Un altro gasdotto per la speculazione energetica, il T.A.P.
“I volumi di gas naturale approvvigionati dalle società consolidate sono stati di 85,67 miliardi di metri cubi con un decremento rispetto al 2012 di 1,02 miliardi di metri cubi, pari al 1,2%”, così afferma l’E.N.I. s.p.a., holding controllante del sistema monopolistico dei gasdotti e del gas naturale[1] in Italia insieme al gruppo S.N.A.M. in riferimento al 2013.
Non vi quindi sono aumenti della richiesta di gas naturale. I consumi di gas, nel nostro Paese, non hanno mai superato gli 85 miliardi di metri cubi l’anno, mentre le infrastrutture esistenti (metanodotti e rigassificatori) hanno la ben superiore capacità di importazione di 107 miliardi di metri cubi annui. Abbiamo, inoltre, un’ottima diversificazione degli approvvigionamenti di gas: l’85-90 % viaggia in gasdotti che arrivano dal nord Europa (Olanda e Norvegia), dall’Est (Russia) e dall’Africa (Algeria e Libia). Inoltre sono operativi due rigassificatori (Rovigo e Panigaglia) che danno circa il 15% del gas consumato in Italia. Gli impianti di stoccaggio (8 strategici principali, 15 miliardi di metri cubi) sono in mano alla Stogit s.p.a., controllata dalla S.N.A.M. anch’essa.
In buona sostanza, la questione centrale in Italia non è la carenza di gas, piuttosto la gestione del sistema gas, svolta in regime di sostanziale monopolio. Una corretta gestione potrebbe evitare qualsiasi genere di emergenza per gli approvvigionamenti.
A cosa servono, allora, i 4 nuovi metanodotti che dovrebbero giungere in Italia dall’Africa e dall’Est Europa e gli oltre 10 rigassificatori ipotizzati o progettati, dei quali 3 in dirittura d’arrivo?
L’obiettivo è dichiarato con enfasi nella pubblicità che il gruppo Snam effettua sui mass media: “diventare l’hub europeo del gas”. In parole povere, il gas che arriverà attraverso le nuove infrastrutture sarà rivenduto ai Paesi del centro Europa.
Ecco perché i progetti del gasdotto “Rete Adriatica” (il gasdotto Appenninico), il gasdotto Galsi, il gasdotto Trans Adriatic Pipeline (T.A.P.).
Ciò che non quadra è perché un’operazione puramente commerciale, che ha per scopo quello di portare enormi profitti nelle casse dell’Eni e della Snam, debba essere pagata dai nostri territori e dalle nostre popolazioni in termini di rischi e costi elevatissimi per la salute, la sicurezza, l’ambiente e le economie locali.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
da Il Fatto Quotidiano, 24 agosto 2014
Tap, il gasdotto che preoccupa il Salento servirà tanto all’Europa e poco all’Italia.
La Regione Puglia e i Comuni interessati sono contrari, ma la partita è a livello internazionale e la multinazionale svizzera che costruirà l’impianto si dice certa di avere a breve il nulla osta definitivo dal Ministero. Non solo: garantisce che l’impatto ambientale della Trans Adriatic Pipeline sarà minimo, ma gli operatori turistici e i cittadini leccesi la pensano diversamente. Sul territorio non ci saranno ricadute occupazionali, ma ‘solo’ il tubo che unirà San Foca all’Albania, quello che collegherà il litorale a Mesagne e la centrale di depressurizzazione tra ulivi e muretti a secco. E tra cinquant’anni tutte le opere verranno abbandonate. (Tiziana Colluto)
Il mare? Non subirà contraccolpi. La spiaggia? Non sarà sfiorata. La pineta? Si passerà al di sotto. Gli ulivi? Si possono ripiantare. I muretti a secco? Verranno ricostruiti. I turisti? Torneranno a frotte. I residenti? Saranno ricompensati. Non sarà che un tubo invisibile. E non ci sarebbero ragioni, se non “sinceramente insensate”, per opporsi al gasdotto Tap. Parola di Giampaolo Russo, country manager della multinazionale svizzera che punta a costruire il metanodotto lungo 871 chilometri e che collegherà l’Azerbaijan con l’Europa, dopo aver attraversato per 510 chilometri la Grecia e per 151 l’Albania. L’approdo previsto in provincia di Lecce, a San Foca (Marina di Melendugno), pare essere l’unica zanzara a disturbare un sonno tranquillo.
L’iter è a buon punto nonostante i no di Regione Puglia e Comuni interessati.
“Entro fine agosto avremo l’ok definitivo”, ha infatti confermato Russo a Panorama a fine luglio. Nessun dubbio, nessuna titubanza. “Ci sono già un accordo intergovernativo firmato, un parere favorevole dell’Unione Europea e un iter lungo e complicatissimo che abbiamo accettato. Non vedo cos’altro potrebbe accadere”. Un dettaglio sembra essere il parere negativo della Regione Puglia nell’ambito della procedura di Valutazione di impatto ambientale: endoprocedimentale, non vincolante, perciò quasi insignificante. Una minuzia, poi, sarebbe il profondo dissenso che matura sul territorio tra delibere dei Comuni, controinformazione degli attivisti, rinunce a laute sponsorizzazioni. E’ la commissione nazionale Via a dover dare il vero responso, che si attendeva già alla fine del mese scorso. Se anche dovesse non essere affermativo, c’è poi la tappa dell’Autorizzazione unica necessaria per avviare i lavori.
Il pressing internazionale e il ruolo di Tony Blair.
E, ad ogni modo, il colosso del gas un’altra strada pensa di trovarla comunque: sarà la politica a decidere. Anche a costo di scavalcare il volere del Salento? Probabilmente sì. Il pressing internazionale si fa sentire e si concentra: il 14 luglio, il presidente della Repubblica dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, è volato fino a Roma per incontrare il presidente del Consiglio Matteo Renzi in seduta riservatissima. E’ degli inizi di agosto la notizia, riportata dal quotidiano inglese Guardian, diTony Blair, ex premier laburista britannico, diventato lobbista per il consorzio che realizzerà l’opera, con il compito di facilitare la soluzione dei problemi “politici, sociali e di reputazione” con cui si sta scontrando il progetto.
Le resistenza del territorio per salvare l’economia del turismo.
La resistenza del territorio, si diceva, un fastidioso ronzio. L’incubo di una nuova Val di Susa agita quella che da sempre è stata considerata una periferia dell’impero. Il ruolo di protagonista, di modello nel rilancio del Mezzogiorno, qual è diventato il Leccese, cambia, tuttavia, i termini della questione. Perché gli assi nella manica che ha tirato fuori una delle province più povere d’Italia per Pil pro capite non sono altro che le sue bellezze naturali, storiche e culturali. E la ruota, da dieci anni a questa parte, ha preso a girare. Ecco perché la levata di scudi è così fragorosa: il sì ad una grande opera come la Trans Adriatic Pipeline è avvertito come un tentativo di sconfessare il percorso fatto finora, che ha portato i suoi frutti ma è ancora agli albori, fragilissimo.
La multinazionale: “Nessuna cicatrice sul territorio”.
“Nessuna ripercussione, nessuna cicatrice”, ha garantito a più riprese la multinazionale. Sul suo sito ufficiale, si legge: “La realizzazione del gasdotto non comporterà l’industrializzazione dell’area né tantomeno apporterà modifiche al magnifico paesaggio”. A corredo, foto del prima e del dopo l’interramento di un tubo in un grande prato verde. Peccato che la zona interessata dal cantiere sia decisamente un’altra cosa. Bisogna attraversarli quei luoghi, bisogna sobbarcarsi la fatica di esplorarli metro per metro, di ascoltare storie e persone per capire cosa siano davvero: un groviglio senza soluzione di continuità di ulivi spesso secolari, macchia mediterranea che incornicia le strade, piccoli e redditizi allevamenti di asini e capre, costruzioni rurali minute e abitazioni, tratturi che corrono a breve distanza da chiesette e dolmen preistorici. Il ripristino ambientale obbligatorio non potrà restituire tutto questo. E’ solo poesia? No, è diventata anche economia.
Oltre al tubo a San Foca, ci sarà da fare il collegamento con la rete nazionale a Mesagne.
“L’impatto residuale sarà comunque oggetto di compensazione”, ribadisce Tap. Ma sono soldi che, forse per una delle prime volte in questa terra, paiono avere meno valore di quanto si andrà a perdere frammentando, scomponendo un puzzle mozzafiato. Senza contare, inoltre, che da Melendugno Snam dovrà proseguire i lavori fino a Mesagne, in provincia di Brindisi, per il collegamento alla rete nazionale. E’ a 800 metri dal litorale di San Foca che, a 18 metri di profondità, si infilerà un “microtunnel” largo tre metri e lungo due chilometri. Così come descritto nel progetto definitivo stilato da Saipem, all’imboccatura, sul fondale, sarà costruito un terrapieno in calcestruzzo cementizio, proprio di fronte alla spiaggia che per il quarto anno consecutivo ha conquistato la bandiera blu. Il tubo scaverà come una talpa il sottosuolo, per riemergere, al di là della pineta a ridosso della litoranea, in un pozzo artificiale, da dove prosegue per otto chilometri nell’entroterra. Lungo quel percorso interrato di un metro, saranno abbattuti 1.900 ulivi, da sistemare altrove o tramutare in legna da ardere.
La centrale di depressurizzazione: un ecomostro tra ulivi e muretti a secco
C’è un vociare di cicale assordante nella campagna dove, tra masserie e trulli, subito fuori il centro abitato, dovrà essere costruita la centrale di depressurizzazione. Sarà estesa su dodici ettari, abbellita sì da arbusti e pietre locali, ma ospiterà due macchine termiche a gas della potenza di 3,5 megawatt, con due camini alti dieci metri per smaltire i fumi delle combustioni. E’ il motivo fondamentale per cui in campo contro la realizzazione dell’opera è scesa anche la Lilt: il Salento, che detiene l’anomalo primato italiano per tumori al polmone negli uomini, non può permettersi di inalare altre emissioni.
Tra cinquant’anni le opere saranno abbandonate sul territorio.
Poi, c’è il capitolo dismissione: a fine vita, tra cinquant’anni, si prevede che le condutture in terra e in mare siano lasciate in loco come opera persa. Arrivederci e grazie, Tap saluterà San Foca. Dove, però, resteranno ovvi “problemi di liberazione progressiva di polimeri, metalli, residui solidi del passaggio del gas naturale oltre che naturalmente gli altri problemi geomorfologici egeoidrologici, biologici e ecosistemici in genere legati alla presenza dell’infrastruttura”. E’ uno dei passaggi più delicati del controrapporto depositato dal Comune di Melendugno al Ministero dell’Ambiente ed elaborato da decine di tecnici, giuristi, docenti universitari, sotto il coordinamento di Dino Borri, ordinario di Ingegneria del territorio al Politecnico di Bari. E’ alla luce di tutte le considerazioni tecniche e della conoscenza vera del contesto in cui andrà a incunearsi che, più che un tubicino, Tap torna ad assumere i contorni di quello che è: un’opera di ingegneria industriale dall’impatto ambientale non indifferente.
Aspetto occupazionale: 50 posti di lavoro, ma è difficile che vadano agli italiani.
Servirà a portare “sviluppo”? Durante il cantiere, tra il 2016 e il 2019, impiegherà a tempo determinato circa cinquanta persone, che saranno ridotte a una decina nella fase di esercizio. Per ammissione della stessa società (Rapporto di Via, Allegato Impatti e Mitigazioni), non si potranno assumere preferenzialmente lavoratori locali o italiani rispetto ad altri candidati maggiormente qualificati. Anzi, nel documento Esia si parla chiaramente di “aspettative disattese in termini di occupazione di forza lavoro locale”. Ci sarà posto, magari, per qualche vigilante o giardiniere. E “saranno meno di quanti una buona pasticceria sa impiegare già in zona”, ha sottolineato Borri. Certo, ci sarà anche l’indotto. Ma è poca cosa rispetto a quello che si ha già e si potrebbe avere ancora: solo nell’estate 2013, San Foca è stata in grado di calamitare circa 400mila presenze turistiche stimate. Il gasdotto servirà all’Italia? I dubbi non mancano, dati i consumi in continuo calo e la sovrabbondanza di metano ora esistente, per quanto si abbia l’ambizione di diventare l’hub del gas per l’Ue. Tap servirà, dunque, all’Europa? E’ considerata “opera strategica” da Bruxelles. Di sicuro, però, da sola non basterà a compensare il fabbisogno ora coperto da Gazprom e a sganciarsi dalla Russia. Servirà, quindi, solo all’Azerbaijan e alla stessa multinazionale?
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[1] L’Eni s.p.a. controlla ancora l’8,5% del capitale sociale di Snam s.p.a., recentemente ceduto in gran parte alla Cassa Depositi e Prestiti s.p.a., a sua volta controllata dallo Stato.
(simulazione Studio Newton – Fano, foto da Il Fatto Quotidiano, S.L., S.D., archivio GrIG)
Piena solidarietà alla lotta che stanno sostenendo gli amici della Puglia. E a chi parla di oscurantismo degli ambientalisti e di radioso “progresso” consiglio di analizzare ciò che accaduto sinora in suo nome, proprio in Puglia e… purtroppo qui in Sardegna.
Cinquanta posti di lavoro, fossero anche per italiani, sono una entità minuscola e a tempo mentre la devastazione ambientale è massiccia e non più riparabile.
Occorre opporre alla prepotenza la resistenza più ampia possibile e il conflitto di base oltre al ricorso in tutte le sedi giurisdizionali nazionali e sovra nazionali.
da La Repubblica, 30 agosto 2014
Sì del ministero al gasdotto Tap in Puglia, via ai cantieri per l’inizio 2016.
Renzi a Baku. Sì del ministero al gasdotto Tap in Puglia, via ai cantieri per l’inizio 2016.
La commissione per la Via, valutazione di impatto ambientale, dà l’ok all’impianto che dovrebbe approdare in Puglia e slegare l’Europa dall’attuale dipendenza dal gas russo. Attesa per le prescrizioni. (Chiara Spagnolo): http://bari.repubblica.it/cronaca/2014/08/29/news/s_alla_via_per_il_gasdotto-94659875/?ref=HREC1-23
da Lecce Prima, 11 settembre 2014
Gasdotto, Vendola annuncia: “Ministero Beni culturali dice no all’approdo a Melendugno”.
Il governatore, su Twitter, fa capire che la partita è ancora aperta. E sabato a Bari circa 40 sindaci del Salento consegneranno al premier Renzi le delibere contrarie all’opera. Il sindaco di Melendugno: “Ora nuova fase di dialogo”: http://www.lecceprima.it/politica/vendola-ministero-beni-culturali-contrario-approdo-gasdotto-melendugno.html
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da TR News, 11 settembre 2014
La Tap si allontana da San Foca, parere negativo del Ministero dei Beni Culturali.
Il progetto lede l’impatto ambientale considetati gli elementi di valore paesaggistico dell’area salentina: http://www.trnews.it/2014/09/11/la-tap-si-allontana-da-san-foca-parere-negativo-del-ministero-dei-beni-culturali/12395305/
e il Consiglio dei Ministri “supera” il diniego del concerto da parte del Ministero per i Beni e Attività Culturali…
da La Repubblica, 12 settembre 2014
Gasdotto Tap, il governo tira dritto dopo il no del Mibac. Galletti firma: “C’è compatibilità ambientale”. (Chiara Spagnolo): http://m.repubblica.it/mobile/r/locali/bari/cronaca/2014/09/12/news/tap-95593589/?mfil=1
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qui tutta la documentazione del procedimento di V.I.A.: http://www.va.minambiente.it/it-IT/Oggetti/Documentazione/625/841?Testo=&RaggruppamentoID=186
Con questa gentaglia ignorante il sostantivo “cultura” non ha nessun significato. Continuando così verranno seppelliti da un mare di merde (scusate il francesismo) :).
da Il Manifesto, 13 settembre 2014
Nel Salento un tunnel sotto i massicci corallini. (Gianmario Leone)
«Puglia. Contro il parere del Mibac, il ministero dell’Ambiente firma il decreto per il Tap. L’opera ricade in un territorio protetto paesaggisticamente».
Il gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline Ag) s’ha da fare. Il governo non arretra di un passo e ieri il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha firmato il decreto di rilascio della Valutazione di impatto ambientale favorevole, dopo il parere positivo espresso lo scorso 29 agosto dalla commissione tecnica del ministero, «aggiungendo -si legge in una nota dell’azienda Tap — un’altra importante pietra miliare nella realizzazione dell’infrastruttura». «Come per gli altri paesi parte del progetto, la relazione finale Via -si legge- è stata redatta nel pieno rispetto della legislazione italiana e di quella dell’Unione europea, in accordo con i requisiti internazionali della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) e della Società Finanziaria Internazionale (Ifc)». Dopo la firma di Galletti, si apre la fase dell’Autorizzazione unica, che prevede l’apertura della Conferenza dei servizi decisoria a cui parteciperà anche la Regione Puglia (i cui pareri è bene ricordarlo hanno soltanto potere consultivo e non vincolante), che sarà rilasciata dal ministero dello Sviluppo economico e che segnerà la fine dell’iter autorizzativo e il via libera definitivo ai lavori.
E’ durata dunque meno di 24 ore la speranza di stoppare il progetto, da parte della regione Puglia, del comitato “No Tap” e dei Comuni coinvolti nel progetto, dopo che nella tarda serata di giovedì il governatore Vendola aveva comunicato la notizia che la Direzione generale del ministero dei Beni culturali, aveva espresso parere tecnico istruttorio negativo alla richiesta di compatibilità ambientale presentata dalla società Trans Adriatic Pipeline (Tap) Ag Italia.
Parere negativo che contrasta con quello positivo rilasciato dalla commissione Via del ministero dell’Ambiente e la firma di ieri di Galletti che ha potuto firmare lo stesso il decreto grazie ad un’indicazione giunta direttamente dal Consiglio dei Ministri. Certo è che il parere negativo del Mibac una sua valenza ce l’ha eccome. Non fosse altro perché riprende gran parte delle contestazioni mosse al progetto dal comitato “No Tap” in questi due anni e mezzo, e che sono le stesse che hanno portato ai due pareri negativi espressi dalla comitato tecnico di Via della regione Puglia. Tra i motivi che hanno portato al parere negativo del Mibac infatti, troviamo quello che evidenzia come il progetto Tap non abbia «minimamente considerato l’impatto generato dalla realizzazione del metanodotto sugli elementi di valore paesaggistico dell’area». L’opera ricade infatti in ambito territoriale vincolato paesaggisticamente, poiché dichiarato di notevole interesse pubblico fin dagli anni ‘80 trattandosi di paesaggio agrario del Salento, «particolarmente pregevole e altamente significativo per stato di integrità, valore testimoniale e profondità storica, la cui configurazione si fonda sulla ’trama agraria’ disegnata dalle ’chiusure’ realizzate in pietra a secco e dal mosaico continuo dei diversificati sesti di impianto degli uliveti, con presenza di numerosi esemplari anche aventi caratteristiche monumentali». Sia la regione Puglia che il comitato “No Tap” ha sempre sostenuto come l’approdo a San Foca, in località Melendugno, fosse del tutto scriteriato.
Del resto, anche il decreto di compatibilità ambientale firmato ieri da Galletti che recepisce le 58 prescrizioni indicate dalla commissione di Via, guarda, oltre alla sicurezza, proprio al rispetto dell’ambiente circostante. Fra gli elementi evidenziati c’è il microtunnel, un tratto di circa 1,5 chilometri che, transitando sotto la spiaggia di San Foca, unirà la parte onshore della condotta, a monte della stessa spiaggia, con quella sottomarina. La commissione ha prescritto che «dovranno essere eseguiti e approvati tutti i necessari rilievi ed approfondimenti geologici, geotecnici e idrogeologici atti a confermare la sostenibilità tecnica ed ambientale del microtunnel». E che «dovranno essere valutati i rischi connessi con eventuali insuccessi in fase di realizzazione del microtunnel a causa della possibile presenza di cavità carsiche». Inoltre, la commissione avanza prescrizioni per le aree critiche «dovute all’estrema vicinanza del tracciato con massicci corallini». Questo «al fine di scongiurare ogni pericolo di possibile interferenza».
Infine, per la minimizzazione dell’impatto ambientale, la commissione chiede che «in fase di progettazione esecutiva l’analisi di rischio venga integrata con dettagliate analisi quantitative che tengano conto di tutti i possibili scenari». La firma di Galletti ha inasprito gli animi: oggi, alla marcia dei sindaci e dei cittadini contro la Tap che si svolgerà a Bari in occasione della visita del premier Renzi alla Fiera del Levante, il clima sarà rovente.
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dal blog di V.A.S., 15 settembre 2014
Nel Salento un tunnel sotto i massicci corallini: http://vasonlus.it/?p=7112
Non possiamo permettere che questo scempio si realizzi, chiedo a tutti coloro che hanno il potere di farlo (alla stampa in primis!!!) di combattere con noi, contro questa assurda opera figlia del malaffare, della prepotenza e dell’arroganza di una politica che non è più da tempo per ma contro i cittadini…!!!!
Purtroppo non c’è da aspettarsi nulla di buono da questi cialtroni Renzi in testa, chi
guarda al futuro attraverso un tubo che si inabissa nei fondali per poi sprofondare sottoterra, non vedrà mai la LUCE, per noi invece che guardiamo al domani dallo splendido lungomare di San Foca l’orizzonte sarà sempre infinito, luminoso e ricco di opportunità e di sorprese ….!!!!!
Perché per noi tutto questo non è solo un pezzo di terra, un tratto di mare e di costa, una magnifica distesa di uliveti millenari e monumentali…ma è la nostra essenza , la nostra anima, la nostra identità la nostra stessa VITAAAAA!!!!
NO tap No Tap No tap
Salentina innamorata della sua terra e della bellezza!!!!
da Il Fatto Quotidiano, 7 novembre 2014
Tap, sul gasdotto nel Salento è guerra di carte bollate: il progetto rischia di saltare. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/07/tap-gasdotto-nel-salento-guerra-carte-bollate-progetto-rischia-saltare/1194148/
da Tag Press, 15 febbraio 2015
La Procura di Roma indaga su rilascio compatibilità ambientale TAP.
La magistratura vuole verificare se ci siano fatti di rilevanza penale nell’ambito della procedure che ha portato il rilascio del decreto di compatibilità ambientale del gasdotto TAP. Intanto la multinazionale boccia approdi alternativi: http://www.tagpress.it/ambiente-territorio/la-procura-di-roma-indaga-su-rilascio-compatibilita-ambientale-tap/#sthash.XSLJkBym.dpuf
senza vergogna.
A.N.S.A., 29 aprile 2015
Tap: Vendola, sì governo a progetto. Incontro a Palazzo Chigi. (http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2015/04/29/tap-vendola-si-governo-a-progetto_893d199b-ee69-46c7-a38b-53cfd260ed13.html)
ROMA, 29 APR – “Il governo ha approvato il progetto del gasdotto Tap con approdo a Melendugno nonostante il diniego della Regione Puglia”. Lo ha detto il governatore pugliese Nichi Vendola al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.
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da Il Fatto Quotidiano, 29 aprile 2015
Tap, via libera del governo al gasdotto. Ignorato parere della Regione Puglia: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/29/tap-via-libera-del-governo-al-gasdotto-ignorato-parere-della-regione-puglia/1638223/
da Eurocomunicazione, 7 giugno 2015
SNAM Rete Gas punta al 20 per cento del gasdotto TAP. (Alessandro Ronga): http://www.eurocomunicazione.com/2015/06/snam-rete-gas-punta-al-20-per-cento-del-gasdotto-tap/
da Il Paese Nuovo, 10 dicembre 2015
Gasdotto, ancora nessun progetto esecutivo: la Regione Puglia torna a sollecitare Tap: http://www.ilpaesenuovo.it/2015/12/10/gasdotto-ancora-nessun-progetto-esecutivo-la-regione-puglia-torna-a-sollecitare-tap/
da Il Fatto Quotidiano, 8 febbraio 2016
Tap, il grande gasdotto in un webdoc: “Come spendere 45 miliardi e restare dipendenti dai combustibili fossili”.
In anteprima su ilfattoquotidiano.it “Walking the line”, il lavoro delle ong Counter Balance, Re:Common e Platform sulla “grande opera europea” che dovrebbe far approdare in Puglia il gas del mar Caspio. Dai dubbi sui finanziamenti, sulle spalle pubbliche con Bei e Bers, a quelli sulla reale utilità dell’infrastruttura. La questione dei diritti umani in Azerbaigian. (Lorenzo Bagnoli): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/08/tap-il-grande-gasdotto-in-un-webdoc-come-spendere-45-miliardi-e-restare-dipendenti-dai-combustibili-fossili/2427958/
da Il Fatto Quotidiano, 18 febbraio 2016
Puglia, guerra di carte bollate sui gasdotti. Il Tar: “Procedure legittime per Tap”. E la Regione attacca Renzi su Snam.
Nello stesso giorno in cui il Tribunale amministrativo del Lazio dichiara valida l’autorizzazione unica incassata da Trans Atlantic Pipeline per la costruzione del l’imnpianto nel Salento, l’ente guidato da MIchele Emiliano avvia il conflitto sul metanodotto collegato, quello di Snam. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/18/puglia-guerra-di-carte-bollate-sui-gasdotti-il-tar-procedure-legittime-per-tap-e-la-regione-attacca-renzi-su-snam/2475184/
da La Repubblica, 24 febbraio 2016
Edison-Gazprom-Depa: accordo per il gasdotto Italia-Grecia.
Gazprom, Depa ed Edison hanno firmato a Roma un Memorandum of Understanding in relazione alle forniture di gas dalla Russia attraverso il Mar Nero verso la Grecia e l’Italia: http://www.repubblica.it/economia/finanza/2016/02/24/news/edison-gazprom-depa_accordo_per_il_gasdotto_italia-grecia-134164530/
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Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2016
Perché il gasdotto Russia-Italia potrebbe non restare sulla carta. (Sissi Bellomo): http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-02-25/perche-gasdotto-russia-italia-potrebbe-non-restare-carta-175412.shtml?uuid=ACVX03bC
da Il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2016
Gasdotto Tap, nel Salento ronde per fermare il cantiere. Avvio lavori entro il 16 maggio. Cittadini organizzati per presidiare i campi in cui, entro tre settimane, le attività dovranno essere avviate. Si avvicina la data imposta dall’Ue come termine ultimo. Nel Salento, sale la tensione: ronde per segnalare ogni movimento, diffide e autorizzazioni ancora da sbloccare. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/23/gasdotto-tap-nel-salento-ronde-per-fermare-il-cantiere-avvio-lavori-entro-il-16-maggio/2664364/
da Il Fatto Quotidiano, 14 maggio 2016
Gasdotto Tap, i cantieri ancora non esistono ma lunedì scade il termine per l’avvio dei lavori.
Dietro la calma apparente, c’è una partita a scacchi ad alta tensione sulla condotta che dovrebbe convogliare in Italia il gas azero: lettere della Regione Puglia ai ministeri, nuovi esposti alle Procure di Lecce e Roma, presso cui sono già aperti due fascicoli. E poi un vertice convocato dal Mise per il 19 maggio e già slittato di una settimana. Ci si guarda a distanza, attendendo l’uno le mosse dell’altro su quest’opera dichiarata “strategica” per l’Italia e l’Ue. Il country manager italiano: “Basta la posa di una recinzione. Non possiamo fallire la data”. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/13/gasdotto-tap-i-cantieri-ancora-non-esistono-ma-lunedi-scade-il-termine-per-lavvio-dei-lavori/2725723/
da Il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2016
Tap, procura di Lecce chiede archiviazione delle inchieste sul metanodotto: comune di Melendugno si oppone.
Per il procuratore salentino Cataldo Motta non ci sarebbe alcun illecito nell’iter di costruzione dell’impianto della multinazionale svizzera. I due filoni d’inchiesta riguardano l’applicazione della normativa sul rischio di incidenti rilevanti e la validità dell’Autorizzazione unica rilasciata dal Mise il 3 dicembre 2014. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/07/tap-procura-di-lecce-chiede-archiviazione-delle-inchieste-sul-metanodotto-comune-di-melendugno-si-oppone/3018704/
da Il Fatto Quotidiano, 14 settembre 2016
Tap in Salento tra dubbi sui cantieri e applicabilità della legge Seveso: sul gasdotto i conti non tornano.
Informative contrastanti, ministeri che si sovrappongono, dietrofront e calcoli sconosciuti: sull’infrastruttura che dovrà portare ils azero in Puglia si afferma tutto e il contrario di tutto. Le questioni ancora aperte pesano sulla doppia richiesta di archiviazione delle inchieste avanzata dalla Procura di Lecce. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/09/14/tap-in-salento-tra-dubbi-sui-cantieri-e-applicabilita-della-legge-seveso-sul-gasdotto-i-conti-non-tornano/3029352/
da Il Sole 24 Ore, 14 settembre 2016
Il Tap apre altre vie. E l’hub italiano del gas rischia il naufragio. (Federico Rendina): http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2016-09-13/il-tap-apre-altre-vie-e-l-hub-italiano-gas-rischia-naufragio-174231.shtml?uuid=AD7renJB&refresh_ce=1
da Lecce Sette, 4 ottobre 2016
Gasdotto Tap, Regione Puglia chiede annullamento permessi entro trenta giorni.
Dura presa di posizione del governo regionale sulla vicenda del gasdotto. Emiliano: “Chiediamo revoca in autotutela o ricorreremo alla Corte costituzionale”. (http://leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=39240&id_rub=89)
“Il governo non intende parlare con la Regione Puglia. Per questo abbiamo chiesto la revoca in autotutela della autorizzazione e speriamo di non dover ricorrere alla Corte Costituzionale”. È quanto dichiara il governatore pugliese, Michele Emiliano, sulla vicenda Tap (come riportato da Reuters Italia).
“Abbiamo messo – prosegue – un termine, 30 giorni. Chiediamo – spiega il presidente pugliese facendo riferimento a una recente sentenza della Corte Costituzionale, la 110 del 2016, in tema di energia – che si ricominci tutto daccapo perché, non essendo mai stati interrogati per dare il via libera all’intesa, riteniamo siano state lese le nostre attribuzioni costituzionali in sede di redazione del progetto”.
E, intanto, a livello politico, non si spegne la polemica sul gasdotto. Adriana Poli Bortone, ex sindaca di Lecce ed ex senatrice, si chiede dove siano tutti quelli “che si sono rivoltati contro Briatore e hanno innescato polemiche su polemiche sulla struttura extralusso da realizzare nel Salento” e “non si scandalizzano e non si mobilitano allo stesso modo, con forza e vigore contro le indagini che Tap ha avviato nella spiaggia di San Basilio da questa mattina?”.
“Vero è che ormai i territori e le regioni non conterebbero più – aggiunge – se perdesse il No al referendum poiché sulle modifiche all’art.117 della Costituzione ce ne è una della quale non si parla, cioè la competenza esclusiva dello Stato in tema di produzione, trasporto e distribuzione dell’energia”.
da Il Fatto Quotidiano, 23 gennaio 2017
Emiliano ricorre alla Consulta: conflitto di attribuzione sul gasdotto Tap nel Salento.
Il 29 dicembre, nello stesso giorno in cui il governatore ha incontrato il presidente del Consiglio Gentiloni, è stato depositato il ricorso alla Corte Costituzionale: la Regione ritiene di essere stata scavalcata nella decisione su dove far approdare l’infrastruttura. Un’azione di fatto resa possibile grazie alla vittoria del No al referendum del 4 dicembre. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/23/emiliano-ricorre-alla-consulta-conflitto-di-attribuzione-sul-gasdotto-tap-nel-salento/3335833/
da Il Fatto Quotidiano, 6 febbraio 2017
Lecce, il gip archivia la doppia inchiesta sul gasdotto Tap: “Procedura regolare”.
Accogliendo la richiesta dei pm, il gip del Tribunale di Lecce ha disposto l’archiviazione delle due inchieste sul gasdotto Tap: “tutto regolare”. Al vaglio, autorizzazioni, applicazione della normativa Seveso e avvio del cantiere. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/02/06/lecce-il-gip-archivia-la-doppia-inchiesta-sul-gasdotto-tap-procedura-regolare/3372362/
A.N.S.A., 27 marzo 2017
Tap: ok Consiglio Stato a gasdotto. Respinti ricorsi della Regione Puglia e del Comune di Melendugno. (http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/03/27/tap-ok-consiglio-stato-a-gasdotto_423f4b4f-7361-4a6f-aa14-30d4f3a03119.html)
ROMA, 27 MAR – Il Consiglio di Stato ha dato il via libera alla realizzazione del Tap, il gasdotto dell’Adriatico, respingendo gli appelli proposti contro la sentenza del Tar dalla Regione Puglia e dal Comune di Melendugno. Il Consiglio di Stato ha ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione VIA avesse approfonditamente vagliato tutte le problematiche naturalistiche e anche la scelta dell’approdo nella porzione di costa compresa tra San Foca e Torre Specchia Ruggeri (all’interno del Comune di Melendugno) fosse stata preceduta da una completa analisi delle possibili alternative.
Inoltre è stato escluso che l’opera dovesse essere assoggettata alla cosiddetta “Direttiva Seveso” ed è stato riconosciuto l’avvenuto rispetto del principio di leale collaborazione tra Poteri dello Stato nella procedura di superamento del dissenso espresso dalla Regione alla realizzazione dell’opera.
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da Il Fatto Quotidiano, 27 marzo 2017
Tap, Consiglio di Stato respinge il ricorso della Regione Puglia: il gasdotto si farà.
I giudici hanno ritenuto che la valutazione di impatto ambientale resa dalla Commissione Via avesse approfonditamente vagliato tutte le problematiche naturalistiche. Ora l’unico fronte aperto è il ricorso alla Consulta: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/27/tap-consiglio-di-stato-respinge-il-ricorso-della-regione-puglia-il-gasdotto-si-fara/3479547/
A.N.S.A., 28 marzo 2017
Tap: espianto ulivi,polizia forza sit-in.
Brevi momenti tensione, intanto sospese operazioni nel cantiere: http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2017/03/28/tap-espianto-ulivipolizia-forza-sit-in_fece0fcb-c05b-4b4f-bb36-cea9fc297c53.html
da La Stampa, 28 marzo 2017
Ripreso l’espianto degli ulivi per la costruzione del gasdotto in Puglia, manifestazione degli studenti.
Una cinquantina di ragazzi accompagnati dai docenti picchettano il cantiere, la polizia in tenuta antisommossa ha forzato il blocco e sta presidiando la recinzione: http://www.lastampa.it/2017/03/28/italia/cronache/ripreso-lespianto-degli-ulivi-per-la-costruzione-del-gasdotto-in-puglia-manifestazione-degli-studenti-x5YzBY4lFK2CuiHK8XuvwM/pagina.html
A.N.S.A., 29 marzo 2017
Gasdotto Tap: polizia allontana manifestanti, uomo colto da malore.
Ieri momenti di tensione e manifestanti contusi. Sospese le operazioni nel cantiere in provincia di Lecce: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/03/28/tap-espianto-ulivipolizia-forza-sit-in_eadb3bef-f50b-445e-b992-006d3fdbbdce.html
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da Il Fatto Quotidiano, 29 marzo 2017
Tap, nuovi scontri tra manifestanti e polizia. Polemica tra Emiliano e Galletti: “Dovrebbe schierarsi con lo Stato”.
Oggi come ieri, incidenti tra attivisti e agenti schierati in assetto antisommossa. Emiliano: “Forze dell’ordine contro la gente per colpa di un governo sordo”. Il ministro dell’Ambiente: “Sono stati valutati 14 scenari alternativi, prima di concludere che la soluzione corretta era stata individuata a Melendugno”: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/03/29/tap-nuovi-scontri-tra-manifestanti-e-polizia-polemica-tra-emiliano-e-galletti-dovrebbe-schierarsi-con-lo-stato/3483751/
da La Stampa, 30 marzo 2017
Gasdotto Tap, protesta a oltranza e cresce la tensione. (Francesca Paci): http://www.lastampa.it/2017/03/29/italia/cronache/gasdotto-tap-protesta-a-oltranza-e-cresce-la-tensione-popheLT28SWpGLeTDR27BK/pagina.html
A.N.S.A., 1 aprile 2017
Gasdotto Tap: sospesi i lavori, i camion tornano indietro.
Forze dell’ordine presidiano la zona. Sul posto arrivano manifestanti: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/04/01/tap-ripresi-lavori-espianto-degli-ulivi_1ffb5da1-3a0d-4ab6-b77a-63bc22ee07f2.html
A.N.S.A., 3 aprile 2017
Gasdotto Tap: quasi in 500 davanti ai cancelli del cantiere.
Dall’alba è ripresa la protesta degli attivisti a Melendugno: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/04/03/gasdotto-tap-quasi-in-500-davanti-ai-cancelli-del-cantiere_7aeb5782-28da-489d-a41b-2f22f5fcae04.html
A.N.S.A., 6 aprile 2017
Tap, il Tar del Lazio sospende l’autorizzazione all’espianto degli ulivi.
Danneggiamenti dopo dichiarazioni ministro Calenda. Lavori fermi: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/04/06/tap-nuove-barricate-e-blocchi-divelta-recinzione-cantiere_89da817a-316a-4553-82d3-9cc5442dc4b6.html
Salviamo il nostro Salento
A.N.S.A., 20 aprile 2017
Tap: espianto ulivi, Tar respinge il ricorso della Regione Puglia. (http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/04/20/tap-espianto-ulivi-tar-respinge-il-ricorso-della-regione-puglia_201788e7-4830-4c1b-bb84-4ebd7d21313e.html)
Il Tar del Lazio – a quanto si apprende – ha respinto il ricorso della Regione Puglia per ottenere l’annullamento delle note del Ministero dell’Ambiente che autorizzava il Tap all’espianto degli ulivi nell’area del cantiere per il gasdotto. Nei giorni scorsi il Tar aveva sospeso l’efficacia della nota, ma ora ha respinto il ricorso.
Il 6 aprile il presidente della terza sezione del Tar del Lazio con un decreto urgente aveva accolto, in prima battuta, l’istanza della Regione Puglia e aveva sospeso gli atti ministeriali con cui veniva dichiarata pienamente ottemperata la prescrizione A.44 della Via, la Valutazione di impatto ambientale legata ai lavori per il gasdotto nell’area di Melendugno, in Salento. Questa prescrizione è riferita alla cosiddetta fase 0 dei lavori e autorizza Tap, il consorzio a cui fa capo la realizzazione del gasdotto, a espiantare gli ulivi nell’area del cantiere. Ieri il Tar ha riesaminato l’intera questione nel merito, in camera di consiglio, e ha deciso di respingere il ricorso.
A.N.S.A., 21 aprile 2017
Tap: espianto ulivi, torna mobilitazione attivisti. Barricate in strada.
Ieri il Tar ha respinto il ricorso della Regione contro l’autorizzazione all’espianto ulivi: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/04/20/tap-espianto-ulivi-tar-respinge-il-ricorso-della-regione-puglia_201788e7-4830-4c1b-bb84-4ebd7d21313e.html
da Il Fatto Quotidiano, 7 maggio 2017
Puglia, oncologo in sciopero fame e sete contro il Tap: ma il governo chiude al dialogo. E 94 sindaci lo portano a Roma. (Tiziana Colluto): http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/08/puglia-oncologo-in-sciopero-fame-e-sete-contro-il-tap-ma-il-governo-chiude-al-dialogo-e-94-sindaci-lo-portano-a-roma/3569789/
A.N.S.A., 16 maggio 2017
Tap: nuovo blitz nella notte, attivisti in strada. Trasportati 11 ulivi.
I poliziotti sono stati costretti a spostare di peso i manifestanti che si opponevano al passaggio dei camion: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/05/16/tap-nuovo-blitz-nella-notte-attivisti-in-strada.-trasportati-11-ulivi_a4652876-f958-4c88-bbee-9e8046956141.html
male, molto male.
A.N.S.A., 18 maggio 2017
Tap: molotov distrugge pali di legno in un’azienda salentina.
L’impresa, specializzata nella cura e manutenzione del paesaggio, aveva trasportato 11 ulivi eradicati: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/05/18/tap-molotov-distrugge-pali-di-legno-in-unazienda-salentina-_ba0da1a0-f223-4e80-811f-bfb05c957bd4.html
da L’Espresso, 3 ottobre 2017
Tap, ecco come potrebbe cambiare il progetto.
Dopo le inchieste dell’Espresso il gasdotto potrebbe subire delle modifiche. In modo da accelerare i lavori e riconquistare l’approvazione delle amministrazioni e dei cittadini pugliesi. (Emanuele Coen): http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/10/02/news/tap-ecco-come-potrebbe-cambiare-il-progetto-1.311155?ref=HEF_RULLO
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3 aprile 2017
Tap, gli affari sporchi degli uomini del gasdotto.
Il manager finito in mezzo a un caso di riciclaggio mafioso, l’azero con la società offshore svelata dai Panama papers, l’uomo d’affari scelto perché ha buoni agganci con la politica e il condannato per furto di libri antichi. Ritratto dei nomi più importanti legati alla maxi opera. (Paolo Biondani, Leo Sisti): http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/03/31/news/tap-ecco-gli-affari-sporchi-degli-uomini-dietro-il-gasdotto-in-puglia-1.298603
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14 aprile 2017
Tap, il gasdotto dei tre regimi: Erdogan, Aliyev & Putin spa.
Familiari e imprenditori amici del presidente turco. Uomini d’oro del dittatore dell’Azerbaijan. E super manager della corte di Putin. Ecco chi farà i soldi con il maxi-progetto contestato in Pugli. (Paolo Biondani, Leo Sisti): http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/04/14/news/tap-il-gasdotto-dei-tre-regimi-erdogan-aliyev-amp-putin-spa-1.299622
dal sito web istituzionale della Corte costituzionale
Comunicato stampa (http://www.cortecostituzionale.it/documenti/comunicatistampa/CC_CS_20171010171816.pdf)
La Corte costituzionale ha giudicato inammissibile il conflitto sollevato dalla Regione Puglia contro lo Stato in relazione al procedimento di autorizzazione alla realizzazione del gasdotto TAP.
In conseguenza di tale decisione, resta confermata la validità del provvedimento che ha autorizzato la costruzione del gasdotto.
dal Palazzo della Consulta, 10 ottobre 2017
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da Il Fatto Quotidiano, 10 ottobre 2017
Tap, Consulta giudica inammissibile il ricorso della Regione Puglia: ‘Valido atto che ha autorizzato costruzione gasdotto’.
L’iniziativa del governatore pugliese Michele Emiliano risale al 29 dicembre scorso: contestato il procedimento con cui il Mise, con proprio decreto, ha autorizzato l’infrastruttura. La contestazione nasceva dal fatto che, secondo la ricorrente, non era stata intrapresa alcuna trattativa con la Regione per trovare una soluzione condivisa, in particolare sul punto di approdo della pipeline a San Foca, nel leccese: http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/10/tap-consulta-giudica-inammissibile-il-ricorso-della-regione-puglia-valido-latto-che-autorizzato-costruzione-del-gasdotto/3905622/
da Il Fatto Quotidiano, 24 novembre 2017
Tap, controlli e filo spinato attorno al cantiere. I diritti negati nella zona rossa: “Non posso invitare amici per un caffè”.
REPORTAGE – Viaggio nella zona rossa istituita intorno al cantiere del gasdotto Tap, a Melendugno, nel Leccese: i diritti negati ai proprietari, l’installazione del filo spinato, pass e controlli asfissianti. “Un’umiliazione per noi persone libere, perbene”, dice una residente. Il sindaco Marco Potì: “Ci sono 650 agenti per un costo extra di 50-80mila euro al giorno”. E l’economia turistica inizia a tremare a causa del “coprifuoco”. (Tiziana Colluto): https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/11/24/tap-controlli-e-filo-spinato-attorno-al-cantiere-i-diritti-negati-nella-zona-rossa-non-posso-invitare-amici-per-un-caffe/3996075/
l’arresto? alla faccia delle libertà costituzionali…
A.N.S.A., 16 dicembre 2017
Manovra: arresto per chi entra in cantieri Tap.
Emendamento presentato in Commissione, ma vaglio ammissibilità: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/12/16/manovra-arresto-per-chi-entra-in-cantieri-tap-_e1a7e667-d1ec-42e0-ba1a-497adc9da89c.html
un sussulto di buon senso.
A.N.S.A., 17 dicembre 2017
Manovra: Francesco Boccia, inammissibile l’emendamento Tap.
Il governo chiedeva l’arresto per chi entra nei cantieri del gasdotto: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/12/16/manovra-arresto-per-chi-entra-in-cantieri-tap-_e1a7e667-d1ec-42e0-ba1a-497adc9da89c.html
A.N.S.A., 24 dicembre 2017
Ilva, Emiliano: ‘Se premier rivede Dpcm decade ricorso’.
La sfida del governatore della Puglia: ‘Il presidente del Consiglio ha un mezzo fondamentale per chiudere il ricorso: modificare il Dpcm nel senso auspicato da Regione e Comune di Taranto’: http://www.ansa.it/puglia/notizie/2017/12/23/se-premier-rivede-dpcm-decade-ricorso_983a2c6d-e6e2-4e2a-8f2b-dde3d1b90d3c.html
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da La Stampa, 24 dicembre 2017
Ilva, Mittal vuole garanzie per tutelarsi dai ricorsi al Tar.
Il gruppo franco-indiano chiede in una lettera ai commissari la modifica del contratto. (Nicola Lillo): http://www.lastampa.it/2017/12/24/economia/ilva-mittal-vuole-garanzie-per-tutelarsi-dai-ricorsi-al-tar-0iMgI3cjZ9ujWKhGRkDKWJ/pagina.html
da La Repubblica, 9 gennaio 2018
Gasdotto Tap, la procura di Lecce riapre l’inchiesta su autorizzazioni: “Aggirata normativa Seveso”Gasdotto Tap, la procura di Lecce riapre l’inchiesta su autorizzazioni: “Aggirata normativa Seveso”.
Accolto il ricorso di 8 sindaci salentini: l’iter autorizzativo, secondo l’accusa, sarebbe stato spezzettato per non far sottoporre il progetto a norme più stringente sugli impianti a rischio di incidente rilevante. (Chiara Spagnolo): http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/01/09/news/lecce_riaperta_l_inchiesta_sul_gasdotto_tap-186115727/
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10 gennaio 2018
Gasdotto, 3 indagati nell’inchiesta riaperta dai pm di Lecce: c’è anche dirigente MiseGasdotto, 3 indagati nell’inchiesta riaperta dai pm di Lecce: c’è anche dirigente Mise.
La Procura di Lecce indaga sulle autorizzazioni. Nel registro degli indagati il country manager Elia, la rappresentante legale Risso e il direttore generale delle Infrastrutture energetiche del ministero. (Chiara Spagnolo): http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/01/10/news/gasdotto_3_indagati_nell_inchiesta_riaperta_dalla_procura_di_lecce_i_vertici_di_tap_e_il_dirigente_mise-186210256/
da Il Fatto Quotidiano, 17 aprile 2018
Gasdotto Tap, avanti tutta con l’inchiesta: il gip boccia resistenze di multinazionale e Stato, la superperizia si farà.
Via libera dal Tribunale di Lecce all’incidente probatorio sull’infrastruttura: superate le obiezioni della società e dell’Avvocatura dello Stato, che ne avevano chiesto la revoca. Ora si attende la relazione che rimette in gioco l’intera opera. (Tiziana Colluto): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/04/16/gasdotto-tap-avanti-tutta-con-linchiesta-il-gip-boccia-le-resistenze-di-multinazionale-e-stato-la-superperizia-si-fara/4296752/
da Il Fatto Quotidiano, 7 giugno 2018
Tap, riaprire la procedura di Valutazione d’impatto ambientale: così il governo può bloccare la realizzazione del gasdotto.
Nelle sue prime parole sul tema, il nuovo ministro dell’Ambiente Costa ha svuotato di senso l’opera. Come e appigliandosi a cosa è presto per dirlo. Da quanto trapela da ambienti romani vicini al ministro si cercherà, se necessario, di riaprire la procedura del Via: a quel punto sarebbe impossibile il rispetto degli accordi internazionali che impongono di ultimare i lavori entro tre anni. Ma bisogna convincere la Lega di Salvini. (Tiziana Colluto): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/06/07/tap-riaprire-la-procedura-di-valutazione-dimpatto-ambientale-cosi-il-governo-puo-bloccare-la-realizzazione-del-gasdotto/4409839/
ordini.
da La Stampa, 23 luglio 2018
Gli Usa all’Italia: “Portate avanti il progetto del gasdotto Tap”.
Il Dipartimento di Stato spinge a realizzare l’opera che libera l’Europa dalla dipendenza da Mosca. (Paolo Mastrolilli): http://www.lastampa.it/2018/07/23/economia/gli-usa-allitalia-portate-avanti-il-progetto-del-gasdotto-tap-Z529waeTK8cpRbFpmzoSHJ/pagina.html
ordini in corso di esecuzione.
da Il Fatto Quotidiano, 31 luglio 2018
Tap, Conte: “È strategico, ma incontrerò salentini”. Lezzi: “Bene, cambierà idea”. Sindaco di Melendugno: “M5s ci tradisce”
Il capo del governo rassicura Trump che si era detto certo del completamento: “Però ascolterò le inquietudini del territorio”. Ma in Salento ripartono le proteste e le parole del premier stridono con quanto dichiarato dalla ministra del Sud solo lunedì pomeriggio: “Non è un genere di investimento che serve”. Potì, primo cittadino di Melendugno: “Qui hanno vinto perché contrari. Craxi disse no agli Usa nella notte di Sigonella”. (Tiziana Colluto): https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/31/tap-conte-e-strategico-ma-incontrero-salentini-lezzi-bene-cambiera-idea-sindaco-di-melendugno-m5s-ci-tradisce/4528053/
da Il Fatto Quotidiano, 1 agosto 2018
Gasdotto della discordia Tap, quel che c’è da sapere.
Gas – I lavori in corso sulle grandi opere. (Virginia Della Sala): https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/gasdotto-della-discordia-tap-quel-che-ce-da-sapere/