Il depuratore di Pula inquina e non depura.
L’A.R.P.A.S. – Dipartimento di Cagliari ha comunicato (nota prot. n. 27824 del 6 ottobre 2014) i risultati del monitoraggio delle acque e degli scarichi nel Rio di Pula e alla foce del corso d’acqua (località Foxi ‘e Linu) effettuati in seguito specifica richiesta di informazioni a carattere ambientale e di adozione degli opportuni provvedimenti inoltrata dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus (22 agosto 2014) in relazione ai ripetuti fenomeni di torbidità delle acque e odori nauseabondi riscontrabili.
Infatti, ormai da troppi anni, i cittadini di Pula e i turisti, che ad ogni stagione estiva arrivano a migliaia per godere delle belle spiagge della zona, convivono, quasi rassegnati, con una situazione senza dubbio non degna di un Paese civile: la presenza di un depuratore non adeguato alle esigenze di una località turistica frequentatissima, soprattutto nei mesi di luglio e agosto.
Un depuratore già oggetto di azioni legali ecologiste e già risultato fuorilegge e inquinante almeno dal settembre 2011.
Piuttosto “pesanti” le conclusioni della campagna di monitoraggio dell’A.R.P.A.S. (1-2 settembre 2014): “gli accertamenti eseguiti hanno evidenziato che il punto P1 (posto a circa 40 m. a valle dello scarico del depuratore presenta indici di inquinamento microbico di elevatissima entità (Escherichia colii 2.000.000 ufc/250 ml; Coliformi totali 3.000.000 ufc/100 ml; Enterococchi 2.500.000 ufc/100 ml, n.d.r.) e concentrazione di azoto ammoniacale (16,12 mg/l. n.d.r.) superiore al valore limite di emissione per gli scarichi in acque superficiali indicato nella tab. 3 dell’allegato 5 alla parte terza del D. Lgs. 152/06”.
Con nota prot. 26759 del 25 settembre 2014 sono stati trasmessi anche ad Abbanoa s.p.a. (soggetto gestore dell’impianto di depurazione) e alla Provincia di Cagliari per l’irrogazione della sanzione amministrativa prevista dall’art. 133, comma 1°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (da euro 3.000 a euro 30.000).
Durante il sopralluogo all’impianto (1 settembre 2014) sono stati riscontrati “notevoli segni di deterioramento” del “sistema di grigliatura automatica posto in testa all’impianto”, una “perdita …convogliata in un pozzetto dal quale ritorna al medesimo impianto” di sollevamento, una “perdita che scarica a terra per poi confluire in un pozzetto” nel “canale in muratura che raccoglie lo scarico dei percolatori” e “una notevole quantità di schiume … nel canale di clorazione”.
I dati A.R.P.A.S. sono stati anche trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari.
Tranquillizzano molto poco, pertanto, le rassicurazioni del sindaco di Pula Carla Medau, al momento dell’apertura del cordone ciottoloso che chiudeva la foce del Rio di Pula per far defluire a mare le acque torbide e maleodoranti.
In questi casi, sarebbe quantomeno necessaria una adeguata informazione al pubblico, relativamente ad eventuali divieti di balneazione, anche solo temporanei.
Informazione e divieti invece assenti.
Sono, purtroppo, fenomeni ricorrenti: già lo scorso anno, in base ai dati riportati dalla Direzione generale Agenzia del distretto idrografico della Sardegna nella Circolare regionale per la stagione balneare 2014, durante la stagione balneare 2013, si sono verificati fenomeni riconducibili a “inquinamento di breve durata” (con superamento dei limiti previsti dall’All. A del D.M. 30 marzo 2010) nelle acque di balneazione 100mt a nord foce del Rio Pula.
L’associazione Gruppo d’Intervento Giuridico auspica, quindi, che i lavori per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione siano rapidamente conclusi a regola d’arte per superare definitivamente i gravi problemi di inquinamento e di rischio per la salute pubblica.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto C.B., S.D., archivio GrIG)
A.N.S.A., 18 ottobre 2014
Ambientalisti, depuratore Pula inquina. Da monitoraggio acque e scarichi valori sopra la norma. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2014/10/18/ambientalisti-depuratore-pula-inquina_5e99018e-80a6-4440-acdc-1a7caa242573.html)
CAGLIARI, 18 OTT – “Il depuratore di Pula inquina e non depura”. Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus denuncia i rischi per la salute pubblica rivelando che il monitoraggio richiesto al Dipartimento di Cagliari dell’Arpas delle acque e degli scarichi nel Rio di Pula e alla foce del corso d’acqua (località Foxi ‘e Linu) hanno evidenziato valori inquinanti sopra la norma. I dati sono stati trasmessi anche ad Abbanoa e alla Provincia di Cagliari per la sanzione prevista (dai 3 mila ai 30 mila euro).
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da Sardinia Post, 18 ottobre 2014
La denuncia di Grig: “Il depuratore di Pula inquina e non depura”: http://www.sardiniapost.it/cronaca/denuncia-grig-depuratore-pula-inquina-non-depura/
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da CagliariPad, 18 ottobre 2014
Pula: “Il depuratore inquina”. Allarme degli ecologisti.
Gruppo Intervento giuridico: “I lavori per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione siano rapidamente conclusi “a regola d’arte per superare definitivamente i gravi problemi di inquinamento e di rischio per la salute pubblica”: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=12131
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da Hinterland Cagliari, 18 ottobre 2014
LIQUAMI A FOXI, INTERVENTO GIURIDICO: PROVOCARONO INQUINAMENTO, LO DICE L’ARPAS: http://www.hinterlandcagliari.it/areavasta/ca/pula/3315-liquami-a-foxi,-intervento-giuridico-provocarono-inquinamento-lo-dice-l%E2%80%99arpas.html
Se il depuratore di Pula inquina… Rio Irvi che fa?
inquina, lo sappiamo benissimo, visto che le relative denunce le abbiamo fatte proprio noi: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2012/09/11/rio-irvi-piscinas-e-mare-cadmio-e-metalli-pesanti-ma-anche-acqua-per-fortuna/