Condanna penale definitiva per abusivismo edilizio a Carloforte.
La Corte di cassazione (III Sezione) ha dichiarato inammissibili i ricorsi relativi alla realizzazione abusiva di parte di un hotel in località Spagnole-Bellavista, in Comune di Carloforte (CI).
Confermata, quindi, la sentenza dell’11 gennaio 2013 della Corte d’Appello di Cagliari (presidente Fiorella Pilato, consiglieri Giovanni Lavena e Nicola Clivio), che, a sua volta, aveva confermato la sentenza del 27 ottobre 2011 del Tribunale penale di Cagliari (presidente Massimo Poddighe, p.m. Emanuele Secci) di condanna di Andrea Masala e Raffaele Grosso, funzionari del Comune di Carloforte (1 anno e 8 mesi di reclusione, con la condizionale), Maria Chiara Antonietta Masnata e Dino Ferrando (titolari della SDM s.r.l., 1 anno e 6 mesi, con la condizionale), Sergio Conte (direttore dei lavori, 1 anno e 6 mesi, con la condizionale), Domenico Tavella (titolare degli immobili, 1 anno e 2 mesi, con la condizionale).
E’ stata comminata anche l’interdizione dai pubblici uffici per la durata della pena per i funzionari comunali e, soprattutto, la demolizione degli abusi edilizi realizzati e il ripristino ambientale (condizione di sospensione della pena) ed è stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura per la valutazione di ulteriori posizioni.
Non è quindi detto che sia sufficiente il successivo provvedimento di conferma di legittimità parziale della concessione edilizia n. 105/2005, annullamento in sede di autotutela delle concessioni edilizie n. 54/2006 e n. 50/2007 e accertamento di conformità ai sensi degli artt. 36 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. e 16 della legge regionale n. 23/1985 e s.m.i. (determinazione n. 315 del 31 maggio 2013).
La vicenda è sorta dall’inoltro alle amministrazioni pubbliche e alla magistratura competenti di una specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni provvedimenti (3 marzo 2007) da parte delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, a cui era seguito il sequestro penale (26 ottobre 2007) da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari eseguito dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale.
Con deliberazione n. 17 del 6 luglio 2001 il Consiglio comunale di Carloforte aveva autorizzato il rilascio della concessione edilizia per “lavori di trasformazione di un fabbricato rurale in un punto ristoro con zona ristorante all’aperto”, con successiva deliberazione n. 23 del 15 maggio 2003 aveva autorizzato in deroga degli standards urbanistici (art. 17 del regolamento edilizio allora vigente) la realizzazione di n. 8 nuovi fabbricati per n. 20 posti letto. In seguito (nota n. 9471 del 13 novembre 2003) l’Assessorato reg.le P.I. BB.CC. – Servizio tutela del paesaggio di Cagliari aveva rilasciato il nullaosta paesaggistico. Con la concessione edilizia n. 105 del 20 dicembre 2005 venivano definitivamente assentiti i lavori in progetto, con inizio dei lavori entro un anno ed agibilità entro i tre anni successivi.
Secondo gli accertamenti di magistratura e polizia giudiziaria, i lavori sono risultati difformi, in violazione di normative di tutela paesaggistica e privi della necessaria valutazione di incidenza ambientale. Da lì il procedimento penale ora conclusosi con sentenza definitiva.
L’intera Isola di San Pietro è tutelata con specifico vincolo paesaggistico e dal piano paesaggistico regionale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), nonché dalla presenza di sito di importanza comunitaria – S.I.C. e zona di protezione speciale – Z.P.S. (Rete Natura 2000, direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora).
Ora vi sono le migliori opportunità per una corretta gestione del territorio, anche grazie alla presenza di un ampio demanio civico (legge n. 1766/1927, legge regionale n. 12/1994 e s.m.i.) e di un importante progetto di sviluppo sostenibile (“Isola ecologica del Mediterraneo”) con diverse iniziative elevate a “esempi di eccellenza”, ma rimane da fare la massima chiarezza sugli effetti dell’inquinamento di origine industriale (polo industriale di Portovesme) e il più fermo contrasto all’abusivismo edilizio.
Ovviamente, l’attuale situazione di incertezza amministrativa determinata dalle note vicende penali che hanno coinvolto il sindaco Marco Simeone ha di fatto fermato ogni possibile positiva politica ambientale.
Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra
da L’Unione Sarda, 3 novembre 2013
CARLOFORTE. Cassazione. Abusi edilizi nell’hotel, ricorsi respinti.
CARLOFORTE. Diventa definitiva la condanna per abuso edilizio e abuso d’ufficio che la Corte d’appello di Cagliari aveva comminato, a vario titolo, nei confronti di Dino Ferrando, Chiara Antonietta Masnata, Andrea Masala, Raffaele Grosso, Sergio Conte e Domenico Tavella, rimasti implicati nella vicenda dell’albergo “Le Terrazze”.
IL RICORSO. La Corte suprema di Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso dei sei imputati. In secondo grado erano stati condannati a un anno e 2 mesi Ferrando, Masnata e Conte (i primi due committenti, il terzo – fratello del vice sindaco Walter Conte – progettista e direttore dei lavori), a un anno e 6 mesi Tavella (rappresentante della società costruttrice), a un anno e 8 mesi Masala (responsabile comunale area Urbanistica) e Grosso (responsabile comunale del procedimento). La costruzione dell’albergo era stata commissionata da Dino Ferrando e Chiara Masnata, cognato e suocera del vice sindaco. Secondo l’accusa era stato realizzato (in zona sottoposta a vincolo e senza l’autorizzazione paesaggistica regionale) un edificio integralmente diverso rispetto al progetto approvato dalla commissione edilizia. Per Andrea Masala (rimasto poi coinvolto anche nella vicenda dello stadio Is Arenas) e Raffaele Grosso anche l’accusa di abuso d’ufficio.
LA SENTENZA. La terza sezione della Cassazione ha ritenuto non ammissibili i ricorsi presentati dagli avvocati Pietro Vitiello, Cesare Rombi, Roberto Nati, Salvatore Casula e Alessandro Dedoni. Fra le varie motivazioni, alcune erano basate sulla presunta assenza della volontà degli imputati di compiere i reati con dolo (elemento soggettivo), sul fatto che le volumetrie non sarebbero aumentate e sull’accertamento di conformità (sanatoria) rilasciato lo scorso giugno. Proprio il condono potrebbe salvare l’albergo dall’arrivo delle ruspe: il giudice per l’esecuzione della pena potrebbe tenerne conto. Infine, la Cassazione ha condannato ciascun imputato anche al pagamento delle spese processuali e a mille euro per la Cassa delle ammende. (a. s.)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
Caro Stefano
ora sei convinto che l’albergo sia effettivamente del vice sindaco?
ciao e buon lavoro…
caro MArio,
come dovresti sapere, non c’è scritto da nessuna parte.
Stefano Deliperi
Non c’è da gioire,anzi………..Mi chiedo come sia possibile che le cricche edili continuino a gestire sotto la luce del sole il malaffare?Tutti sapevano di quello che avveniva nella zona di calalunga,vigili,carabinieri e forestale compresa.Sarà ben difficile il ripristino ambientale,perchè si parla di centinaia di pini tagliati e adattamento del terreno con tonnellate di pietrame riportato.Nonostante questo e le leggi tanto decantate a carloforte basta pagare e si continua a costruire dove si vuole e quanto si vuole,tanto a parte voi chi controlla?Anche io vi auguro buon lavoro e spero che le istituzioni sane affondino il bisturi in queste putrescenze
infatti, non gioiamo.
Grazie per l’augurio, ce n’è bisogno.
Stefano Deliperi
e delle Colonne ne rimane solo una 😮
A.N.S.A., 21 novembre 2013
Maltempo: giù monumento naturale sardo.
A Carloforte crolla una delle due colonne simbolo del paese. (http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2013/11/21/Maltempo-giu-monumento-naturale-sardo_9660836.html)
CARLOFORTE (CARBONIA IGLESIAS), 21 NOV – Il maltempo e le violente mareggiate non hanno risparmiato neppure Carloforte dove è andato a picco ciò che restava di una delle 2 colonne. Il monumento naturale di interesse nazionale situato sull’isola di S.Pietro, lungo la costa sud occidentale della Sardegna, è diventato negli anni punto di riferimento e meta attrattiva per migliaia di turisti sia da terra sia da mare. “Delle 7 colonne originarie ne è rimasta ora solo una”, ha detto il vicesindaco Valter Conte.
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da La Nuova Sardegna, 21 novembre 2013
Maltempo, la mareggiata abbatte una delle colonne di San Pietro
Carloforte, decretate monumento naturale regionale e diventate simbolo dell’isola, ora rischiano di scomparire. CON FOTO (Simone Repetto): http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2013/11/21/news/maltempo-la-mareggiata-abbatte-una-delle-colonne-di-san-pietro-1.8154174
da La Nuova Sardegna, 30 gennaio 2014
Salvaguardia ambientale, finanziamenti in arrivo.
A Carloforte riprendono fiato i progetti per le bonifiche, i rimboschimenti e le pulizie dei canali: http://lanuovasardegna.gelocal.it/carbonia/cronaca/2014/01/29/news/salvaguardia-ambientale-finanziamenti-in-arrivo-1.8563460
e l’albergo della caletta allora?
l’albergo della Caletta è un “eco-mostro”, ma – per quanto abbiamo potuto accertare – “legittimo”, cioè in possesso delle autorizzazioni urbanistico-edilizie e ambientali.
Qui puoi trovare maggiori informazioni: https://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2013/08/24/lecomostro-della-caletta-a-carloforte/