Home > biodiversità, coste, difesa del territorio, grandi opere, mare, paesaggio, pianificazione, società, sostenibilità ambientale, zone umide > Mattoni e cemento sulle coste sarde, vuoto d’idee e squallidi interessi.

Mattoni e cemento sulle coste sarde, vuoto d’idee e squallidi interessi.


Teulada, complesso “Rocce Rosse” (residence + “seconde case”)

Parlano, straparlano e pontificano.

Talvolta presentano proposte di legge, come la n. 83 del 5 dicembre 2019 depositata da Lega e PsdAz, come la n. 59 del 10 ottobre 2019 depositata da Forza Italia, e, soprattutto, la n. 76 del 20 novembre 2019 depositata dall’on. Antonello Peru (già di Forza Italia ora di Cambiamo!).

Indagato per abusi edilizi nella sua villa sul litorale della sua Sorso, indagato, arrestato, liberato e ancora indagato per gravi reati, l’on. Antonello Peru continua a mietere messi di voti.   

Rappresenta bene la sua realtà di riferimento.

Definito impresentabile, viene rieletto con il record di 5741 preferenze.

Alghero, Pischina Salida, Hotel Capo Caccia

E chi se ne frega.

A beneficio di qualche sprovveduto facile agli entusiasmi edilizi, ancora una volta poche cose, ma chiare.

Normative di salvaguardia costiera e piano paesaggistico sono obblighi non derogabili, previsti dalla normativa nazionale (decreto legislativo n. 4272004 e s.m.i.) in attuazione dei principi costituzionali (artt. 9 e 117, comma 2°, lettera s), mentre il piano paesaggistico dev’essere predisposto in collaborazione (c.d. copianificazione) con il Ministero per i beni e attività culturali, come da giurisprudenza costituzionale costante.

Ricordiamo che siamo riusciti a far annullare (1998, 2013) dai Giudici amministrativi i piani territoriali paesistici del 1993, che tutelavano le speculazioni immobiliari e non l’ambiente, abbiamo contribuito ad affossare il tentativo dell’Amministrazione regionale Cappellacci di stravolgere il P.P.R. (2013-2014), abbiamo contribuito a fermare le norme eversive della pianificazione paesaggistica proposte dalla Giunta Pigliaru (2018).

Planargia, litorale (foto Benthos)

Non ci spaventano certo le battaglie per la salvaguardia del territorio sardo e, in particolare, della sua parte più pregiata, le coste.

C’è una sensibilità ambientale sempre più forte, trasversale, diffusa.

C’è ancora chi vuol provare?   Troverà la risposta adeguata.

Tutto qui.      

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

piano paesaggistico regionale (P.P.R.), Baratz e Porto Ferro

da Il Fatto Quotidiano, 8 dicembre 2019 

Sardegna, proposta di legge per costruire in riva al mare. A firmarla il consigliere regionale (in quota Toti) a processo per abusi edilizi.

Antonello Peru, già dominus di Forza Italia, approdato due mesi fa alla corte del governatore ligure, ha presentato una norma secondo cui albergatori, imprenditori e privati cittadini potranno edificare anche nei 300 metri dalla battigia. Il politico è imputato per concussione con l’aggravante dell’associazione a delinquere in una storia di appalti truccati ed è a processo per una vicenda di abusivismo edilizio nella ristrutturazione della sua villa in riva al mare. (Pablo Sole)

Via libera al cemento sulle coste della Sardegna. Lo prevede la proposta di legge presentata dal consigliere regionale Antonello Peru, già dominus di Forza Italia, approdato due mesi fa alla corte di Giovanni Toti diventando l’esponente di spicco di ‘Cambiamo!’ in Sardegna. Il testo ‘aggiorna’ il Piano casa di berlusconiana memoria con l’obiettivo dichiarato di riqualificare il patrimonio urbanistico dell’isola. Come? Con nuove colate di cemento a due passi dal mare. Nello specifico, albergatori e imprenditori agricoli potranno usufruire di un incremento volumetrico del 30 per cento anche entro i 300 metri dalla linea di battigia, mentre i privati si dovranno accontentare del 20 per cento di cubatura in più, ma solo tra i 300 metri e i due chilometri dalla linea di costa.

Peru è uno dei consiglieri eletti in Sardegna definiti “impresentabili” dalla commissione Antimafia. È infatti imputato per concussione con l’aggravante dell’associazione a delinquere: l’inchiesta ribattezzata ‘Sindacopoli’ ipotizzava che una serie di appalti pubblici fossero stati truccati. Per quell’indagine nel 2016 Peru finì nel carcere sassarese di Bancali. Tornato libero e rieletto, oggi Peru è anche sotto processo per gli abusi edilizi che, secondo l’accusa, avrebbe commesso nella ristrutturazione della villa fronte mare in quel di Marritza, borgo balneare del nord Sardegna incastonato tra Sorso e Castelsardo. Nella sua proposta di legge appena depositata, Peru chiarisce che tutti i nuovi interventi urbanistici si potranno realizzare in deroga alle norme comunali e regionali.

Si tratta di una proposta che in sostanza prova a scavalcare il blindatissimo Piano paesaggistico regionale fortemente voluto dall’ex presidente Renato Soru e le decine di sentenze che, puntualmente, hanno disintegrato le velleità cementifere dei governatori di turno, dal forzista Ugo Cappellacci nel 2009 all’odierno sardoleghista Christian Solinas, passando per la parentesi di centrosinistra di Francesco Pigliaru. Puntualmente la passione per la cazzuola a due passi dal mare è stata bocciata da TarConsiglio di Stato e Corte Costituzionale: la fascia costiera è intoccabile. Eppure Peru tira dritto: “Non c’è alcun contrasto con le norme paesaggistiche. Certo, le strutture ricettive potranno incrementare le volumetrie, anche costruendo fabbricati separati dal corpo centrale e anche entro i 300 metri dal mare e lo stesso vale per gli imprenditori agricoli. Ma non ci stiamo inventando niente di nuovo: le volumetrie aggiuntive, anche nella fascia dei 300 metri, sono consentite a valere sull’articolo 10 bis della legge 45 del 1989″.

Domus de Maria, Chia, complesso edilizio a ridosso delle dune

A stroncare i richiami normativi vecchi di trent’anni è Stefano Deliperi, dell’associazione ambientalista Gruppo di intervento giuridico: “Ma che ci azzecca la legge 45? Non diciamo fesserie. Ci sono sentenze su sentenze, a partire dalla Corte costituzionale, che hanno chiarito come le cubature concesse nel 1989 non possano essere reiterate. Ogni ulteriore intervento è semplicemente illegittimo. E mica possono dire di non saperlo, anche perché negli ultimi anni abbiamo ripetuto poche cose, ma chiare: in deroga al Piano paesaggistico regionale non si può andare. E nella fascia dei 300 metri, peggio ancora. Vogliono approvare questo abominio? Lo facciano: presenteremo l’ennesimo ricorso e per l’ennesima volta il Tar, il Consiglio di Stato e la Corte costituzionale ribadiranno l’illegittimità di questi interventi. Questa non è pianificazione urbanistica: questo si chiama piccolo cabotaggio, ad uso e consumo elettorale”.

Non meno critico l’architetto e urbanista Sandro Roggio, uno dei fautori del Piano paesaggistico regionale firmato da Edoardo Salzano. “Inizino a spiegare la necessità, per gli alberghi, di incrementare le volumetrie in violazione al Piano paesaggistico, nonostante il basso indice di occupazione, che ad agosto si attesta al 54 per cento – ha detto – Non parliamo poi degli altri mesi. Il fatto è che in Sardegna, da Cappellacci in poi, tutti hanno gradito il cantico della libertà contro le catene delle regole urbanistiche. Non ha fatto eccezione il governo Pigliaru, nell’era della incredibile allucinazione del renzismo, si veda lo ‘SbloccaItalia‘: sottintesa la rinuncia alla pianificazione, pure nelle aree tutelate. Nessuna sorpresa se oggi la destra azzarda – ha sottolineato Roggio – Altro che ‘la cameretta in più’ per le famigliole che crescono: si continua a immaginare il saccheggio pure in riva al mare, come e quanto lo stabilirà alla fine la sequela di emendamenti che sarà presentata in consiglio regionale. Sempre che arrivino a una sintesi. Intanto la raccontano come conviene ai chierici del ciclo edilizio forever per il lavoro, lo sviluppo, la felicità di noi tutti. Diranno semplicemente ciò che serve alla propaganda“.

Sardegna, dune e ginepri sul mare

(foto Benthos, S.D., archivio GrIG)

  1. Gianni
    dicembre 9, 2019 alle 12:00 PM

    Sui giornaloni (Unione e la Nuova) nessuna traccia di questa notizia, del resto già da tempo (per esempio niente notizia riguardo alle delibere “nascoste” e non più facilmente accessibli da tutti, problema sollevato anche da Zedda) i Giornaloni sembrano essere veline filo governative.

    Certo che con il curriculum che ha questo Peru, presentare una proposta di legge del genere fa ridere.

    Povera Sardegna, ci toccano ancora 4 anni e e mezzo con questi elementi.

  2. donatella
    dicembre 9, 2019 alle 12:06 PM

    Dire SCHIFO è riduttivo. Grazie GrIG, tanta gente , sempre di più spero alzi gli occhi e si svegli e si aggiunga alle lotte di cui siete strenui paladini, viva la Sardegna amata, da strappare a tutti questi distruttori speculatori che la avvelenano e la soffocano. Grazie

  3. dicembre 9, 2019 alle 7:18 PM

    Seu Ovidio

  4. Srdn
    dicembre 10, 2019 alle 3:59 PM

    Concordo con Gianni, le veline non hanno neanche menzionato l’ultimo fermo dei mezzi che trasportavano i famosi sacchi bianchi della porkovesme(ma piú “porto” chi la protegge) in un capannone ad iglesias. Fermati dai carabinieri per controlli non se ne é saputo +niente. Tutto svanito nel nulla……come del resto vuole il sistema.

  5. Srdn
    dicembre 10, 2019 alle 4:02 PM

    Chiedo cortesemente al grig, se é vero che terrata 2 é ritornata ai proprietari(legittimi mi sembra una parola fuori vocabolario), oppure sono chiacchiere? P

  6. dicembre 10, 2019 alle 11:52 PM

    da Salviamo il Paesaggio, 10 dicembre 2019
    Mattoni e cemento sulle coste sarde, vuoto d’idee e squallidi interessi: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2019/12/mattoni-e-cemento-sulle-coste-sarde-vuoto-didee-e-squallidi-interessi/

  7. dicembre 23, 2019 alle 5:53 PM

    noi siamo pronti…

    A.N.S.A., 23 dicembre 2019
    Piano casa: ddl per opere su litorali. Provvedimento passa in Giunta su proposta assessore Sanna. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/12/23/piano-casa-ddl-per-opere-su-litorali_9b8a708c-ca53-4dd8-ae13-8e20ae03e638.html)

    CAGLIARI, 23 DIC – Primo assaggio della legge urbanistica che verrà. Oggi, su proposta dell’assessore Quirico Sanna, la Giunta ha approvato il disegno di legge che modifica il Piano casa esistente già prorogato di sei mesi fino al 30 giugno. Il titolo del ddl è infatti “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio esistente, e altre disposizioni in materia di governo del territorio”.
    Nei ventuno articoli del testo c’è spazio per gli incrementi volumetrici nelle strutture turistico ricettive che ricadono nelle zone F (turistiche), sia in quelle che si trovano oltre la fascia dei trecento metri. In questi casi è previsto anche l’aumento del numero delle stanze. Per quanto riguarda le campagne, l’edificazione di fabbricati per fini residenziali è consentita anche ai non imprenditori agricoli. Quanto al posizionamento delle strutture al servizio della balneazione, è ammesso per l’intero anno solare, proprio per favorire la destagionalizzazione. Il ddl della Giunta arriva a pochi giorni dalla proroga per sei mesi dell’attuale Piano casa. “Il disegno di legge – spiega Sanna – si prefigge di incentivare e migliorare la qualità architettonica e la sicurezza del patrimonio esistente, favorendo l’utilizzo dell’edilizia sostenibile con materiali locali e fonti di energia rinnovabili”

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.