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Lo spettro della prescrizione sul processo relativo al cantiere edilizio nel paradiso naturale di Tavolara.


Olbia, Tavolara, sequestro preventivo (sett. 2019)

Il dibattimento penale sui contestati abusi edilizi del cantiere sull’Isola di Tavolara (Olbia) è in corso presso il Tribunale di Tempio Pausania, il Gruppo d’Intervento Giuridico è costituito parte civile, rappresentato e difeso dall’avv. Susanna Deiana, e il cantiere edilizio è tuttora sottoposto a sequestro preventivo (art. 321 cod. proc. pen.).

Perché?   L’ha spiegato chiaramente la Corte di cassazione, ultima istanza in sede giurisdizionale nel nostro ordinamento.

Infatti, con sentenza Corte cass., Sez. III, 9 maggio 2023, n. 19423, ha riscontrato la non conformità a legge del “rilascio di un permesso di costruire in sanatoria condizionato all’esecuzione di specifici interventi finalizzati a ricondurre il manufatto abusivo nell’alveo di conformità agli strumenti urbanistici, in quanto detta subordinazione contrasta ontologicamente con la ratio della sanatoria, collegabile alla già avvenuta esecuzione delle opere e alla loro integrale rispondenza alla disciplina urbanistica (Corte di cassazione, Sezione III penale 15 ottobre 2020, n. 28666)”, anche nel territorio di una regione a statuto speciale come la Sardegna, la cui normativa (art. 16 della legge regionale Sardegna n. 23/1985 e s.m.i.) non può discostarsi dai principi nazionali della materia (art. 36 del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.).

Roma, Corte di cassazione

E’ ben noto che, “in materia urbanistica, le disposizioni introdotte da leggi regionali devono rispettare i principi generali stabiliti dalla legislazione nazionale, e conseguentemente devono essere interpretate in modo da non collidere con i detti principi (fra le altre: Corte di cassazione, Sezione feriale, 12 ottobre 2018, n. 46500; Corte di cassazione, Sezione III penale, 20 giugno 2017, n. 30657)”.

Nell’ordinamento non è contemplata la c.d. sanatoria condizionata, ma deve essere sempre riscontrabile “ai fini del rilascio della autorizzazione in sanatoria, che l’opera realizzata sia caratterizzata dalla cosiddetta ‘doppia conforme’, cioè alla conformità agli strumenti edilizi vigenti del manufatto edificato sia al momento della sua realizzazione sia al momento in cui la autorizzazione, postumamente richiesta, venga rilasciata (in tale senso, cfr.: Corte di cassazione, Sezione III penale, 12 novembre 2019, n. 45845)”.

E nel caso del cantiere edilizio di Tavolara la c.d. “doppia conforme” non c’è e non ci può essere, ha già affermato la Corte di cassazione.

Tavolara, cantiere edilizio (agosto 2019)

Soprattutto quando l’edificio originario è stato demolito e ora è vigente una norma di conservazione integrale.

Non è nemmeno la prima volta che la Corte di cassazione si esprime sul provvedimento di sequestro preventivo del contestato cantiere edilizio a Tavolara, la Suprema Corte, con sentenza Cass. pen., Sez. III, 16 luglio 2020, n. 21181, aveva già respinto analoghi ricorsi aventi medesima finalità.

L’esito del dibattimento in corso non può non tener conto di quanto già detto, affermato e ribadito dalla Corte di cassazione, ma…..si giungerà a una sentenza definitiva prima dell’arrivo di quella santa prescrizione da tanti invocata e acclamata (quando arriva)?

Carenze di personale, pesanti carichi di lavoro, ingente numero di procedimenti giudiziari arretrati sono problemi reali della giustizia italiana, mai adeguatamente affrontati, tuttavia è innegabile che la prescrizione troppo spesso neghi la giustizia.

Carenze di personale, pesanti carichi di lavoro, ingente numero di procedimenti giudiziari arretrati sono problemi reali della giustizia italiana, tuttavia mai adeguatamente affrontati.

Olbia, Tavolara, sequestro preventivo (sett. 2019)

Nel caso concreto gli accertamenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania sono stati rapidissimi dopo l’esposto del GrIG per verificare la legittimità dei lavori (26 agosto 2019): dopo i controlli dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari, poneva (6 settembre 2019) il cantiere sotto sequestro preventivo, convalidato (13 settembre 2019) dal G.I.P. presso il Tribunale di Olbia.   Con decreto del 20 ottobre 2020 citava direttamente a giudizio titolari dell’immobile, progettista, esecutori all’udienza del 7 gennaio 2021.

Dopo ben sei udienze di rinvio con un caleidoscopio di motivazioni, finalmente è stato aperto il dibattimento il 10 gennaio 2023.

Poi ancora altre udienze, testimoni che non si presentano, eccezioni, confusioni sulle citazioni, legittimi impedimenti.   L’ampio e colorito armamentario della procedura penale che fanno avvicinare la ben nota prescrizione.

Gheppio (Falco tinnunculus)

Forse, dopo altre udienze già calendarizzate (la prossima il 23 novembre), si riuscirà a giungere alla sentenza di primo grado entro la fine del 2023, forse no, nonostante la inequivocabile pronuncia della Suprema Corte di cassazione.

Sulla piccola isola gallurese di sono presenti una pluralità di misure di tutela: dal vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) al vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.), alla presenza del sito di importanza comunitaria (S.I.C.)“Isola di Tavolara, Molara, Molarotto” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora).

Tavolara e il suo straordinario ambiente attendono giustizia.

Noi del GrIG ci siamo e stiamo facendo la nostra parte.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

La Nuova Sardegna, L’Unione Sarda, 18 novembre 2023
Cormorano (Phalacrocorax carbo)

(foto Carabinieri/A.N.S.A., per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. giulio
    novembre 17, 2023 alle 3:51 PM

    Buongiorno Avvocato Deliperi, faccio una domanda sicuramente sciocca, chiedo preventivamente scusa:
    Se interviene la prescrizione cosa succede al cantiere e relativo sequestro?, cioè il processo finisce ma l’oggetto del contendere non puo certo ritornare pienamente attivo…
    O forse si ma appena piantano solo un altro chiodo si riparte da zero con la ripetizione dello stesso reato (il proverbiale stallo messicano di Quentin Tarantino 😂 )
    Una curiosità solo piu che altro per amore del paradosso la mia, non ne capisco nulla di giurisprudenza abbia clemenza 🙄😊

    Grazie! (e SEMPRE Grazie!)
    giulio

    • novembre 17, 2023 alle 7:32 PM

      buonasera Giulio,
      non faccio l’avvocato, l’attività forense è incompatibile con la mia. La sanzione amministrativa della demolizione di opere abusive e di ripristino ambientale può essere irrogata anche se il reato è stato dichiarato prescritto (Cons. Stato, sez. IV, 4 maggio 2012, n. 2592, vds. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2012/06/12/gli-abusi-edilizi-non-sono-sanati-dal-trascorrere-del-tempo/).
      Così la giurisprudenza amministrativa costante, “che ha sempre posto l’accento sulla non configurabilità di un affidamento alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, in forza di una legittimazione fondata sul tempo (Cfr. da ultimo, Consiglio Stato, sez. IV, 31/08/2010, n. 3955; sez. V, 27/04/2011, n. 2497; sez. VI, 11/05/2011, n. 2781; sez. I, 30/06/2011, n. 4160)”.
      Buona serata.

      Stefano Deliperi

      • giulio
        novembre 17, 2023 alle 8:06 PM

        Ok capito, mi scuso per l’equivoco.

      • novembre 17, 2023 alle 9:58 PM

        ..nessun problema 🙂

        Stefano Deliperi

  2. dicembre 1, 2023 alle 7:50 PM

    l’udienza del 23 novembre 2023 ha visto la prosecuzione delle audizioni dei testimoni. Per indisponibilità di alcuni è stata fissata una nuova udienza per il 15 febbraio 2024. I termini della prescrizione sono stati sospesi.

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