Inquinamento per risparmiare.
Il 16 maggio 2017 su disposizione della Procura della Repubblica e del G.I.P. del Tribunale di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha posto sotto sequestro preventivo aree degli impianti industriali Fluorsid s.p.a. nella zona industriale di Cagliari – Macchiareddu e ha proceduto all’arresto di sette dirigenti, collaboratori e appaltatori dell’industria chimica.
Le ipotesi di reato sono gravissime. Sarebbe stata inquinata anche la zona umida d’importanza internazionale di Santa Gilla.
Sembra sia solo l’inizio.
Secondo quanto pubblicato sul sito web istituzionale Sardegna Corpo Forestale, nel dispositivo del decreto G.I.P. n. 2081/2016 del 9 maggio 2017 contenente provvedimenti restrittivi della libertà personale e di sequestro preventivo, testualmente contesta:
“1) Una grave contaminazione dell’aria, per effetto della dispersione delle polveri nocive, altamente concentrate, provenienti dallo stabilimento Fluorsid dal cantiere di Terrasili.
2) Una grave contaminazione dei suolo, ascrivibile anzitutto alla diffusione delle polveri, e dimostrata dalle analisi dei campioni di suolo e di vegetali (di specie pabulari), prelevati da aree prossime allo stabilimento (…);
3) Contaminazione delle falde acquifere di metalli pesanti e composti inorganici, (…) (solfati, fluoruri e allumina idrata).
4) Contaminazione da fluoro degli allevamenti a Macchiareddu. In particolare, è acclarato che alcuni capi ovini allevati a Macchiareddu in zone raggiunte dalle polveri emesse da Fluorsid e interessata da illeciti sversamenti di rifiuti analoghi a quelli di cui si è fin qui parlato, avevano contratto la Fluorosi, una grave malattia (…).
5) (NdR: le persone abitanti le zone periferiche dell’abitato di Assemini) (…) lamentavano che, specie quando spirava il vento, le polveri si infilavano in casa anche attraverso gli infissi, creando dappertutto una densa patina biancastra; tutti avevano lamentato bruciori agli occhi ed alle vie respiratorie, avevano riferito dell’odore acre e acido delle polveri. Alcuni avevano notato effetti nocivi sui figli minori, e altri li avevano paventati, (…).
6) L’interramento e sversamento di rifiuti pericolosi quali: Fluorsilicati, fanghi acidi, amianto, olii, rifiuti di varia natura, nonché la lavorazione all’aperto di sostanze velenose all’ingestione come la criolite, lo sversamento di cloruro, hanno certamente determinato una contaminazione delle matrici ambientali in misura che va ancora esattamente quantificata, ma che è in atto ed è grave come è dimostrato dalle patologie su descritte e dalla pressoché totale scomparsa della vegetazione nelle aree adibite a discarica.
7) Da ultimo va ricordato che lo sversamento di fanghi acidi nella laguna di Santa Gilla è un fatto che si è accertato reiterato e non occasionale (…)”.
Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus ha provveduto a inviare (18 maggio 2017) alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari una specifica segnalazione concernente l’opportunità di aprire una procedura per l’accertamento della responsabilità della Fluorsid s.p.a. in relazione ai fatti di gravissimo inquinamento ambientale.
Infatti, il decreto legislativo n. 231/2001 e s.m.i. introduce nel nostro Ordinamento ipotesi di responsabilità amministrativa delle società e degli enti, qualora si tratti di reati compiuti nell’interesse o a vantaggio della società/ente (art. 5), in particolare in relazione alla commissione di reati ambientali (art. 25 undecies). Inoltre, “la competenza a conoscere gli illeciti amministrativi dell’ente appartiene al giudice penale competente per i reati dai quali gli stessi dipendono” (art. 36) e “il procedimento per l’illecito amministrativo dell’ente è riunito al procedimento penale instaurato nei confronti dell’autore del reato da cui l’illecito dipende” (art. 38, comma 1°).
Nel caso di apertura della procedura relativa alla società titolare degli impianti industriali (Fluorsid s.p.a.), essa sarebbe riunita al procedimento penale già aperto presso il Tribunale di Cagliari.
Naturalmente seguiamo e seguiremo con estrema attenzione gli sviluppi delle indagini e valuteremo l’opportunità di presentare istanza di costituzione di parte civile nel procedimento penale.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
A.N.S.A., 16-17 maggio 2017
Arresti Fluorsid per disastro ambientale. Industria fa capo al presidente del Cagliari Calcio Giulini.
Pecore e capre con una crescita spropositata dell’apparato osseo e dei denti, animali che normalmente pascolavano nella zona di Macchiareddu, nell’hinterland Cagliaritano, non troppo distante da uno stabilimento specializzato nella produzione di fluoro e derivati, condannati alla morte.
E’ da una segnalazione del servizio veterinario dell’Asl che sono partite le indagini del Corpo forestale di Cagliari sulla Floursid, l’azienda di cui è proprietario il patron del Cagliari Calcio Tommaso Giulini, sfociate oggi in sette arresti per associazione a delinquere, disastro ambientale e inquinamento. In carcere sono finiti Michele Lavanga, direttore dello stabilimento Fluorsid, Sandro Cossu, responsabile della sicurezza ambiente della società, Alessio Farci, ingegnere a capo della produzione dell’azienda, Marcello Pitzalis e Simone Nonnis, rispettivamente dipendente ed ex dipendente della Società Ineco che lavora presso lo stabilimento di Macchiareddu.
Ai domiciliari il titolare della Ineco Armando Benvenuto Bollani e Giancarlo Lecis, funzionario tecnico della Fluorsid. I provvedimenti sono stati richiesti dal Pm Marco Cocco e firmati dal Gip Cristina Ornano. Gli uomini della Forestale hanno sequestrato due aree ad Assemini e Macchiareddu, per complessivi otto ettari, dove sono stati accatastati o interrati materiali inquinanti.
Che le lavorazioni effettuate alla Fluorsid creassero “problemi” era cosa nota. Già nel 1983 alcuni allevatori della zona avevano instaurato in sede civile una causa contro l’azienda perché alcuni capi di bestiame erano risultati affetti da fluorosi, grave patologia ossea: per questo la sezione civile della Corte d’Appello di Cagliari aveva condannato la Fluorsid a un elevato risarcimento danni.
Nonostante gli esiti della sentenza, “a quasi vent’anni dalla condanna nulla era mutato”, scrive il Gip nell’ordinanza di 168 pagine, tanto che nel 2014 e nel 2015 altri veterinari avevano riscontrato la fluorosi negli ovini. Una situazione di emergenza che ha fatto scattare gli accertamenti della Forestale, ma anche i controlli di Ispra e Arpas che hanno riscontrato gravi criticità.
In particolare dalle analisi è emersa “una grave contaminazione dell’aria, per effetto della dispersione delle polveri nocive, altamente concentrate, provenienti dallo stabilimento Fluorsid”, “una grave contaminazione del suolo” e “contaminazione delle falde acquifere di metalli pesanti e composti inorganici”, in questo caso si parla di valori anche tremila volte superiori a quanto consentito.
In contestazione anche “l’interramento e sversamento di rifiuti pericolosi e di fanghi acidi nella laguna di Santa Gilla”. Secondo il Gip gli indagati potevano commettere ancora gli stessi reati e risulta “certo” l’inquinamento delle prove attraverso minacce e intimidazioni verso persone informate della situazione, motivo questo che ha portato a richiedere e autorizzare le misure restrittive. Le indagini non sono ancora concluse.
La Procura intende individuare eventuali complici, ma “andrà approfondito – si legge nell’ordinanza – il livello di coinvolgimento in tali pratiche dell’intera dirigenza e della stessa proprietà della Fluorsid”. Gli arresti per il patron del Cagliari Calcio sono arrivati come un fulmine a ciel sereno. “Questa è stata la mattina più triste dei miei sedici anni di attività imprenditoriale – ha detto Giulini – In questo momento ci sono sette persone, che considero la mia famiglia, in carcere. È come se avessero messo me in prigione. Rimarrò qui fin quando questa storia non si risolverà”.
Preoccupato Mario Puddu, sindaco del Movimento 5 stelle di Assemini, territorio in cui è stata sequestrata un’area. “Il nostro primo compito è tutelare la salute degli abitanti – ha affermato – la magistratura andrà a fondo della vicenda”.
da Sardinia Post, 16 maggio 2017
Il Gip: “La Fluorsid inquinava per risparmiare”. (Alessandra Carta)
“L’obiettivo perseguito dalla Fluorsid era quello di massimizzare il profitto. E per raggiungere tale risultato i suoi vertici aziendali e i suoi dirigenti, nonché il responsabile delle ditte esterne Armando Bollani (uno dei sette arrestati oggi), hanno posto in atto delle modalità dolosamente rivolte ad ottimizzare la produzione a discapito dell’osservanza delle più elementari regole cautelari”. Lo scrive il gip Cristina Ornano a pagina 24 dell’ordinanza di custodia cautelare. La parte del documento è quella relativa alle intercettazioni telefoniche disposte dalla Procura di Cagliari (leggi qui) e che provano “la piena consapevolezza sulle altissime quantità di polveri emesse” nonché “su quanto fossero nocive almeno in quelle concentrazioni”.
LEGGI: Fluorsid, la Procura accusa: “Valori di alluminio 3.745 volte superiori ai limiti”
Sul punto il gip scrive di una “precisa scelta aziendale che elevava al massimo grado la produzione, senza mai fermarla nemmeno quando le condizioni atmosferiche lo sconsigliavano”. E di più: “Alla Fluorsid sono stati superati, sistematicamente e notevolmente, i livelli massimi di emissioni delle polveri omettendo dolosamente di adottare misure di mitigazione ambientale, perché ciò avrebbe comportato un rallentamento della produzione, una qualità più scadente e costi maggiori”.
È in questo contesto che il Gip configura l’associazione a delinquere, in quanto “gli indagati contribuivano al medesimo disegno criminoso con più azioni esecutive”. Azioni che, stando alla Procura, si sono concretizzata nel disastro ambientale e nel disastro. Nell’ordinanza si fa riferimento al cannone spara acqua da utilizzare nei giorni più ventosi per bagnare il terreno e contenere la dispersione nell’aria delle polveri sottili. Scrive ancora il gip: “Esso o non veniva messo in funzione o aveva una funzione scenografica, tanto da venir posizionato sul confine dello stabilimento (di Macchiareddu), lato strada, per farne mostra alla Forestale”, la quale per due anni e mezzo ha monitorato la Fluorsid attraverso il Nucleo investigativo Nipaf guidato dal commissario Fabrizio Madeddu.
LEGGI: Arresti Fluorsid, Giulini: “È il giorno più triste dei miei 16 anni da imprenditore”
Si legge ancora nell’ordinanza: “Tale inadeguatezza e inefficienza delle misure di mitigazione ambientale non solo era ben chiara ai vertici e operatori Fluorsid e alle aziende esterne, ma da essi fu voluta, tanto che per un certo tempo altri cannoni non furono neppure acquistati. Poi, una volta installati, v’era chiara la coscienza che quando attivati erano insufficienti o inadeguati rispetto all’enorme quantità di polveri immessa nell’aria”. Il gip torna quindi sulla “dolosa preordinazione dell’omissione in funzione della massimizzazione della produzione”. E infine: “Adottare misure di mitigazione ambientale avrebbe comportato un decremento del profitto sia per le minori vendite, sia per la minore qualità della produzione”.
– Fanghi della Fluorsid da smaltire, le intercettazioni telefoniche: “Fai una fossa lì”
– Fluorsid, la Procura accusa: “Valori di alluminio 3.745 volte superiori ai limiti”
– Arresti Fluorsid, Giulini: “È il giorno più triste dei miei 16 anni da imprenditore”
– Arresti Fluorsid, l’azienda: “Sempre operato nel rispetto delle norme”
– Arresti Fluorsid, il sindaco di Assemini: “Siamo preoccupati, stabilire responsabilità”
– Fluorsid, le bonifiche si attendono dal 2008. Inquinamento delle falde noto dal 2012
– Fluorsid, “inquinamento sconcertante”. Fanghi acidi nella laguna di Santa Gilla
– Arresti Fluorsid, interrogatorio fiume per uno degli indagati
– Arresti Fluorsid, sindacati preoccupati per i posti di lavoro
– Gip su Fluorsid: “Illecitamente smaltita anche una sostanza mortale”
– Fanghi della Fluorsid da smaltire, le intercettazioni telefoniche: “Fai una fossa lì”
– Fluorsid, c’è anche la truffa: gesso inquinato venduto a imprese estere
da La Nuova Sardegna, 16 maggio 2017
Sette arresti per disastro ambientale nella Fluorsid del presidente del Cagliari calcio.
Blitz del corpo forestale nell’area industriale di Macchiareddu: l’accusa è associazione a delinquere. In corso il sequestro dell’azienda.
da L’Unione Sarda, 16 maggio 2017
Macchiareddu, raffica di arresti. In cella i vertici della Fluorsid.
(foto You TG, Cristiana Verazza, S.D., archivio GrIG)
Che dire,la storia è sempre la stessa””gira la ruota”………..Il pastore denuncia da 30 anni,cosa è stato fatto in questo lasso di tempo?Nulla di nulla,si è lasciato fare e allora apriamo le galere ai complici…….
Oltre ai danni , gravissimi, anche le beffe ; provate a dare un occhiata al sito della benemerita ditta si fregiava di tutte le certificazioni possibili compresa la ISO 14001 (sistemi di gestione ambientale) rinnovata nel febbraio 2017………………
Ogni commento è superfluo se non comprovare , per la milionesima volta, che siamo un paese dove tanti , troppi si comportano da furbi e tutti ne patiscono le conseguenze.
E’ il solito problema : MANCATO CONTROLLO PREVENTIVO.
Se tu industriale devi aprire una fabbrica , devi comunicare cosa produci, quali materie prime usi, il processo di fabbricazione ( solo per comunicare quali sono i sottoprodotti che si ottengono dal processo ). E come intendi dismettere questi sottoprodotti ( solidi, liquidi e gassosi ). E poi quali le misure di sicurezza adottate , ecc, ecc.
SE NON SI FA QUESTO , E POI QUALCUNO CHE CONTROLLI ( Che se non lo fa e’ penalmente responsabile ), i problemi di questo tipo si ripeteranno, e saremo ancora qui a discuterne.
Grazie Grig, come sempre, citate in giudizio civile anche l’ente che ha concesso la Iso 14000 “senza controllare nulla” Ne andrà a beneficio della credibilità della norma e degli altri enti onesti, consulenti compresi ! Io come ispettore Tuv non lascerei mai passare una certificazione “proforma”. Se la giustizia arrivasse prima dei 30 anni sarebbero buone notizie.. così c’è da accontentarsi.
dal sito web istituzionale Sardegna Ambiente, 16 maggio 2017
Inquinamento: sette arresti alla Fluorsid. (http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=337522&v=2&c=4577&idsito=19)
E’ di sette gli arresti – cinque con la misura carceraria e due ai domiciliari – il bilancio dell’operazione compiuta oggi alla Fluorsid di Cagliari dal Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna per i reati di associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di plurimi delitti ambientali, nonché inquinamento e disastro ambientale.
Il Servizio ispettorato di Cagliari ha eseguito l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, Maria Cristina Ornano, su richiesta del pubblico ministero Marco Cocco, per l’applicazione della misura cautelare personale in carcere nei confronti del direttore dello Stabilimento Fluorsid, del responsabile della sicurezza e Ambiente dell’azienda, del responsabile della produzione Fluorsid, di un dipendente e di un ex dipendente della società Ineco. Arresti domiciliari invece per il titolare della Ineco e altre società di servizi operanti nello stabilimento Fluorsid e di un funzionario tecnico dipendente Fluorsid.
Disposto il sequestro preventivo di due aree di proprietà Fluorsid: la prima area nello stabilimento di Macchiareddu, della Superficie di circa tre ettari di cumuli di materiali stoccati all’aperto, la seconda di cinque ettari in località Terrasili, nella periferia di Assemini, per stoccaggio di materiali vari.
L’attività investigativa è partita su segnalazione del Servizio Veterinario di sintomi di fluorosi nei capi ovini che pascolavano nella zona di Macchiareddu, una patologia che determina gravi danni all’apparato dentario e osseo e impedisce agli animali di alimentarsi.
Le indagini si sono sviluppate attraverso la raccolta di dichiarazioni testimoniali, querele, sopralluoghi, acquisizioni documentali, servizi di pedinamento e controllo, rilievi descrittivi, analisi chimiche da parte dei laboratori universitari incaricati ed inoltre attraverso attività di intercettazione di conversazioni. L’attività di intercettazione rivela che tutte le attività illecite sono l’esito di una precisa e organizzata metodologia di lavoro nella quale dai vertici aziendali venivano sistematicamente ordinate tutte le attività illecite riscontrate.
La raccolta dei dati analitici ha permesso di accertare e documentare che dalle lavorazioni dello stabilimento della Fluorsid si sviluppano ingenti quantità di polveri anche sottili (PM10) rilevate dalle centraline Arpas posizionate nell’area dello stabilimento che hanno registrato negli ultimi sei anni il superamento dei valori di legge. Successivi approfondimenti hanno permesso di rivelare sia sugli strati superficiali del suolo che sull’erba da pascolo, concentrazioni elevatissime di fluoro, attraverso rilievi analitici eseguiti dal Dipartimento di Chimica Università di Cagliari.
L’andamento di progressivo peggioramento dei valori di inquinamento, definiti veramente sconcertati nell’ordinanza, è stato messo in correlazione con plurimi e sistematici illeciti ambientali quali occultamento e interramento di fanghi acidi al suolo, fatti questi ampiamente documentati e accertati nel corso della indagine.
Il dispositivo del GIP che si articola in 168 pagine contesta testualmente:
1) Una grave contaminazione dell’aria, per effetto della dispersione delle polveri nocive, altamente concentrate, provenienti dallo stabilimento Fluorsid dal cantiere di Terrasili.
2) Una grave contaminazione dei suolo, ascrivibile anzitutto alla diffusione delle polveri, e dimostrata dalle analisi dei campioni di suolo e di vegetali (di specie pabulari), prelevati da aree prossime allo stabilimento (…);
3) Contaminazione delle falde acquifere di metalli pesanti e composti inorganici, (…) (solfati, fluoruri e allumina idrata).
4) Contaminazione da fluoro degli allevamenti a Macchiareddu. In particolare, è acclarato che alcuni capi ovini allevati a Macchiareddu in zone raggiunte dalle polveri emesse da Fluorsid e interessata da illeciti sversamenti di rifiuti analoghi a quelli di cui si è fin qui parlato, avevano contratto la Fluorosi, una grave malattia (…).
5) (NdR: le persone abitanti le zone periferiche dell’abitato di Assemini) (…) lamentavano che, specie quando spirava il vento, le polveri si infilavano in casa anche attraverso gli infissi, creando dappertutto una densa patina biancastra; tutti avevano lamentato bruciori agli occhi ed alle vie respiratorie, avevano riferito dell’odore acre e acido delle polveri. Alcuni avevano notato effetti nocivi sui figli minori, e altri li avevano paventati, (…).
6) L’interramento e sversamento di rifiuti pericolosi quali: Fluorsilicati, fanghi acidi, amianto, olii, rifiuti di varia natura, nonché la lavorazione all’aperto di sostanze velenose all’ingestione come la criolite, lo sversamento di cloruro, hanno certamente determinato una contaminazione delle matrici ambientali in misura che va ancora esattamente quantificata, ma che è in atto ed è grave come è dimostrato dalle patologie su descritte e dalla pressoché totale scomparsa della vegetazione nelle aree adibite a discarica.
7) Da ultimo va ricordato che lo sversamento di fanghi acidi nella laguna di Santa Gilla è un fatto che si è accertato reiterato e non occasionale (…)
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da Fatto Quotidiano, 17 maggio 2017
Fluorsid, inquinanti fino a 3mila volte sopra il limite. L’intercettazione: “A noi serve produrre produrre produrre”.
Azioni, connivenze, silenzi e addirittura pagamenti di denaro definiti a più riprese “sconcertanti” dal gip di Cagliari che ha disposto l’arresto di sette persone. I rifiuti solidi e liquidi, eternit compreso, secondo l’accusa sono stati sversati, tombati in voragini, pozzi, laghetti e anche in alcune buche nei terreni comprati apposta. Gli operai manovrano le ruspe e ritrovano: “Merda, merderia, roba nera…” (Monia Melis): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/17/fluorsid-inquinanti-fino-a-3mila-volte-sopra-il-limite-lintercettazione-a-noi-serve-produrre-produrre-produrre/3591406/
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da L’Unione Sarda, 17 maggio 2017
Fluorsid, uno degli arrestati: “Sversamenti in molti altri siti”. (Andrea Manunza): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/05/17/fluorsid_il_sindaco_di_assemini_la_salute_non_si_baratta_con_null-68-602025.html
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da Tiscali Notizie, 16 maggio 2017
“L’area protetta devastata e inquinata dallo stabilimento chimico. E l’oleandro del direttore da salvare dai veleni”.
Ecco le carte con tutte le accuse alla Fluorsid Spa, l’azienda di proprietà del presidente del Cagliari calcio. (Giuseppe Caporale): http://notizie.tiscali.it/cronaca/articoli/area-protetta-devastata-stabilimento-chimico/
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da La Nuova Sardegna, 18 maggio 2017
Arresti Fluorsid, due operai interrogati: ci sono riscontri sull’inquinamento.
L’azienda di Macchiareddu, di proprietà del patron del Cagliari, Tommaso Giulini, è al centro dell’inchiesta della Procura di Cagliari che ipotizza i reati di disastro ambientale, associazione a delinquere e inquinamento: http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2017/05/18/news/arresti-fluorsid-gli-indagati-parlano-il-pm-di-nuovo-in-carcere-1.15355409
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da Sardinia Post, 18 maggio 2017
Fluorsid, parlano due arrestati: “Rifiuti nascosti sottoterra, anche in altre aree”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/fluorsid-parlano-due-arrestati-rifiuti-nascosti-sottoterra-anche-in-altre-aree/
da Cagliaripad, 18 maggio 2017
Fluorsid, Gruppo d’Intervento Giuridico: “Procura apra procedura per inquinamento ambientale”.
“Il 16 maggio 2017 su disposizione della Procura della Repubblica e del G.I.P. del Tribunale di Cagliari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha posto sotto sequestro preventivo aree degli impianti industriali Fluorsid s.p.a.”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=51413
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da Ad Maiora Media, 18 maggio 2017
FLUORSID, Sindacato: “Conduzione Corpo Forestale non all’altezza”. Ecologisti: “Accertare responsabilità aziendali”: http://sardegna.admaioramedia.it/fluorsid-sindacato-conduzione-corpo-forestale-non-allaltezza-ecologisti-accertare-responsabilita-aziendali/
A.N.S.A., 19 maggio 2017
Dirigenti Fluorsid non rispondono a gip. In carcere per associazione a delinquere e disastro ambientale: http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/05/19/dirigenti-fluorsid-non-rispondono-a-gip_8f58be5f-6468-4c17-b5ae-7c9c517972d0.html
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da Sardinia Post, 19 maggio 2017
Fluorsid, sequestrata cava Monastir: rifiuti interrati, laghetto prosciugato: http://www.sardiniapost.it/cronaca/fluorsid-sequestrata-cava-monastir-rifiuti-interrati-laghetto-prosciugato/
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da La Nuova Sardegna, 19 maggio 2017
Arresti Fluorsid: la Forestale sequestra una cava a Monastir.
Il provvedimento dopo i primi interrogatori dei sette arrestati. All’interno sarebbero stati gettati cemento e altri scarti di lavorazione probabilmente provenienti dall’azienda del presidente del Cagliari Giulini, estintori e addirittura un camion: http://lanuovasardegna.gelocal.it/italia-mondo/2017/05/19/news/fluorsid-sequestrata-cava-a-monastir-1.15359978
Ho letto un po a riguardo e mi chiedo come è possibile che nonostante denunce già dagli anni 90 annunciavano il disastro le istituzioni ed I comuni se ne siano lavati le mani e riempite sicuramente le tasche,annunciano oggi battaglie legali.Vergognoso il mutismo delle associazioni.I sindaci devono obbligatoriamente tutelare il diritto alla salute della gente e non il diritto di inquinare dei loro conoscenti.Dirvi che siete dei delinquenti è riduttivo
“il mutismo delle associazioni” dici? Il GrIG, che è un’associazione, ha sempre denunciato i fatti di inquinamento di cui è venuto a conoscenza e che ha potuto documentare.
Ovviamente anche nell’area industriale di Macchiareddu.
Denunce e ricorsi non si fanno a vanvera, ma quando si hanno elementi per poterli supportare.
Degli inquinamenti causati dall’attività relativa agli impianti Fluorsid non ne sapevamo nulla.
Quello che a molti sfugge è che le associazioni ecologiste non sono amministrazioni pubbliche e non hanno i poteri della polizia giudiziaria, per esempio.
Stefano Deliperi
Come ho già detto più volte “siete fuori dal tunnel”,ma I controllori,sempre presenti quando si tratta di punire erano a conoscenza,visto che tutto era sotto la luce del sole.Sono stati pagati 800 milioni di indennizzi per inquinamento,quindi per piacere che ci siano delle complicità di stato mi pare ovvio.Un via vai di camions non può passare inosservato e lo stesso vale per il sulcis.Si vuole questo perchè tutti ci marciano.Capisco benissimo che non siete polizia giudiziaria,ma dov’è quella vera?
é una domanda naturale da farsi, ma per sapere come sono andate le cose sarebbe necessario conoscere atti e fatti.
Se si andrà a processo, con si dovrebbe, salterà fuori.
In quella sede chiederemo di intervenire come parte civile.
Stefano Deliperi
Scusami Stefano,ma il problema è uno solo……Perchè queste persone continuano ad avvelenarci con la compiacenza dello stato!!!!!!!Le bonifiche non esistono,solo montagne di soldi che continuano ad ingrassare il sistema.Lo sanno bene tutti,se no interverrebbero subito con I loro bravi,sempre pronti a colpire chi protesta per giusta causa.Inquinano,se ne vanno,nuovi soldi per bonifiche sulla carta e…..gira la ruota……
ma chi credi che sia “lo Stato”? Siamo tutti noi, buoni e cattivi, onesti e disonesti, persone che si rimboccano le maniche e ignavi, a tutti i livelli.
Stefano Deliperi
Quando mai lo stato siamo noi……non sono un patriota ne un adoratore del male.Sfruttato dallo stato,sicuramente si.
…e già, vivi in Lapponia 😉
Sarà necessario seguire e dare visibilità a questo disastro ambientale perchè troppo spesso vicende come questa escono troppo presto dalla attenzione dei media .
Non capisco, anche se qualche cattiva congettura è facile farla, perchè una notizia del genere non passi in modo ben evidente nei notiziari, radio tv stampa a livello nazionale , salvo qualche lodevole eccezione.
Ma questa è una costante ogni qualvolta le notizie, si pensa, possano danneggiare gli affari di qualcuno, far venire idee di approfondimento ad altri in altre zone , e più generalmente far crescere attenzione e consapevolezza in tema ambientale o di salvaguardia dei propri diritti.
A.N.S.A., 20 maggio 2017
Fluorsid: seconda persona scarcerata.
Ai domiciliari operaio che aveva risposto a interrogatorio Gip: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/05/20/fluorsid-seconda-persona-scarcerata_97e24768-13b0-4fd3-b2d1-65f61189f78b.html
Un “déjà vu” ,una costante ” storica” per questa terra unica e sciagurata. ” Benid po furai chi benid de su mare ” recita un antico detto Sardo. Evidenzia il fatto che ,chi viene in Sardegna, sa a priori di poter fare qualsiasi nefandezza senza doverne poi rispondere . Con il consenso dei sardi, purtroppo.
Considerazioni a braccio.
Macchiareddu rievoca un ” prenditore ” legato al potere politico Romano il quale ,con il consenso dei politicanti locali, sempre proni e servili, consentirono a questo individuo di costituire 220 società fittizie al C.I.S. e portarsi via l’intero piano di Rinascita stanziato per la Sardegna.
Ricordi ..
Il Dr. Gino Morosi, inviato appositamente da Bruxelles, cercò di dissuadere i nostri governanti Regionali a non realizzare il polo di industriale di Ottana ,destinato ad un inevitabile fallimento. Non venne ascoltato.
Consentimmo l’insediamento di Porto Scuso ,anch’esso senza alcuna giustificazione imprenditoriale ed economica ,foraggiandolo con continue iniezioni di danaro pubblico per tenerlo su , pur con la certezza delle devastanti conseguenze ambientali.
Predatori arrivarono persino da un continente semi deserto come l’Australia. Brevettarono le nostre essenze erbacee del pascolo spontaneo e poi le rivendettero in tutto il mondo-noi compresi. Scavarono per estrarre l’oro e lasciarono la terra carica di veleni.
Prenditori di ogni dove misero a sacco e devastarono le nostre coste ,vendendo la loro bellezza come merce .Si crearono immense ricchezze da cui i Sardi vennero esclusi.
Torniamo ad oggi.
Gli scudi per proteggere il crimine sono sempre gli stessi: scudo politico, mediatico e scudo calcistico .
Non so a voi ma a me sentire questi Sindaci che starnazzano sui media come le oche del campidoglio- solo ad invasione avvenuta- mi provoca una certa irritazione ,un leggero giramento di.. umore . Come se non avessero precise responsabilità dovute al fatto di essere la maggiore autorità e di aver un preciso obbligo di legge nel controllo dei territori Comunali di competenza .
Politici regionali che ingannano i loro elettori proponendo leggi furbesche ,non già per tutelare l’ ambiente (e quindi i Sardi) ma ,più tosto per proporre grimaldelli mascherati da mirabolanti quanto improbabili vantaggi economici .
Umilianti e beceri sofismi ,finalizzati solo a scardinare i divieti posti a tutela delle coste.
Tutto per favorire il noto e consolidato sistema politico-mafioso legato al cemento.
Nulla di nuovo, quindi …
Dici bene Porico,nulla di nuovo sotto il sole……lasciamo che continuino ad avvelenarci.
Questo mai. Il mio commento era mirato alla denuncia, non certo alla rassegnazione.
Rassegnati mai,ma la lotta contro gli avvelenatori spetterebbe allo Stato o meglio ai suoi controllori,quasi sempre complici e silenti.L’intervento di legambiente anticipa i tempi……. ah ah ah ah
35 mila tonnellate fanghi intrise di arsenico………Dov’era l’ARPAS,a circai cartonni?È una vergogna che continuino ad uccidere un territorio con la compiacenza della classe politica e dello stato.
La forestale acquisisce documenti sugli ultimi 10 anni.Sequestrati I documenti asl…….Non è mai troppo tardi,peccato che si assolveranno.
cercheremo di far emergere la verità e le responsabilità processuali.
Stefano Deliperi
ho fatto esaminare l’acqua del pozzo non lontano da fluorsid! un bel problema! fluoro altissimo ( e tranto altro) ! aiuto! cosa posso fare? si può bonificare il pozzo? il contatto cutaneo con l’acqua è pericoloso? ( la doccia) ….
quindi il terreno è inutilizzabile anche per coltivazione dell’orto o per gli animali? e adesso che ci faccio? non vale più nulla?