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Assessore Erriu, quando si aprirà ‘sto benedetto confronto pubblico sul futuro del territorio della Sardegna?


Rocce Rosse

Teulada, Hotel Rocce Rosse (residence + residenze stagionali)

Dopo mesi di polemiche, anche aspre, sulla proposta di legge regionale relativa alla gestione del territorio sardo[1] presentata dall’Amministrazione regionale, finalmente il Presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru aveva dichiarato pubblicamente (ottobre 2017) che si sarebbe aperta una fase di “dibattito collettivo”.  Disponibilità ribadita dall’Assessore regionale dell’urbanistica Cristiano Erriu (gennaio 2018).

Siamo a metà marzo 2018 e l’Assessore Erriu ancora parla di critiche a vanvera degli ambientalisti e di disponibilità al confronto in una lunga intervista di Luca Rojch a La Nuova Sardegna (“Urbanistica, ok al dialogo ma la legge va approvata”, 13 marzo 2018).

Tutto questo è molto bello, ma un po’ annoia.

Carloforte, La Caletta, eco-mostro in costruzione

Carloforte, La Caletta, eco-mostro in costruzione

Un fatto è certo, la deliberazione Giunta regionale n. 14/4 del 16 marzo 2017 di approvazione del disegno di legge “Disciplina generale per il governo del territorio” afferma testualmente: “il disegno di legge sarà … pubblicato in una apposita sezione del sito istituzionale e aperto alle osservazioni di tutti gli attori coinvolti sui temi della pianificazione territoriale e paesaggistica: parti  istituzionali, parti economiche e sociali, università, ordini professionali, organismi in rappresentanza della società civile, associazioni ambientali, soggetti portatori degli interessi e delle volontà dei territori”.

Secondo gli intendimenti espressi dalla Giunta Pigliaru, si sarebbe dovuto svolgere un “processo di partecipazione attiva degli attori coinvolti sui temi della pianificazione territoriale e paesaggistica”.

In realtà, non c’è stato nulla di tutto questo.

Alghero, Pischina Salida, Hotel Capo Caccia

Alghero, Pischina Salida, Hotel Capo Caccia

Anzi, spesso e volentieri ci sono stati pesanti attacchi da parte di esponenti della Giunta contro chi osava dissentire e denunciare i gravissimi rischi per l’ambiente e, in particolare, le coste.

Finora il “dibattito civile, serio, sereno, tecnico e anche giustamente appassionato” auspicato dal Presidente Pigliaru non s’è visto.

Rimangono, così, tutte le critiche espresse, in particolare (ma non solo) in riferimento agli aumenti volumetrici “a pioggia” anche nella fascia costiera e nella fascia di massima tutela dei metri 300 dalla battigia marina, alla possibilità di reiterare aumenti volumetrici per le strutture ricettive che ne avevano già beneficiato in precedenza (art. 31, commi 6° e 7° del disegno di legge regionale) nonchè all’Allegato A – art. A4 che ammette, in fascia costiera, il “riciclaggio” con aumenti volumetrici di “seconde case” (anche ancora non realizzate!) in esercizi alberghieri e alla possibilità di deroga continua a leggi e pianificazione paesaggistica in presenza di proposte di ritenuta eccezionale importanza sul piano economico-sociale (art. 43 del disegno di legge regionale).

Ce ne sarebbe abbastanza per stravolgere definitivamente qualsiasi normativa di tutela costiera e il piano paesaggistico regionale (P.P.R.), tuttora da estendere all’intero territorio regionale.

Arzachena, Costa Smeralda, lavori suites Hotel Romazzino

Arzachena, Costa Smeralda, lavori suites Hotel Romazzino

Altro che “due articoli su 100”, come afferma l’Assessore Erriu.

La Giunta Pigliaru vuole voltare pagina e iniziare concretamente un reale processo che coinvolga seriamente i cittadini sardi oltre che i soliti portatori di interessi immobiliari?

Bene.  Lo faccia.  Sarebbe ora.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

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[1] qui i testi del disegno di legge regionale:

 

San Teodoro, Cala Girgolu, villa sul mare ampliata grazie alla legge regionale n. 4/2009

San Teodoro, Cala Girgolu, villa sul mare ampliata grazie alla legge regionale n. 4/2009

da La Nuova Sardegna, 13 marzo 2018

L’assessore Erriu: «Urbanistica, ok al dialogo ma la legge va approvata»La Regione apre al dibattito: «Siamo pronti a discutere qualsiasi modifica». (Luca Rojch)

SASSARI. La legge urbanistica è un po’ come la notte in cui tutte le vacche sono nere. È percepita come un tutto indistinto. E in questi mesi è diventata la legge che più viene affrontata con approccio ideologico. Così la giunta Pigliaru viene accusata dagli ambientalisti, e anche da una certa parte dello stesso Pd, di essersi votata al cemento a presa rapida sulle coste. E il presidente e l’assessore Cristiano Erriu accusano i detrattori di non avere neanche letto l’unica legge che cerca di mettere regole a una Regione che una legge urbanistica non la ha. Il Piano paesaggistico regionale doveva essere la solida base su cui poggiare le norme solide di un testo organico. E valere fino a quando i Puc non fossero stati approvati. Nulla di questo è accaduto e dal 2006 il Ppr resta l’unica norma in vigore.

Vasi non comunicanti. Un muro separa il mondo degli ambientalisti e la giunta. È il muro di carta e mattoni virtuali della legge urbanistica. Nei mesi è diventata una sorta di simbolo dell’incomunicabilità. Come due mondi paralleli che procedono accanto senza toccarsi. La giunta si è detta disponibile a rivedere la legge. Gli ambientalisti lo pretendono. E chiedono che venga riscritta. La legge è rimasta sotto la cenere per qualche mese. Giusto il tempo delle elezioni, per evitare la tempesta elettorale. Presto il testo comparirà di nuovo in aula. È all’esame della sottocommissione urbanistica, insieme ad altre tre. Presentate da Mdp, dai soriani e da Forza Italia. Ora si dovrà decidere, perché prima o poi le regole urbanistiche la Sardegna le dovrà avere.
L’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu non ha nessun timore di confrontarsi sul testo. Certo di avere fatto il lavoro migliore possibile, ma aperto sui due articoli al centro dello scontro.

Assessore Erriu c’è la volontà di approvare la legge urbanistica?

«Da parte nostra sì. Tutti ne invocano l’urgenza e i motivi sono chiari. Abbiamo una quantità di leggi e leggine sovrapposte e contraddittorie. Molte risalgono a più di 40 anni fa. I testi che erano in vigore negli anni 70 e 80 si basavano su una sensibilità urbanistica del tutto diversa rispetto a quella che c’è oggi. Si pensava che si potesse avere una edificazione senza limiti e che il mercato avrebbe assorbito ogni metro cubo nuovo creato. Oggi questo ragionamento è fuori dalla realtà».

I contestatori sostengono che c’è stata troppa fretta nel fare la legge. 

«Non è vero. La legge ha avuto una gestazione lunghissima. Abbiamo fatto decine di incontri e riunioni nei territori. Abbiamo coinvolto diversi soggetti. Abbiamo chiesto il parere anche di tutti i comuni della Sardegna sulle norme più controverse. In particolare sulle norme di sviluppo in ambito costiero. Tutti hanno ribadito la necessità di avere una legge urbanistica. La legge è stata approvata un anno e mezzo fa in giunta. Prima ancora c’è stata una lunga attività istruttoria in cui abbiamo parlato con tutti. Come si fa a parlare di fretta?».

Ma c’è chi come la Consulta ambiente e territorio chiede un confronto pubblico sulla legge. È mai avvenuto?

«Ci sono state innumerevoli occasioni anche pubbliche di dibattito. Non è necessario il confronto individuale. Detto questo siamo pronti a parlare e ad approfondire tutti gli argomenti in tutti i contesti. Su alcuni aspetti della legge c’è la massima disponibilità mia e del presidente Pigliaru di discutere e modificare le norme».

rustico edilizio

rustico edilizio

Per esempio?

«Si può discutere sui tetti massimi volumetrici sull’edificabilità degli hotel all’interno della fascia protetta. Queste norme possono essere riviste. Possiamo anche discutere delle norme legate ai grandi progetti di sviluppo ecosostenibile. Voglio essere ancora più chiaro. Possiamo parlare degli articoli 31 e 43 che in questi mesi sono stati al centro della discussione. Ma la legge non si limita a questi due passaggi».

In altre parole volete discutere anche sui nodi cruciali? 

«Sulle norme divisive c’era e c’è la disponibilità ad affrontarle. C’è stata in tutto il percorso di elaborazione della legge. Ma noi ci siamo fatti guidare dai fatti, non dalle sensazioni. Abbiamo preso come riferimento i territori che hanno creato turismo nel rispetto dei territori. Faccio l’esempio del Trentino in cui c’è un posto letto ogni 4 abitanti. In Sardegna c’è un posto letto ogni 20 abitanti. Ci sono intere aree della Sardegna che vanno da Chia ad Alghero che sono del tutto sprovviste di strutture ricettive adeguate. Questo è un problema che non ha mai avuto risposte».

In molti sostengono che la legge in realtà stravolga lo spirito e i paletti di salvaguardia del Ppr. 

«Abbiamo fatto norme rispettose del Ppr, che non viene derogato in nessun caso. Non c’è un solo articolo in tutto il testo che non preveda possibilità già previste dal Ppr e non imponga procedure di verifica del Ppr. Anzi le norme del Piano paesaggistico sono rafforzate. È da più di un anno che lo spieghiamo, si finge di ignorarlo. Si ripetono accuse che sono smentite dalle carte. Nella legge ci sono posizioni conservative di tutela che sono per noi intoccabili. Dall’altro lato ci sono posizioni che vanno verso uno sviluppo equilibrato. Lo stesso Codice Urbani rimarca la necessità di un equilibrio tra tutela a paesaggistica e sviluppo armonico della comunità».

Residence La Marmorata

S. Teresa di Gallura, Residence La Marmorata

Insomma qualcosa con questa legge urbanistica si potrà fare? 

«Il Codice Urbani tutela lo sviluppo delle attività delle comunità nel rispetto dell’ambiente. Se si parte da questo e non da posizioni ideologiche si può dialogare. Certo che se la maggioranza politica vuole qualcosa di diverso ci confronteremo. Sappiamo che ci sono sensibilità differenti e vogliamo ragionare insieme».

Secondo alcuni la legge andrebbe riscritta del tutto.

«È evidente che chi lo afferma non la ha mai letta. La legge semplifica le norme selvagge. Introduce i criteri di contrasto al consumo del suolo selvaggio. Salvaguarda ambiti e territori rurali. Si pianifica lo sviluppo urbanistico. C’è un altro aspetto fondamentale. Si riducono i tempi dell’approvazione del Puc e si portano avanti norme che favoriscono lo sviluppo. Si deve essere chiari su cosa si vuole fare. Se si vuole che la Sardegna viva di turismo si deve consentire l’esistenza di strutture adeguate. E questo non significa dare il via libera al cemento. Chi prefigura scenari catastrofici ha un atteggiamento pregiudiziale».

Durante la campagna elettorale si è accusata la Regione di avere fatto una legge troppo concentrata sulle coste. 

«Ci sono poche amministrazioni sensibili come la nostra per le zone interne. Il lotto minimo non è eliminato, ma è stato esteso a tutto il territorio con criteri legati alle caratteristiche del terreno. Si va da 1,5 ettari a 30. Secondo me, ma è una mia opinione, se non si penalizza il turismo costiero si ottiene un trasferimento di ricchezza anche alle zone interne».

Un altro tema riguarda il Ppr. Secondo alcuni la nuova legge lo cancellerebbe. 

«La legge urbanistica non cancella il Ppr. Lo scopo della norma è introdurre disposizioni che consentano una sana e concreta attuazione del Ppr. Attuazione estesa anche agli ambiti interni. La realtà è differente. Una cosa è avere un piano paesaggistico, un’altra è avere una legge urbanistica che completa il Ppr».

Ma è vero che questa legge dà il via libera al cemento sulle coste? 

«Ci si è concentrati su 2 articoli su 100. E da questi non ci si è mai mossi. Ma il discorso è più profondo. Se riteniamo che per avere sviluppo turistico si debbano migliorare la qualità degli hotel abbiamo una via. Se si ritene che non serva allora dobbiamo prendere un’altra strada. Noi siamo per lo sviluppo turistico integrato che coinvolga le zone interne migliorando la qualità dell’offerta. Noi abbiamo introdotto un tema, se la maggioranza ritiene che non sia valido lo può cancellare. L’altro tema è un tema attiene le modalità di pianificazione in ambiti sprovvisti di pianificazione turistiche, dove c’è una natura vergine. Se si salva la fascia dei 300 metri e si rispetta il Ppr ci si deve interrogare se l’offerta turistica in queste aree sia sufficiente o se si debba intervenire. Ma ribadisco, questi sono due articoli su 100».

Questa legge consentirebbe di accelerare l’approvazione dei Puc e il loro adeguamento al Ppr. 

«Oggi l’iter è davvero complesso perché si devono tenere in considerazione norme paesaggistiche, idrogeologiche. Sono tanti gli aspetti che devono essere presi in esame. Valutazioni che entrano in modo tanto disorganizzato e disomogeneo. Noi nella legge prevediamo un’unica conferenza di servizi. È la Regione che si mette di fronte al Comune. Ora servono più di 10 anni per approvare un Puc. Con la legge questi tempi saranno ridotti di molto. L’orizzonte di una legislatura diventa realistico. Noi proponiamo l’integrazione dei pareri che diano risposta univoca. Senza contraddizioni che dicono cose differenti».

Cosa accadrà ora?

«Ora pensiamo all’approvazione in Consiglio. La giunta farà una ulteriore valutazione anche alla luce del dialogo con gli ambientalisti, il Cal. Ci saranno ulteriori audizioni e confronti. Ma spero che ci sia lasciato alle spalle l’approccio ideologico a questa legge».

La Nuova Sardegna, 14 marzo 2018 - Copia

La Nuova Sardegna, 14 marzo 2018

 

Teulada, complesso "Rocce Rosse" (residence + "seconde case")

Teulada, complesso “Rocce Rosse” (residence + “seconde case”)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

 

  1. Porico
    marzo 15, 2018 alle 6:38 PM

    Il comune cittadino, come il sottoscritto, è confuso, sconcertato . Questa legge appare settoriale ,preoccupata unicamente di ampliare l’uso delle fasce costiere con nuove costruzioni. In realtà una legge Urbanistica dovrebbe interessare l ‘intero territorio regionale, collegandola ad un modello di sviluppo comprensivo di tutti i settori produttivi.
    Si è già sperimentato ,in un recente passato, come una piccola breccia aperta, (niente più di un escamotage ) nel sistema legislativo ,sia servita poi ad edificare singole ville prossime alla battigia, da vendere a caro prezzo . I beneficiari dei lauti guadagni sono sempre gli stessi : speculatori, non imprenditori. Il giudice di Tempio , tentò di far rispettare la legge .Venne rimosso con la solita tecnica del “Promoveatur ut amoveatur” . Forze potenti quindi governano l’uso speculativo del suolo Sardo. Forze prive di scrupoli che dovrebbero preoccupare chi ha tanta fretta di vedere approvata questa legge .

  2. marzo 15, 2018 alle 9:42 PM

    da La Nuova Sardegna, 14 marzo 2018
    Pigliaru: “Dibattito aperto pronti a modificare la legge urbanistica”
    Il governatore della Sardegna: sì a un dialogo in Consiglio e con i detrattori del testo. (Umberto Aime): http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/03/15/news/pigliaru-dibattito-aperto-pronti-a-modificare-la-legge-urbanistica-1.16594619

  3. marzo 16, 2018 alle 10:36 PM

    da La Nuova Sardegna, 16 marzo 2018
    Renato Soru: “Sì alla legge urbanistica ma il Ppr va tutelato.
    Intervista all’ex governatore: “Via maxi progetti e cubature aggiuntive, poi discutiamo”. (Silvia Sanna): http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/03/16/news/renato-soru-si-alla-legge-urbanistica-ma-il-ppr-va-tutelato-1.16598388

  4. Porico
    marzo 17, 2018 alle 12:03 PM

    Spero sinceramente che l’assessore riesca a ragionare e ad agire con vedute più ampie su un atto politico di assoluta importanza .

  5. marzo 19, 2018 alle 2:50 PM

    da La Nuova Sardegna, 18 marzo 2018
    «Subito la legge urbanistica, portiamola in consiglio».
    Intervista con Paolo Maninchedda. I paletti del segretario del Pds: il vero ostacolo è l’oppressione burocratica. Stop a interventi nei 300 metri, tutte le opere fatte in accordo con i Comuni. (Luca Rojch): http://www.lanuovasardegna.it/regione/2018/03/18/news/subito-la-legge-urbanistica-portiamola-in-consiglio-1.16609909

  6. marzo 21, 2018 alle 5:37 PM

    un grande, approfondito, ricco confronto, come si vede.

    da Sardinia Post, 21 marzo 2018
    Legge urbanistica, il calendario del centrosinistra: approvazione a giugno: http://www.sardiniapost.it/politica/legge-urbanistica-calendario-del-centrosinistra-approvazione-giugno/

  7. marzo 28, 2018 alle 10:06 PM

    A.N.S.A., 28 marzo 2018
    Urbanistica: vertice lampo Pigliaru-Mdp.
    Stallo in commissione su esame ddl, si va a dopo Pasqua: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/03/28/urbanistica-vertice-lampo-pigliaru-mdp_dcfa8be5-94b6-45af-b2c9-b628058fb8e7.html

  8. marzo 29, 2018 alle 6:07 PM

    un po’ di sano buon senso.

    da Sardinia Post, 29 marzo 2018
    Legge urbanistica, Pigliaru: “Non sarà approvata a colpi di maggioranza”. (http://www.sardiniapost.it/ambiente/legge-urbanistica-pigliaru-non-sara-approvata-colpi-maggioranza/)

    I nodi della legge urbanistica – gli articoli 31 e 43 e l’allegato 4 – saranno affrontati solo alla fine, dopo la fase di ascolto che sarà avviata dalla Giunta Pigliaru a partire dalla seconda settimana di aprile. Nel frattempo, la commissione Governo del Territorio continuerà l’esame di tutti gli altri articoli del ddl Erriu. Ma per occuparsi di incrementi volumetrici fino al 25% nei 300 metri dal mare (art. 31), dell’opportunità di realizzare progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico (art. 43) e di criteri di calcolo delle cubature comune per comune (allegato 4), terrà conto degli input che arriveranno da associazioni ambientaliste, portatori di interesse e società civile. La fase di ascolto durerà una ventina di giorni al massimo.

    È la linea concordata oggi nel vertice del gruppo del Pd in Consiglio regionale al quale ha partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Si cerca una forte condivisione, dopo le fibrillazioni di queste settimane. “Dobbiamo capire se la sintesi esiste – ha chiarito il governatore al termine di un incontro durato tre ore e mezzo – non sono disposto a far passare la legge urbanistica a colpi di maggioranza”. Il capo della Giunta ha le idee precise sui punti più spinosi della legge: “Si può fare a meno dell’allegato 4 e l’articolo 43 – spiega – può essere sostituito con percorsi per rendere più facile l’adozione dei piani urbanistici comunali”.

  9. aprile 1, 2018 alle 9:26 am

    da Sardinia Post, 31marzo 2018
    Hotel in riva al mare da ristrutturare, resta (per ora) il premio del 25%. (Alessandra Carta): http://www.sardiniapost.it/politica/hotel-riva-al-mare-ristrutturare-resta-ora-premio-del-25/

  10. aprile 5, 2018 alle 11:51 am

    da Sardinia Post, 5 aprile 2018
    L’architetto Roggio: “Il ddl urbanistica va corretto, è roba da anni Novanta”. (Alessandra Carta): http://www.sardiniapost.it/politica/larchitetto-roggio-ddl-urbanistica-va-corretto-roba-anni-novanta/

  11. aprile 18, 2018 alle 9:46 PM

    A.N.S.A., 18 aprile 2018
    Urbanistica, intesa per testo in Aula. Pigliaru, legge si può approvare se la sintesi è alta. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/04/18/urbanistica-intesa-per-testo-in-aula_574e61a8-2475-46e5-9bc2-26cdda034b3c.html)

    Diventa sempre più alta la probabilità che il ddl sull’Urbanistica approdi in Aula prima delle ferie estive. “C’è un patto di maggioranza per riuscire a discutere la legge”, ha dichiarato il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, subito dopo il vertice del centrosinistra dedicato a questo tema e al quale hanno preso parte il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Cristiano Erriu. Per Cocco si tratta di una novità: “Sino ad oggi – spiega – si è parlato dell’eventualità di discutere o meno il ddl, ora su questo si è fatto chiarezza”.

    Al tavolo non era presente alcun rappresentate del Partito dei sardi, sull’Aventino ormai da diverse settimane perchè in disaccordo sulle priorità indicate da Pigliaru. La maggioranza ha fatto quadrato sui nodi della legge oggetto di tanti contrasti. In particolare, emerge l’intenzione condivisa di stralciare dal testo l’articolo 43 sull’opportunità di realizzare progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico, e l’allegato 4 sui criteri di calcolo delle cubature Comune per Comune.

    Sintonia invece sul 31 relativo agli incrementi volumetrici fino al 25% per gli alberghi nella fascia dei 300 metri dal mare. Riuscire a discutere la legge, ha aggiunto Cocco, “significa semplificare i piani urbanistici e consentire ai Comuni di approvare i piani particolareggiati dei centri storici: la programmazione non può che partire tra Comuni e Regione”. Il 27 aprile a Cagliari comincia la fase di ascolto dei portatori di interesse promossa dalla Giunta. Previsti altri tre appuntamenti a Sassari, Nuoro e Oristano ancora da calendarizzare ma da tenersi entro maggio.

    Subito dopo sarà la commissione presieduta da Antonio Solinas a convocare gli stakeholder. Il tutto entro un paio di mesi cosicché il testo, che nel frattempo avrà recepito le osservazioni esterne, possa entrare in Consiglio regionale entro l’estate. “Ci avviamo al dibattito pubblico – ha chiarito Pigliaru – e oggi era giusto fare il punto con la maggioranza. Per quanto mi riguarda l’allegato 4 è fuori dal quadro e sull’articolo 43 si può prendere la strada di facilitare il percorso dei Puc”. Il governatore è apparso più prudente del capogruppo dem. “Molti in maggioranza dicono che bisogna approvare la legge, io sostengo che bisogna approvarla se esiste una sintesi alta – ha argomentato – riuscire a rendere più facile l’adozione dei Puc per me rappresenta una sintesi alta”. Giovedì 19, intanto, la commissione concluderà la lettura del ddl.

  12. aprile 19, 2018 alle 7:53 PM

    A.N.S.A., 19 aprile 2018
    Urbanistica: ddl su sito Consiglio.
    Conclusa discussione in commissione,ora fase ascolto e audizioni. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/04/19/urbanistica-ddl-su-sito-consiglio_33fb4be2-aaf3-4681-9d47-8366b69b2b15.html)

    La commissione ha concluso la discussione generale dei 113 articoli del ddl sull’Urbanistica. Lunedì 23 la legge sarà pubblicata sul sito del Consiglio regionale, arricchita delle modifiche e delle considerazioni apportate dalla commissione presieduta da Antonio Solinas (Pd).

    In questo modo, ha spiegato l’esponente dem, “il testo sarà accessibile a tutti” e sarà questo il punto di partenza per il dibattito pubblico e le audizioni. Solinas ha ricordato che sempre lunedì, martedì al massimo, saranno trasmesse le lettere con le convocazioni per le audizioni che prenderanno il via subito dopo la fase di ascolto promossa dalla Giunta e che scatterà il 27 aprile, probabilmente all’ex Manifattura Tabacchi a Cagliari.

    L’ultimo vertice di maggioranza dedicato all’Urbanistica – riunione ancora orfana del Partito dei sardi – ha sancito un patto tra gli alleati per portare il testo in Aula entro luglio. Nel frattempo, in commissione si è ulteriormente rafforzata la posizione di tutti i componenti per lo stralcio dell’allegato 4 sui criteri di calcolo delle cubature Comune per Comune: rimarrà in piedi quanto previsto dal Piano paesaggistico regionale (Ppr) che dimezzava del 50% le cubature rispetto al precedente decreto Floris. La commissione ha anche raggiunto un accordo di massima sull’edificabilità nell’agro: l’estensione del terreno su cui poter costruire dipenderà dal tipo di coltura.

  13. aprile 23, 2018 alle 10:04 PM

    naturalmente ci saremo 🙂

    A.N.S.A., 23 aprile 2018
    Urbanistica:6 appuntamenti su territorio.
    Da nord a sud un mese per raccogliere pareri prima dell’Aula: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/04/23/urbanistica6-appuntamenti-su-territorio_872b949f-655f-4463-bc34-934306dbc3c6.html

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