La Limantria aggredisce i boschi sardi.


Lymantria dispar su un tronco d'albero

Lymantria dispar su un tronco d’albero

Ormai da qualche anno la Limantria (Lymantria dispar), farfalla ampiamente diffusa in mezzo mondo, sta aggredendo i boschi della Sardegna.

La situazione è ben conosciuta dalla Regione autonoma della Sardegna, ma, nonostante più campagne di lotta biologica, l’invasione dei c.d. insetti defogliatori continua dalla Gallura al Sulcis.

In particolare nel corso del 2016 si sono moltiplicati gli allarmi e le richieste di aiuto, da Alà dei Sardi al Monte Arci, al Sulcis, in gran parte sono interessate le sugherete.

Asinara, Elighe Mannu, alberi defogliati a causa della Lymantria dispar

Asinara, Elighe Mannu, alberi defogliati a causa della Lymantria dispar

Può esser affrontata efficacemente con il parassita antagonista Bacillus thuringiensis, ma, finora, i risultati non sono pari alle aspettative: ultime segnalazioni delle devastazioni della Limantria sono nel bosco di Elighe Mannu, unica formazione boschiva superstite dell’Asinara, e nel bosco di Fanebas- Gambarussa, nel bel mezzo di Gutturu Mannu, la più estesa formazione forestale del Mediterraneo.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha provveduto (28 luglio 2016) a rilanciare le segnalazioni pervenute al Corpo forestale e di vigilanza ambientale per i provvedimenti di competenza.

Altro che tagli boschivi “ecosostenibili”, questa è un’emergenza da affrontare con serietà e decisione!

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

bosco di Fanebas, alberi privi di foglie a causa della Lymantria dispar (luglio 2016)

bosco di Fanebas, alberi privi di foglie a causa della Lymantria dispar (luglio 2016)

(foto Eugenio Cossu, Massimo Bongini)

  1. Riccardo Pusceddu
    luglio 30, 2016 alle 1:04 PM

    Ci sono anche dei coleotteri predatori che in un ecosistema bilanciato fanno la loro parte, in particolare quelli appartenenti al genere Carabus che sono abbastanza diffusi in Sardegna.

    • Terrae
      luglio 30, 2016 alle 6:06 PM

      Ciao Riccardo.
      In quale stadio dello sviluppo della Limantria colpiscono i coleotteri del genere Carabus?

      Sai se tra i predatori del Bombice dispari, nei suoi vari stadi di sviluppo, vi siano anche uccelli insettivori, piccoli rettili (lucertole, gechi) e piccoli mammiferi (topi)?

      • Riccardo Pusceddu
        agosto 1, 2016 alle 3:42 am

        Il carabo di olimpia per esempio e’ abbastanza comune in Sardegna e preda i bruchi della limantria ma anche i bruchi di altre specie. Molte specie di volatili predano sia i bruchi che gli insetti allo stato adulto. Anche i topi credo si cibino di lepidotteri, soprattutto allo stadio di immagine, come viene definito lo stato adulto degli appartenenti a questo ordine. Naturalmente anche pipistrelli e nottole ne fanno strage, di questa come della maggiorparte delle specie di falene, a seconda della taglia ovviamente.
        Se vuoi saperne di piu non hai che da guardare alle risorse disponibili in rete.

      • Gaetano Fichera
        agosto 1, 2016 alle 9:35 am

        Ciao, le nottole (in Sardegna è presente solo la leisleri) in Sardegna nelle sugherete, una delle cause potrebbe essere la mancanza di rifugi idonei per la specie.
        Un installazione di bat-box potrebbe contribuire alla disponibilità di roost (rifugi)

  2. G.C.
    luglio 31, 2016 alle 8:52 PM

    Calosoma sycophanta è il coleottero che divora i bruchi della limantria. Sia allo stadio larvale che da adulto è un attivo predatore. Ricordo che alcuni esemplari mi prendevano i bruchi dalle mani. Non so se sia l’unico predatore, non credo, ma è l’unico che ho osservato e spesso è molto numeroso.

    La Limantria compare in maniera massiccia con cicli di circa dieci anni ma sapevo che la lotta biologica elimina anche molti altri lepidotteri.

  3. Gaetano Fichera
    luglio 31, 2016 alle 9:40 PM

    Ciao, è risaputo che la limantria è predata dai pipistrelli. I maschi sono più esposti a i pipistrelli che volano sfarvallegianto mentre le femmine, che volano di meno dei maschi sono predati dai pistrelli “spigolatori” che raccolgono la preda dal substrato. Ovviamente, nonostante la Sardegna sia uno degli hot spot del mediterraneo per i chirotteri ( è anche l’unico posto di europa con un pipistrello endemico), non sono mai stati fatti studi sull’impatto dei chirotteri sull’economia agropastorale (altre specie si nutrono del vettore della lingua blu!)

  4. agosto 30, 2017 alle 2:42 PM

    da La Nuova Sardegna, 29 agosto 2017
    Boschi sardi a rischio, dopo il gelo invernale attaccati da caldo e bruchi.
    Il clima estremo mette in difficoltà le foreste: gelate, caldo e roghi i nemici. Ma a devastare c’è anche l’azione della Lymantria che divora lecci e sughere. (Antonello Palmas): http://www.lanuovasardegna.it/regione/2017/08/29/news/i-boschi-sardi-sotto-stress-attaccati-da-caldo-e-bruchi-1.15788743

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