Le Bombarde (Alghero), un sito da difendere.
Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus hanno inoltrato (4 dicembre 2012) una nuova richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi per la salvaguardia degli equilibri ambientali della raccolta spiaggia delle Bombarde, ad Alghero (SS), posti in pericolo dal notevole afflusso di persone per manifestazioni estive con musica dal vivo organizzate periodicamente sul litorale.
Sono stati interessati il Comune di Alghero, la Prefettura di Sassari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l’Azienda speciale di gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte, l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, i Carabinieri del N.O.E. e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari.
Già con analoga richiesta nell’estate scorsa (24 luglio 2012) la problematica era stata portata all’attenzione delle amministrazioni pubbliche competenti: molte polemiche, parecchie promesse, finora scarsi risultati.
Sconfortante la risposta (nota n. 1284 del 7 agosto 2012) della Direzione generale del parco naturale regionale “Porto Conte”: affermava, infatti, di “non aver mai autorizzato alcuna manifestazione e/o spettacolo nella suddetta località” e ricordava che spettava alle forze dell’ordine la vigilanza, facendo intuire senza molta fatica la propria inattività in materia di controlli, in perdurante assenza di piano del parco (artt. 13-15 della legge regionale n. 4/1999) e di regolamento del parco (art. 16 della legge regionale n. 4/1999) a soli tredici anni di distanza dall’istituzione dell’area naturale protetta.
Come noto, gli spettacoli durante la stagione estiva richiamano migliaia di avventori durante il periodo notturno, con intuitivi effetti negativi sulla spiaggia di ridotte dimensioni e sulla vegetazione (rifiuti, calpestio, ecc.), nonché riguardo le emissioni acustiche e la sicurezza sociale (intasamento della viabilità di ridotte dimensioni, ecc.). E non si tratta di una spocchia da ricchi villeggianti che non desiderano chiasso, ma di un fatto oggettivo troppo a lungo sottovalutato.
Già nella stagione estiva 2011 la Stazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero (nota n. 1960 del 20 agosto 2011)aveva fatto constatare al Comune di Alghero la notevole presenza di rifiuti e degrado ambientale in seguito a spettacolo con musica dal vivo in data 15 agosto 2011, con la presenza stimata di oltre 5.000 persone, mentre “le superfici a disposizione dei due chioschi risultano insufficienti a ospitarne 1/10”.
Con ordinanza n. 12 del 22 giugno 2006 il Comune di Alghero ha, inoltre, disciplinato gli orari di apertura e chiusura dei pubblici esercizi e delle attività di intrattenimento e svago, indicando per gli intrattenimenti musicali dal vivo l’orario di chiusura nelle ore 02.00 all’interno dei locali e nelle ore 24.00 per l’esterno dei locali (legge n. 447/1995 e dell’art. 9 del T.U.L.P.S.), ma spesso vi sono state deroghe di vario genere.
Ora, lontano dalla stagione estiva, è il caso che il Comune di Alghero e la sua Azienda speciale di gestione del parco naturale “Porto Conte” (presieduta dallo stesso sindaco di Alghero Stefano Lubrano) provvedano a elaborare serenamente – con il contributo di tutti i soggetti interessati alla materia – un regolamento per i pubblici spettacoli che tenga adeguatamente conto dei contesti ambientali e storico-culturali dei siti dove si svolgono.
Non è certo la prima volta che le associazioni ecologiste si occupano della salvaguardia dei valori naturalistici e ambientali dell’area Le Bombarde – Lazzaretto: le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra sono intervenute in passato riguardo il rispetto del demanio marittimo da parte di chioschi, la legittimità della pista di motocross (2009), la verifica di vari lavori per l’edificazione di residenze stagionali (2008). Tuttora, però, l’assenza di disciplina del parco naturale si fa sentire.
Il litorale delle Bombarde è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel sito di importanza comunitaria “Capo Caccia – Punta del Giglio” (direttiva n. 92/43/CEE), vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), è interessato dal parco naturale regionale “Porto Conte” (legge regionale n. 4/2009).
Sarebbe ora che venissero individuate prescrizioni e modalità adeguate perché le attività legate al turismo non degradino i valori ambientali e naturalistici, proprio il primo richiamo turistico della Riviera del Corallo.
Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
(foto S.D., archivio GrIG)
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- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
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da Alguer.it, 6 dicembre 2012
Il Gruppo di intervento Giuridico e Amici della Terra, riapre il cantiere ambientalista sul Parco di Porto Conte. Nessuna delle norme previste dalla legge per un suo corretto sviluppo sono state attuate. Al nuovo consiglio di amministrazione, da Lubrano a Tanchis a Torre il compito istituzionale di fare di Porto Conte un vero parco naturale
Grig denuncia: «Porto Conte fuorilegge». (http://notizie.alguer.it/n?id=53843)
ALGHERO – Con un comunicato puntuale ed esaustivo, inoltrato il 4 dicembre 2012, l’avvocato Stefano De Liperi per conto delle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico, riapre il fronte delle battaglie ambientali ad Alghero che hanno il loro epicentro nel Parco Naturale di Porto Conte. Si tratta di una nuova richiesta di «informazioni a carattere ambientale» che completa la prima richiesta rimasta inevasa del 24 luglio 2012. In particolare si chiede cosa nel frattempo sia stato fatto per la salvaguardia degli equilibri ambientali della raccolta spiaggia delle Bombarde, ad Alghero (SS), posti in pericolo dal notevole afflusso di persone per manifestazioni estive con musica dal vivo organizzate periodicamente sul litorale. Sottolinea De Liperi come finora al posto di risposte concrete in linea con le leggi vigenti, siano arrivate solo le polemiche.
Nel comunicato-denuncia, ovviamente indirizzato al Comune, alla direzione del Parco di Porto Conte, alla forestale e a tutti gli enti e le altre autorità coinvolte, dalla Prefettura di Sassari alla Regione Sardegna, ma soprattutto alla Procura della Repubblica per gli aspetti di competenza penale, civile e amministrativa, si documentano le reazioni, dal Comune alla direzione dell’Ente Parco, tutte finalizzate a declinare le proprie responsabilità in un deplorevole «scaricabarile»: «Sconfortante la risposta (nota n. 1284 del 7 agosto 2012) della Direzione generale del parco naturale regionale “Porto Conte”: affermava, infatti, di “non aver mai autorizzato alcuna manifestazione e/o spettacolo nella suddetta località” e ricordava che spettava alle forze dell’ordine la vigilanza, facendo intuire senza molta fatica la propria inattività in materia di controlli, in perdurante assenza di piano del parco (artt. 13-15 della legge regionale n. 4/1999) e di regolamento del parco (art. 16 della legge regionale n. 4/1999) a soli tredici anni di distanza dall’istituzione dell’area naturale protetta».
Di fatto il Parco di Porto Conte allo stato delle cose è fuorilegge. Nel senso che nessuna delle prescrizioni imposte dalla legge istitutiva sono state messe in atto. E non si esclude che se le cose dovessero continuare nello stesso modo, dopo 10 anni di giunta di destra, anche con la giunta di sinistra, diventi necessario un commissariamento da parte della regione, così come contempla la legge. Continua il comunicato del Grig: «Già nella stagione estiva 2011 la Stazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero (nota n. 1960 del 20 agosto 2011) aveva fatto constatare al Comune di Alghero la notevole presenza di rifiuti e degrado ambientale in seguito a spettacolo con musica dal vivo in data 15 agosto 2011, con la presenza stimata di oltre 5.000 persone, mentre “le superfici a disposizione dei due chioschi risultano insufficienti a ospitarne 1/10”. Con ordinanza n. 12 del 22 giugno 2006 il Comune di Alghero ha, inoltre, disciplinato gli orari di apertura e chiusura dei pubblici esercizi e delle attività di intrattenimento e svago, indicando per gli intrattenimenti musicali dal vivo l’orario di chiusura nelle ore 02.00 all’interno dei locali e nelle ore 24.00 per l’esterno dei locali (legge n. 447/1995 e dell’art. 9 del T.U.L.P.S.), ma spesso vi sono state deroghe di vario genere».
Interesse dei gruppi ecologisti è quello di consentire al Parco di Porto Conte di vivere e sviluppare una vita da parco e non di essere trasformato in un «non territorio» di cu tutti possono abusare al di fuori delle leggi civili e penali, per non dire della correttezza dei comportamenti politici. Molte speranze sono riposte nella nomina dei due nuovi consiglieri di amministrazione, Tanchis e Torre, nella speranza che vogliano aprire il «cantiere parco» per attuare prima di tutto le sue leggi istitutive. Scandalizza infatti che per mesi il Parco si sia trovato al centro di una baruffa politica in cui i suoi problemi non sono mai stati nemmeno citati. Ricorda infatti il comunicato del Grig: «Non è certo la prima volta che le associazioni ecologiste si occupano della salvaguardia dei valori naturalistici e ambientali dell’area Le Bombarde – Lazzaretto: le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra sono intervenute in passato riguardo il rispetto del demanio marittimo da parte di chioschi, la legittimità della pista di motocross (2009), la verifica di vari lavori per l’edificazione di residenze stagionali (2008). Tuttora, però, l’assenza di disciplina del parco naturale si fa sentire».
Perché le leggi da rispettare ci sarebbero eccome, si sottolinea nella denuncia, e se ne fa l’elenco, anche per chiudere una volta per tutte la leggenda metropolitana di un deficit di norme: «Il litorale delle Bombarde è tutelato con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), rientra nel sito di importanza comunitaria “Capo Caccia – Punta del Giglio” (direttiva n. 92/43/CEE), vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993), è interessato dal parco naturale regionale “Porto Conte” (legge regionale n. 4/2009). Sarebbe ora che venissero individuate prescrizioni e modalità adeguate perché le attività legate al turismo non degradino i valori ambientali e naturalistici, proprio il primo richiamo turistico della Riviera del Corallo.
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da Sassari Notizie, 9 dicembre 2012
Bombarde, stop alla musica dal vivo. «Equilibri ambientali in pericolo». (http://www.sassarinotizie.com/articolo-14323-bombarde_stop_alla_musica_dal_vivo_equilibri_ambientali_in_pericolo.aspx)
ALGHERO. Bloccare le manifestazioni culturali e musicali notturne per salvare la spiaggia delle Bombarde ad Alghero. L’appello arriva dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico onlus che il 4 dicembre hanno inoltrato una nuova richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi per la salvaguardia degli equilibri ambientali posti in pericolo dal notevole afflusso di persone per manifestazioni estive con musica dal vivo organizzate periodicamente sul litorale.
Gli spettacoli durante la stagione estiva richiamano migliaia di avventori durante il periodo notturno, con intuitivi effetti negativi sulla spiaggia di ridotte dimensioni e sulla vegetazione (rifiuti, calpestio, ecc.), nonché riguardo le emissioni acustiche e la sicurezza sociale (intasamento della viabilità di ridotte dimensioni, ecc.).
Sono stati interessati il Comune di Alghero, la Prefettura di Sassari, il Corpo forestale e di vigilanza ambientale, l’Azienda speciale di gestione del Parco naturale regionale di Porto Conte, l’Assessorato regionale della difesa dell’ambiente, i Carabinieri del N.O.E. e, per gli aspetti di competenza, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari. Già con analoga richiesta nell’estate scorsa la problematica era stata portata all’attenzione delle amministrazioni pubbliche competenti. Al quesito la Direzione generale del parco naturale regionale “Porto Conte” ha riposto di “non aver mai autorizzato alcuna manifestazione e/o spettacolo nella suddetta località” e ha ricordato che spetta alle forze dell’ordine la vigilanza occuparsi di questi controlli.
Già nella stagione estiva 2011 la Stazione del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero (nota n. 1960 del 20 agosto 2011) aveva fatto constatare al Comune di Alghero la notevole presenza di rifiuti e degrado ambientale in seguito a spettacolo con musica dal vivo in data 15 agosto 2011, con la presenza stimata di oltre 5.000 persone, mentre “le superfici a disposizione dei due chioschi risultano insufficienti a ospitarne 1/10”.
Con ordinanza n. 12 del 22 giugno 2006 il Comune di Alghero ha, inoltre, disciplinato gli orari di apertura e chiusura dei pubblici esercizi e delle attività di intrattenimento e svago, indicando per gli intrattenimenti musicali dal vivo l’orario di chiusura nelle ore 02.00 all’interno dei locali e nelle ore 24.00 per l’esterno dei locali (legge n. 447/1995 e dell’art. 9 del T.U.L.P.S.), ma spesso vi sono state deroghe di vario genere.
In passato le due associazioni ecologiste si sono occupate della salvaguardia dei valori naturalistici e sono intervenute riguardo sul rispetto del demanio marittimo da parte di chioschi, sulla legittimità della pista di motocross (2009) e sulla verifica di vari lavori per l’edificazione di residenze stagionali (2008).
speriamo che migliori l’efficacia dell’attività di tutela ambientale.
da La Nuova Sardegna, 4 giugno 2013
L’Area marina protetta passa al Comune. L’obiettivo è quello di creare un unico ente con il Parco di Porto Conte. Il direttore potrebbe essere Vittorio Gazale. (Andrea Massidda)
ALGHERO. Dopo anni di gestione provvisoria il ministero dell’Ambiente ha deciso di affidare in via definitiva il controllo dell’Area marina protetta “Capo Caccia – Isola Piana” al Comune di Alghero. A comunicarlo nei giorni scorsi al sindaco della città catalana è stata la direzione generale per la Protezione della natura e del mare, che ha già avviato la procedura del passaggio di consegna in adeguamento alle normative vigenti. Il procedimento, tuttavia, si chiuderà soltanto con la stipula di una convenzione tra il Comune e il ministero. Ormai si tratta comunque soltanto di una formalità. L’atto di convenzione per la regolamentazione delle modalità di svolgimento delle attività di gestione verrà infatti sottoscritto a breve, perché da Roma si stava attendendo il parere favorevole da parte della Regione. Un nullaosta che è arrivato il 23 maggio scorso a firma dell’assessore all’Ambiente, Andrea Biancareddu, il quale ha ufficialmente ribadito al ministero il consenso della giunta guidata da Ugo Cappellacci per l’affidamento definitivo al Comune di Alghero della gestione della’Area marina protetta di Capo Caccia. Di più: nel confermare il via libera, l’assessore regionale all’Ambiente ha espresso «apprezzamento per la scelta dell’amministrazione Lubrano di nominare un unico direttore per l’Amp e per il Parco naturale regionale di Porto Conte» auspicando, «nello spirito intrapreso di conseguire un risparmio di spesa attraverso l’unificazione delle funzioni di direttore, che si valuti l’opportunità di congiungere i due rispettivi enti di gestione». Fuori dal burocratese, lo scenario che si prospetta è un po’ quello che molte associazioni ambientaliste avevano suggerito: le due zone sottoposte a tutela ecologica diventeranno un unico ente e a dirigerle sarà lo stesso manager. Cosa che garantirebbe, oltre all’evidente risparmio di costi, anche la possibilità di convogliare finanziamenti per progetti condivisi e di programmare iniziative in assoluta sinergia. Va anche detto che, dopo la scadenza del contratto di Gianfranco Russino (il 31 dicembre scorso), attualmente la direzione dell’Amp è stata affidata a Gian Marco Saba, dirigente del settore Ecologia del Comune di Alghero. Ma per il prossimo futuro in molti danno come candidato ideale alla direzione dei due enti unificati il professor Vittorio Gazale, ossia l’attuale direttore generale del Parco regionale di Porto Conte. «La gestione provvisoria dell’Area marina protetta – spiegano dagli uffici comunali della città catalana – è stata portata avanti sin dal 2003, cioè subito dopo l’istituzione dell’ente, avvenuta l’anno prima da parte del ministero dell’Ambiente, a seguito dell’intesa di programma stipulata il 22 aprile 1997 con la Regione». Intanto, il sindaco di Alghero Stefano Lubrano (presidente ad interim del consiglio direttivo del Parco di Porto Conte) potrebbe decidere di lasciare l’incarico per via di un decreto legislativo appena entrato in vigore che prevede l’incompatibilità della carica di primo cittadino con quella di presidente di un ente regionale
da Sardegna Oggi, 28 giugno 2013
Alghero, meno vincoli ma più rispetto: dieci regole per la movida: http://www.sardegnaoggi.it/Costume/2013-06-28/22243/Alghero_meno_vincoli_ma_piu_rispetto_dieci_regole_per_la_movida.html
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qui l’atto: https://docs.google.com/file/d/0B04B8rDXwfokUmJYLV9OajdtV1k/edit?pli=1
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da L’Unione Sarda, 29 giugno 2013
ALGHERO. Ecco l’ordinanza che disciplina tempi e modi dell’intrattenimento. Quattro stagioni di movida. Musica per fasce orarie, no al karaoke per strada. (Caterina Fiori)
Dopo la mezzanotte sarà vietato vendere le bevande da asporto in contenitori di vetro e sorseggiare birra nelle piazze pubbliche, per evitare di lasciare in giro bottiglie.Al bando il karaoke in piazza. I clienti che vogliono cimentarsi in performance canore al microfono lo potranno fare solo nei locali adeguatamente insonorizzati. È una delle novità della nuova ordinanza che disciplina l’intrattenimento e lo svago in Riviera. Ieri il sindaco Lubrano ne ha illustrato i contenuti, insieme all’assessore allo Sviluppo Economico Alma Cardi, ai consiglieri Mariano Melis, Giampietro Moro e Valdo Di Nolfo, al comandante dei vigili Guido Calzia e alle associazioni di categoria. MUSICA NON STOP. Il documento tiene conto delle liberalizzazioni in materia di orari e chiusura domenicale e consente, quindi, ai bar di fare musica non stop all’interno delle quattro mura, se l’attività è dotata di sistemi anti-rumore, artificiali o naturali. Per i concerti all’aperto, invece, quelli che interessano la maggior parte dei gestori dei locali, l’ordinanza ha previsto quattro fasce temporali con limiti di orari diversi. FASCE ORARIE Dal 16 ottobre al 30 marzo, dunque in pieno inverno, entro la mezzanotte dovrà calare il silenzio. Dal primo aprile al 15 giugno e poi dal 16 settembre al 15 ottobre, la musica potrà risuonare fino all’una di notte, ma solo nel fine settimana. Per tutta l’estate invece gli amplificatori si dovranno spegnere entro l’una nei giorni infrasettimanali e alle due i venerdì e i sabato. Infine i quindici giorni di fuoco, quelli a cavallo di ferragosto, quando i locali potranno offrire un intrattenimento musicale che, nel fine settimana, potrà durare anche fino alle cinque del mattino. Manica larga pure in occasione di una serie di date speciali, otto per l’esattezza, denominate “Alghero Movida” e che coincidono grosso modo con le feste comandate, Capodanno, Carnevale, Pasqua, San Giovanni, la festa del patrono San Michele e Halloween. CONTROLLI «Un impianto normativo per niente repressivo e che dà credito alla categoria degli esercenti», ha spiegato il sindaco, sottolineando che i controlli ci saranno e che le sanzioni, per chi sgarra, saranno pesanti. Da uno a tre giorni di chiusura per il superamento dei limiti di orari e decibel. Le regole riguardano anche i clienti. Dopo la mezzanotte non solo sarà vietato per i bar vendere le bevande da asporto in contenitori di vetro, ma pure sorseggiare birra o vino nelle piazze pubbliche, per evitare di lasciare in giro bottiglie e bicchieri.
BANCO DI PROVA. «L’ordinanza è un esperimento – ha commentato Massimo Cadeddu di Confcommercio – che potremo modulare e rivedere strada facendo». Mario Piras di Confartigianato e Tonino Alfonso del comitato “Alghero deve tornare a vivere notte e giorno”, hanno invece chiesto all’amministrazione maggiore tolleranza in caso di lievi infrazioni per dare il tempo alla categoria degli esercenti di digerire il nuovo regolamento entrato in vigore nel pieno della stagione.
da Alguer.it, 21 agosto 2013
Bombarde sottosopra. Nelle giornate di martedì e mercoledì l´intervento degli operai comunali per ripulire la strada e le aiuole della zona balneare algherese: http://notizie.alguer.it/n?id=61458