Il Lupo guastafeste.


Lupo (Canis lupus italicus, foto Raniero Massoli Novelli)

Questa non è una delle solite favole sul Lupo (Canis lupus).

La realtà, infatti, è ben diversa.

Accade, per esempio, che il Lupo complichi la pioggia di soldi pubblici sugli alpeggi dell’Alto Adige.

Sì, il Bauernbund, la locale associazione degli agricoltori, lamenta una pesante “escalation dei danni” causati dal Lupo eppure “nessun contadino sudtirolese fino a questo momento ha fatto domanda per avere le recinzioni elettrificate finanziate già oggi al 70% dall’ente pubblico”.

Perché?

Altro che una mucca sbranata…

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

Appennino, Lupo (Canis lupus italicus)

da l’Alto Adige, 3 ottobre 2017

Gli alpeggi d’oro e il lupo guastafeste.

Ecco perché il Bauernbund si rifiuta di adottare le misure di prevenzione e quanti soldi ci sono in gioco. (Mauro Fattor)

BOLZANO. Giovedì 12 ottobre è stato convocato il tavolo tecnico della Provincia sui grandi predatori per fare il punto sulla situazione lupo e orso. Le posizioni in campo sono note: da una parte il Bauernbund che si rifiuta categoricamente di adottare le misure di prevenzione e di mitigazione del danno già oggi disponibili, dall’altra gli uffici tecnici provinciali, Ufficio Caccia e Pesca in testa, che tentano di riportare tutti coi piedi per terra.

Inutilmente, perchè fino a quando politicamente non morirà la chimera della “provincia libera da orsi e lupi”, sarà difficile fare passi avanti. Ma tant’è. Vale la pena però di soffermarsi sul muro alzato dal Bauernbund e certificato dall’assessore Schuler, che ha dovuto ammettere che nessuno contadino sudtirolese fino a questo momento ha fatto domanda per avere le recinzioni elettrificate finanziate già oggi al 70% dall’ente pubblico.

espansione del Lupo italiano sulle Alpi orientali (2010)

Ma perchè? Che senso ha una posizione così palesemente “suicida” rispetto all’escalation dei danni denunciata dallo stesso Bauernbund? La risposta ufficiale dell’Associazione dei contadini è arrivata nei giorni scorsi per bocca del direttore Siegfried Rinner ed è così riassumibile: il 70% è troppo poco perchè la quota non copre i costi residui, inoltre i contadini non hanno tempo di montare recinzioni e un’ adozione preventiva e generalizzata delle misure di prevenzione non è economicamente sostenibile.

Dunque meglio non fare nulla. «A meno che non sia l’ ente pubblico a mettere a disposizione il cento per cento delle risorse e del personale necessario», conclude Rinner. Bene, questo è il punto. Perchè la Provincia non potrà mai finanziare con ulteriori fondi quello che è già abbondantemente finanziato sia dal Psr, il Piano di sviluppo rurale, che dai premi per gli alpeggi. Il primo è un piano quinquennale che gode di fondi Ue, il secondo un incentivo provinciale che ammonta a 25 euro per ettaro monticato. Lasciamolo perdere visto che andrà a spegnersi – senza dimenticare che ancora per quest’anno verrà erogato – e concentriamo invece l’attenzione sul primo. Sono finanziamenti imponenti.

Il piano partito nel 2015 si esaurirà nel 2019 e sul piatto ci sono 366 milioni di euro. Grazie a questo piano scalare progressivo, il contributo per ettaro nel 2019, e quindi a regime arriverà a 130 euro per ettaro – oggi, 2017, è arrivato a 102 euro per i piccoli proprietari e a 78 per le interessenze e le proprietà collettive – a cui si aggiunge un ulteriore 50% per il cosiddetto “greening”, cioè il mantenimento dello status quo dell’ alpeggio. A conti fatti la media del finanziamento nel quinquennio sarà dunque di oltre 100 euro per ettaro per tutti, grandi e piccoli agricoltori.

Un riconoscimento importante se si pensa che fino al 2015 il sistema era fermo ai 25 euro per ettaro dei premi provinciali per l’alpeggio. Tradotto in soldoni significa che oggi un alpeggio di 1000 ettari con venti agricoltori aventi diritto al pascolo incassa oltre 100 mila euro di contributi europei all’anno. A fronte di che cosa? A fronte dell’impegno a monticare la malga, cioè portare gli animali al pascolo estivo e mantenere lo stato dei luoghi. Importante: questi soldi vengono erogati senza alcun obbligo di rendicontazione, cioè io agricoltore non devo dimostrare a nessuno che quei soldi li utilizzo effettivamente per la conduzione della malga e dell’alpeggio. Sono affari miei, posso anche legittimamente usarli per comprarmi la “Golf” nuova. La domanda a questo punto è automatica: ma quanti di questi soldi devo effettivamente investire per adempiere ai miei obblighi? Se ho delle pecore la risposta è piuttosto semplice: pochissimi.

La prassi degli ultimi vent’anni ha visto infatti prevalere un modello di pascolo brado o semi-brado senza guardiania. Che suona molto bene ma che in pratica significa che le pecore vengono portare all’alpeggio a Pentecoste e riportate a valle a fine settembre. Per il resto si arrangiano. Ogni due o tre giorni qualcuno a rotazione va su a dare un’ occhiata e morta lì. Non c’è da mungere perchè le pecore in alpeggio sono quasi tutti animali giovani o in asciutta, non ho costi di foraggio, non c’è stabulazione notturna, non devo pagare alcun pastore. In più la Provincia mi copre il 50% delle spese assicurative per i capi perduti o vittime di incidenti e il 100% del valore dei capi oggetto di predazione da parte di lupo e orso e, chiusura del cerchio, a fine stagione porto pure i capi al macello.

Lupo europeo (Canis lupus lupus)

Tornando alla nostra ipotetica malga da 1000 ettari, significa che ognuno dei 20 aventi diritto al momento attuale incassa più o meno 5000 euro puliti senza fare quasi nulla. Questo è il punto e questo oggi è il problema del Bauernbund. La presenza del lupo costringerebbe gli agricoltori a investire parte di quei quattrini nelle misure di prevenzione, nella guardiania e nei cani, e i 5000 euro “facili” sparirebbero. Perchè se i soldi del Psr servono per la conduzione della malga, e la malga con il lupo oggi ha bisogno di avere un pastore fisso e i cani abbandonando il pascolo brado, è ovviamente lì che devo attingere i fondi, perchè l’Europa li eroga proprio per questo.

Il direttore del Bauernbund, Rinner, poi ha un ulteriore problema: visto che non è verosimile che il lupo arrivi in tutte le malghe, si verrebbe a creare una situazione di squilibrio interna all’ associazione, per cui alcuni agricoltori continuerebbero a incassare soldi facili (dove il lupo non c’è) e altri invece no (dove il lupo c’è). Da ciò la richiesta di Rinner di scaricare interamente le spese materiali e di personale legati alla presenza dei predatori su un nuovo capitolo di finanziamento pubblico diverso dal Psr e costruito ad hoc. Richiesta fantascientifica per qualsiasi altra categoria che goda di finanziamenti pubblici, costretta a rendicontare euro dopo euro l’utilizzo dei fondi erogati, ma che nel mondo agricolo sudtirolese – che di fatto è un sistema costruito sull’ ottimizzazione dei contributi pubblici – suona ai più quasi come un atto dovuto.

 

branco di Lupo europeo (Canis lupus lupus)

(foto da mailing list ambientalista, Raniero Massoli Novelli, S.D., archivio GrIG)

  1. febbraio 12, 2018 alle 5:50 PM
  2. marzo 13, 2018 alle 2:52 PM

    ecco qui..incredibile, un Lupo ha sbranato un Capriolo. E che mai dovrebbe mangiare? Canederli?

    A.N.S.A., 13 marzo 2018
    Boom di firme a Bolzano per la petizione contro il lupo.
    Lanciata dall’assessore Schuler per più competenze per Provincia. (http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/03/13/boom-di-firme-a-bolzano-per-la-petizione-contro-il-lupo_d31985e2-c504-4cef-beab-262e69253831.html)

    BOLZANO – Sta registrando un vero e proprio boom di firme la petizione online, lanciata dall’assessore altoatesino per l’agricoltura Arnold Schuler, per chiedere più competenze alla Provincia di Bolzano per la gestione del lupo.

    In poco più di 24 ore sono state raccolte 12.000 firme.

    La petizione chiede a Bruxelles “che si adottino immediatamente le necessarie misure per abbassare il livello di tutela del lupo”, mentre a Roma “che si adottino immediatamente le necessarie misure per rendere possibile il prelievo controllato del lupo in Alto Adige, in armonia con le direttive europee”.

    Nei giorni scorsi un lupo è stato avvisto nella valle dell’Adige tra Bolzano e Merano, addirittura in pieno giorno nel zona artigianale del paesino di Terlano. La scorsa notte un lupo avrebbe invece sbranato un capriolo nei pressi del lago di Costalovara sul Renon, sopra Bolzano, informa il portale news altoatesino Stol.it.

  3. marzo 21, 2018 alle 2:51 PM

    da La Stampa, 21 marzo 2018
    Ambientalisti contro contadini, la guerra al lupo divide Bolzano.
    Aumentano le segnalazioni di avvistamenti e di attacchi a caprioli e pecore. Minacce e insulti all’assessore che firma la petizione per gli abbattimenti. (Niccolò Zancan): http://www.lastampa.it/2018/03/21/societa/lazampa/animali/ambientalisti-contro-contadini-la-guerra-al-lupo-divide-bolzano-FwxM3Aldyblkxs9C2oECMK/pagina.html

  4. aprile 11, 2018 alle 5:55 PM

    “Dove è presente il lupo insorgono problemi rilevanti … da parte dei contadini c’è la richiesta di un territorio libero dal lupo”: siamo al totale sprezzo del ridicolo.

    A.N.S.A., 11 aprile 2018
    Conferenza Ue sulla questione lupo il 15 maggio a Bruxelles.
    Dorfmann (SVP), lupi creano problemi, serve azione europea: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/04/10/conferenza-ue-sulla-questione-lupo-il-15-maggio-a-bruxelles_48bcc7ab-737b-47e4-978d-16821b868e06.html

  5. giugno 5, 2018 alle 6:34 PM

    senza vergogna.

    A.N.S.A., 5 giugno 2018
    Troppi lupi e orsi, Bolzano apre a catture o uccisioni. Kompatscher, “solo se non esistono altre soluzioni”. (http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/06/05/troppi-lupi-e-orsi-bolzano-apre-a-catture-o-uccisioni_1afef6e0-82f1-4d75-8493-6c22eb0f0952.html)

    Via libera della giunta provinciale di Bolzano al disegno di legge su orsi e lupi, che prevede anche, in situazioni estreme, la cattura o l’uccisione di alcuni animali. “La Provincia di Bolzano stabilirà i prelievi di singoli esemplari, ma solo a patto che non esista un’altra soluzione e che ciò non pregiudichi il mantenimento della specie. Ogni intervento dovrà essere concordato con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)”. Lo ha annunciato il presidente della giunta provinciale di Bolzano Arno Kompatscher.

    Il disegno di legge “Misure di prevenzione e di intervento concernenti i grandi carnivori” approvato dalla Giunta provinciale su proposta dell’assessore all’agricoltura Arnold Schuler prevede che il presidente della Provincia possa mettere in atto misure per la gestione di orsi e lupi. Sulla base di questo ddl, la Provincia può disporre il prelievo, la cattura o l’uccisione di singoli esemplari, ma solo a condizione che non esista un’altra soluzione valida per la gestione della loro presenza e che il prelievo non pregiudichi il mantenimento, in uno stato di conservazione soddisfacente, della popolazione della specie interessata nella sua area di ripartizione naturale.

    ____________________

    da Il Fatto Quotidiano, 5 giugno 2018
    Lupi e orsi, Trento e Bolzano approvano nuovo ddl: previsto anche l’abbattimento. Le Giunte delle due Province autonome hanno dato l’ok al testo che prevede come ultima ratio la licenza di uccidere, anche nel caso in cui le due specie mettano in pericolo “il sistema alpicolturale del territorio montano provinciale”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/05/lupi-e-orsi-trento-e-bolzano-approvano-nuovo-ddl-previsto-anche-labbattimento/4405834/

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    da La Stampa, 5 giugno 2018
    Troppi lupi e orsi, il Governatore trentino può deciderne l’uccisione o la cattura: http://www.lastampa.it/2018/06/05/societa/troppi-lupi-e-orsi-il-governatore-trentino-pu-deciderne-luccisione-o-catturarli-fhX8CxKrEBVnVYOqmxHI8M/pagina.html

  6. giugno 17, 2018 alle 6:11 PM

    ma quanti Lupi vedono a Bolzano…

    da La Stampa, 17 giugno 2018
    Psicosi lupi a Bolzano, ma sono cani lupo cecoslovacchi: http://www.lastampa.it/2018/06/17/societa/psicosi-lupi-a-bolzano-ma-sono-cani-lupo-cecoslovacchi-9yYWgnxHgKkHzkIn7SqcBJ/pagina.html

  7. luglio 5, 2018 alle 11:28 PM

    A.N.S.A., 5 luglio 2018
    Consiglio Trentino, sì ad abbattimento lupi e orsi pericolosi.
    Enpa, provvedimento è incostituzionale: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/07/05/consiglio-trentino-si-a-gestione-autonoma-lupi-e-orsi_e0716cf5-3fce-49eb-b3f3-e4d8fd33c33c.html

  8. luglio 8, 2018 alle 5:27 PM

    A.N.S.A., 8 luglio 2018
    Costa, presto il piano Lupo per evitare gli abbattimenti.
    Il ministro conferma: “I provvedimenti di Trento e Bolzano saranno impugnati”. (http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/animali/2018/07/08/costa-presto-il-piano-lupo-per-evitare-gli-abbattimenti_d5fe7c61-2896-41cd-99a8-ab31503377c8.html)

    Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, accelera sul piano lupo per evitare gli abbattimenti e conferma l’intenzione di impugnare i provvedimenti di Trento e Bolzano.

    ‘Il Piano Lupo, che intendo portare prossimamente in Conferenza Stato Regioni escludendo il passaggio tutt’altro che utile sugli abbattimenti selettivi, – annuncia il ministro – conterrà le strategie, le misure e le azioni giuste per offrire una risposta concreta anche alle richieste dei territori di governare la coesistenza tra uomo e specie animali, tutelando economie e la biodiversità”.

    ___________________________

    da Il Fatto Quotidiano, 8 luglio 2018
    Lupi e orsi, Trento e Bolzano approvano le leggi sugli abbattimenti. Ministro Costa: “Le impugnerò, uccidere non serve”.
    Il testo autorizza “il prelievo, la cattura o l’uccisione di esemplari” della specie Ursus arctos e Lupus canis. Per il titolare del dicastero dell’Ambiente siamo “dinanzi a una palese violazione” della Costituzione: “Invito le due Province a fare un passo indietro e lavorare al Piano Lupo”. Poi annuncia al Corriere: “Carcere per i bracconieri”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/08/lupi-e-orsi-trento-e-bolzano-approvano-le-leggi-sugli-abbattimenti-ministro-costa-le-impugnero-uccidere-non-serve/4478665/

  9. luglio 10, 2018 alle 2:54 PM

    da La Stampa, 9 luglio 2018
    Il ministro Costa: su lupi e orsi occorre trovare alternative all’abbattimento o impugnerò la legge: http://www.lastampa.it/2018/07/09/societa/il-ministro-costa-su-lupi-e-orsi-occorre-trovare-alternative-allabbattimento-o-impugner-la-legge-UWpBdeE5HDdqM8M0XvtBdL/pagina.html

    • M.A.
      luglio 10, 2018 alle 4:05 PM

      Alcuni dicono che basti solamente ricevere congrui risarcimenti per i danni (così se si abbassa ulteriormente il prezzo del latte, conviene farlo divorare il bestiame piuttosto che accudirlo); altri che servono recinzioni elettrificate per proteggere il bestiame; e altri ancora che servano le stesse recinzioni lungo le strade per tutelare gli automobilisti e la vita del lupo stesso. Mi viene da sorridere e penso che in fin dei conti, in un habitat del genere gira che ti rigira, tra reti, recinti e aziende, sia che vengano concessi sti abbattimenti o meno come ultima spiaggia, chi ci perde è sempre sto povero lupo.Vivo si, ma prigioniero a casa sua! Almeno regolando la densità si da garanzia ai superstiti di vivere liberi e da lupi, accettando la sua etologia. Qui si pretende che viva da prigioniero e che da lupo si trasformi in agnello. Siamo esseri bizzarri noi, anche nel bene (preservargli la vita) si riesce a fare del male (rinchiuderlo in appezzamenti del bosco).

      • luglio 10, 2018 alle 4:14 PM

        e chi vuol rinchiuderlo? Noi proprio no, soprattutto non vogliamo rinchiuderlo in menti veramente piccole…

        Stefano Deliperi

      • M.A.
        luglio 10, 2018 alle 4:26 PM

        Sarebbe il caso di limitare il numero di aziende sul territorio. In Trentino come in Sardegna. Certi campi anche da noi sono sovraffollati di bestiame e non lasciano più crescere l’erba. Altro che caso Lupo o pacifica convivenza, qui si rischia di arrivare a vere e proprie forme di assistenzialismo sulle spalle di lupi e orsi. I recinti, la frammentazione dei boschi con la chiusura tramite recinzioni antilupo dei terreni privati, è inserita tra i 22 punti. Ma se chiudo io nella mia azienda, chiudi tu nel tuo agriturismo, chiude quell’altro nella fattoria didattica vicino a noi, tra strade statali provinciali e comunali, dove vive questo lupo? e l’orso? e il cinghiale? vuoi vedere che forse forse. Il problema siamo noi non loro che abbiamo occupato i loro spazi. Questo si, però dal momento che lo Stato non arriverà mai a dire al privato: ” signore qui lei è di troppo, deve chiudere e lasciare spazio al lupo”, forse la soluzione migliore è controllare la densità del lupo e far vivere i supersititi in maniera libera e dignitosa. Se mi toccano una vacca o 2 cavalli, pazienza. Sarò risarcito. Diversamente, si continua ad anestetizzare il sistema a suon di euro ed il lupo sarà la scusa buona per aprire attività e far cassa.

      • luglio 10, 2018 alle 4:47 PM

        cerchiamo di essere seri: su tutte le Alpi centrali e orientali si stima la presenza di una trentina di Lupi, suddivisi in 4-5 branchi.
        Ma di quale “densità” parliamo?
        Sotto c’è il solito paraculismo assistenzialista della pluriassistita agricoltura del Trentino e dell’Alto Adige. Hanno anche le recinzioni gratuite, per capirci. Nell’articolo ripreso è ben evidenziato e nessuno s’è sognato di smentire.

        Si preoccupassero di ridurre l’uso pestilenziale di anticrittogamici nelle valli, andassero a verificare i picchi di malattie tumorali…

        Stefano Deliperi

      • M.A.
        luglio 10, 2018 alle 5:42 PM

        “quel paraculismo assistenzialista” è sempre esistito, tant’è che in tanti si sono chiesti il perchè non venissero trasformati in dipendenti statali. Unica categoria dove piovono fondi da ogni dove. Laddove non c’è siccità, incendi o alluvioni, ci sono orsi, lupi e cinghiali. Ora non si deve fare di tutta l’erba un fascio, non sarebbe giusto anche perchè sono sicuro che di gente che subisce danni anche dal lupo ce n’è. Per presentare domanda di risarcimenti alle province sicuramente ci sono perizie svolte da tecnici e veterinari che certificano. Però, oggi anche con questo Ministro non si trova la soluzione al problema ma anzi, hanno trovato ciò che cercavano. Se quelli promettevono abattimenti per interrompere l’assistenzialismo, questi invece vogliono proseguire sulla strada di Gentioloni. Che sia giusto o sbagliato io questo non lo so. Ma chiunque stia veramente dalla parte del lupo, se ritiene che il piombo non sia la soluzione, non può essere favorevole alla frammentazione degli habitat e all’interruzione dei corridoi biologici della specie con la recinzione delle valli. Non perchè il metodo venga ritenuto incruento vuol dire automaticamente che sia più ecologico dell’abbattimento, anzi. Questo e’ il mio punto di vista, e più guardo quella foto nell’articolo su “Togliete quella maledetta recinzione dal Golgo!” su quel cinghialetto morto poichè incastrato sotto la reticella più me ne convinco, ancor di più pensando ai grandi spostamenti di una specie come il lupo.

      • luglio 10, 2018 alle 6:38 PM

        si deve semplicemente lasciare il Lupo in pace. Curiosamente, se sarà fatto, saranno tenute “sotto controllo” anche le popolazioni di Cinghiale e di Cervidi. E diminuiranno anche gli indennizzi “facili”. Il Lupo è un vero “guastafeste” 😛

        Stefano Deliperi

  10. luglio 13, 2018 alle 2:48 PM

    un po’ di buon senso.

    da Il Fatto Quotidiano, 12 luglio 2018
    Veneto, Zaia non firma la proposta della Lega sull’abbattimento dei lupi: “Decide il ministro Costa”.
    Il governatore ha così fatto sapere di allinearsi con il ministro dell’Ambiente dell’esecutivo nazionale. Il quale non è affatto favorevole alla riduzione della fauna attraverso forme, seppur selezionate, di uccisione degli animali. (Giuseppe Pietrobelli): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/12/veneto-zaia-non-firma-la-proposta-della-lega-sullabbattimento-dei-lupi-decide-il-ministro-costa/4488544/

  11. Maggio 9, 2019 alle 6:12 PM

    sprezzo del ridicolo.

    A.N.S.A., 9 maggio 2019
    Falò anti-lupo sulle montagne in Alto Adige.
    Iniziativa degli allevatori, serve controllo popolazione lupi: http://www.ansa.it/trentino/notizie/2019/05/09/falo-anti-lupo-su-montagne-in-alto-adige_65e91de9-7639-4981-bc10-ae4dc028d6a2.html

  12. agosto 23, 2019 alle 6:29 PM

    ovviamente il “problema” è il Lupo…

    da Il Fatto Quotidiano, 22 agosto 2019
    Trentino, moria di pecore nei pascoli in alta quota: 180 animali trovati senza vita a Borzago.
    Gli esami autoptici riveleranno se la causa è una malattia o la denutrizione. Gli ovini erano arrivati da Modena il 6 luglio scorso: l’assenza di attitudine alla vita in quota potrebbe avere avuto un ruolo. A monte, in ogni caso, c’è il fenomeno del “prestito” degli animali ai fini del pascolo per mantenere i contributi assegnati dalla Politica Agricola Comune europea e dal Piano di sviluppo rurale provinciale. (Giuseppe Pietrobelli): https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/22/trentino-moria-di-pecore-nei-pascoli-in-alta-quota-180-animali-trovati-senza-vita-a-borzago/5403361/

  1. gennaio 3, 2018 alle 12:24 am

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