Un’idea semplice: tu sporchi, io pulisco.


Arriva la primavera, tempo di gite fuori porta, di passeggiate, di escursioni lungo i sentieri dei nostri boschi.

Purtroppo, anche tempo di rifiuti abbandonati, bottigliette, buste di plastica, cartucce, lattine, e chi più ne ha più ne butti. Per fortuna, per ogni viandante incivile, ce n’è un altro che ama e rispetta la natura come se fosse casa propria e, quindi, ripulisce i boschi da ciò che viene abbandonato. Sono azioni virtuose, che dovrebbero diffondersi, diventare contagiose, per rendere questo mondo un po’ più bello e vivibile.

Gavino Meloni è uno di quegli amanti della natura, che la rispettano e la rendono migliore, per tutti. Pubblichiamo la sua lettera, con la speranza che in molti seguano il suo esempio.

Se anche voi siete tra le persone che ripuliscono il mondo (boschi, spiagge, aiuole, strade, vicoli o altro) mandateci le vostre esperienze in proposito, con foto e una breve descrizione di ciò che fate, diffondiamo le buone pratiche!

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Buongiorno,

Mi chiamo Gavino Meloni,

Ho iniziato ad appassionarmi a di attività nell’ambiente naturale della Sardegna da bambino andando a caccia con mio padre e ho proseguito da adulto praticando diverse attività sportive. Attualmente sono iscritto all’elenco delle G.A.E. della R.A.S. col n77 e sono socio delle Soc. Keya Servizi Turistici (vedi sotto) che opera nel settore escursionistico da oltre 20 anni.

Una delle cose che mi sono state insegnate è il totale rispetto della natura e per questo che da sempre raccolgo tutto ciò che trovo di raccoglibile, dimenticato o abbandonato, lungo i numerosi percorsi della nostra bella isola. Cartucce esplose, bottiglie e buste di plastica, lattine, ruote d’auto, padelle, nastri plastificati per delimitare percorsi di gare in bici ed in motobustine di prodotti energetici ed tante altre cose altro sono la maggior parte del mio “bottino”. Alcuni oggetti di piccole dimensioni li ho conservati a testimonianza del lavoro fatto (vedi foto allegate a cui potrei aggiungerne qualche centinaio….).

Capita di vedere lungo sentieri e percorsi naturalistici (anche in zone protette) cartelli che invitano a non sporcare e riportare a casa i rifiuti. Insieme a questi messaggi non si potrebbe anche invitare anche a portar via le cose che si trovano, chiaramente nei limiti delle proprie possibilità di trasporto?

Sarebbe un ottimo sistema che nel tempo porterebbe a vedere montagne pulite con un minimo sforzo da parte di tutti, cacciatori e non.

Inoltre vedrei come buona norma che anche il personale dei cantieri forestali fosse coinvolto in tal senso …..

Buona Vita

Gavino Meloni

  1. marzo 20, 2017 alle 3:24 PM

    Complimenti per l’iniziativa e il comportamento virtuoso, diffondibile ( anche se SOLO ai pochi che lo fanno già.. e spesso e da sempre, come me, ma che si stancano di pulire la maleducazione altrui..

    Ora sono una Guardia ecologica e, seppur volontaria, il mio tempo lo dedico a sanzionare questi incivili quando li colgo sul fatto o a seguito di indagini.

    Uniamo le forze e speriamo che serva, dopo la sanzione c’è l’obbligo del ripristino dei luoghi; se ci fossero più guardie e/o controlli … ci sarebbero anche meno rifiuti in giro.

  2. Francesco
    marzo 23, 2017 alle 12:58 PM

    Nei boschi e nelle spiagge il problema dei rifiuti abbandonati è purtroppo diffuso… in spiagge aperte dove già dal mare arriva di tutto si uniscono i rifiuti dei bagnanti che vanno a creare vere discariche… la scorsa estate segnalai il problema al comune di Arbus… basterebbe che al momento di pagare il parcheggio si avvisasse della presenza dei cassonetti nelle aree di parcheggio… In altre spiagge, quando i rifiuti sono “gestibili” (bottiglie di plastica, involucri di alimenti, lattine, cicche…) e ho con me una busta di plastica, raccolgo quanto più posso, ma purtroppo contro l’inciviltà non basta e non è sufficiente la buona volontà di pochi…

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