarde/

    _____________

    da Link Oristano, 11 luglio 2020
    Appello al Governo: per difendere le coste sarde un ricorso alla Consulta.
    Il Gruppo di Intervento Giuridico contro le norme urbanistiche appena approvate dal Consiglio regionale: https://www.linkoristano.it/prima-categoria/2020/07/11/appello-al-governo-difendere-le-coste-sarde-un-ricorso-alla-consulta/

  6. luglio 11, 2020 alle 5:54 PM

    da Il Manifesto, 11 luglio 2020
    L’assalto è compiuto, cemento sul mare alle porte.
    L’isola dei pirati. Tra i mega progetti che potrebbero ripartire quello di Marina Berlusconi in Costa Turchese. (Costantino Cossu) (https://ilmanifesto.it/lassalto-e-compiuto-cemento-sul-mare-alle-porte/)

    È fatta. Le porte alla cementificazione delle coste sarde sono state spalancate nella tarda serata di giovedì, quando il consiglio regionale ha approvato la proposta di legge, presentata dalla maggioranza di centrodestra, che mette fuorigioco il Piano paesaggistico regionale (Ppr).

    Dopo una lunga battaglia, con 31 voti favorevoli, 20 contrari e un astenuto, l’aula ha licenziato un testo che, di fatto, libera la Regione dall’obbligo di concordare con il ministero per i beni culturali (Mibact) i vincoli del Ppr sulla fascia costiera, sui beni identitari e sulle zone agricole. La maggioranza guidata dal sardo-leghista Christian Solinas ha sempre dichiarato che il provvedimento è mirato a «salvare» la strada a quattro corsie Sassari-Alghero, sulla quale grava il parere negativo della Sovrintendenza del ministero per i beni culturali.

    Ma la «giustificazione» dell’infrastruttura è stata sempre considerata un bluff dalle opposizioni (Pd, Leu, Progressisti e M5S), solo un cavallo di Troia per scardinare il Ppr e cementificare dove sinora non è stato possibile. E a nulla è servito l’annuncio della ministra dei Trasporti Paola De Micheli sul prossimo sblocco della Sassari-Alghero in consiglio dei ministri: «È solo un annuncio, l’ennesimo.

    Di fatto il governo non ha fatto nulla», è stata la replica del centrodestra. Così la maggioranza è andata avanti fino all’approvazione finale. «Non abbiamo alcuna intenzione di cementificare – ha detto il capogruppo del Partito sardo d’azione Franco Mula, relatore del progetto di legge e tra i pochi nel centrodestra a intervenire durante la seduta che ha portato all’approvazione della legge – Vogliamo occuparci subito delle infrastrutture che devono essere realizzate; il resto lo decideremo dopo insieme con voi. Oggi abbiamo scritto una nuova pagina nella storia dell’autonomia della Sardegna».

    Sino all’ultimo la minoranza ha chiesto un passo indietro. «Il vero obiettivo della legge è quello di far cadere i vincoli su fascia costiera, agro e beni identitari, le strade non c’entrano nulla. E questo è un colpo di mano, considerato che non è stata accolta nemmeno la proposta della ministra», ha denunciato in aula il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Il consigliere dem ha anche posto l’accento sul fatto che “l’approvazione di questa legge potrebbe mettere in discussione la stessa possibilità, da parte del consiglio dei ministri, di procedere allo sblocco immediato della strada Sassari-Alghero».

    Infatti, ha spiegato Ganau, «c’è il rischio di un contenzioso in sede di Corte costituzionale, che allungherà i tempi per l’ultimazione della quattro corsie”. Eugenio Lai (Leu) ha ricordato i rischi che vengono dal fatto che la legge abbia carattere retroattivo. «Di fatto – ha spiegato – si tratterà di una sanatoria di tanti abusi edilizi». Come previsto da Ganau, i gruppi ambientalisti sardi rispondono a muso duro annunciando il proposito di bloccare la legge per vie legali.

    «Le norme appena approvate – dicono Italia Nostra, Wwf Sardegna e Gruppo di intervento giuridico (Grig) – sono anticostituzionali. È la Carta, infatti, che stabilisce il principio per cui in materia di paesaggio e di ambiente le Regioni non possono decidere se non in accordo con il ministero per i beni culturali. Ricorreremo contro la legge al Tar. E se non basta arriveremo alla Consulta». «Ora tutto è in mano alla Regione – spiega Stefano Deliperi del Grig – Fascia costiera di trecento metri dal mare, aree agricole e beni identitari (aree archeologiche e monumenti), cioè le zone tutelate finora dal Ppr, sono a rischio. Gli interessi sono enormi.

    Tanti mega-progetti edilizi, al momento fermi, potrebbero ripartire. Gli esempi sono numerosi. Tra i maggiori Calagiunco (Villasimius), Costa Turchese (Olbia, un progetto della società della famiglia Berlusconi) e Capo Malfatano, un’area vergine dove voleva costruire un’impresa che aveva tra i soci Mps e i Benetton. E poi la necropoli punica di Tuvixeddu, a Cagliari, minacciata da un’operazione immobiliare che è stata bloccata dal Ppr: ora le ruspe potrebbero riaccendere i motori». Intanto, una petizione contro la legge, lanciata da Grig, ha raggiunto e superato le 30 mila firme.

    —————

    L’arrembaggio anticostituzionale al piano paesaggistico sardo.
    Legge salvacoste. Le dichiarazioni d’amore sardiste per l’isola di Lega e Solinas, e il pretesto della strada Sassari-Alghero, nascondono il programma di svendita delle sue terre più preziose. (Sandro Roggio): https://ilmanifesto.it/larrembaggio-anticostituzionale-al-piano-paesaggistico-sardo-2/

  7. Srdn
    luglio 11, 2020 alle 6:45 PM

    Lega la lega grig……

  8. luglio 12, 2020 alle 10:23 PM

    da Sardinia Post, 12 luglio 2020
    La Consulta ambiente contro il Ppr: “Smonteremo questa grande bugia”: https://www.sardiniapost.it/cronaca/la-consulta-ambiente-contro-il-ppr-smonteremo-questa-grande-bugia/

  9. luglio 13, 2020 alle 9:27 am

    da La Nuova Sardegna, 13 luglio 2020
    Grig: Ppr, il Governo impugni la legge. Dagli ambientalisti un dossier a Conte: il centrodestra vuole cementificare: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2020/07/12/news/grig-ppr-il-governo-impugni-la-legge-1.39076778

  10. luglio 14, 2020 alle 5:39 PM

    costoro hanno sostenuto e votato la legge scempia-coste, sono credibili come una moneta da 3,33 euro.

    A.N.S.A., 14 luglio 2020
    “Paesaggio sardo nella lista Unesco”, appello Riformatori.
    Mozione in Consiglio Regionale, 54 parchi con carte in regola: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/07/14/paesaggio-sardo-nella-lista-unesco-appello-riformatori_98b95660-b3b0-46d4-ad11-adf61bc52515.html

  11. luglio 14, 2020 alle 5:45 PM

    da Il Fatto Quotidiano, 14 luglio 2020
    Sardegna, la Regione esautora il governo dalla pianificazione urbanistica. L’accusa: ‘Attacco a costa e campagne’. Replica: ‘Nuova autonomia sarda’.La giunta di centrodestra a trazione leghista ha approvato una legge di due articoli che di fatto estromette il ministero per i Beni e le Attività culturali dal processo di copianificazione urbanistica. Le minoranze gridano allo scandalo, scrivono a Conte e assicurano: “Incostituzionale”. La maggioranza: “Nessuna sanatoria, la nostra è solo un’opera di semplificazione”. (Pablo Sole) (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/14/sardegna-la-regione-esautora-il-governo-dalla-pianificazione-urbanistica-laccusa-attacco-a-costa-e-campagne-replica-nuova-autonomia-sarda/5867072/)

    Una legge composta da due soli articoli, ma dall’effetto dirompente: la defenestrazione del ministero per i Beni e le Attività culturali dal processo di copianificazione urbanistica della Sardegna, così come previsto dal Piano paesaggistico regionale. Questo prevede la legge 21 del 13 luglio 2020, approvata in consiglio regionale dalla maggioranza di centrodestra a trazione sardo-leghista. All’articolo 1, l’interpretazione autentica del Ppr che di fatto sottrae ogni ruolo al ministero e lascia mano libera alla politica. Ciò significa che i vincoli sulle coste – in particolare oltre i 300 metri dalla battigia – sui beni identitari e sulle campagne saranno decisi dalla sola Regione, esautorando di fatto le Soprintendenze. Per la minoranza di centrosinistra è “un assalto indiscriminato alle coste e alle campagne dell’isola, scardinando il Ppr”, mentre per la maggioranza si tratta di “una nuova pagina nella storia dell’autonomia della Sardegna, che porterà lavoro e sviluppo”. Nel frattempo, gli ambientalisti del Gruppo di intervento giuridico hanno inviato al governo Conte una “documentata segnalazione affinché presenti ricorso alla Corte costituzionale”, contro un provvedimento “palesemente illegittimo”.

    La giunta guidata da Christian Solinas ha sempre difeso la legge, “pensata per salvare la strada a quattro corsie tra Sassari e Alghero”, sulla quale pesa il parere negativo della Soprintendenza. Parere che, nei progetti della maggioranza, verrebbe cancellato dall’interpretazione autentica appena approvata. “Ma la Sassari-Alghero è solo un bluff e sono stati smascherati – attacca la consigliera regionale dei Progressisti Maria Laura Orrù – perché la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli aveva annunciato l’approvazione del progetto in Consiglio dei ministri. Nonostante ciò, sono andati avanti approvando una norma che sana gli abusi e consente di ottenere nuove autorizzazioni edilizie, in barba a ogni norma vigente”.

    Dal centrodestra arrivano repliche piccate. Il capogruppo del Partito sardo d’azione Franco Mula, primo firmatario della legge, assicura: “Nelle eventuali modifiche del Ppr coinvolgeremo la minoranza. Diciamo no alla cultura del sospetto e respingiamo una narrazione catastrofista che ipotizza addirittura la sanatoria di abusi o il ripristino di vecchie lottizzazioni, cose del tutto inesistenti”. Per il collega di partito Giovanni Satta, “nessuno sta cambiando il Ppr, facciamo riferimento alle leggi nazionali vigenti e la nostra è solo un’opera di semplificazione. D’altronde anche Gianvalerio Sanna, padre del Ppr, ha dichiarato che va modificato”.

    Il riferimento è all’allora assessore regionale dell’Urbanistica della giunta Soru, che nel 2008 tenne a battesimo il Piano paesaggistico. Interpellato in merito all’interpretazione autentica della sua norma, Sanna in verità non grida allo scandalo e nemmeno si scompone. Perché “la leggina del centrodestra è un atto dimostrativo, pura propaganda, che rimarrà lettera morta. Intanto alla base c’è un falso ideologico, perché l’interpretazione la dà chi ha approvato il Ppr, vale a dire la giunta regionale, e non il Consiglio. Poi il Piano paesaggistico è norma di rango costituzionale e può essere modificato solo attraverso un tavolo congiunto Regione-ministero. Come finirà? Semplice – conclude Gianvalerio Sanna – la leggina sarà impugnata dal Governo e dichiarata ovviamente incostituzionale”.

    Anche per Stefano Deliperi, del Gruppo di intervento giuridico, la legge votata dal centrodestra sardo-leghista si scontra con le norme vigenti e avrà dunque vita brevissima. “Secondo la maggioranza, il provvedimento appena approvato consentirebbe loro di riscrivere in solitaria il Piano paesaggistico regionale. Peccato che se si fossero presi la briga di rileggere per bene la norma che hanno appena approvato, si sarebbero resi conto conto che non potranno fare proprio un bel nulla: pur con l’intenzione di cancellare il Piano paesaggistico regionale, per fortuna il territorio è tutelato da vincoli nazionali specifici, per modificare i quali si deve per forza di cose avviare la copianificazione con il ministero. In ogni caso il testo è denso di illegittimità e abbiamo segnalato tutto al governo. Ci confortano, intanto, le 32mila adesioni alla petizione per la salvaguardia delle coste sarde, in primis con il mantenimento dei vincoli di inedificabilità”.

  12. luglio 15, 2020 alle 7:54 PM

    è stata pubblicata sul B.U.R.A.S. la legge regionale 13 luglio 2020, n. 21 (“Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale”): https://buras.regione.sardegna.it/custom/frontend/viewInsertion.xhtml?insertionId=785cc500-c895-4fa2-98e2-7d999608ba3a

  13. Anna rita olmetton
    luglio 16, 2020 alle 6:13 PM

    Ce la faremo ad evitare lo scempio?

  14. luglio 21, 2020 alle 3:03 PM

    da Emergenza Cultura, 21 luglio 2020
    Ricorso contro la legge scempia-coste: no al cemento sulle coste sarde!: https://emergenzacultura.org/2020/07/21/ricorso-contro-la-legge-scempia-coste-no-al-cemento-sulle-coste-sarde/

    ___________________

    da Carte in regola, 21 luglio 2020
    “Piano casa” Sardegna, il Governo impugni alla Corte Costituzionale: https://www.carteinregola.it/index.php/sardegna-governo-impugni/

  15. Maria Grazia Meloni
    luglio 23, 2020 alle 1:35 PM

    Sono d’ accordo,se ci saranno da fare azioni contate su di me

  16. luglio 30, 2020 alle 7:10 PM

    saltata anche la “foglia di fico”.

    A.N.S.A., 30 luglio 2020
    La 4 corsie Sassari-Alghero si farà, c’è l’ok del Governo.
    Il Consiglio dei Ministri supera parere della Commissione Via: https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2020/07/30/la-4-corsie-sassari-alghero-si-fara-ce-lok-del-governo_b6056421-5882-4252-b219-54eefaba3bd5.html

  1. luglio 14, 2020 alle 11:50 PM
  2. luglio 21, 2020 alle 10:34 am
  3. luglio 21, 2020 alle 10:36 am
  4. luglio 21, 2020 alle 8:31 PM
  5. agosto 10, 2020 alle 2:42 PM
  6. dicembre 23, 2021 alle 8:41 PM
  7. dicembre 27, 2021 alle 11:04 PM
  8. gennaio 29, 2022 alle 10:41 PM

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.