La tafazziana centrale eolica.


Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus) in volo e centrale eolica

Sembra un paradosso, ma non lo è.

Le virtuose fonti di energia rinnovabile, a cui tutti tendiamo con l’obiettivo di superare definitivamente la lunga stagione dell’energia prodotta dalle inquinanti fonti fossili tradizionali (petrolio, carbone, gas naturale) possono – se non necessarie e nel posto sbagliato – costituire una vera e propria sciagura per un territorio.

La scelta è abbastanza semplice: l’equilibrata crescita economico-sociale determinata dal progetto di osservatorio internazionale di onde gravitazionali Einstein Telescope, sostenuto dall’Italia, da altri Stati europei e da numerose Istituzioni scientifiche, per cui è stata avanzata la candidatura della prossima miniera dismessa di Sos Enattos (Lula), definita uno dei luoghi più silenziosi della Terra, ovvero la speculazione energetica?

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Sardegna, paesaggio agrario

(foto S.D., archivio GrIG)

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  1. sardo
    gennaio 5, 2023 alle 10:44 am

    Il problema non è scegliere tra Einstein Telescope o Centrale Eolica di Gomoretta. Non è possibile mettere in competizione due strutture dalle finalità così diverse perchè dovesse passare Einstein Telescope le enormi lobby dell’energia eolica che si celano sotto l’ombrello di una produzione energetica “pulita” che “pulita” proprio non è cercheranno in tutti i modi di impiantare la Centrale Eolica di Gomoretta in un altra parte di Sardegna proprio perchè il fine è accaparrarsi la quota di produzione energetica da fonte rinnovabile sovvenzionata! O la Sardegna decide seriamente di pianificare dove realizzare le centrali eoliche e quelle fotovoltaiche ovvero impianti industriali estremamente impattanti sull’ambiente e sul paesaggio dell’Isola che con le terre alte (dove c’è piu vento) e le coste sono gli ultimi volani dello sviluppo socio-economico possibile della stessa o davvero uno degli scrigni ambientali del Mediterraneo sarà archiviato per sempre e derubricato al pari di altre terre industriali del Nord Europa che poi dato l’alto tasso di compromissione proprio di quella parte d’Europa sono quelle che convogliano la maggior parte dei flussi turistici in cerca di terre ancora naturali e a misura d’uomo. La Sardegna è autenticamente ad un bivio ed i suoi governanti dovrebbero davvero prendere coscienza di questo e fare tutto il possibile per assicurare uno sviluppo sostenibile non solo a parole ma nei fatti per le generazioni future dei suoi abitanti che se non profondamente tutelati si ritroveranno a programmare su montagne di ferraglia, che mai sarà smaltita, di strade e cavidotti che le avranno sventrate per sempre salvo poi denunciare eventuali tragedie dovute al dissesto idrogeologico mai e poi mai compensate dalla produzione di benefica energia verde destinata esclusivamente ad alleviare i problemi della compensazione delle produzioni alimentate da combustibili fossili vero motore dell’apparato industriale nordista.
    E’ solare non l’energia ma la speculazione in atto sulla nostra povera terra.

    • giulio
      gennaio 5, 2023 alle 2:41 PM

      ben detto

    • Fabrizio Quaranta
      gennaio 6, 2023 alle 6:57 PM

      Bellissima ed efficace sintesi, la ringrazio di cuore e mi fa sentire meno solo. Purtroppo siamo pochi rimasti a ragionare e gli affari d’oro legati al definitivo massacro del territorio ancora integro con la speculazione energetica ormai sono difficilmente arginabili, vista anche l’inaudita e ottusa complicità delle principali associazioni ambientaliste.
      Comunque grazie!

  2. Gavino Meloni
    gennaio 5, 2023 alle 11:52 am

    Sicuramente va combattuta è la folle speculazione che col miraggio di energia verde e gratis (cosa non vera) silenziosamente realizza orribili infrastrutture e ci riempie di ferraccio difficile poi da smaltire vista l’esperienza sul Monte Arci. Ma non si fa niente per la crescita del solare termico e fotovoltaico più di facile realizzazione, con costi più accessibili e decisamente meno impattante sul territorio visto che si possono utilizzare strutture già esistenti.
    Forse perché non ci sarebbe tornaconto per i soliti speculatori invece che essere distribuito equamente fra la popolazione?
    Il sito di Sos Enattos è il luogo migliore nel mondo per costruire l’E.T. perché è sufficiente realizzarlo a 150 metri di profondità per isolarlo dagli inquinamenti radio, magnetici, ecc ecc.
    Le apparecchiature sono molto sensibili ed hanno bisogno del “silenzio” assoluto per funzionare correttamente.
    Potrebbe essere costruito anche in altri luoghi ma per avere le stesse caratteristiche di isolamento di Lula bisogna andare sempre più in profondità con un aumento dei costi notevole.
    Per questo motivo il sito di Lula è il più ambito e spero che nessun’altra Nazione dove ci sono altri siti presi in considerazione si faccia avanti prendendosi carico della spesa superiore.
    Per la Sardegna è un treno da non perdere, ne abbiamo persi già abbastanza in passato …..

  3. gennaio 11, 2023 alle 2:48 PM

    ..s’è rotta.

    da L’Unione Sarda, 11 gennaio 2023
    I CONTROLLI. Sardeolica: «Pala danneggiata a Macchiareddu, indaghiamo sulle cause».
    L’incidente durante la burrasca di maestrale, la società controllata dalla Saras: «Nessun danno alle persone»: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/sardeolica-pala-danneggiata-a-macchiareddu-indaghiamo-sulle-cause-xmghataq

  4. gennaio 29, 2023 alle 9:47 PM

    Abbiamo un Governo schizofrenico: con una mano pianta un seme, con l’altra strappa l’albero.

  5. marzo 1, 2023 alle 2:42 PM

    da L’Unione Sarda, 1 marzo 2023
    IL VERDETTO. Bocciato il piano eolico tra Nule e Benetutti: stop alle pale di 138 metri.
    La commissione ministeriale di valutazione ambientale bolla come «al limite della trascuratezza» la documentazione presentata per 11 torri del vento. (Enrico Fresu): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/bocciato-il-piano-eolico-tra-nule-e-benetutti-stop-alle-pale-di-138-metri-ebrtx03o

  6. marzo 6, 2023 alle 10:25 PM

    siamo agli attentati.

    A.N.S.A., 6 marzo 2023
    Ordigno inesploso a Sos Enattos, il sito candidato per ET.
    Già fatto brillare da artificieri, indagini Cc a tutto campo. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2023/03/06/ordigno-inesploso-a-sos-enattos-il-sito-candidato-per-et_58ee7df0-07eb-4176-9e67-e9559e5ca003.html)

    Un ordigno inesploso è stato rinvenuto questa mattina davanti ai laboratori del progetto Archimedes, nella miniera dismessa di Sos Enattos, a Lula, il sito in provincia di Nuoro candidato ad ospitare in Italia l’Einstein Telescope, il nuovo grande osservatorio europeo per le onde gravitazionali.

    A dare l’allarme è stato un passante.

    Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Bitti, alla guida del capitano Fabrizio Ricciardi, e il Nucleo artificieri del comando provinciale di Nuoro, che hanno già fatto brillare l’ordigno. Sul fronte delle indagini, gli investigatori dell’Arma non potranno contare sulle telecamere di videosorveglianza, assenti in quella zona. C’è da capire se la bomba sia stata collocata per dare un segnale contrario alla nascita di ET a Sos Enattos.

    LA PISTA DELL’EOLICO – La Procura di Nuoro, con il pm di turno Riccardo Belfiori, è pronta ad aprire un fascicolo, al momento contro ignoti. I carabinieri indagano a 360 gradi, ma una cosa sembra scontata: chi ha posizionato l’ordigno, poi fatto brillare dagli artificieri, è contrario alla nascita dell’osservatorio per lo studio delle onde gravitazionali. Una delle piste su cui si lavora è quella degli interessi sull’eolico: nell’ottobre 2022 fu approvata dall’allora premier Mario Draghi la costruzione di un grande parco eolico sull’altopiano di Gomoretta, a 4 chilometri dalla posizione proposta per uno dei tre vertici del triangolo di ET, e questo danneggerebbe la candidatura del sito italiano. I sindaci della zona hanno protestato e l’Istituto nazionale di fisica nucleare ha chiesto al governo e alle autorità regionali una zona di esclusione di 15 chilometri, invisa ai sostenitori del parco.

    “La sensazione a Lula è di sconcerto generale: sembra impossibile che in questo momento così delicato, dove si iniziano a intravedere i risultati per l’avvio del progetto, ci sia questo scossone – dice all’ANSA Elvira Calia, ex consigliera di maggioranza in paese – Credo che un gesto così forte, aggressivo e punitivo non possa essere stato fatto da una persona del posto. La Sardegna intera – sottolinea – ha da guadagnarci dall’osservatorio astronomico di ultima generazione e a noi di Lula in questo momento ci sembra di essere al centro del mondo: vediamo in ET la speranza e la crescita per la nostra economia e per i nostri giovani”.

    SOLINAS, “NON CI FAREMO INTIMIDIRE” – “L’Einstein Telescope rappresenta un’opportunità irrinunciabile per la nostra Isola e per l’intero Paese. Qualsiasi gesto teso a impedire la realizzazione del progetto per lo studio delle onde gravitazionali a Sos Enattos è un atto contro la Sardegna e contro i sardi”. Lo dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas, in relazione alla notizia sul ritrovamento dell’ordigno inesploso davanti ai laboratori del progetto Archimedes, nella ex miniera nel territorio di Lula, oggi candidata a ospitare l’infrastruttura scientifica. “Piena solidarietà a Lula, ai cittadini e agli amministratori, all’Istituto nazionale di fisica nucleare e alle realtà coinvolte nel progetto Archimedes. Suscita sdegno – sottolinea il governatore – l’ipotesi di un atto pensato contro la realizzazione dell’Einstein Telescope, ma non ci faremo intimidire. A Sos Enattos non vogliamo le bombe, ma vogliamo dare alla luce un progetto scientifico che porti ricchezza, lavoro e sviluppo al territorio, rilanciando così un sito patrimonio della tradizione mineraria sarda le cui caratteristiche geofisiche sono uniche e ideali per lo studio dei segreti dell’universo”.

    LAI (PD), CHI VUOLE FERMARE ET? “Poteva trasformarsi in un tragedia e per fortuna, ora, possiamo parlare solo di atto intimidatorio”. È la prima reazione del deputato del Pd Silvio Lai, alla notizia del ritrovamento di un ordigno inesploso, poi fatto brillare dagli artificieri, davanti all’ingresso del laboratorio Sar Grav dell’Istituto nazionale di Fisica nucleare che ospita le apparecchiature dell’esperimento Archimedes, nella miniera di Sos Enattos di Lula, candidata ad ospitare l’Einstein Telescope. “Saranno gli inquirenti a svolgere le indagini e ci auguriamo pure che gli autori di questi gesti criminali siano assicurati prontamente alla giustizia. Non si può però non pensare al fatto che quel luogo – ricorda il parlamentare dem – è candidato ad ospitare l’Einstein Telescope, l’avveniristica apparecchiatura che dovrà ‘ascoltare’ le onde gravitazionali. Un progetto importantissimo per la Sardegna e per l’Italia che se vinto porterà svariati miliardi di investimenti sull’Isola oltre al prestigio di veder realizzata una così importante iniziativa a carattere scientifico. C’è una relazione tra ordigno e progetto? Se sì, chi vuole fermare e perché la candidatura della Sardegna? È necessario – incalza Lai – che con assoluta meticolosità si giunga presto a delle conclusioni chiarificatrici”.

    SINDACO NUORO, “AVANTI PER SUPPORTARE LA CANDIDATURA – “Esprimo solidarietà nei confronti del sindaco di Lula Mario Calia e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio compiuto nella miniera di Son Enattos, proprio nel luogo in cui, grazie agli studi e alla ricerca, si vede e si respira già un’atmosfera internazionale, una voglia di fare, scoprire e costruire il nostro futuro”. Lo dichiara il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, dopo il ritrovamento di un ordigno inesploso davanti nei pressi dell’ex miniera nel territorio di Lula, sito candidato ad ospitare l’Einstein Telescope. “Un atto intimidatorio – osserva il sindaco di Nuoro – che non fermerà tutti gli sforzi portati avanti per supportare la candidatura del sito a ospitare l’Einstein Telescope”.

    SINDACO BITTI, “FARE SUBITO CHIAREZZA” – “Auspico non ci sia un legame tra l’attentato nel sito di Sos Enattos a Lula e la canditura per la realizzazione del progetto dell’Einstein Telescope. Candidatura che, invece, è fortemente sostenuta da tutte le comunità locali”. E’ quanto dichiara il sindaco di Bitti – paese confinante con Lula e coinvolto nel progetto – Giuseppe Ciccolini, dopo il ritrovamento di un ordigno inesploso. “Mi auguro quindi sia fatta presto chiarezza su questo fatto grave, che non va assolutamente sottovalutato. Ciò che è accaduto oggi – prosegue il sindaco di Bitti – ci deve impegnare con maggiore determinazione per una candidatura più convinta in vista del raggiungimento dell’obiettivo finale. Come amministratore del territorio esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza ai numerosi portatori di interesse coinvolti nel programma di ricerca internazionale”.

    CGIL, “NULLA PUO’ BLOCCARE IL CONSENSO” – “Chi ha compiuto il vile gesto intimidatorio deve sapere che nulla può o potrà frenare il consenso e l’unità di intenti della Sardegna e di tutta la comunità scientifica nazionale intorno alla candidatura di Sos Enattos a ospitare l’Eistein Telescope”. Lo ha detto il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante, aggiungendo che “il sindacato è fiducioso nelle indagini che verranno portate avanti per individuare i responsabili e sulle contromisure che verranno di sicuro prese nell’immediato per far sì che tutta l’area venga messa sotto controllo e sotto la massima sicurezza”. “Il progresso e lo sviluppo non possono certo essere ostaggio di un’idea arcaica di società”, ha aggiunto Durante ribadendo il sostegno al progetto e rilanciando con forza la richiesta al presidente della Regione di costruire un comitato sardo che coinvolga le forze sociali, le imprese, le migliori risorse del mondo accademico e della ricerca scientifica: “È questo un modo per dare forza alla candidatura e mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché il sito sia competitivo, ed è anche una risposta forte e concreta contro il vergognoso gesto compiuto oggi e ogni eventuale qualsiasi altro intento intimidatorio”.

    • marzo 7, 2023 alle 5:00 PM

      Gli abitanti di Lula e Bitti sono famosi per non essere troppo teneri… Credo che d’ora in poi sorveglieranno a dovere, facendo il possibile per trovare il bastardissimo e ignobile individuo che ha messo la bomba. E’ veramente inaudito che qualcuno voglia rovinare un bellissimo sogno.

    • Gavino Meloni
      marzo 7, 2023 alle 5:50 PM

      Sarà qualcuno che si è illuso di ricavare utili facendo montare le pale sul proprio terreno.
      Forse a questo “signore” bisognerebbe informarlo di chi, dopo la dismissione dell’impianto e il fallimento dell’azienda appaltatrice, si dovrà occupare di smontare a proprie spese pale ormai inutili…..

  7. marzo 20, 2023 alle 9:28 PM

    era ora.

    A.N.S.A., 20 marzo 2023
    Einstein Telescope: Bernini, ‘Sos Enattos parte favorito’.
    Ministra: ‘Rispetto al sito dei Paesi Bassi c’è più silenzio’. (https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2023/03/20/einstein-telescope-bernini-sos-enattos-parte-favorito_4ab47623-98dd-4843-803b-e47a5a2a201e.html)

    LULA, 20 MAR – “Gli esperti di fisica mi dicono che, proprio perché la zona non è antropizzata e non ci sono ancora le infrastrutture fisiche, questo di Sos Enattos sia favorito come sito rispetto al concorrente nei Paesi Bassi.

    Quindi non solo non siamo indietro ma siamo favoriti, proprio perché ha bisogno di silenzio”.

    Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, in visita all’ex miniera di Sos Enattos a Lula. “Quelle università, ferrovie, pale eoliche e collegamenti che sono già fisicamente presenti a Maastricht potrebbero rappresentare un deterrente”, ha aggiunto.

  8. marzo 20, 2023 alle 9:32 PM
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