Ottime notizie per il Falco Pescatore!


Falco pescatore (Pandion haliaetus, foto Iosto Doneddu)

Ottime notizie per il Falco pescatore (Pandion haliaetus) in Italia.

Il grande rapace (può avere un’apertura alare di metri 1,80) delle coste e delle zone umide si nutre prevalentemente di pesce e, pur avendo un’areale molto esteso (America, Europa, Asia, Africa) nel Mediterraneo è piuttosto raro.

areale di distribuzione del Falco pescatore (Pandion haliaetus)

Forse un centinaio di coppie riproduttive fra Corsica, Baleari, litorali del Maghreb.

Anche per questo motivo riveste grande importanza la ripresa della nidificazione in Italia dopo cinquant’anni (le precedenti nidificazioni risalivano alla fine degli anni ’60 del secolo scorso).

A partire dal 2011 alcune coppie han ripreso a riprodursi sulle coste toscane (riserva naturale regionale della Diaccia Botrona, riserva naturale statale dell’Isola di Montecristo), mentre dal 2020 una coppia è ritornata stabilmente a nidificare e a riprodursi sulle falesie di Capo Caccia, nel parco naturale regionale di Porto Conte (Alghero).

Nell’inverno 2021-2022 ben quarantacinque esemplari sono stati censiti quali svernanti sulle coste e nelle zone umide isolane, con la massima concentrazione nello Stagno di Mistras (Cabras).

A fine gennaio 2022 è stato, poi, riscontrato l’avvio della nidificazione per il terzo anno consecutivo, sempre sulle falesie di Capo Caccia, dove sono nati due piccoli nel 2020, ben tre nel 2021, almeno uno nel 2023.

Nel 2024 addirittura due nidi e ben cinque pulli.

Giustamente l’Azienda speciale di gestione del Parco naturale di Porto Conte ha inibito l’accesso all’area di nidificazione e alle acque marine prospicienti almeno fino al 31 dicembre 2025 (ordinanza n. 1 dell’11 marzo 2025).

Sono anche sorte sinergie fra aree naturali protette toscane (parco nazionale dell’Arcipelago toscano, parchi naturali regionali della Maremma e di Migliarino – San Rossore – Massacciuccoli) e sarde (parco nazionale dell’Asinara, parco naturale regionale di Porto Conte) per un programma naturalistico di sostegno al Falco pescatore.

Nel marzo 2025 è stato accertato un nuovo sito di nidificazione, sull’Isola di Tavolara, dove il Falco pescatore mancava – quale nidificante – da più di cinquant’anni: ben due nidi, presidiati da altrettante coppie!

Si spera in un futuro meno difficile per il grande rapace.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

A.N.S.A., 27 marzo 2025

Torna nell’isola di Tavolara il falco pescatore, trovati 2 nidi.

L’ultima volta che aveva nidificato era agli inizi del 1970.

Era dall’inizio degli anni sessanta del secolo scorso che il falco pescatore non nidificava nell’isola di Tavolara.

Ma nel mese di marzo, durante alcune attività di monitoraggio, il personale dell’Area Marina Protetta ha rilevato ben due coppie di questo elegante rapace.

Le due coppie hanno scelto di insediarsi nella zona A e nei pressi della base militare di Punta Timone, zone sottoposte ad una stretta tutela ambientale in cui la presenza dell’uomo è fortemente limitata, proprio per lasciare che la natura faccia il suo corso e ridurre così al minimo il disturbo.
Una delle coppie di falco pescatore ha utilizzato un nido artificiale, posizionato parecchi anni fa, nell’ambito di una collaborazione dell’Area Marina con i colleghi del Parco Regionale della Corsica, promossa, all’epoca, dal comune di San Teodoro, tramite l’Associazione Icimar. Queste nuove coppie in nidificazione mostrano i risultati della tutela nell’Area Marina Protetta “Tavolara-Punta Coda cavallo” e si inseriscono in un panorama regionale che vede la specie già da diversi anni nidificare anche all’interno del parco naturale regionale di Porto Conte – area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana, grazie al sostegno e alle politiche dell’assessorato regionale Difesa dell’Ambiente della Regione Sardegna. Coinvolto nella rete delle aree protetta è anche il parco della Maremma in collaborazione con il parco regionale della Corsica che puntano a diffondere nuovamente la specie nelle aree di nidificazione storiche, anche grazie alla possibilità di seguire nel tempo i singoli individui, dotati di anelli di riconoscimento e ricostruendo i loro spostamenti grazie all’ausilio di Gps.

Falco pescatore (Pandion haliaetus)

(foto Iosto Doneddu, S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di Gavino MELONI
    Gavino MELONI
    marzo 29, 2025 alle 10:36 am

    Mi è sembrato di averlo visto in Baronia ieri. E’ possibile?

    Dalla macchina in viaggio non sono riuscito a vederlo bene ma volava come un rapace in picchiata in una zona acquitrinosa e i colori erano quelli. Grazie

  2. Avatar di Raffaella Venturi
    Raffaella Venturi
    marzo 29, 2025 alle 9:02 PM

    Bella notizia, bellissimo il video dei primi voli sul mare agitato di Tavolara… Speriamo che questo audace ritorno dei meravigliosi falchi pescatori non sia disturbato dalla ripresa dei lavori nel famoso cantiere edilizio, il cui procedimento penale per abusi è caduto in prescrizione a gennaio 2025. Una vergogna!

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