Che cosa dicono i cittadini sul nuovo Editto delle Chiudende?


Baunei, Baccu Goloritzè

Baunei, Baccu Goloritzè

“Ritengo che privare la Sardegna di questa particolarissima forma comune d’uso del territorio – che se reinterpretata in chiave contemporanea potrebbe offrire strumenti importanti, per gestire collettivamente beni ambientali preziosi, fondamentali per ripensare ad una nuova scala la nostra stessa dimensione urbana – sia un gesto miope e poco attento al futuro di questa Terra” (Lidia Decandia).

“Tancas serradas a muru 2.0” (Massimiliano Soru).

“I sardi dovrebbero rendersi conto che le terre cosiddette civiche sono in realtà una proprietà collettiva che appartiene a tutti e che tutti dovrebbero sentire la responsabilità e l’orgoglio di governare” (Mario Cubeddu).

“Doveroso partecipare per tutelare il patrimonio demaniale e contrastare le occupazioni abusive” (Giovanni Devias).

“il solito furto di terre, è un condono illegittimo, le terre ad uso civico abusate devono tornare al demanio o sostituite con altre e sanzionati i responsabili!” (Mario Cabiddu).

“Questa Giunta e’ stata votata da tanti perche’ difendesse l’interesse pubblico, e non perche’ favorisse le speculazioni dei privati” (Marco Siddi).

foresta mediterranea

foresta mediterranea

“Evitiamo che le terre della collettività vengano svendute da politici miopi, sordi e incompetenti” (Cornelio Mesina).

“Contro la privatizzazione della “modernità” difendiamo i beni collettivi degli usi civici. Essi sono stati le risorse di tutti e tutte per secoli, devono tornare ad esserlo senza che l’onda individualista della attuale crisi concentri il patrimonio in oche mani. Contro la divisione sociale, ripartiamo dalle comunitá e dalle risorse condivise” (Luca Liverani).

“Condivido. Iniziativa sacrosanta” (Antonio Dessì).

“Le terre collettive sono patrimonio di tutti. Questa proposta va solo l’interesse di pochi furbi che hanno occupato abusivamente o che hanno interesse ad appropriarsi di terre d’uso civico. Basti con gli abusi proteggiamo la Sardegna” (Andrea Romano).

“Fermate l’appropriazione del nostro patrimonio! Firmate la petizione!” (Carlo Poddi).

“salviamo la nostra Sardegna da ulteriori scempi”. (Valentina Monaldi).

 “Sarebbe il caso di indagare seriamente su chi sia il vero ‘sponsor’ di questa nuova edizione della legge delle chiudende che, sicuramente, non porterà niente di buono alla Sardegna”. (Francesco Cubeddu)

Cabras, Is Aruttas, spiaggia

Cabras, Is Aruttas, spiaggia

“I demani civici sono un’importante ricchezza ambientale, collettiva e locale, e la loro “sclassificazione” è illegittima” (Fabio Parascandolo).

Sono pienamente d’accordo con voi” (Giovanni Battista Piras).

“Vogliono distruggere le terre civiche” (Francesco Mastromarco).

“Giù le mani dalle terre dei comunisti. Basta con l’ennesimo regalo pagato dai cittadini. Amministrare non vuol dire svendere” (Francesca Mesina).

“Basta Editto delle Chiudende. Dobbiamo salvare e tutelare la nostra meravigliosa Sardegna” (Rina Murgia).

Alghero, costa di Punta Cristallo

Alghero, costa di Punta Cristallo

“No alla privatizzazione dei beni comuni!” (Davide Canu).

“La mia firma per aiutare la nostra terra, piu’ semplice di cosi’!!! Firmate, firmate e firmateeee………………..” (Marisa Serrenti).

“No alla privatizzazione dei beni collettivi dei sardi!” (Paolo Mugoni).

“Difendiamo il patrimonio comune, lottiamo contro le appropriazioni di ciò che ci appartiene” (Umberto Guerra).

“contro la sottrazione di coste, pascoli, boschi che sono un bene per tutti. Il bene dell’ambiente equivale al bene comune della popolazione che ci abita” (Maria Pasqua Meloni).

Desulo, Gennargentu, foresta di Girgini

Desulo, Gennargentu, foresta di Girgini

Questi sono alcuni dei commenti degli oltre 500 firmatari che in pochi giorni hanno sottoscritto la Petizione contro il nuovo Editto delle Chiudende promossa dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus per la difesa delle terre civiche in Sardegna.

Questo è quel che pensano i cittadini sull’operazione di sdemanializzazione delle terre a uso civico sarde.

Come noto, infatti, ormai sta procedendo da tempo la pesante offensiva istituzionale dei vertici della Regione autonoma della Sardegna contro le terre a uso civico: sdemanializzazioni, occupazioni abusive ignorate, mancata dichiarazione pubblica di demani civici accertati sono le principali direttrici di attacco ai danni dei patrimoni collettivi di centinaia di centri piccoli e grandi dell’Isola.

Un nuovo Editto delle Chiudende, come il provvedimento che nella prima metà dell’800 dette inizio alla privatizzazione dei grandi demani collettivi sardi.

Sardegna, muretto a secco, recinzione tipica dopo l'editto delle chiudende (1820-1823)

Sardegna, muretto a secco, recinzione tipica dopo l’editto delle chiudende (1820-1823)

L’attuale situazione è descritta puntualmente nell’articolo Diritti di uso civico e demani civici in Sardegna, ecco coma la Giunta Pigliaru vuole realizzare il nuovo Editto delle Chiudende (2 gennaio 2017).

Chi ci guadagna?  Riscontri elettorali, imprese industriali, piccoli e grandi abusi (forse anche di qualche amministratore pubblico), grandi imprese immobiliari (soprattutto lungo la costa orientale).

Chi ci perde?  Le tante collettività locali sparse in tutta la Sardegna (in tre quarti dei Comuni sono presenti terre a uso civico), a cui vengono sottratti coste, pascoli, boschi senza nulla in cambio.   Tutti noi per quanto concerne il valore ambientale dei demani civici.

Nessuna trasparenza regola queste operazioni, per esempio l’ultima legge regionale n. 26/2016 che ha introdotto nuove forme di sdemanializzazione delle terre civiche è stata approvata in quattro e quattr’otto di notte, senza alcuna pubblicità né vergogna.

stendardoSu sollecitazione di tanti cittadini – oltre alla campagna permanente legale e di sensibilizzazione – il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus propone una petizione popolare al Presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru con richieste semplici e dirette: l’abrogazione della legge regionale n. 26/2016 di sdemanializzazione delle terre civiche (da proporre al Consiglio regionale), la promulgazione dei 123 provvedimenti di accertamento di altrettanti demani civici che dormono nei cassetti regionali da più di 4 anni, l’avvio delle operazioni di recupero delle migliaia di ettari occupati abusivamente.

Bisogna far sentire la propria voce, bisogna far sentire la volontà dei cittadini: firma e fai firmare la petizione in difesa delle terre collettive!

Si può firmare qui: Petizione contro il nuovo Editto delle Chiudende!

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

animali-aquile_11350-gif-animataIstruzioni per l’adesione: la petizione si può sottoscrivere al link https://buonacausa.org/cause/petizione-popolare-contro-il-nuovo-editto-delle-chiud.

Basta cliccare sul tasto verde dov’è scritto “Sottoscrivi”.     Poi giunge un messaggio all’indirizzo indicato nella sottoscrizione per la conferma.   Basta confermare l’avvenuta sottoscrizione.

Non c’è alcun obbligo di donazione di neanche un centesimo.

Buonacausa.org è una piattaforma che ospita sia petizioni che iniziative di raccolta fondi per tutela dell’ambiente e diritti civili. L’abbiamo scelta perchè non riempie di e-mail pubblicitarie i sottoscrittori delle petizioni.

Chi vuole può firmare serenamente.

 

Gennargentu, nevaio

Gennargentu, nevaio

(foto J.I., S.D., archivio GrIG)

  1. Annamaria Coen
    gennaio 15, 2017 alle 3:24 PM

    ________________________________

  2. gennaio 15, 2017 alle 6:33 PM

    da Casteddu online, 14 gennaio 2017
    “Editto delle chiudende”, oltre 500 firmano la petizione online.
    In pochi giorni sono oltre 500 i firmatari della petizione contro il nuovo “editto delle chiudende” promossa dal Gruppo di Intervento Giuridico per la difesa delle terre civiche. Ecco cosa scrivono i sardi: “Il solito furto delle nostre terre”, “Evitiamo che le terre della collettività vengano svendute da politici miopi, sordi e incompetenti”: http://www.castedduonline.it/sardegna/campidano/43690/editto-delle-chiudende-oltre-500-firmano-la-petizione-online.html

    __________________

    da Vistanet Cagliari, 14 gennaio 2017
    “No a nuovo Editto delle Chiudende”, Grig lancia petizione per difendere i terreni a uso civico: http://www.vistanet.it/cagliari/blog/2017/01/14/petizione-legge-chiudende-usi-civici/

    _____________

    da Globalist Cagliari, 15 gennaio 2017
    Che cosa dicono i cittadini sul nuovo Editto delle Chiudende?
    Oltre 500 firmatari in pochi giorni hanno sottoscritto la Petizione contro il nuovo Editto delle Chiudende promossa dal Gruppo d’Intervento Giuridico: http://cagliari.globalist.it/Detail_News_Display?ID=127175&typeb=2014233166&che-cosa-dicono-i-cittadini-sul-nuovo-editto-delle-chiudende-

  3. Leccio
    gennaio 16, 2017 alle 11:29 am

    MA SI VUOLE TUTELARE UNA VOLTA PER TUTTE QUELLO CHE RIMANE DI QUESTA BELLISSIMA ISOLA O LA SI VUOL VENDERE E DISTRUGGERLA PIANO PIANO ? BASTA POLITICA DA CIRCO BASTA! BASTA VENDERE LA NOSTRA TERRA A UN MANIPOLO DI SPECULATORI E POLITICI PAGLIACCI ! SVEGLIAMOCI!

  4. gennaio 16, 2017 alle 3:05 PM

    abbiamo superato le 600 adesioni 🙂

  1. No trackbacks yet.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.