Le aree naturali protette difendono l’ambiente e fanno crescere l’economia.


Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus)

Cervo sardo (Cervus elaphus corsicanus)

E’ stato presentato il 16 settembre 2014 il Rapporto “L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”, predisposto dal Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare insieme all’UnionCamere.

Un’approfondita indagine che evidenzia – in modo estremamente documentato – quanto fa e può far bene alla salvaguardia dell’ambiente e ai contesti economico-sociali interessati la presenza di aree naturali protette.  

Per esempio, il Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ha rappresentato (2011) un valore aggiunto di ben 91 milioni di euro nel settore turistico per l’economia locale.

Che cosa rappresentano oggi le aree naturali protette in Italia?

Monti Sibillini

Monti Sibillini

parchi naturali e, in particolare, i parchi nazionali sono la vera “cassaforte ambientale” in Italia.

23 parchi nazionali salvaguardano direttamente oltre 1,5 milioni di ettari (il 5% del territorio nazionale). Ad essi si aggiungono 27 aree marine protette147 riserve naturali statali3 altre aree protette di carattere nazionale134 parchi naturali regionali365 riserve naturali regionali e altre 171 aree protette regionali.       Complessivamente870 aree naturali protette che tutelano oltre 3,163 milioni di ettari terrestri e oltre 2,3 milioni di ettari di mare (vds. elenco ufficiale delle aree naturali protette, 6° aggiornamento, deliberazione Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009).

parchi naturali generano ormai un fatturato diretto e indiretto superiore ai 9 miliardi di euro annui, con una ricaduta economico-sociale diffusa, nonostante il drastico taglio dei trasferimenti finanziari statali degli anni scorsi: nel 2011 sono stati solo 25 milioni di euro i fondi trasferiti ai soli parchi nazionali, 80 milioni nel 2012 e 83,2 nel 2013.

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Aquila reale (Aquila chrysaetos)

Sempre pochi.

parchi nazionali e le altre aree naturali protette d’Italia generano un giro d’affari di 2 miliardi di euro all’anno e un fatturato pari a 9 miliardi di euro, con un’occupazione di 86 mila posti di lavoro (4 mila diretti, 17 mila per servizi, 65 mila per turismo, agricoltura, artigianato, commercio), con 2.450 centri visita, strutture culturali e circa 34 milioni in media di visitatori ogni anno.

I parchi nazionali sarebbero in realtà 24, ma l’ottusa e autolesionista ostilità preconcetta di taluni interessati soggetti sardi ha fatto sì che il parco nazionale del Gennargentu-Golfo di Orosei sia in un limbo giuridiconon è vivo e non è morto.   Anche la sola presenza di un flusso turistico di 100 mila visitatori annui nelle zone del parco nazionale del Gennargentu–Golfo di Orosei, per una presenza media di soli tre giorni ciascuno, calcolando una spesa giornaliera complessiva di soli 100 euro, significherebbe una ricaduta economica diffusa di 30 milioni di euro annui.

Per qualcuno, evidentemente, è superflua.  Qualcun altro (la Confindustria locale) inizia ad aprire gli occhi.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

arco del Gennargentu, manifesto listato a lutto

Parco del Gennargentu, manifesto listato a lutto

 

 

Cervo europeo (Cervus elaphus)

Cervo europeo (Cervus elaphus)

presentazione del Rapporto “L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”

sintesi “Aree naturali protette italiane in cifre”

Rapporto “L’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette”

Rapporto “Parchi nazionali, dal capitale naturale alla contabilità ambientale” (Ministero dell’ambiente, della tutela del territorio e del mare, 2013)

Rapporto “Turisti nei Parchi del Trentino” (Provincia autonoma di Trento, 2012)

Rapporto “Turismo nei Parchi e Riserve naturali della Regione Lazio” (Regione Lazio, 2010)

 

Arcidosso, vetta del Monte Labbro e Torre Giurisdavidica

Arcidosso, vetta del Monte Labbro e Torre Giurisdavidica

 

A.N.S.A., 17 settembre 2014

In parchi naturali 68mila imprese, tornano i giovani.     Arrestato spopolamento territorio, presenza under 30 al 31,2%.

ROMA – Nei 23 parchi nazionali italiani ci sono 68mila imprese, più ‘giovani’ e ‘femminili’ del resto del paese. Lo afferma il rapporto ‘l’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette’ del ministero dell’Ambiente e di Unioncamere presentato a Roma. I parchi occupano un’area di 15mila chilometri quadrati, pari al 5% del territorio italiani, un’area vasta quanto la Calabria.
Il tasso di imprese giovanili è del 13,1% contro l’11,1% nazionale, mentre quelle femminili sono il 26,8% contro il 23,6%. Proprio il ‘processo di ritorno’ dei giovani, spiega il rapporto, ha arrestato lo spopolamento del territorio, con una presenza di under 30 del 31,2%, superiore alla media nazionale che è del 29,4 con punte del 38% in alcune aree del Meridione come il Vesuvio e il Gargano. In queste aree la densità delle imprese è di 9,7 ogni 100 abitanti contro 10,2 della media nazionale.
Ai 23 parchi, spiega il documento, si aggiungono i 2299 siti della rete Natura 2000, aree destinate alla protezione della biodiversità, che invece occupano 58mila chilometri quadrati e sono presenti in tutte le provincie, con una maggiore presenza al Sud. A completare il quadro anche 27mila aree marine protette e due parchi sommersi, dove operano quasi 52mila delle 180mila imprese dell’economia del mare.

Umbria, Appennino sotto la neve

Umbria, Appennino sotto la neve

 

Su Pil ‘effetto parco’, aree protette lo spingono. Ma non nel Mezzogiorno.

I parchi nazionali italiani ‘spingono’ il pil, ma non nel Mezzogiorno. Lo afferma il rapporto ‘l’economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette’ del ministero dell’Ambiente e di Unioncamere presentato ìa Roma. Secondo il documento tra il 2011 e il 2013 il valore aggiunto prodotto dalle imprese nei parchi è diminuito dello 0,6%, mentre nel resto d’Italia il calo è stato molto maggiore, dell’1,8%.
”Coniugare la conservazione della natura e la crescita di un’economia che pone l’ambiente come cardine del suo sviluppo – ha affermato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – rappresenta un passo oggi quanto mai necessario’ .

Dal rapporto emerge che nei parchi c’è una presenza di imprese giovanili e femminili più alta della media nazionale.
L”effetto parco’ però non riguarda il Mezzogiorno. Se si paragona un gruppo di comuni nei parchi naturali con un altro simile ma non in un’area protetta si vede che al nord-ovest il valore aggiunto pro capite nei primi è superiore di 6mila euro, al centro di 1800 euro mentre nel nord est è simile tra i due gruppi mentre al sud è maggiore per i comuni non naturalistici di 2500 euro. ”Le aree protette costituiscono un grande laboratorio di nuove pratiche innovative e ecocompatibili – ha affermato il presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanelli – un polmone verde che, negli ultimi anni, è al centro di un interessante risveglio socioeconomico’.

 

Domus de Maria, Torre costiera di Piscinnì

Domus de Maria, Torre costiera di Piscinnì

 

(foto E.R., P.F., S.L., Cristiana Verazza, S.D., archivio GrIG)

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  1. max
    settembre 22, 2014 alle 7:03 am

    lo sanno anche gli sprovveduti che il turismo ecoculturale ( ambiente naturale e patrimonio dei beni culturali) muove l’economia e l’italia ne ha a iosa.
    se gli investimenti in tal senso ( ovvero tutela e promozione) sono a dir poco ridicoli ( se ci fosse da ridere) e’ perche’ NON si vuole investire e non ci sono coperte corte che tengano in quanto non si parla di costi “a perdere”ma di investimenti appunto che genererebbero ritorni importanti. non credo agli incapaci oltre misura; credo nella malafede e negli interessi occulti da parte di personaggi al soldo di poteri forti ( forse stranieri).

  2. settembre 22, 2014 alle 12:20 PM

    Caro max,non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire……Concordo con tè, siamo ostaggi di poteri occulti che non hanno nessuna intenzione di dare un futuro alla nostra terra.Loro vedono solo assistenzialismo industriale per tenere attivo il loro bacino di voti e ingrassare e oliare tutto il sistema.Oggi sul fatto quotidiano è apparsa la notizia che i 100milioni che alcoa doveva all’Europa sono stati pagati da noi contribuenti.È veramente vergognoso che si debba mantenere in piedi una montagna di merda e di mantenuti,finti disperati mossi da sindacalisti e partiti rossi,palla al piede del sulcis lavoratore.

  3. settembre 23, 2014 alle 12:30 PM

    Nel frattempo continuiamo a parlarne e a pubblicizzarne le ricadute economiche,anche se i comuni continuano a ignorarle

  4. settembre 23, 2014 alle 1:20 PM

    È veramente da non credere,la cecità delle amministrazioni,dettata da arroganza e connivenza con chi ha interesse a non far nascere le riserve,i parchi,le oasi e le riserve marine deve essere curata.

  5. ottobre 13, 2014 alle 2:53 PM

    ma sì, continuate così.

    da L’Unione Sarda, 13 ottobre 2014
    BAUNEI. Il sindaco Corrias risponde al Comune di Dorgali. «Area marina protetta? No, grazie». (Giampaolo Porcu): http://www.regione.sardegna.it/rassegnastampa/1_146_20141013092235.pdf

    __________________________________________

    da La Nuova Sardegna, 13 ottobre 2014
    Parco di Gutturu Mannu: il Wwf rischia l’esclusione. (Luca Rojch): http://consiglio.regione.sardegna.it/rassegnastampa/pdf/101335_Parco_di_Gutturu_Mannu_il_Wwf_rischia_lescl.pdf

  6. settembre 17, 2015 alle 2:49 PM

    da La Nuova Sardegna, 14 settembre 2015
    Santa Teresa ci crede: ecco l’area marina protetta.
    In arrivo una nuova zona di tutela che va da Capo Testa a Valle dell’Erica Il sindaco Stefano Pisciottu: nuotare con le cernie sarà la nostra ricchezza. (Serena Lullia): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2015/09/14/news/santa-teresa-ci-crede-ecco-l-area-marina-protetta-1.12093816?ref=hfnsolec-2

  7. agosto 21, 2016 alle 11:58 PM

    A.N.S.A., 21 agosto 2016
    Parchi Usa in festa, 100 anni fa nasceva ente di tutela.
    Sono 59, hanno 300 milioni di visitatori e valgono 32 miliardi di dollari: http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/natura/2016/08/21/parchi-usa-in-festa-100-anni-fa-nasceva-ente-di-tutela_4bf86b15-5cae-4887-bb15-cac192917b1b.html

  1. agosto 23, 2016 alle 7:01 am
  2. agosto 23, 2016 alle 7:01 am

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