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La procedura di valutazione di incidenza ambientale deve considerare tutti gli impatti, anche quelli cumulativi, sull’ambiente naturale.


Sette Fratelli, corso d'acqua

Sette Fratelli, corso d’acqua

La procedura della valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) è necessaria, preventiva e vincolante, rispetto agli interventi in progetto che possano avere influenza diretta o indiretta sui valori naturalistici ed ecologici dei siti di importanza comunitaria (S.I.C.), individuati ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora, e delle zone di protezione speciale (Z.P.S.), individuate in base alla direttiva n. 79/409/CEE – ora la n. 09/147/CE – sulla salvaguardia dell’avifauna selvatica.

Il complesso delle aree naturali protette così tutelato costituisce la Rete Natura 2000.

La procedura di V.Inc.A. è stata introdotta nell’ordinamento nazionale dagli artt. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e 6 del D.P.R. n. 120/2003 e deve considerare anche gli impatti cumulativi sui valori naturalistici ed ecologici tutelati.

Così ha ricordato la sentenza Trib. Sup. Acque pubbliche, 14 ottobre 2015, n. 263, che ha sottolineato gli inderogabili obblighi di tutela, sia per gli interventi pubblici che per quelli privati, anche con riferimento all’ordinamento europeo.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

procedura di V.Inc.A. - schema riassuntivo

procedura di V.Inc.A. – schema riassuntivo

 

Gheppio (Falco tinnunculus)

Gheppio (Falco tinnunculus)

 

dalla Rivista telematica di diritto ambientale Lexambiente, 19 novembre 2015

Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, sent. n. 263, del 1 luglio 2015 (pubbl. 14 ottobre 2015)
Beni Ambientali. La VIncA deve dare atto del reale impatto che l’intervento può avere sulle specie e sugli habitat naturali protetti.

La Valutazione di Incidenza Ambientale (art. 5, D.P.R. n. 357/97) relativa alla realizzazione di un impianto idroelettrico deve essere suffragata da approfondimenti istruttori adeguati e prendere in esame gli studi più recenti sullo stato delle risorse naturali nei confronti delle quali l’opera può incidere negativamente, anche al fine di rendere effettive le misure di protezione finalizzate alla tutela di tali risorse. E’ inoltre essenziale che nella VIncA sia svolta una oculata indagine in ordine al potenziale effetto negativo di carattere cumulativo che la realizzazione dell’opera può comportare sull’integrità del sito, allo scopo di assicurare la conciliazione tra l’esigenza di garantire la produzione di energia elettrica e la salvaguardia delle risorse naturali.

 

 

anatre_in_voloqui la sentenza Trib, Sup. Acque pubbliche, 14 ottobre 2015, n. 263.

 

 

Daini (Dama dama)

Daini (Dama dama)

(foto S.D., archivio GrIG)

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