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La “colpa” della crisi idrica in Sardegna è dello stato delle condotte dell’acqua.


Sette Fratelli, corso d'acqua

Sette Fratelli, corso d’acqua

L’abbiamo denunciato pubblicamente in mille occasioni: in Sardegna la crisi idrica non dipende da piogge e invasi non certo di scarso rilievo, sono altri i reali motivi della crisi idrica: il disastroso tasso di perdita delle reti e la perdurante assenza di connessioni fra gli invasi.

Per non parlare del ricorrente razionamento idrico a Sassari o dell’acqua gialla che esce spesso dai rubinetti a Olbia.

Agenia Consulting è una società di consulenza aziendale e ha condotto una due diligence su Abbanoa s.p.a., il gestore unico dell’acqua sarda, per conto dei cinque Istituti bancari che la sostengono sul piano finanziario.

Nel 2014 il 55% dell’acqua immessa in rete da Abbanoa s.p.a. è andata persa.   Ecco il vero motivo della crisi idrica in Sardegna.

Negli ultimi due anni la situazione non è cambiata significativamente.

Spesso si usano armi di distrazione di massa per distogliere l’attenzione da informazioni scomode.

Quando qualsiasi amministratore pubblico o mezzo di informazione o chissà chi vi dice che la colpa è della siccità sappiate che vi sta mentendo, sta raccontando balle.

Altro che indipendenza, qui non si sanno nemmeno tenere in efficienza le condotte idriche…

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

acqua e gemme

acqua e gemme

da La Nuova Sardegna, 24 dicembre 2015

Abbanoa perde il 55 per cento dell’acqua.

Richiesto da cinque banche il rapporto di Agenia sullo stato del gestore idrico della Sardegna. (Mauro Lissia)

CAGLIARI. Il problema della Sardegna non è la siccità, ma le condizioni disastrose delle condotte idriche. Un dato aritmetico semplicissimo rende l’idea più di qualsiasi considerazione: per ogni litro d’acqua che sgorga dai nostri rubinetti un’analoga quantità si perde nelle viscere della terra. In percentuale è il 55 per cento dell’acqua raccolta, prodotta o acquistata, 146 milioni di metri cubi sui 269 milioni che nell’arco di un anno vengono immessi in rete da Abbanoa.

Non si tratta di stime, ma di numeri ufficiali riferiti al 2014 e forniti dallo stesso gestore. Numeri che possono solo accrescere la preoccupazione in una situazione di siccità come quella che l’isola vive in quest’inverno che non vuol essere inverno.

A fare i conti delle perdite è Agenia Consulting, la società di consulenza aziendale che ha condotto una due diligence – investigazione con approfondimento – sullo stato di Abbanoa per conto di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco di Sardegna, Bnl e Banca di Sassari, gli istituti che tengono in piedi dal punto di vista finanziario la società concessionaria del servizio idrico sardo. Viste le recenti difficoltà, le banche hanno voluto vedere chiaro su ogni aspetto della società di viale Diaz, per capire se le linee di credito concesse finora possono essere confermate ed eventualmente consolidate.

Agenia esamina nei dettagli il nuovo piano economico-finanziario varato dall’amministrazione di Abbanoa insieme al consulente Kpmg spa per la gestione del servizio idrico integrato dell’isola, soffermandosi a lungo sull’efficienza del sistema.

Quello sulle perdite idriche è il dato più sconcertante contenuto nel Rapporto finale Tec-Gest: malgrado gli impegni assunti pubblicamente, dal 2011 al 2014 Abbanoa non è riuscita a ridurre in termini significativi lo spreco d’acqua storico nell’isola e soltanto le piogge cadute negli ultimi anni hanno salvato i sardi da restrizioni pesanti. Se quattro anni fa la percentuale d’acqua persa era il 56,2%, a fine 2014 si era ridotta appena dell’1,2%, che in volumi significa dieci milioni di metri cubi guadagnati.

Osservano di conseguenza i tecnici di Agenia: «L’entità delle perdite non rappresenta un indicatore di efficienza del sistema, risultando nettamente superiore al valore medio nazionale». E qui vengono esposti i termini di confronto: le perdite idriche medie in Italia erano nel 2007 pari al 37,3% secondo il Coviri, Comitato di vigilanza sull’uso delle risorse idriche. Nel 2010 erano calate al 33,7% secondo Utilitatis ed erano del 33,9% nel 2012 secondo l’Istat. Va aggiunto però che le reti idriche sarde, simili a un colabrodo, non sono peggiori di quelle del meridione d’Italia e della Sicilia, dove la percentuale di perdite è più o meno la stessa.

Altri dati elaborati da Agenia aiutano a ricostruire la situazione idrica sarda. Uno è la dotazione pro capite, vale a dire la quota d’acqua destinata a ciascun abitante: Abbanoa fornisce il servizio idrico a 362 comuni per un totale di un milione e 622 mila abitanti compresi in 707.500 utenze. Per ognuno degli abitanti il gestore dovrebbe garantire almeno 150 litri al giorno – lo stabilisce una norma del 4 marzo 1996 – a fronte di un consumo medio per una famiglia di tre persone che dovrebbe essere di 192 metri cubi all’anno, 175 litri al giorno a persona. Ebbene: la dotazione media fornita da Abbanoa si è ridotta da 235 a 222 litri per abitante al giorno, ma resta superiore a quanto indica la norma e allo standard nazionale.

Questo nella media, perché risulta ad Agenia che il 34% dei comuni sardi sia al di sotto della dotazione minima, come dire che 298.987 abitanti hanno meno acqua di quanto serva, mentre nel 2011 erano “solo” 252.025. Gli investimenti programmati – così hanno detto i vertici di Abbanoa – dovrebbero assicurare un miglioramento della situazione da qui ai prossimi anni. Nella tabella riassuntiva elaborata da Agenia si fa riferimento a investimenti per complessivi 385 milioni di euro dal 2014 al 2017, di cui il 38% saranno spesi in interventi sull’acquedotto, il 15% sul sistema fognario, l’11% sulla depurazione, il 7% sulla misura e il 29% sulle manutenzioni. Se il programma di investimenti sarà rispettato si vedrà più avanti.

 

acqua

acqua

Reti idriche colabrodo: i numeri di Abbanoa.

146 milioni di metri cubi d’acqua vengono dispersi ogni anno.

269 – I MILIONI DI METRI CUBI D’ACQUA IMMESSI OGNI ANNO IN RETE DA ABBANOA

146 – I MILIONI DI METRI CUBI D’ACQUA CHE ANNUALMENTE FINISCONO DISPERSI NELLE RETI COLABRODO

707.500 – LE UTENZE SERVITE DA ABBANOA NEI 362 COMUNI SARDI ALLACCIATI ALLA RETE DEL GESTORE

34 – LA PERCENTUALE DEI COMUNI SARDI CHE RICEVONO MENO ACQUA DI QUELLA PREVISTA DALLA LEGGE, 150 LITRI PER ABITANTE (LA MEDIA ISOLANA È DI 222 LITRI)

 

corso d'acqua nel bosco

corso d’acqua nel bosco

 

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. capitonegatto
    dicembre 31, 2015 alle 10:33 am

    Si sperava che il privato , oltre ai profitti, investisse nelle infrastrutture, ma cosi non e’.
    Qualche toppa per evitare il peggio, ma nulla di importante per migliorare il servizio, visto che e’ il solo profitto a dominare. Allora si ritorni al pubblico e si dia legalita’ al referendum scorso.

  2. Juri
    dicembre 31, 2015 alle 12:11 PM

    Dunque, dai dati risulta che in un anno l’acqua che finisce alle utenze (quindi il fabbisogno) è pari a 121milioni di metri cubi, ossia circa il 6% del totale invasabile in Sardegna (circa 2miliardi di metri cubi).
    Se non ci fosse l’evaporazione questo dato significherebbe che, dopo un’annata piovosa in grado di riempire i bacini (come quelle avutesi gli anni scorsi), il sistema idrico sardo dovrebbe essere in grado di garantire acqua per circa 14 anni in assenza completa di piogge (detraendo un 15% di fondi non utilizzabile).
    Considerando l’evaporazione (i cui effetti non sono facilmente quantificabili) questo dato forse si ridurrebbe alla metà, qualcosa comunque come 7 anni senza piogge.

    Sono calcoli a spanne ma che fanno giustizia della disinformazione secondo cui la crisi idrica sarebbe colpa di una ordinaria siccità (nel senso che le annate siccitose arrivano puntualmente ogni tot anni in Sardegna, l’anomalia sarebbe rappresentata dalla scomparsa di queste annate siccitose. In altri termini, siccità statisticamente prevedibilissima).
    E allora ben vengano queste “emergenze” se servono a porre rimedio alle vere cause della “crisi idrica”.

  3. gennaio 22, 2016 alle 2:54 PM

    A.N.S.A., 22 gennaio 2016
    Razionamenti acqua in 12 comuni del Nord.
    Rubinetti chiusi dalle 18 alle 6, situazione in peggioramento: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/01/20/razionamenti-acqua-in-12-comuni-del-nord_6d101a1b-78b6-444d-b65e-ecdb0efb5c6c.html

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    da La Nuova Sardegna, 22 gennaio 2016
    Invasi sardi ai minimi storici, a un passo dall’emergenza.
    Mai raggiunti livelli così bassi dal 2003, massima allerta in Goceano e Baronia. Nasce un coordinamento, la Regione pronta a chiedere l’intervento del governo. (Silvia Sanna): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/01/22/news/invasi-sardi-ai-minimi-storici-a-un-passo-dall-emergenza-1.12820447

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    da Il Corriere della Sera, 22 gennaio 2016
    Nei Comuni acqua già razionata. «Manca il 91% della pioggia».
    Il Po ansima: 7 metri sotto la media. Erogazione a singhiozzo in Sardegna, autobotti in azione in Veneto, laghi lombardi mai così asciutti. «In estate si dovrà scegliere tra agricoltura e consumi domestici». (Claudio Del Frate): http://www.corriere.it/cronache/16_gennaio_21/nei-comuni-acqua-gia-razionata-siccita-b6693ec2-c082-11e5-a781-c1871777b86c.shtml

  4. gennaio 24, 2016 alle 6:32 PM

    da L’Unione Sarda, 23 gennaio 2016
    Siccità e grandi sprechi, bacini quasi vuoti e acqua che finisce in mare: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/01/24/siccit_e_grande_spreco_bacini_quasi_vuoti_e_acqua_che_finisce_in-68-461392.html

  5. gennaio 24, 2016 alle 11:31 PM

    da L’Unione Sarda, 24 gennaio 2016
    Siccità, pre-allarme in tutta l’Isola. Il Sar: un’altra settimana senza pioggia: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/01/24/invasi_a_i_minimi_storici_la_sardegna_resta_all_asciutto-68-461472.html

  6. Terrae
    gennaio 25, 2016 alle 9:39 am

    Siamo stati graziati per 20 anni, dopo la lunga siccità tra gli anni ’80 e ’90.

    Speriamo di non dover rivedere, come allora, le navi cisterna fare la spola tra i Balcani e l’Isola.

    E speriamo che il clima non sia torrido come quello dello scorso anno e che la poca acqua rimasta non eutrofizzi con alghe tossiche.

    Per il resto, mano alle condotte e parsimonia nell’uso dell’acqua potabile (potrebbe, anche, voler dire fissare un limite al numero di persone che è possibile ospitare nell’Isola in funzione della risorsa disponibile).

  7. gennaio 26, 2016 alle 2:56 PM

    da La Nuova Sardegna, 26 gennaio 2016
    Siccità in Sardegna, l’agricoltura già conta i danni.
    Niente acqua per la stagione irrigua: a rischio tutte le primizie. Le aziende rinunciano alla semina. La produzione di carciofi potrebbe ridursi del 40 per cento. (Silvia Sanna): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/01/26/news/siccita-in-sardegna-l-agricoltura-gia-conta-i-danni-1.12843141?ref=hfnscabr-1

  8. gennaio 31, 2016 alle 7:42 PM

    a che punto siamo…

    da La Nuova Sardegna, 30 gennaio 2016
    Niente pioggia in Sardegna, la Chiesa scende in campo: proviamo a pregare.
    Il vescovo di Cagliari invita tutte le parrocchie della diocesi: «Chiediamo perdono anche per sprechi e guasti ambientali». (Mario Girau): http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/01/30/news/niente-pioggia-in-sardegna-la-chiesa-in-campo-proviamo-a-pregare-1.12866189

  9. febbraio 1, 2016 alle 2:45 PM

    da La Nuova Sardegna, 1 febbraio 2016
    Siccità da incubo: gennaio senza piogge come nel mese di agosto.
    Il dato emerge da un monitoraggio Coldiretti. È allarme per fiumi e laghi a secco: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/02/01/news/siccita-da-incubo-gennaio-senza-piogge-come-nel-mese-di-agosto-1.12878375

  10. febbraio 2, 2016 alle 2:47 PM

    da L’Unione Sarda, 2 febbraio 2016
    Condotte colabrodo: la metà dell’acqua in rete si perde. (Michele Ruffi): http://www.unionesarda.it/multimedia/articolo.aspx?id=464466

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    La Sardegna muore di sete: la siccità non dà tregua, la natura è frastornata. (Piera Serusi): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/02/02/la_sardegna_muore_di_sete_la_siccit_non_d_tregua_la_natura_frasto-68-464457.html

  11. febbraio 8, 2016 alle 2:52 PM

    da L’Unione Sarda, 8 febbraio 2016
    Acqua: città al sicuro Nessuna ipotesi di razionamento per quest’anno.
    SICCITÀ. Riserve abbondanti nei bacini del Flumendosa e del Mulargia. (Marco Noce): http://www.comunecagliarinews.it/rassegnastampa.php?pagina=49476

  12. febbraio 17, 2016 alle 10:13 PM

    A.N.S.A., 17 febbraio 2016
    Estate di restrizioni d’acqua in Gallura.
    Allarme Consorzio bonifica, senza interventi sarà crisi idrica: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/02/17/estate-di-restrizioni-dacqua-in-gallura_d581d28b-5997-48f1-a5a9-906e63b9663a.html

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    da L’Unione Sarda, 17 febbraio 2016
    La grande sete: bacini al 60%, 40 milioni di metri cubi in più con le ultime piogge. (Nicola Scano): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/02/17/la_grande_sete_bacini_al_60_invasati_40_milioni_di_metri_cubi_in-68-469550.html

  13. febbraio 23, 2016 alle 2:44 PM

    da L’Unione Sarda, 21 febbraio 2016
    Emergenza idrica : in Gallura restrizioni in vista e acqua che finisce in mare. (Andrea Busia): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/02/21/emergenza_idrica_in_gallura_restrizioni_in_vista_e_acqua_che_fini-68-470841.html

  14. febbraio 27, 2016 alle 12:37 PM

    e parecchie sono opere di collegamento fra sistemi e invasi idrici.

    da Sardinia Post, 27 febbraio 2016
    Ospedali, reti idriche, impianti sportivi: le 67 incompiute dell’Isola. (Francesca Mulas): http://www.sardiniapost.it/economia/ospedali-reti-idriche-impianti-sportivi-le-incompiute-nellisola/

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    qui l’elenco completo: https://www.serviziocontrattipubblici.it/informazioni/doc/sardegna.pdf

  15. febbraio 29, 2016 alle 9:59 PM

    “Confidiamo in un marzo piovoso” auspica l’amministratore unico di Enas, Giovanni Sistu (http://spol.unica.it/spol/user/view.php?id=4083) “l’anno scorso le piogge ci portarono 220 milioni di metri cubi a marzo”. Ecco, questa è LA POLITICA DI GESTIONE DELL’ACQUA IN SARDEGNA: la pioggia.

    da L’Unione Sarda, 29 febbraio 2016
    Con la pioggia arriva l’acqua nei bacini, ma al nord l’emergenza non è cessata: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/02/29/con_la_pioggia_arriva_l_acqua_nei_bacini_ma_al_nord_l_emergenza_n-68-473476.html

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    A.N.S.A., 29 febbraio 2016
    Siccità: 100 mln mc in più negli invasi.
    Resta allerta generalizzata ma situazione meno critica: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/02/29/siccita-100-mln-mc-in-piu-negli-invasi_9f0a1d2d-44d4-4d06-93f0-bf10db642fd0.html

  16. aprile 7, 2016 alle 4:43 PM

    ecco qui, parte il programma da 75 milioni di euro con “soli” 10 anni di ritardo.

    A.N.S.A., 7 aprile 2016
    Scongiurare emergenza idrica:Piano 75mln. Per migliorare potabilizzazione e distribuzione 16 interventi. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/04/07/scongiurare-emergenza-idricapiano-75mln_5f45058e-3bfb-40e7-881a-ed9749b8b08a.html)

    CAGLIARI, 7 APR – Un piano di lavori per scongiurare l’emergenza dell’acqua potabile nell’Isola, in particolare nell’Oristanese e nel Sassarese, e per dare agli utenti quindi un’acqua di migliore qualità. Dopo 10 anni dallo stanziamento dei fondi del Por 2000-2006 inizieranno 16 opere strategiche per la distribuzione e per la potabilizzazione. Si tratta di 75 milioni complessivi ai quali si aggiungeranno 165 milioni per il 2016. Le gare d’appalto per la prima tranche di risorse sono già state bandite per 10 interventi di efficientamento delle reti idriche di 100 comuni.

    Secondo le stime i lavori, per i quali potranno essere occupate oltre 1.200 persone, dovvrebbero essere conclusi e collaudati entro novembre 2018. Ci vorrà più tempo per interventi sulla dorsale centrale e Nord-Sud dell’acquedotto di Torpè, complessivamente 22 milioni di euro. Già appaltato e aggiudicato all’impresa il lavoro sul nuovo potabilizzatore di Silì ad Oristano.

    L’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, ha annunciato che oggi arriverà l’ultima autorizzazione dall’Ufficio tecnico regionale “per altri 8 milioni di euro di lavori nel Logudoro. Annunciare lo sblocco degli investimenti ora non è per niente una soddisfazione perché lo faccio con 10 anni di ritardo – ha sottolineato – Questo deve far riflettere il sistema Regione, perché la stessa cosa è successa con le alluvioni di Villagrande, Capoterra e Olbia: credo ci sia qualcosa legato all’ordinamento che non funziona”.

    L’assessore ha anche sottolineato che il ddl sugli appalti tornerà in Giunta tra qualche settimana, dopo un adeguamento al nuovo codice degli appalti che entra in vigore il 18 aprile. L’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, punta tutto sull’efficientamento delle reti per offrire “una maggiore qualità della risorsa” e per abbattere almeno del 10% il dato negativo delle perdite nelle condotte, valutate nel 53% dell’acqua potabilizzata.

    “Su questo tema – ha evidenziato – presenteremo un progetto pilota a Oliena, comune nel quale si perde il 70% dell’acqua nelle reti. Sarà un progetto che ripeteremo poi in 30 comuni importanti dell’Isola”. Rispondendo, fra l’altro, ad una domanda sulle inchieste che hanno colpito il gestore unico Ramazzotti ha spiegato che “le inchieste disturbano poco perché c’è serenità nel lavoro fatto, Abbanoa dà regole ed essendo una società regionale è sottratta ad interessi territoriali”.

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    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna.
    Abbanoa, subito 75 milioni per ridurre le perdite e potenziare il servizio, 165 milioni entro l’anno. Maninchedda: miglioriamo la vita dei sardi.
    Il Piano cantieri, che interesserà 100 Comuni, è stato presentato oggi dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dall’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti. L’aggiudicazione degli appalti è prevista entro giugno 2016, da novembre si prevede la fine delle progettazioni e entro novembre 2018 la conclusione delle opere e i collaudi, a eccezione dei due più grossi appalti (dorsale centrale e sud-nord acquedotto di Torpé, rispettivamente 12 milioni e 100mila euro e 9 milioni e 900mila). (http://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=7874)

    CAGLIARI, 7 APRILE 2016 – Drastica riduzione delle perdite idriche, potenziamento del servizio in zone critiche, infrastrutture più efficienti e 1200 posti di lavoro potenziali con i cantieri Abbanoa da 75 milioni di euro Cipe per 16 interventi strategici. Dopo 10 anni dalla programmazione POR 2000-2006, sono infatti andati a gara gli interventi sulla potabilizzazione e distribuzione dell’acqua in Sardegna. Il Piano cantieri, che interesserà 100 Comuni, è stato presentato oggi dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dall’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti. L’aggiudicazione degli appalti è prevista entro giugno 2016, da novembre si prevede la fine delle progettazioni e entro novembre 2018 la conclusione delle opere e i collaudi, a eccezione dei due più grossi appalti (dorsale centrale e sud-nord acquedotto di Torpé, rispettivamente 12 milioni e 100mila euro e 9 milioni e 900mila).

    SBLOCCO DOPO 10 ANNI – “Oggi riusciamo ad aprire cantieri per lavori programmati, progettati e finanziati oltre 10 anni fa. Certo l’importante è farlo, ma è però altrettanto importante non ripetere gli errori del passato – dice l’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda -. Quindi dobbiamo migliorare il sistema, imparare a spendere bene e rapidamente anche le risorse che stanziamo quest’anno per i prossimi anni”. Nel Piano cantieri ci sono, oltre ai grossi appalti, una serie di interventi dai 100 ai 600mila euro. “Stiamo spendendo anche cifre piccole e non solo nelle aree urbane, perché l’efficienza sicuramente non è legata alla grandezza degli appalti ma alla loro adeguatezza. In Sardegna abbiamo una popolazione distribuita in tanti chilometri quadrati e in molti piccoli paesi, quindi i piccoli interventi dobbiamo farli perché migliorano la vita di moltissime persone”.

    IMPRESE CHIAMATE A COMPETERE – Quello presentato oggi è solo il primo passo di un percorso che mette in campo complessivamente 165 milioni di euro entro il 2016 per il sistema idrico dell’Isola.”Vogliamo sollecitare le imprese, ci sono risorse importanti in campo e la buona notizia è che stiamo iniziando a metterle in cantiere – sottolinea l’amministratore unico di Abbanoa Alessandro Ramazzotti – Entro la fine dell’anno ci saranno cantieri per 165 milioni di euro, quindi le imprese sono chiamate a raccolta e devono abituarsi a competere, in Sardegna abbiamo ottime imprese e siamo certi che si faranno valere e avranno una parte importante in questi progetti”. Fra gli interventi più importanti, oltre al risanamento delle reti che attualmente disperdono il 53% dell’acqua, “quello di Silì che risolve il problema della potabilità di Oristano e poi i lavori su tutta la costa occidentale che finalmente porteranno l’acqua a tutta una serie di villaggi turistici che finora dovevano ricorrere alle autobotti”.

    GLI INTERVENTI IN DETTAGLIO – Già appaltato il Potabilizzatore di Silì al servizio dei centri di Oristano, Donigala Fenugheddu, Massama, Nuraxinieddu, Silì, Torre Grande, Cabras, S.Giovanni di Sinis, S. Salvatore, Solanas, Is Aruttas, Su Bardoni, Mariermi (13 milioni di euro). In gara: realizzazione della dorsale centrale dell’acquedotto di Torpè al servizio Posada, Siniscola, Torpé, Budoni e San Teodoro (12 milioni); realizzazione della dorsale Sud-Nord dell’acquedotto di Torpè: 9,9; riassetto dell’alimentazione idropotabile di Capoterra e Sestu: 700mila euro. Efficientamento delle reti idriche: Comuni di Villacidro, Vallermosa e Arbus (3,2 milioni); Ales, Baradili, Baressa, Gonnoscodina, Gonnosnò, Mogorella, Morgongiori, Nureci, Ruinas, Samugheo, Villa Sant’Antonio, Curcuris, Collinas, Lunamatrona, Pauli Arbarei, Siddi, Tuili, Turri, Ussaramanna e Villanovaforru (3,9 milioni); San Gavino Monreale e Sanluri (2 milioni); Barrali, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Sant’Andrea Frius, Selegas, Furtei e Segariu (3,9 milioni); Gesico, Goni, San Nicolò Gerrei, Siurgus Donigala, Esterzili, Gergei, Nurri, Orroli, Sadali e Las Plassas: (3,1 milioni); Dolianova, Mandas, Monastir, Senorbì, Siliqua, Villasor, Isili, Mogoro, Gonnosfanadiga, Guspini, Samassi e Sardara (3,3 milioni); Sassari (3,4 milioni); Sennori, Sorso, Valledoria, Viddalba, Tergu e Santa Maria Coghinas (3,6 milioni); Ardara, Bulzi, Ittireddu, Sedini e Berchidda (1,5 milioni); Alghero, Ittiri, Mores, Ozieri, Porto Torres e Sassari (4 milioni). Infine, completamento degli acquedotti di Sedini e Bulzi per un totale di 2 milioni e 650mila euro.

  17. agosto 10, 2016 alle 10:52 am

    bene, era ora.

    A.N.S.A., 10 agosto 2016
    Mai più perdite d’acqua del 70% a Oliena.
    Riparazioni, monitoraggio e regolazione pressioni con valvole. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/08/09/mai-piu-perdite-dacqua-del-70-a-oliena_655a3847-ff60-4701-a96d-a9bc05972926.html)

    Per vari mesi sono stati controllati i 38 km di rete idrica del paese con particolari apparecchiature che hanno consentito di individuare le criticità e ridurre drasticamente le perdite. Oliena fa da apripista a un progetto innovativo che consente di rivoluzionare il servizio in tutto il centro abitato. I primi risultati presentati in municipio dal sindaco, Martino Salis, dall’amministratore unico di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, dal direttore generale Sandro Murtas, e dagli esperti della Hitachi, azienda vincitrice del bando per le verifiche nel sistema idrico.

    Il paese aveva il poco invidiabile record regionale di avere circa il 70% di acqua dispersa in un dedalo di condotte colabrodo che costituiscono la vecchia rete comunale. Il primo passo per i tecnici è stato l’avvio a febbraio della fase di verifica con l’individuazione degli snodi in cui si diramano le condotte nell’abitato dove sono state installate apparecchiature per il monitoraggio delle portate, della pressione e dell’aria intrusa.

  18. agosto 30, 2016 alle 2:46 PM

    da L’Unione Sarda, 30 agosto 2016
    Siccità in Sardegna: i campi sono devastati, ma l’acqua finisce in mare. (Cristina Cossu): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/08/30/siccit_in_sardegna_i_campi_sono_devastati_ma_l_acqua_finisce_in_m-68-528824.html

  19. settembre 2, 2016 alle 10:43 PM

    A.N.S.A., 2 settembre 2016
    Emergenza idrica: invasi poco sopra 50%.
    Autorità Bacino, livello pericolo Nord Ovest, Ogliastra e Sulcis: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/09/02/emergenza-idrica-invasi-poco-sopra-50_5a2d29f8-6e02-4eec-9cb4-092493b9663f.html

  20. settembre 12, 2016 alle 2:48 PM

    da L’Unione Sarda, 12 settembre 2016
    La Sardegna nella morsa della siccità, acqua razionata e agricoltori in ginocchio. (Cristina Cossu): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/09/12/la_sardegna_nella_morsa_della_siccit_acqua_razionata_e_agricoltor-68-532619.html

  21. settembre 20, 2016 alle 5:04 PM

    da L’Unione Sarda, 20 settembre 2016
    Crisi idrica, servono subito 10 milioni.
    Autorità di bacino: “Interventi urgenti”: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/09/20/crisi_idrica_servono_subito_10_milioni_autorit_di_bacino_interven-68-534900.html

  22. settembre 28, 2016 alle 5:34 PM

    e quindi?

    da La Nuova Sardegna, 28 settembre 2016
    «Il 2016 nel Sud Sardegna è stato il meno piovoso degli ultimi 215 anni».
    La Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale ed è pronta alla mobilitazione: «Agricoltori e allevatori del Basso Campidano, Sarrabus e Basso Sulcis sono in ginocchio a causa della siccità»: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2016/09/28/news/il-2016-e-stato-il-meno-piovoso-degli-ultimi-215-anni-1.14168439

  23. ottobre 25, 2016 alle 2:44 PM

    da L’Unione Sarda, 25 ottobre 2016
    La grande sete dei sardi: bacini a secco.
    Isola investita dall’afa, oggi 35 gradi: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/10/25/la_grande_sete_dei_sardi_bacini_a_secco_isola_investita_dall_afa-68-544096.html

  24. novembre 11, 2016 alle 3:00 PM

    decisione geniale 😉

    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
    Addio reti colabrodo: dalla Giunta 30 milioni e un nuovo sistema di controllo.
    In Sardegna la situazione è pessima: con la dispersione dell’acqua che supera il 55%, infatti, è la regione messa peggio in Italia. La Giunta ha quindi programmato interventi “di riparazione” delle reti e, contestualmente, una strategia di controllo: è emersa infatti nel tempo l’esigenza che gli interventi infrastrutturali siano concepiti come integrativi di una corretta gestione.
    (http://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=7874)

    CAGLIARI, 10 NOVEMBRE 2016 – Trenta milioni di euro contro le reti colabrodo più altri 5 per monitorare e verificare l’efficacia degli interventi. L’ha deciso la Giunta, approvando una delibera che stanzia 29.670.000 a carico del POR FESR 2014-2020 per finanziare una serie di interventi che verranno realizzati da Abbanoa e hanno come obiettivo il miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e la riduzione delle perdite di rete di acquedotto. In Sardegna la situazione è pessima: con la dispersione dell’acqua che supera il 55%, infatti, è la regione messa peggio in Italia.

    La Giunta ha quindi programmato interventi “di riparazione” delle reti e, contestualmente, una strategia di controllo: è emersa infatti nel tempo l’esigenza che gli interventi infrastrutturali siano concepiti come integrativi di una corretta gestione. In particolare è stato deciso che nell’ambito degli stessi interventi debbano essere inseriti tutti gli elementi strutturali e non strutturali necessari per rendere disponibile l’analisi numerica del comportamento delle reti mappate su cartografia digitale. Il controllo sarà effettuato con il telecontrollo di portate e pressioni ed eventualmente con la telelettura dei contatori. In questo modo si riuscirà a sapere con precisione dove sono le perdite e dunque a intervenire in modo assolutamente mirato: un vero e proprio cambio di strategia, dunque, che ha come obiettivo quello di portare le perdite idriche a non più del 30%.
    La misura si inquadra nella programmazione unitaria, nell’ambito della Strategia 5 “Il territorio e le reti infrastrutturali – Priorità 9 Infrastrutture” del PRS 2014 – 2019. La programmazione degli interventi è stata fatta insieme a Egas, l’Ente di governo dell’Ambito della Sardegna. Oltre ai 30 milioni messi in campo dalla Giunta, per giocare la partita sulle reti colabrodo in Sardegna sono disponibili 68 milioni all’interno del Patto per la Sardegna e circa 12 milioni del Cipe.

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    A.N.S.A., 10 novembre 2016
    Acqua:30 mln per riparare reti colabrodo. Il 55% della risorsa persa per strada, si punta al 30%. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2016/11/10/acqua30-mln-per-riparare-reti-colabrodo_575088e8-4010-45db-899b-1f62a498c9b5.html)

    CAGLIARI, 10 NOV – Trenta milioni di euro contro le reti colabrodo più altri cinque per monitorare e verificare l’efficacia degli interventi. L’ha deciso la Giunta, approvando una delibera che stanzia 29,670 mln a carico del Por Fesr 2014-2020 per finanziare una serie di interventi che verranno realizzati da Abbanoa e hanno come obiettivo il miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e la riduzione delle perdite di rete di acquedotto. A questi si aggiungono 68 mln del Patto per la Sardegna e circa 12 mln del Cipe.
    In Sardegna la situazione è pessima: con la dispersione dell’acqua immessa in rete che supera il 55%, infatti, è la regione messa peggio in Italia. La Giunta ha quindi programmato interventi “di riparazione” delle reti e, contestualmente, una strategia di controllo: è emersa infatti nel tempo l’esigenza che gli interventi infrastrutturali siano concepiti come integrativi di una corretta gestione.
    In particolare è stato deciso che nell’ambito degli stessi interventi debbano essere inseriti tutti gli elementi strutturali e non strutturali necessari per rendere disponibile l’analisi numerica del comportamento delle reti mappate su cartografia digitale. Il controllo sarà effettuato con il telecontrollo di portate e pressioni ed eventualmente con la telelettura dei contatori. In questo modo si riuscirà a sapere con precisione dove sono le perdite e dunque a intervenire in modo mirato: un vero e proprio cambio di strategia, dunque, che ha come obiettivo quello di portare le perdite idriche a non più del 30%. La programmazione degli interventi è stata fatta assieme a Egas.

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    da L’Unione Sarda, 10 novembre 2016
    Reti-colabrodo, l’Isola perde la metà dell’acqua: dalla Regione 35 milioni per ridurre gli sprechi: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/11/10/reti_colabrodo_l_isola_perde_la_met_dell_acqua_35_milioni_della_r-68-546870.html

  25. gennaio 7, 2017 alle 7:20 PM

    evviva! la scoperta dell’acqua…scarsa!

    da L’Unione Sarda, 7 gennaio 2017
    La grande sete nell’Isola dei laghi: bacini sardi a secco, dove finisce la pioggia? (Piera Serusi): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/01/07/il_buco_nell_acqua_nell_isola_dei_laghi_bacini_sardi_a_secco_dove-68-559038.html

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    11 gennaio 2017
    Invaso del Liscia, paradosso e beffa: piogge inutili, l’acqua finisce in mare. (Piera Serusi): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2017/01/11/invaso_del_liscia_paradosso_e_beffa_piogge_inutili_l_acqua_finisc-68-560012.html

  26. gennaio 25, 2017 alle 10:07 PM

    da la Nuova Sardegna, 25 gennaio 2017
    Le dighe sarde sono piene: lo spettro della siccità cancellato dalla pioggia.
    Con le piogge in 24 giorni negli invasi dell’isola oltre 298 milioni di metri cubi in più: quota sicurezza. Ancora problemi nella Nurra. (Claudio Zoccheddu): http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2017/01/25/news/le-dighe-sarde-sono-piene-lo-spettro-della-siccita-cancellato-dalla-pioggia-1.14769998

  27. aprile 8, 2017 alle 8:00 PM

    ancora vogliamo parlare di nuove dighe?!

    da La Nuova Sardegna, 7 aprile 2017
    Reti idriche colabrodo in Sardegna: la metà dell’acqua si perde per strada.
    Tempio con il 68,6% è seconda tra i capoluoghi in Italia. Male anche Sassari e Cagliari, bene l’Ogliastra: http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2017/04/07/news/reti-colabrodo-la-meta-dell-acqua-si-perde-per-strada-1.15160720?ref=search

  28. giugno 14, 2017 alle 2:52 PM

    ogni salmo finisce in gloria.

    da L’Unione Sarda, 14 giugno 2017
    Condotta-colabrodo perde acqua. Allagati orti, oliveti e campagne. (Maurizio Olandi): http://www.unionesarda.it/articolo/notizie_economia/2017/06/14/condotta_colabrodo_perde_acqua_allagati_orti_oliveti_e_campagne-2-612164.html

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    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna.
    Siccità, Caria pronta delibera per richiesta di stato di calamità. 47 i Comuni sardi che hanno segnalato danni ad Argea.
    “Il documento si avvarrà delle richieste trasmesse dalle amministrazioni comunali: al 12 giugno sono 47 i Comuni che hanno segnalato ad Argea danni da siccità, distribuiti su tutta l’Isola con prevalenza della provincia di Sassari”. Così ha detto l’assessore Caria.Irrigazione acqua campi agricoltura. (http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=340029&v=2&c=3694&t=1)

    CAGLIARI, 13 GIUGNO 2017 – “Come Regione stiamo seguendo con la dovuta attenzione e in stretto contatto con l’Autorità di bacino l’evolversi della condizione siccitosa che ha colpito le campagne della Sardegna. A seconda delle precipitazioni, più o meno deboli, che si sono verificate negli ultimi mesi, la situazione è diversa da territorio a territorio. Con gli uffici dell’assessorato dell’Agricoltura abbiamo perciò elaborato una delibera, che sarà presentata a breve, proprio sulla dichiarazione della stato di calamità da inviare al governo. Il documento si avvarrà infatti delle richieste trasmesse dalle amministrazioni comunali: al 12 giugno sono 47 i Comuni che hanno segnalato ad Argea danni da siccità, distribuiti su tutta l’Isola con prevalenza della provincia di Sassari. Sul punto è bene ricordare che tale segnalazione danni la possono fare solo le aziende non servite dalla rete consortile irrigua”. Così l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, che ha aggiunto: “Bene hanno fatto i diversi Consorzi di Bonifica della Sardegna a razionalizzare e regolamentare l’uso dell’acqua per scopo agricolo, così da favorire un uso corretto della risorsa idrica evitando gli sprechi. Irrigare i campi nelle ore più calde della giornata, per esempio, provoca una dispersione notevole di acqua che evapora ancor prima del contatto al suolo. Questi, come altri, sono piccoli accorgimenti che ci responsabilizzano giorno per giorno. Se si esclude la Sardegna nord occidentale, soprattutto le pianure della Nurra, dove le criticità sulle colture sono elevate, i diversi invasi dell’Isola hanno una condizione non particolarmente preoccupante. Nella Nurra ci si è per questo attivati anche nel recuperare l’acqua dai pozzi”. In collaborazione con la Protezione civile e l’Agenzia Forestas si stanno poi allertando personale e mezzi che con le autobotti potranno, nei maggiori casi di emergenza, garantire l’acqua per uso zootecnico.
    Caria ha quindi spiegato che “le buone pratiche di irrigazione sono state giustamente ricordate dai Consorzi di Bonifica proprio per evitare, se le precipitazioni non dovessero ripartire dall’inizio dell’autunno, uno svuotamento degli invasi a fine ottobre causando problemi ingenti per l’avvio della nuova stagione agraria”.

  29. gennaio 8, 2018 alle 11:42 PM

    ne vogliamo parlare?

    da La Nuova Sardegna, 8 gennaio 2018
    Sardegna a secco, ma dalla rete senza padrone finiscono in mare 70 milioni di litri d’acqua.
    Il caso è scoppiato a Siniscola, nella borgata di S’ena e sa chitta, alimentata da condotte colabrodo che nessuno vuole riparare: chi le tocca ne diventerà il proprietario. (Paolo Merlini): http://www.lanuovasardegna.it/nuoro/cronaca/2018/01/08/news/sardegna-a-secco-ma-dalla-rete-senza-padrone-finiscono-in-mare-70-milioni-di-litri-d-acqua-1.16327068?ref=hfnsnuer-1

  30. gennaio 25, 2018 alle 4:44 PM

    A.N.S.A., 25 gennaio 2018
    Siccità: 798 milioni mc acqua in invasi.
    Situazioni più critiche nel nord ovest e nel basso Sulcis: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/01/25/siccita-798-milioni-mc-acqua-in-invasi_272c9970-ddd3-4a76-b8eb-e779fb090738.html

  31. febbraio 12, 2018 alle 2:50 PM

    onestà in dubbio…

    da L’Unione Sarda, 12 febbraio 2018
    Tangenti all’Enas, inchiesta chiusa: c’è un sesto indagato: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/02/12/tangenti_all_enas_inchiesta_chiusa_c_un_sesto_indagato-68-696870.html

  32. febbraio 20, 2018 alle 2:52 PM

    bloccata, per fortuna, l’ennesima iniziativa demenziale.

    dal sito web istituzionale della Regione autonoma della Sardegna
    Diga Maccheronis, domani in Giunta proposta modifica al piano di laminazione statica. Balzarini: prevista sospensione temporanea rilascio dell’acqua.
    “La modifica permetterà il superamento delle soglie di riempimento prefissate, consentendo in tal modo un maggior riempimento dell’invaso, per un periodo limitato, con un contestuale incremento delle misure di Protezione Civile in capo ai sindaci e alla Regione”. Così ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Balzarini. (https://www.regione.sardegna.it/xml/getpage.php?cat=65)

    CAGLIARI, 19 FEBBRAIO 2018. “Domani porteremo in Giunta la proposta di modifica del piano di laminazione statica attualmente applicato per la diga di Maccheronis che ricade nei territori di Posada e Torpè. La modifica permetterà il superamento delle soglie di riempimento prefissate, consentendo in tal modo un maggior riempimento dell’invaso, per un periodo limitato, con un contestuale incremento delle misure di Protezione Civile in capo ai sindaci e alla Regione”. Lo ha detto l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini al termine dell’incontro convocato questa mattina, a Cagliari, nel palazzo della Regione, per trovare concrete soluzioni operative alle problematiche emerse in questi giorni.

    Alla riunione hanno preso parte, oltre all’esponente della Giunta, i sindaci di Torpè, Omar Cabras, e di Posada, Roberto Tola, i rappresentanti di Enas, Arpas, Protezione Civile, Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna e del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale.

    “L’obiettivo primario, in questa fase – ha spiegato Balzarini – è quello di garantire l’esigenza della tutela della sicurezza delle popolazioni residenti a valle dell’invaso e, nel contempo, di salvaguardare la disponibilità della risorsa idrica in un momento particolarmente critico per il sistema produttivo di quei territori seriamente condizionato da ricorrenti fenomeni di siccità”.

    La proposta che domani sarà esaminata dall’esecutivo prevede, con un rapporto di stretta collaborazione tra enti e istituzioni, la sospensione temporanea del rilascio dell’acqua dalla diga di Maccheronis. Nel concreto si pensa di aumentare gradualmente nei prossimi giorni il livello dell’ acqua presente nel bacino da quota 38 metri sul livello del mare (così come previsto per il mese di febbraio dall’attuale piano di laminazione) a 40,5 metri sul livello del mare (quota prevista nel piano per il mese di marzo). Sulla base delle attuali previsioni meteorologiche si ipotizza di incamerare nell’immediato 5 milioni di metri cubi d’acqua e, successivamente, altri 5 milioni.

    “Tutto questo – ha aggiunto l’assessore – in attesa della piena operatività della strumentazione idropluviometrica, in carico ad Arpas, sul Rio Posada che consentirà di ottenere un sistema informativo più preciso sulla diga e un migliore controllo delle situazioni di piena. E’ necessario che Arpas porti rapidamente a termine questo progetto che deve essere operativo entro la fine dell’estate per essere fruibile – ha concluso Balzarini – all’inizio della prossima stagione autunnale”.

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    da L’Unione Sarda, 19 febbraio 2018
    Sprechi d’acqua a Maccaronis: stop allo scarico in mare: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/02/19/diga_dello_scandalo_a_torp_stop_allo_scarico_d_acqua_in_mare-68-699349.html

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    da Sardinia Post, 19 febbraio 2018
    Siccità, stop allo scarico di acqua in mare dalla diga di Torpè: http://www.sardiniapost.it/cronaca/siccita-stop-allo-scarico-acqua-mare-dalla-diga-torpe/

  1. febbraio 7, 2016 alle 5:13 PM
  2. febbraio 20, 2018 alle 12:19 PM

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