Avvelenatori di Lupi, delinquenti.


Lupo europeo (Conis lupus)

Gravissimo atto delinquenziale contro l’ambiente e la biodiversità sull’Appennino emiliano.

Nel parco regionale storico di Monte Sole, presso il piccolo centro abitato di Caprara, delinquenti senza giustificazioni hanno avvelenato un intero branco di Lupi (cinque esemplari) in poche settimane nel gennaio 2022.

Nessun attacco al bestiame domestico in zona, forse ha giocato un ruolo anche l’avvelenamento secondario, quello diretto verso topi e ratti di cui il Lupo si può nutrire.

Tarquinia, Lupo massacrato (24 gennaio 2014)

Ben 600 scatole di esche avvelenate sarebbero state trovate soltanto nella non lontana zona di Bazzano.

Forte preoccupazione per il fenomeno in rapido aumento da parte dei Carabinieri Forestale e dall’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità dell’Emilia orientale.

Recentemente l’I.S.P.R.A. ha reso noti i primi dati del censimento nazionale del Lupo (Canis lupus) in tutta Italia.

Circa 3.300 esemplari, che rappresentano un vero e proprio tesoro della biodiversità italiana.

Questi delinquenti, oltre a commettere un reato ambientale, compiono un attentato alla biodiversità nazionale e vanno messi in condizioni di non nuocere.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Agenzia Dire, 1 giugno 2022

A Bologna strage di lupi al parco di Monte Sole: “Li avvelenano, ora basta”.

Cinque esemplari uccisi in appena una ventina giorni lo scorso gennaio in un raggio ristrettissimo.

BOLOGNA – Un intero branco di lupi sterminato col veleno al parco di Monte Sole: cinque esemplari uccisi in appena una ventina giorni lo scorso gennaio in un raggio ristrettissimo, attorno all’abitato di Caprara. Si tratta, come spiegano i rappresentanti dell’ente parchi dell’Emilia orientale, di un vero e proprio record negativo, un “ecocidio” che non deve ripetersi.

Appennino, Lupo (Canis lupus italicus)


Perché invece gli avvelenamenti nei confronti dei lupi (3.300 esemplari stimati in Italia, diverse decine nell’area metropolitana di Bologna, distribuiti un po’ in tutti i parchi) sono in “pauroso aumento”, come ha confermato anche il centro per la fauna selvatica di Monte Adone”. Eppure, chi avvelena un lupo rischia fino a tre anni di carcere. Conferma il trend in aumento Aldo Terzi, comandante dei carabinieri forestali.

“Un fenomeno terribile quello dell’avvelenamento degli animali”, sottolinea Terzi. “È molto complesso individuare i colpevoli in questo caso, ma stiamo ancora facendo verifiche“, aggiunge. L’ispettore della polizia locale metropolitana Luca Catania sottolinea anche il peso dell’avvelenamento secondario dovuto alla lotta a topi e ratti. In pratica anche i predatori che si nutrono di questi animali ne subiscono le conseguenze e spesso vengono investiti perché debilitati dal veleno ingerito attraverso le prede.

I.S.P.R.A., distribuzione del Lupo in Italia (2022)


“Abbiamo trovato 600 scatole di queste esche solo nella zona di Bazzano”, spiega Catania. L’ente parchi, alla luce del “danno gravissimo” provocato a Monte Sole (in pratica è scomparso un intero branco di lupi, forse quello più cospicuo se non l’unico della zona), vuole una svolta culturale tra i cittadini.

Il lupo è considerato uno degli animali più pericolosi, cosa che non è vera”, afferma il presidente Sandro Ceccoli. “Non abbiamo ancora visto un danno ad una persona a causa di un lupo. Gli attacchi ai greggi? A Monte sole assolutamente non ce ne sono stati”. Ma il direttore dell’ente parchi, Massimo Rossi, informa: “Chi ha commesso quel gesto ha fatto male i suoi conti. Notizia di stamattina, c’è già un nuovo lupo che popola quel territorio, appena liberato da Monte Adone”.
“Chi di noi avvelerebbe il proprio cane?”, si chiede invece l’assessora regionale a Parchi e Biodiversità Barbara Lori. Per Lori “serve una nuova assunzione di responsabilità individuale e collettiva per la salvaguardia della biodiversità e i sistemi naturali. Forse in questi anni non siamo stati abbastanza bravi, forse dobbiamo fare di più per una corretta informazione sui lupi. I problemi ci sono ma non è avvelenando i lupi che li si risolve”.

branco di Lupo europeo (Canis lupus lupus)

(foto da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)

  1. Dino
    giugno 12, 2022 alle 7:11 am

    COMUNICATO DELLA LEGA ABOLIZIONE CACCIA (L.A.C.) EMILIA-ROMAGNA.

    La giunta regionale Emilia Romagna di Bonaccini Stefano e di Mammi Alessio (assessore dei cacciatori) stanzia solo 30.000 € (per tre anni) per la lotta al bracconaggio ma regala 117.000 € (per una sola stagione venatoria) ai cacciatori ovvero agli AA.TT.CC.

    Un nuovo regalo ai bracconieri ed a certi cacciatori  che non rispettano le regole a danno della fauna selvatica.

    Grazie all’impegno della Consigliera Regionale Giulia Gibertoni, la L.A.C. EMILIA ROMAGNA ha avuto copia della  Delibera di Giunta Regionale del 20/12/2021 Nr.2158.

    Con questa delibera la Giunta, filovenatoria, di Bonaccini Stefano e dell’assessore Mammi Alessio ha rinnovato la convenzione coi Carabinieri Forestali anche per il contrasto al bracconaggio ed all’illegalita’ di troppi cacciatori.

    Ma per non disturbare troppo i bracconieri e chi non rispetta le regole,  la giunta regionale ha pensato bene di limitare i soldi per i Carabinieri Forestali.

    Così,  Bonaccini e l’assessore dei cacciatori, Mammi Alessio, anziché aiutare i Carabinieri Forestali a contrastare chi fa scempio degli animali selvatici limitano le loro risorse.

    Infatti l’assessore dei cacciatori, Mammi Alessio, e la giunta di Bonaccini Stefano hanno stanziato, per il triennio 2022/2024, per il controllo dell’attività venatoria (vedi art.3 punto 1 lettera C n°4 della convenzione a pag.14) e la lotta al bracconaggio, per TUTTO il territorio regionale, 30.000 € (vedi art.5 punto 1 lettera C della convenzione a pag.15) per tre anni, cioè 10.000 € all’anno.

    In questo modo si favoriscono i bracconieri e i cacciatori che non rispettano le regole.

    IN COMPENSO I CACCIATORI, OVVERO GLI AA.TT.CC., HANNO  INCASSATO 117.711 EURO, ESENTASSE grazie alla Delibera di Giunta Regionale del 27/09/2021 Nr.1510 ( vedi B.U.R.E.R. 8/10/2021 Nr.291 parte seconda pag.46 e pag.64). Con questa delibera il sig. MAMMI ALESSIO, assessore regionali cacciatori, permette ai cacciatori  cioè agli AA.TT.CC., di sparare ai cervi a pagamento incamerando  in una sola stagione venatoria,  117.000 €.

    Quindi la giunta regionale Emilia Romagna per contrastare l’illegalità del bracconaggio ed il comportamento di certi cacciatori stanzia 30.000 €; mentre permette ai cacciatori, cioè agli AA.TT.CC., col massacraro dei cervi,  di incassare 117.000 € ESENTASSE in una sola stagione venatoria,

    La legalità ed il rispetto delle regole valgono, nei fatti, meno dei voti di certi cacciatori e dei bracconieri.

    La L.A.C. EMILIA ROMAGNA CHIEDE PIÙ SOLDI E MEZZI PER I CARABINIERI FORESTALI PER ATTUARE IL CONTRASTO AL BRACCONAGGIO E LA DIFESA DEL PATRINONIO FAUNISTICO.

    La L.AC. EMILIA ROMAGNA RINGRAZIA LA CONSIGLIERA GIULIA GIBERTONI  CHE SI BATTE CONTRO LA CACCIA TUTTO L’ANNO E CON UN IMPEGNO COSTANTE.

    • Pietro Paolo
      giugno 13, 2022 alle 8:30 am

      E dai però….abbiamo la difesa dell’ambiente e della biodiversita’ in costituzione!!!! Adesso vedrete che la politica quella con la P maiuscola ci difendera’… a parole!
      Non se ne esce se i fatti sono questi, se sono fare tavoli tecnici che piacciono tanto alla finta sinistra, con finte associazioni ambientaliste e vere lobby venatorie, ma dove vogliamo andare. Solidarieta’ agli amici Emiliani che lottano per l’ambiente.

  2. Amico
    giugno 12, 2022 alle 10:41 am

    Lo schifo e l’infamia sono dilaganti in questo paese finito.

  3. Paolo
    giugno 16, 2022 alle 12:24 am

    Sull’argomento più in generale degli avvelenamenti segnalo il seguente portale:

    https://avvelenamenti.izslt.it/

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