Ancora un rinvio per il dibattimento sul cantiere edilizio nel paradiso naturale di Tavolara. Si inizia (forse) il 10 gennaio 2023.
Dopo l’ultimo rinvio deciso all’udienza del 7 giugno 2022, il Tribunale penale di Tempio Pausania, nella nuova udienza del 23 settembre scorso, ha stabilito l’ennesimo rinvio per l’apertura del dibattimento sul cantiere edilizio sull’Isola di Tavolara, in Comune di Olbia (SS).
Nuova udienza fissata al 10 gennaio 2023.
La storia di quella villona è molto lunga.
Alla fine dell’estate del 2019 l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su segnalazione di un gruppo di turisti, informava e chiedeva i relativi atti (26 agosto 2019) alle Amministrazioni pubbliche e alla Magistratura competenti riguardo un cantiere edilizio sull’Isola di Tavolara.
Con estrema rapidità, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania in base agli accertamenti condotti dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari, poneva (6 settembre 2019) il cantiere sotto sequestro preventivo, convalidato (13 settembre 2019) dal G.I.P. presso il Tribunale di Olbia.
Con citazione diretta, il 20 ottobre 2020, il Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso aveva citato a giudizio Vittorio e Loredana Marzano, committenti dei lavori, Giuseppe Ciambella e Paolo Guglielmi, amministratore unico (il primo fino all’aprile 2018) della Igas Com s.r.l., committente dei lavori, Julio Cesar Ayllon, direttore dei lavori, Marilena Cardone, amministratrice unica della CAMA Costruzioni s.r.l., esecutrice dei lavori, davanti al Tribunale penale di Tempio Pausania (in forma monocratica) all’udienza del 7 gennaio 2021.
Sono accusati, in concorso fra loro, di aver realizzato opere ritenute abusive in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica (artt. 110 cod. pen., 44, comma 1°, lettera c, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. e art. 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.): demolizione integrale di un fabbricato rurale del 1936 e nuova costruzione (metri cubi 752,32) in totale difformità del provvedimento unico Comune Olbia n. 382 del 2 dicembre 2015 (ristrutturazione con aumento volumetrico ai sensi della legge regionale Sardegna n. 4/1999 e s.m.i.), per giunta privo di efficacia per decorrenza del termine.
In estrema sintesi, una vecchia modesta casa rurale è stata trasformata in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, in corso di completamento a un centinaio di metri dal mare.
L’udienza venne rinviata al 13 luglio 2021.
Poi nuovo rinvio all’1 marzo 2022.
Dopo ancora un altro rinvio, all’udienza del 7 giugno 2022.
All’udienza del 7 giugno 2022 un nuovo rinvio, al 23 settembre 2022.
All’udienza del 23 settembre 2022 l’ennesimo rinvio, al 10 gennaio 2023.
Inizierà finalmente il dibattimento?
Si giungerà a una sentenza definitiva prima dell’arrivo di quella santa prescrizione da tanti invocata e acclamata (quando arriva)?
Questo non si sa.
Carenze di personale, pesanti carichi di lavoro, ingente numero di procedimenti giudiziari arretrati sono problemi reali della giustizia italiana, mai adeguatamente affrontati, tuttavia è innegabile che la prescrizione troppo spesso neghi la giustizia.
Carenze di personale, pesanti carichi di lavoro, ingente numero di procedimenti giudiziari arretrati sono problemi reali della giustizia italiana, mai adeguatamente affrontati, tuttavia
Sulla piccola isola gallurese di sono presenti una pluralità di misure di tutela: dal vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) al vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.), alla presenza del sito di importanza comunitaria (S.I.C.)“Isola di Tavolara, Molara, Molarotto” (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora).
Il GrIG, individuato quale “parte offesa” da parte della Procura, è costituito parte civile nel dibattimento, rappresentato e difeso dall’Avv. Susanna Deiana, del Foro di Cagliari.
Tavolara e il suo straordinario ambiente attendono giustizia.
Noi del GrIG ci siamo.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
da L’Unione Sarda, 24 settembre 2022
Olbia. Abusi edilizi, ambientalisti parte civile.
Il Gruppo di intervento giuridico (Grig) non molla la presa sulla vicenda dei presunti abusi edilizi di Villa Marzano a Tavolara. Il processo che si celebra a Tempio è saltato per l’ennesima volta, a causa del trasferimento del giudice titolare del fascicolo. Ma il legale del Grig, l’avvocatessa Susanna Deiana, ha comunque comunicato al Tribunale di Tempio, di avere notificato a tutti gli imputati la costituzione di parte civile in vista dell’udienza del 10 gennaio prossimo. Secondo la Procura, la casa del custode di parte dell’isola è stata ristrutturata e modificata in violazione di disposizioni urbanistiche e paesaggistiche. Le indagini, che hanno portato al sequestro dell’immobile (provvedimento già revocato) sono state condotte dai Carabinieri. Dice l’avvocatessa del Grig Susanna Deiana: “Faremo quello che è nelle nostre possibilità per seguire tutto il processo come parte civile e per evitare la prescrizione”.
(foto A.N.S.A., C.B., S.D., archivio GrIG)
Poi ci si chiede come mai i reati continuino ad essere commessi.
Perchè, qualcosa non è chiaro? E’ tutto regolare ?
Con la amnistia perenne chiamata prescrizione ,in questo strano paese, si può commettere qualsiasi crimine . Basta avere i soldi per allungare qual tanto che basta a raggiungerla .
Per evitare la prescrizione ci sono i metodi spicci dei corsi