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A Calasetta si vuol anticipare la nuova legge regionale urbanistica?


Sardegna, costa meridionale

anche su Il Manifesto Sardo (“A Calasetta si vuol anticipare la nuova legge regionale urbanistica?), n. 242, 16 luglio 2017

 

Un campo da golf da 18 buche e un connesso complesso turistico-edilizio a Cala Lunga, sulla costa di Calasetta (SU), per un’estensione complessiva di 150 ettari, costituiscono l’elemento più evidente del piano urbanistico comunale (P.U.C.) del centro sulcitano recentemente adottato con deliberazione Consiglio comunale n. 7 del 4 maggio 2017.

Ma non si tratta di una novità isolata.

Per certi aspetti, infatti, sembra quasi anticipare gli scenari più deleteri potenzialmente determinati da quella che potrebbe essere la nuova legge urbanistica regionale proposta dalla Giunta Pigliaru, una volta passata al vaglio di Commissione permanente competente e Aula del Consiglio regionale.[1]

L’intero territorio comunale di Calasetta è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e rientra nella fascia costiera di cui al piano paesaggistico regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero, D.P.Re. 7 settembre 2006, n. 82) eppure nel P.U.C. adottato è presente un’ingente possibilità di trasformazione del territorio costiero a fini turistico-golfistici mediante accordo di programma, strumento che sembra proprio rieccheggiare quei “programmi e progetti ecosostenibili di grande interesse sociale ed economico” previsti dall’art. 43 della proposta di legge regionale urbanistica con possibilità di deroga permanente alla pianificazione paesaggistica e territoriale.

Allo stato attuale, in ogni caso, la previsione del piano adottato è in palese contrasto con il piano paesaggistico regionale: l’intera area interessata dalla suddetta pianificazione rientra nella fascia costiera di cui agli artt. 19-20 delle norme tecniche di attuazione (N.T.A.) del P.P.R., dove in via generale “è precluso qualunque intervento di trasformazione nelle aree inedificate” (art. 20, comma 1°, lettera a, delle N.T.A. del P.P.R.) e “non è comunque ammessa la realizzazione di … nuovi campeggi e strutture ricettive connessi a campi da golf “ (art. 20, comma 2°, lettera b, n. 3, delle N.T.A. del P.P.R.).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha, quindi, inoltrato (14 luglio 2017) uno specifico atto di intervento “con osservazioni” nella procedura di approvazione del P.U.C. di Calasetta, chiedendo l’eliminazione della previsione del campo da golf con connesso complesso immobiliare perché in contrasto con il sovraordinato P.P.R.

La Sardegna – e in particolare le sue coste – corrono nuovamente gravi pericoli e con loro il futuro dell’intera collettività isolana.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

_____________

[1] qui i testi del disegno di legge regionale:

 

mare

(foto M.F., S.D., archivio GrIG)

 

  1. Mara
    luglio 18, 2017 alle 8:39 am

    E’ un pezzo di costa ancora intatto, se guardate qualche video con il drone. Sono pazzi a costruire qui. Miracolosamente non c’è traccia d’asfalto sulla strada d’accesso, vera chiave per la rovina dei luoghi. Ancora non hanno capito che il maggior fascino della Sardegna è la sua aura “selvaggia”. E’ questo che cercano i turisti. Di campi da golf (inutilizzati…) è pieno il Mediterraneo.

  2. Francesco
    luglio 18, 2017 alle 11:23 am

    Un ritorno all’antico. Campi da golf come cavalli di Troia per l’impianto di enormi speculazioni edilizie. Credo che l’analisi fatta dal GRIG sia giusta: Il Comune di Calasetta ha anticipato i tempi. Oltre al fatto della totale illegalità urbanistica -( chissà perché quando è scudata dalla politica, l’illegalità scompare, non è più crimine- mentre in teoria dovrebbe essere l’esatto contrario )- vi è poi l’ aspetto, forse trascurato, dell’ uso della risorsa idrica. Superata una certa portata l’acqua, posto che esista e pur captata da privato, per legge diviene pubblica. Possiamo davvero dedicare la preziosa risorsa a questo uso? Ma forse questo è un trascurabile dettaglio ,il green sarà sintetico ?

  3. Carlo Forte
    luglio 19, 2017 alle 10:21 am

    Gniampu I cumpè…..Visto che a carloforte non ne parlano più perchè non farlo a calasetta?Sempre di tabarchini si tratta…..

    • Mario
      luglio 19, 2017 alle 7:26 PM

      Con calma Carlo non è detta l’ultima parola, visto che ora in comune ci sono i nipotini di quelli della Baia d’Argento…

      • Carlo Forte
        luglio 20, 2017 alle 10:42 am

        A proposito Di Baia d’argento,ma la discarica di pietre all’ex Campeggio (oramai è tutto ex)quando la toglieranno?Doveva essere provvisoria,invece è ancora li….

  4. luglio 19, 2017 alle 3:03 PM

    da L’Unione Sarda, 18 luglio 2017
    Calasetta, il piano urbanistico contestato anche dagli ambientalisti. (Andrea Scano): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/07/18/calasetta_il_piano_urbanistico_contestato_anche_dagli_ambientalis-68-624542.html

  5. Mario
    luglio 21, 2017 alle 9:39 PM

    era esattamente come ti dicevo Carlo il delegato all’ambiente è lo stesso che quando hanno scaricato nel campeggio faceva l’assessore.
    loffua l’ambientalista

  6. Anna Rita Melis
    luglio 23, 2017 alle 1:15 am

    Credo che sia necessario tutelare il nostro mare e il nostro territorio, perché rappresentano la bellezza autentica della nostra Isola che va amata, rispettata e non devastata dall’ agire distruttivo dell’uomo.

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