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Riprovano a cementificare le coste della Sardegna, avranno la risposta adeguata.


mattone nella sabbia

Siamo alla vigilia di Natale e, sorprendente quanto un classico presepio, la Giunta Solinas scodella la sua proposta di legge regionale per riprendere a cementificare le coste della Sardegna.

Non comprendono proprio la differenza fra cemento e turismo e  così intrattengono il loro pubblico votante.

Cazzuola e mattoni, indipendentismo d’obbedienza leghista, al massimo un pizzico di disinvoltura di matrice berlusconiana, l’orizzonte politico è quello.

Non possiamo che confermare che non ce ne può importare di meno.

Teulada, complesso “Rocce Rosse” (residence + “seconde case”)

A beneficio di qualche sprovveduto facile agli entusiasmi edilizi, ancora una volta poche cose, ma chiare.

Normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi non derogabili, previsti dalla normativa nazionale (decreto legislativo n. 4272004 e s.m.i.) in attuazione dei principi costituzionali (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s), mentre il piano paesaggistico dev’essere predisposto in collaborazione (c.d. copianificazione) con il Ministero per i beni e attività culturali, come da giurisprudenza costituzionale costante.

piano paesaggistico regionale – P.P.R., area Piscinas – Scivu

Ricordiamo che siamo riusciti a far annullare (1998, 2013) dai Giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo dell’Amministrazione regionale Cappellacci di stravolgere il P.P.R. (2013-2014), abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla Giunta Pigliaru (2018).

Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le coste.

C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa.

Volete ancora provarci?   Avrete la risposta adeguata.

Tutto qui.      

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

le quattro betoniere, il nuovo stemma della Sardegna?

Giunta regionale Solinas – comunicato stampa, 23 dicembre 2019

NUOVO “PIANO CASA”, SOLINAS: DIAMO AI SARDI REGOLE CERTE E UGUALI PER TUTTI.

“Con il testo approvato oggi dalla Giunta restituiamo ai Sardi un sistema di regole certe e uguali per tutti. Regole che consentono di migliorare il patrimonio edilizio esistente nel rispetto dell’ambiente. Manteniamo cosi’ uno degli impegni presi con gli elettori ai quali avevamo presentato, quasi un anno fa, il programma della coalizione di governo”. Il Presidente della Regione Christian Solinas commenta con soddisfazione il DL approvato oggi dalla Giunta, che consente di incentivare e migliorare la qualità architettonica e la sicurezza strutturale del patrimonio edilizio esistente, favorendo l’utilizzo dell’edilizia sostenibile.

“Abbiamo scelto, afferma il Presidente Solinas, di apportare modifiche sostanziali, nel rispetto della normativa vigente, delle recenti sentenze della Corte Costituzionale ed in linea con l’orientamento politico del governo regionale, ad alcune leggi, quali la n. 8 del 2015, la legge n. 45 del 1989, la legge 16 del 2017. Si è proceduto inoltre all’attuazione dell’art. 2-bis del D.P.R 380 del 2001.

Con questo provvedimento, conclude il Presidente, coniughiamo la tutela dell’ambiente a quella dei legittimi interessi dei cittadini, e riavviamo un settore di vitale importanza, quello dell’edilizia, che ha perso 30 mila addetti in 10 anni”.

“Il testo, chiarisce l’Assessore all’Urbanistica Quirico Sanna, e’ uno strumento utile alle famiglie e agli imprenditori sardi. Prevede premialita’ volumetriche e l’impiego di tecniche costruttive che consentano, nei casi di demolizione e ristrutturazione, il recupero e riutilizzo di componenti costituenti l’edificio, l’impiego di materiali locali e delle fonti di energia rinnovabili, la demolizione e la ricostruzione in area idonea di edifici esistenti che ricadano in aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica, coniugando le esigenze di tutela e valorizzazione delle valenze paesaggistiche, naturalistiche, storiche e culturali del territorio con gli obiettivi di sviluppo sostenibile”. 

In riferimento agli ampliamenti, sono stati previsti ulteriori incrementi volumetrici per gli edifici e le strutture destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive ricadenti nelle zone urbanistiche omogenee A, B, C, D, E, G ed incrementi volumetrici per gli edifici e le strutture destinate all’esercizio di attività turistico-ricettive ricadenti nella zona urbanistica F. In tale ultimo caso gli incrementi riguardano sia le strutture ubicate nella fascia oltre i 300 metri dalla linea di battigia, sia quelle nei 300 metri che ricadano nelle aree individuate ai sensi dell’art. 10 bis,comma 2, lettera b), della L.R. 22-12-1989, n. 45. Nelle strutture turistico-ricettive è autorizzato finanche l’incremento del numero delle stanze.

Ai proprietari delle unità immobiliari ed ai proprietari delle strutture turistico ricettive aventi diritto è concesso un ulteriore incremento del volume urbanistico esistente nel caso in cui effettuino nel rispetto di alcune prescrizioni, quali l’impiego di fonti di energia rinnovabili, di materiali locali, di tecniche costruttive che consentano il recupero di componenti costituenti gli edifici demoliti, di soluzioni volte a ridurre gli effetti delle isole di calore o di soluzioni volte al riutilizzo delle acque meteoriche, come pure il rispetto dei parametri dettati dalla direttiva CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia

Sono ammessi incrementi per quelle strutture ricettive destinate ad ospitare servizi turistici ed attività ad essi complementari. 

Per quanto attiene gli interventi nel territorio agricolo si è disposto che questi raggiungano la superficie minima anche computando più corpi aziendali, che possono non essere contigui e possono essere ubicati in comuni limitrofi, sempre che le superfici non siano inferiori all’ettaro. L’edificazione di fabbricati per fini residenziali nell’agro è consentita anche ai non imprenditori agricoli o coltivatori diretti.

Domus de Maria, Torre costiera di Piscinnì

(disegno Corrado Putzu; foto S.D., archivio GrIG)

  1. Mara machtub
    dicembre 24, 2019 alle 8:33 am

    Domanda: ma se il testo è approvato dalla Giunta, non diventa immediatamente esecutivo? E ancora: possibile che solo il GRIG (sia per sempre benedetto) abbia a cuore la salvaguardia della Sardegna? Cosa fanno i numerosi altri Enti che raccolgono offerte in nome dell’Ambiente?
    Intanto, Buon Natale e Buon Anno a tutti gli amici del GRIG!

    • dicembre 24, 2019 alle 8:55 am

      ..no, è una proposta di legge regionale e deve essere esaminata e approvata dal Consiglio per diventare legge. Buon Natale, cara Mara 🕯️🌲🕯️

  2. G.Maiuscolo
    dicembre 24, 2019 alle 9:24 am

    (… “Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le coste.
    C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa.
    Volete ancora provarci? Avrete la risposta adeguata.”

    Quando la chiusa di un’affermazione è questa…allora è GUERRA! Ahahahah…

    PS: Nelle mie aiuole si stanno aprendo dei delicati fiorellini primaverili.
    Ma…tandu, su clima è amachiendisì aberusu… ( ma allora il clima sta impazzendo per davvero….) mancu su entu de disgratzia dus’adi occiusu. ( neanche il vento distruttore li ha uccisi)
    Cordialmente e buona vigilia a tutti.
    🙂

  3. Giovanni Duni
    dicembre 24, 2019 alle 9:48 am

    Oltre al danno paesaggistico, andiamo a creare case e strutture che, a causa dei costi dei trasporti, sarebbero vuote, salvo il periodo di ferragosto. Un inutile aumento dell’offerta turistica, a fronte di un calo della domanda.

  4. Corrado Putzu
    dicembre 24, 2019 alle 3:07 PM

    Grazie per avermi rubato la grafica del simbolo delle 4 betoniere senza dirmi nulla, dovete però scriverci sopra “Grazie per il contributo a Corrado Putzu, di Cemento&Libertà”, non Gruppo d’intervento giuridico onlus, perché quel simbolo non è opera vostra 😉

    • dicembre 24, 2019 alle 3:38 PM

      Veramente abbiamo avuto il disegno da Alessio Satta con l’invito a usarlo! Non sapevamo minimamente che l’avesse disegnato lei. Se ne autorizza l’uso, naturalmente ne indichiamo l’autore, in caso diverso lo rimuoviamo. Ci spiace davvero, buona serata e buon Natale.

      Stefano Deliperi

  5. Corrado Putzu
    dicembre 24, 2019 alle 4:01 PM

    Allora picchierò Alessio, che mi conosce e l’ha certamente preso da me 😉 Potete usarlo ma per favore indicatene l’autore, nel nostro piccolo rappresentiamo in maniera goliardica l’altra parte, rispetto a voi, ma siamo democratici. 😉

  6. dicembre 24, 2019 alle 5:49 PM

    A.N.S.A., 24 dicembre 2019
    Piano casa: ambientalisti all’attacco. Deliperi (Grig) annuncia battaglia per salvaguardia delle coste. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/12/24/piano-casa-ambientalisti-allattacco_fbe49939-9f87-4467-a6d4-5fa8b23bc78d.html)

    La Giunta Solinas vara il Piano casa con la previsione dell’aumento delle cubature per le strutture turistiche anche nei 300 metri dalla battigia. E subito gli ambientalisti partono all’attacco, denunciando che così si riprende a cementificare le coste della Sardegna.

    “Non comprendono proprio la differenza fra cemento e turismo e in questo modo intrattengono il loro pubblico votante”, denuncia Stefano Deliperi, ‘anima’ del Grig, il Gruppo d’intervento giuridico. “Cazzuola e mattoni, indipendentismo d’obbedienza leghista, al massimo un pizzico di disinvoltura di matrice berlusconiana, l’orizzonte politico è quello”, argomenta. “Normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi non derogabili – spiega Deliperi – previsti da leggi nazionali in attuazione dei principi costituzionali”.

    “Noi – ricorda il portavoce del Grip – siamo riusciti a far annullare dai giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo dell’Amministrazione regionale Cappellacci di stravolgere il Ppr, abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla Giunta Pigliaru. Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le coste – avverte Deliperi – C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa. Volete ancora provarci? Avrete la risposta adeguata”.

    ______________________

    da L’Unione Sarda, 24 dicembre 2019
    REGIONE SARDEGNA. Gli ambientalisti contro il Piano casa: “Cementificazione delle coste dell’Isola”.
    La misura varata dalla Giunta Solinas prevede l’aumento delle cubature per le strutture turistiche anche entro 300 metri dalla battigia: https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/cagliari/2019/12/24/gli-ambientalisti-contro-il-piano-casa-cementificazione-delle-cos-136-968417.html

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    da Cagliaripad, 24 dicembre 2019
    Il Grig contro la Giunta Solinas: “Riprovano a cementare le coste sarde? Avranno la risposta adeguata”: https://www.cagliaripad.it/429928/il-grig-contro-la-giunta-solinas-riprovano-a-cementare-le-coste-sarde-avranno-la-risposta-adeguata

    _________________

    da Buongiorno Alghero, 24 dicembre 2019
    GRUPPO DI INTERVENTO GIURIDICO AL VETRIOLO CONTRO LA GIUNTA SOLINAS: https://www.buongiornoalghero.it/contenuto/0/11/120745/gruppo-di-intervento-giuridico-al-vetriolo-contro-la-giunta-solinas

    ______________

    da Sardinia Post, 24 dicembre 2019
    Piano casa, ambientalisti all’attacco. Centrodestra: “Polemiche strumentali”: https://www.sardiniapost.it/ambiente/piano-casa-ambientalisti-allattacco-centrodestra-polemiche-strumentali/

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    da Alghero Live, 24 dicembre 2019
    GriG: “Riprovano a cementificare le coste della Sardegna, avranno la risposta adeguata”: http://algherolive.it/2019/12/24/grig-riprovano-a-cementificare-le-coste-della-sardegna-avranno-la-risposta-adeguata/

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    da Vistanet, 24 dicembre 2019
    Nuovo piano casa: previsti incrementi di volumetrie anche entro i 300 metri dalla costa. Solinas: “Regole certe”: https://www.vistanet.it/cagliari/2019/12/24/rerepnuovo-piano-casa-solinas-diamo-ai-sardi-regole-certe-e-uguali-per-tutti/

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    da Olbia.it, 24 dicembre 2019
    Piano casa prorogato, ambientalisti in allarme: “avrete la risposta adeguata”: https://www.olbia.it/piano-casa-prorogato-ambientalisti-in-allarme-avrete-la-risposta-adeguata/

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    da La Nuova Sardegna, 25 dicembre 2019
    Ambientalisti contro il Piano casa: “Indipendentismo d’obbedienza leghista”. Duro attacco del Grig: “Questa giunta non capisce la differenza fra cemento e turismo, ma avrà risposte adeguate”: https://www.lanuovasardegna.it/regione/2019/12/25/news/ambientalisti-contro-il-piano-casa-indipendentismo-d-obbedienza-leghista-1.38255818

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    da Corriere Quotidiano, 26 dicembre 2019
    Piano casa: ambientalisti all’attacco: https://corrierequotidiano.it/regioni/sardegna/piano-casa-ambientalisti-allattacco/

  7. dicembre 24, 2019 alle 7:47 PM

    da La Nuova Sardegna, 24 dicembre 2019
    Rivoluzione Piano casa: aumentano le cubature. La legge approvata dalla giunta. Previsti interventi anche nei 300 metri. (Luca Rojch): https://www.lanuovasardegna.it/regione/2019/12/24/news/rivoluzione-piano-casa-aumentano-le-cubature-1.38253339

  8. Gavino Meloni
    dicembre 25, 2019 alle 8:21 am

    IL patrimonio che ci ri mane è proprio l’ambiente e lo vogliono cementificare.
    Ma non si rendono conto che uno dei motivi principali per cui viene scelta la Sardegna come meta turistica è proprio questo? Posti letto ne abbiamo anche troppi, perchè non si cerca di veramente di allungare la stagione invece di rimanere fermi allo stesso punto? Sono 30 anni che mi occupo di turismo ambientale e sono 30 anni che partecipo a incontri dove i politici di turno si fanno belli promettendo mari e monti ma da 30 anni non cambia niente se non un continuo proliferare di costosi progetti inutili che arrivano anche a deturpare l’ambiente senza portare un euro nell’Isola.
    Grazie Stefano, grazie GRIG, non ho parole per ringraziarvi di tutto quello che fate. Buon Natale a tutti e un felice futuro intelligentemente ecosostenibile alla nostre bella Isoletta.

  9. Riccardo Pusceddu
    dicembre 25, 2019 alle 3:49 PM

    Grazie infinite al GrIG, unico bastione a difesa delle coste sarde, patrimonio inestimabile che la maggiorparte dei sardi non si meritano.
    Il vostro impegno nel contrastare la cementificazione rappresenta per me il piu’ bel regalo di natale che ci possa essere (dopo la difesa delle foreste tropicali pluviali).
    Grazie, grazie, grazie e buon natale a tutti gli eroi del GrIG!

    • dicembre 25, 2019 alle 4:19 PM

      Buon Natale Riccardo🕯️🌲🐿️

    • G.Maiuscolo
      dicembre 26, 2019 alle 8:59 am

      Gentili Dottori, siete diventati BALUARDO…ed EROI: che non è poco, di questi tempi di NON-eroi.
      Però…
      Pusceddu auguri di serene festività a Lei e alla sua famiglia.
      🙂

      • dicembre 26, 2019 alle 8:59 am

        …esagerata 🙂

      • Riccardo Pusceddu
        dicembre 26, 2019 alle 5:43 PM

        Sottoscrivo: eroi in un mondo di non-eroi. Ricambio senz’altro i cordiali saluti di buon natale alla Sig. Maiuscolo.

      • dicembre 26, 2019 alle 6:17 PM

        …esagerato anche tu 🙂

      • G.Maiuscolo
        dicembre 26, 2019 alle 9:44 am

        No, no, non esagero proprio per niente: è la sacrosanta verità e non è nemmeno una mia affermazione: il copyright è di Pusceddu… “A Cesare quel che è di Cesare e a…”
        Ci siamo capiti.
        E poi, francamente, ci avete inviato l’aggiornamento del Blog anche oggi; dico anche oggi…mentre altre piattaforme dove si scrive, rispettano il giorno del riposo.
        Grazie…miei eroi.
        🙂

  10. Silvio Serpi
    dicembre 25, 2019 alle 7:30 PM

    La prima impressione è che si tratterà di un mostro giuridico. Sconcerta la descrizione della sovrapposizione e della stratificazione delle premialità volumetriche. Hanno approvato solo un documento di indirizzo, oppure esiste già un articolato normativo?

  11. Infinito
    dicembre 25, 2019 alle 8:14 PM

    Ho capito bene? anche RESIDENZIALE in CAMPAGNA senza essere contilvatore diretto o agricolo, con un ettaro. Roba da pazzi . Vergognoso. Illegale

    • dicembre 25, 2019 alle 8:31 PM

      Sì, è così.

      • Alessandra Lehmann
        dicembre 25, 2019 alle 11:26 PM

        In campagna sarà un fiorire di case…se basta avere un pezzo qua e uno la’ non contigui e in comuni limitrofi, ma ho capito bene?

      • dicembre 25, 2019 alle 11:30 PM

        sembra proprio che sia così.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 30, 2019 alle 6:16 am

      Le case in campagna sono sicuramente un problema per svariati motivi che non mi prolungo ad elencare. Pero’ un problema molto piu’ grande e’ quello dell’agricoltura come e praticata oggi, con macchinari a combustibile fossile, con pesticidi, con fertilizzanti ecc. ecc.
      Questo si che distrugge l’ambiente!
      Io proporrei di consentire a chiunque di costruire in campagna ma a patto che non usi questi metodi distruttivi e che la casa e i mezzi di trasporto per il centro abitato piu’ vicino siano/sia completamente indipendente dal punto di vista energetico, idraulico e fognario e naturalmente anche da quello alimentare, almeno in parte.

      • Infinito
        dicembre 30, 2019 alle 12:04 PM

        Cosa c’entrano i pesticidi
        E’ come se l’argomento fosse la concessione di piattaforme petrolifere, ma si argomenta che l’importante e’ salvaguardare la pesca.

      • Riccardo Pusceddu
        dicembre 30, 2019 alle 8:03 PM

        Tutto c’entra, quindi anche i pesticidi. Se la piattaforma petrolifera non estrae petrolio ma invece va a energia eolica e la sua presenza impedisce ai pescherecci di navigare nei paraggi allora la piattaforma petrolifera va piu’ che bene!
        Tutelare il territorio significa non solo proteggerlo dal cemento ma anche far si che, cemento o non cemento, si impedisca il suo degrado e con esso, il degrado dell’intero pianeta. I pesticidi percio’ sono altrettanto deleteri del cemento, se non di piu’.

  12. Alessandro
    dicembre 27, 2019 alle 3:57 PM

    … diversi anni fa’ siamo stati interpellati a rispondere ad un referendum sul tema Nucleare in Sardegna, e mi sembra ci fosse sempre stato lo “zampino” del cavaliere e suoi vassalli attualmente attivi anche sotto quel vessillo della Reconquista iberica di cui la maggior parte di noi si riconosce?!?!
    La pericolosità delle costruzioni sulle coste e quindi distruzione delle stesse, non è da meno di una presenza di prodotti o generatori termonucleari, a questo momento storico per la “nostra” Sardegna, proporrei un referendum per cementificare per sempre, a qualsiasi giunta regionale, la avvilente e degenerativa azione di favorire con un PPR la violenza sulle coste,(che favorirebbe più ditte e società oramai di oltremare, e manovalanza a basso costo come tutti sappiamo), ma contrastarli anche nel divulgare nelle nostre comunità scolastiche tale messaggio perché non si scenda in piazza solo per la plastica nel mare, ma iniziare a prendersi cura delle propria terra, origine da cui provengono tutti i disastri ambientali!!!
    Buon Natale ogni giorno a tutti voi.. E solo quello originale

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 28, 2019 alle 1:39 PM

      Alessandro, tu credi nella democrazia?

  13. Srdn
    dicembre 28, 2019 alle 5:31 PM

    Permettetemi, ma quando hanno mai smesso di cementificare le coste? Scusi se mi permetto Riccardo, ma in quale democrazia si deve credere?

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 30, 2019 alle 6:10 am

      No, il mio era una tirata d’orecchie per Alessandro riguardo alla sua proposta di emanare un provvedimento di legge che viga per sempre, anche se tale legge sarebbe encomiabile al momento.

  14. gabcasu
    dicembre 29, 2019 alle 10:46 am

    Orribile: cosa vuol dire utilizzo di materiali di recupero derivanti da demolizioni di edifici esistenti? Che ci facciamo la discarica sotto il pavimento di inerti derivati da quelle demolizioni ? Non un accenno a materiali ecocompatibili, biodegradabili, ma sopratutto.. Il miglioramento della qualità paesaggistica dove diavolo è? Sti beceri ignoranti non riusciranno a rovinare le nostre coste e il paesaggio intero

    • Srdn
      dicembre 30, 2019 alle 10:49 am

      Sono actual, riciclano………..finalmente si guarda al futuro. Povera terra……

  15. G.Maiuscolo
    dicembre 30, 2019 alle 8:38 am

    …” Il miglioramento della qualità paesaggistica dove diavolo è? Sti beceri ignoranti non riusciranno a rovinare le nostre coste e il paesaggio intero”.

    Gentile gabcasu, sarebbe davvero auspicabile che si riuscisse a conservare almeno quel che c’è di bello nell’Isoletta amata, perché la “qualità paesaggistica” come Lei la chiama, non è male; se si conserverà ANCORA com’è. SE…

    Quanto ai “beceri ignoranti”, non so bene a chi si riferisca, ma se intende gli amministratori regionali, allora dovrebbe rivolgersi ai Sardi che li hanno votati. Vedasi a tal proposito:
    ” Siamo alla vigilia di Natale e, sorprendente quanto un classico presepio, la Giunta Solinas scodella la sua proposta di legge regionale per riprendere a cementificare le coste della Sardegna.”. Questo il post del GRIG.

    Hanno intenzioni…grandi intenzioni! Che poi, tali intenzioni siano coincidenti con le aspettative dei Sardi che NON li hanno votati…ma questo è un altro discorso.
    Io non li ho votati.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 30, 2019 alle 5:38 PM

      in democrazia “sti beceri” sono stati votati dalla maggiorparte dei votanti quindi hanno tutto il diritto di legislare nel nome dei sardi, anche di coloro che non li hanno votati.
      La colpa quindi non e’ loro ma di chi li ha votati.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 30, 2019 alle 5:40 PM

      Scusi per la lezioncina e Le auguro buon anno visto che siamo comunque sulla stessa barca, io e Lei.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 30, 2019 alle 5:44 PM

      Mi scuso ancora e di piu’ perche’ non avevo letto bene il suo commento per intero. Quindi mi riprendo l’inutile lezioncina, haha. Buon anno ancora a Lei e famiglia.

  16. G.Maiuscolo
    dicembre 31, 2019 alle 8:42 am

    Pusceddu, non so a chi si riferisca, ma immaginando che il Suo sia un commento in risposta al mio, visto che appare immediatamente sotto, sono contenta che Lei si riprenda la lezioncina.

    Che in democrazia, chi viene espresso da una maggioranza consapevole ( oddio…) abbia diritto ad amministrare, non ci piove; ci mancherebbe.
    Ma mi permetto di affermare che essi amministratori NON mi rappresentano, ancorché possano farlo, eccome, dal momento che nella realtà lo fanno. Mica chiedono a chi non li ha votati opinioni su ciò che realizzeranno; ma neanche a coloro che li hanno espressi. Un cittadino, e lo dico con una punta di rammarico, oggi, può solo considerare come prerequisiti di un futuro amministratore, nel momento in cui lo esprime, onestà tangibile anche documentata ed intellettuale, competenza, affidabilità e voglia di arrivare ad un “bene comune”; altro non può.
    Resto perplessa sulla espressione…”siamo nella stessa barca”. Bah…

    La ringrazio, Pusceddu, per i gentili auguri( se a me sono destinati) di buon anno nuovo che contraccambio a Lei ed alla Sua famiglia.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 31, 2019 alle 5:01 PM

      Si, il commento era rivolto a Lei. La metafora della barca e’ sbagliata perche’ era basata su la mia erronea interpretazione, o meglio la mia superficiale lettura, del Suo commento originale.
      Per quanto riguarda l’essere rappresentati da coloro che non si sono votati, sono sottigliezze giuridiche e forse anche filosofiche ma io ritengo invece che in democrazia, coloro i quali siano eletti dalla maggioranza dei votanti, debbano rappresentare anche chi non li ha votati. Non mi pare di aver mai sentito infatti un politico affermare che avrebbe legislato contro coloro che non avevano votato per lui/lei.
      Ma pensandoci bene, ovviamente un politico e’ tenuto a rappresentare gli interessi dei suoi votanti, perlomeno se egli voglia mantenere le promesse elettorali fatte agli stessi, le quali hanno causato la sua stessa elezione.
      Diciamo allora che in democrazia viga la regola che chi vince, gli elettori della parte vincente, hanno diritto ad essere rappresentati piu’ (se non totalmente) degli elettori della parte che non e’ riuscita ad avere un suo rappresentante eletto.

    • Riccardo Pusceddu
      dicembre 31, 2019 alle 6:52 PM

      Altra piccola sottigliezza: e’ dovere dei votanti essere consapevoli, soprattutto in quest’era in cui l’informazione e’ ubiquitaria quantunque la maggiorparte di essa sia sbilanciata e distorta.

  1. gennaio 22, 2020 alle 10:09 PM

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