Assoluzione per gli impianti eolici in Marmilla.


Papaveri (foto di Cristiana Verrazza)

Il Tribunale penale di Cagliari (Giudice monocratico dott.ssa Stefania Selis), con sentenza del 4 aprile 2019, ha assolto perché il fatto non sussiste Stefano Argenziano, Remigio Puxeddu, Danilo Serra, Massimo Ibba, Donato Ammaturo e Anna Maria Ammaturo dai reati contestati in merito alla realizzazione di vari aerogeneratori eolici in Marmilla, nei territori comunali di Villanovaforru, Sardara, Sanluri.

In proposito, il Gruppo d’intervento Giuridico onlus aveva inoltrato (23 ottobre 2013, 24 aprile 2014) specifiche richieste di informazioni ambientali alle Amministrazioni pubbliche competenti per verificare la sussistenza o meno delle necessarie autorizzazioni amministrative.

In sede di indagini, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, grazie agli accertamenti svolti dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale, aveva ottenuto (maggio 2014) il sequestro preventivo dei vari aerogeneratori.

Marmilla, aereogeneratori

Le contestazioni riguardavano l’avvenuta realizzazione di nove aereogeneratori (potenza kw. 59,90) e tre cabine elettricheviabilità di servizio con gli impianti a distanza inferiore di mt. 500 fra loro, tale da considerarli un parco eolico unico, in assenza di procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) in zona agricola “E”, in parte percorsa da incendi (violazione dell’art. 44, lettera c, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i., dell’art. 10 della legge n. 353/2000), l’avvenuta falsa attestazione della rispondenza ai requisiti di legge degli impianti autorizzati con dichiarazione unica per la realizzazione di un intervento relativo ad attività produttive – DUUAP (artt. 81 cpv. e 481 cod. pen.).

All’apertura del dibattimento (17 novembre 2016), dopo numerosi rinvii, il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (avv. Vito Marchetti) aveva presentato istanza di costituzione di parte civile, non accolta nell’udienza del 19 settembre 2017, al pari delle analoghe istanze dei Comuni di Villanovaforru e di Sardara e dell’associazione Italia Nostra.

La sentenza del 4 aprile 2019 ha ritenuto non fondate le contestazioni e ha disposto il dissequestro degli impianti

Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni, nel mentre gli impianti riprenderanno a funzionare.   Le installazioni per la produzione energetica da fonte rinnovabile sono legittime.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

centrale eolica

(foto per conto GrIG, Cristiana Verrazza, S.D., archivio GrIG)

  1. aprile 10, 2019 alle 9:10 am

    Come dicono tutti gli italiani, colpevoli o no: “rispettiamo la sentenza”. Quello che infine sconvolge gli ignoranti come me è che sovente nei tre gradi di giudizio i Giudici si danno torto l’un l’altro. Ultimo caso quello di Marini. Si invoca tanto – giustamente – la certezza della pena. A quando la certezza della colpa?
    Non farei il giudice nemmeno sotto tortura.

  2. Porico
    aprile 10, 2019 alle 11:20 am

    Quando ci renderemmo conto di abitare in un paese senza legalità ? Il nostro sistema giudiziario è minato da 300 mila leggi, spesso in contrasto tra loro. “Plurimae leges corruptissima re pubblica ” diceva Tacito. Nei paesi civili la giustizia non viene distorta
    dal sistema giudiziario.

  3. G.Maiuscolo
    aprile 11, 2019 alle 7:30 am

    Nei paesi civili, appunto…

  4. hero
    aprile 29, 2019 alle 11:38 am

    Roba da chiodi ma mi farebbe piacere sapere in quali nazioni e nel mondo non avvengono queste distorsioni della giustizia, la mia è una richiesta sincera e non una provocazione

  5. G.Maiuscolo
    aprile 30, 2019 alle 8:32 am

    Gentile Hero, le distorsioni della Giustizia ( che se è distorta…giustizia più non è…) vengono registrate dappertutto; ma, secondo Lei, questo è un buon motivo per non ESIGERE legalità, anche dove la giustizia viene calpestata?

    Risponda a questa domanda.

    La mia è una richiesta sincera e non una provocazione!

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