Carloforte, dove il rispetto delle normative ambientali è un optional.
A Carloforte (CI) l’abusivismo edilizio ha prosperato, a corrente alterna, spesso e volentieri.
Come si può pretendere, però, che i cittadini siano rispettosi di leggi e normative ambientali, quando il primo ad applicarle disinvoltamente (per non dire altro) è il proprio Comune?
E’ il caso dell’allestimento dello spazio per concerti denominato Palapaize, realizzato disinvoltamente e illegittimamente dal Comune, demolendo parzialmente l’ex Stadio comunale “Pino Solitario”.
Il suo mantenimento è autorizzato?
Qualche dubbio è lecito averlo, visto che il Servizio Tutela Paesaggistica di Cagliari della Regione autonoma della Sardegna ha affermato chiaramente (nota prot. n. 40911/TP/CA-CI del 21 ottobre 2016) che l’autorizzazione paesaggistica (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) aveva quale “data di scadenza del periodo di vigenza” il “30.09.2016”, termine abbondantemente trascorso senza alcuna rimozione delle strutture e senza che nemmeno sia stato finora consegnato alla Struttura regionale preposta alla tutela paesaggistica il “provvedimento finale di chiusura della Conferenza (di servizi del 23 maggio 2016, n.d.r.), senza il quale non si può ritenere né emessa né efficace l’autorizzazione”.
Nessuna rimozione sembra sia stata fatta, anzi, con deliberazione Giunta comunale di Carloforte n. 32 del 24 febbraio 2017, è stato approvato il progetto definitivo per la “Riqualificazione dell’ex Stadio Pino Solitario con realizzazione di un’area per spettacoli e area per lo sport”.
Non solo.
Si è ancora in attesa del ripristino ambientale coattivo relativo alla condizione della viabilità rurale nelle campagne di Sabino, illecitamente asfaltata curiosamente senza alcun incarico da parte del Comune ma con pagamento da parte dello stesso Comune.
Infatti, su diffida regionale con ordinanza dirigenziale n. 41/2015 del 14 dicembre 2015 il Responsabile dell’Area tecnica del Comune di Carloforte ha disposto “la dovuta rimozione dello strato bituminoso e la rimessa in pristino dello stato dei luoghi” e con determinazione di liquidazione del Responsabile dell’Area servizi del Comune di Carloforte n. 124/2016 del 24 febbraio 2016 è stato liquidato l’importo complessivo di euro 35.014,75 in favore della Professionisti del paesaggio s.r.l. per i lavori di bitumazione stradale abusivi e oggetto del provvedimento di ripristino ambientale a spese del trasgressore.
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, Servizio Tutela Paesaggistica di Cagliari della Regione autonoma della Sardegna, Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari sono ampiamente informati, anche grazie alle varie segnalazioni del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus.
In questi giorni (7 aprile 2017) è seguita una nuova istanza ecologista per la rimozione delle opere non autorizzate e il ripristino ambientale.
E allora che si fa? Si premia la disinvoltura e si buttano nel cestino le norme di tutela ambientale e del territorio?
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
Il sindaco Simeone perde un’occasione per tacere.
Leggiamo le dichiarazioni del sindaco di Carloforte Marco Simeone in merito alla richiesta di informazioni ambientali e adozione di provvedimenti effettuata (7 aprile 2017) dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus riguardo lo spazio per spettacoli “Palapaize” e la bitumatura della viabilità rurale in località Sabino e non possiamo che prendere atto del suo benaltrismo.
Nessuna risposta sui fatti documentati da atti pubblici oggetto dell’istanza, ma illazioni stizzite che meritano qualche considerazione:
* il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, come noto, ha svolto per un anno (novembre 2011 – ottobre 2012) le attività di informazione ambientale nell’ambito del progetto pilota “Isola ecologica del Mediterraneo“ con l’EcoSportello Carloforte: attività di sportello settimanale, oltre 300 utenti, soprattutto carlofortini, numerosissimi temi ambientali trattati (energie alternative, gestione dei rifiuti, raccolta differenziata, usi civici, monitoraggi ambientali, raccolta del sale, ricettività animal friendly, ecc.). Qui un articolo riassuntivo: https://ecosportellocarloforte.wordpress.com/2012/10/31/un-anno-insieme-allecosportello-di-carloforte/ E’ semplicemente falso che l’attività sia durata, con convenzione con il Comune, “negli anni dal 2007 al 2012”, come allude il sindaco Simeone;
* Carloforte è un vero e proprio gioiello ambientale, ma, purtroppo, negli ultimi decenni soffre di “criticità ambientali”, come afferma il sindaco Simeone e come ha denunciato sistematicamente il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus fin dall’inizio degli anni ’90 del secolo scorso, cioè da quando esiste. La differenza è che un sindaco ha poteri di intervento e di gestione, un’associazione ecologista può solo fare da impulso e offrire la sua collaborazione. C’è chi l’accetta e, magari, la sollecita e chi no, volendo polemizzare a ogni costo: non cambia nulla, le normative di salvaguardia del territorio vanno rispettate ugualmente;
* se, poi, volessimo testare la sensibilità ambientale del Comune di Carloforte, basterebbe parlare dell’eco-mostro della Caletta, autentico scempio che ha attraversato varie esperienze amministrative, comprese quelle guidate dal sindaco Simeone, oppure del perdurante mancato recupero da parte dello stesso Comune di svariati ettari di terreni a uso civico appartenenti ai cittadini di Carloforte;
* curioso: proprio la centrale eolico-fotovoltaica di Nasca e le discariche abusive, comprese quelle con amianto, a cui si riferisce il sindaco Simeone sono state oggetto di azioni legali del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus con l’obiettivo rispettivamente di farla finalmente funzionare, producendo energia pulita e di far attuare la bonifica ambientale. Villa Gandolfo è stata oggetto di un intervento di restauro autorizzato e finanziato dalla Giunta regionale (deliberazione n. 52/23 del 3 ottobre 2008) con le varie autorizzazioni: il risultato non piace al sindaco Simeone? E’ in suo potere promuovere le modifiche che ritiene. Basta essere poi autorizzati a farle…
Piaccia o non piaccia, a una richiesta di informazioni ambientali è obbligo di legge rispondere (artt. 14, comma 3°, della legge n. 349/1986, 3 sexies del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i., 2-3 del decreto legislativo n. 195/2005), anzi, ormai è operativa la disciplina sull’accesso civico (decreto legislativo n. 33/2013, come modificato e integrato dal decreto legislativo n. 97/2016): tutte queste informazioni dovrebbero esser disponibili sul sito web istituzionale dell’Ente pubblico.
Meno polemiche sterili, più fatti concreti.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
La Legge si applica solo quando torna utile, specie quando permette di introitare finanziamenti pubblici da cui distrarre somme per interessi altri.
Il rispetto della normativa ambientale poi non è neppure un optional, è un’insopportabile imposizione che lacera le carni di imprenditori, amministratori, funzionari pubblici e cittadini con interessi perlomeno opachi.
Lo so che non è di conforto, ma da quest’altra parte del Canale non si sta meglio:
il “menefotto” impera e ingrassa.
dalla Gazztta del Sulcis, 7 aprile 2017
CARLOFORTE: IL RISPETTO DELLE NORME AMBIENTALI È UN OPTIONAL. (Vincenzo Diana): http://www.gazzettadelsulcis.it/carloforte-il-rispetto-delle-norme-ambientali-e-un-optional/
Cosa ci si può aspettare da un elemento simile? La cosa che fa una certa impressione, è l’omertà, il silenzio connivente o solo furbetto, dei carlofortini. Continueranno a votarlo, nonostante tutto.
Una bella passata di commissario profetizzio per fare un po’ di pulizia.
Insomma decidetevi.Questi benedetti lavori,si potevano fare?Se no perchè nessuno inter viene?
chi i vigili?
Che schifezza………
Non ho capito dove vuole parare il primo cittadino di Carloforte alludendo al Grig,ma riusciremo a capire se I lavori si potevano fare o nò?Grig se ci sei batti un colpo…..Raccontaci un pò di villa gandolfo o dei rottami eolici
leggi, in questo blog c’è già scritto 😉
Grazie Grig
Ma se non si smonta,chi dovrebbe far smontare?Non dovrebbe essere una cosa tanto difficile l’applicazione di una legge,o no?
la Regione – Servizio Tutela Paesaggistica 😉
Buonanotte………come si può pensare ad un intervento da parte regione?Ci pigliaru per I fondelli da un bel pò…..
Ma allora Nek e la Mannoia dove devono fare i loro concerti?
Visto l’afflusso dell’anno precedente basterebbe il palco del lungomare.
Smontato 3 giorni fa il palapaise è stato rimontato di nuovo.Il rispetto delle normative ambientali è un optional?Certo che lo è,visto che è la regione stessa a gestirlo.Il cane si morde la coda,noi le mani ostaggi del malaffare…….
c’è un cartello “inizio lavori”?
Non lo so,l’ho visto salendo ieri al Guardiamori.Ma dai Grig è normale che se lo hanno montato hanno le autorizzazioni.
..yes, of course 😉
Che mi dici Grig sul Palapaize?Tappeto Penelope?Si tesse di giorno e si disfa di notte?Mi ricorda la storia dei ladri di Pisa ……..
che ti dico? Sai leggere?
Il GrIG ha fatto le segnalazioni e le denunce che poteva fare in base alla legge, il resto non spetta al GrIG. Il resto spetta a Regione, Comune di Carloforte e Magistratura. A ciascuno il suo. 😉
Non ti arrabbiare Grig,non fai parte dei ladri Pisa…….Mi chiedo però,dov’è la legge sempre pronta a colpire I più deboli?
stasera Nek fara il concerto all’abusivo Palapaiese oppure è cambiata la location come il sindaco?
da L’Unione Sarda, 2 marzo 2018
Carloforte, scoppia la polemica sullo smantellamento del Palapaise. (Andrea Scano): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/03/01/carloforte_scoppia_la_polemica_sullo_smantellamento_del_palapaise-68-703027.html