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Palmaria, sequestrato il cantiere per la nuova struttura balneare. Ora la procedura deve iniziare daccapo.


Portovenere, Isola di Palmaria, cava Carlo Alberto dismessa

I Carabinieri Forestale hanno posto sotto sequestro penale (15 aprile 2023) il cantiere avviato sull’Isola di Palmaria nell’area ex cava Carlo Alberto per la realizzazione di un centro turistico balneare.

Scadute le necessarie autorizzazioni amministrative, i lavori conseguentemente sono privi di autorizzazioni.

In parole povere, sarebbero abusivi.

Il Gruppo d’intervento Giuridico (GrIG) esprime la sua forte soddisfazione per la decisa azione dei Carabinieri Forestale: ora, con il permesso di costruire scaduto per legge (art. 15, comma 2°, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.), si avrà modo di rivalutare il progetto complessivo in quanto la procedura per l’autorizzazione dei lavori dovrà ripartire da zero, perchè “una volta intervenuta la decadenza, chiunque intenda completare la costruzione necessita di un nuovo ed autonomo titolo edilizio, che deve provvedere a richiedere, sottoponendosi ad un nuovo iter procedimentale, volto sia a verificare la coerenza di quanto occorre ancora realizzare con le prescrizioni urbanistiche vigenti nell’attualità” (Cons. Stato, Sez. II, 25 settembre 2019, n. 6424).

E sono da rivedere anche le prescrizioni comunicate in risposta all’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti inoltrata (5 dicembre 2021) dal GrIG riguardo il progetto a suo tempo presentato per la riqualificazione dell’area ex cava Carlo Alberto con ristrutturazione del fabbricato esistente e realizzazione di stabilimento balneare con servizio di ristorazione, piscina, aree relax e fitness da parte della società milanese Palmaria Experience s.r.l.

Gabbiano reale (Larus michahellis)

La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Genova aveva infatti comunicato (nota prot. n. 21018 del 27 dicembre 2021) di aver provveduto prima alla richiesta di modifiche progettuali e ulteriore documentazione illustrativa (nota prot. n. 6556 del 27 aprile 2021), in seguito al rilascio di autorizzazione paesaggistica (nota prot. n. 18392 del 12 novembre 2021) esclusivamente per un intervento che contempli il rifacimento dell’edificio diroccato esistente, senza l’impianto di illuminazione “segna passo” originariamente previsto, la risistemazione dei muretti a secco con esclusiva pietra locale proveniente dalla cava dismessa, la pavimentazione in pietra irregolare locale (opus incertum), l’esclusivo utilizzo come stabilimento balneare nella sola stagione estiva con smantellamento al termine, il divieto di manomissione assoluta della macchia mediterranea.

In sede successiva sarà valutato paesaggisticamente l’eventuale inserimento di piscine nello stabilimento balneare in uso alla Marina Militare.

Sul sito purtroppo non sussiste vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), essendo l’area privata, con esclusione del demanio marittimo, e non avendo finora la Soprintendenza promosso il procedimento di riconoscimento dell’interesse culturale (art. 13, comma 1°, del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Il Comune di Portovenere, viceversa, aveva comunicato (nota prot. n. 20003 del 31 dicembre 2021) di aver acquisito l’istanza GrIG nell’ambito della procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), allora avviata.

Il rischio, però, di una progressiva pesante antropizzazione dell’Isola è sempre ben presente.

Il valore ambientale e storico-culturale di Palmaria.

Palmaria è un’isoletta di nemmeno 2 chilometri quadrati.

Insieme alle più piccole Tino e Tinetto, costituisce un arcipelago posto all’imboccatura del Golfo della Spezia.

Per la sua posizione ha svolto la funzione militare difensiva avanzata della base della Marina Militare per secoli.   La ricca macchia mediterranea è puntellata da forti e batterie costiere (fra i principali il forte Conte di Cavour e la torre corazzata Umberto I), ma sono presenti anche cave dismesse, falesie e splendide grotte sul mare.

Nonostante la secolare presenza antropica e pesanti elementi di degrado (nel 2009 venne abbattuto l’ecomostro noto come Scheletrone, realizzato nel 1968), gli ambienti naturali dell’Isola ne hanno determinato l’inclusione nel patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO.

In realtà, oltre alla presenza del vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e altri vincoli ambientali (parco naturale, sito di importanza comunitaria, ecc.), finora l’isoletta è stata salvata dalla consueta “valorizzazione” a base di cemento fondamentalmente per la presenza del demanio militare, tuttavia in via di dismissione.

L’intera Isola di Palmaria e le Isolette di Tino e Tinetto sono tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.). L’area rientra nel sito di importanza comunitaria (S.I.C.) “Isola di Palmaria (codice IT1345104), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e seminaturali, la fauna, la flora, per cui ogni intervento di potenziale modifica delle caratteristiche naturalistiche dev’essere assoggettato a procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.).  Detta procedura risulta esser stata recentemente avviata.

La Cava Carlo Alberto non potrebbe che esser considerata  “bene culturale” (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.),   Esistente l’attività estrattiva sull’Isola fin dall’epoca romana, la cava nel sito è attestata almeno fin dal 1790 in una carta topografica disegnata nel 1790 dall’ing. Giacomo Brusco con l’annotazione “cava di marmo nero e bianco”. L’attività estrattiva proseguì fino agli anni ’60 del secolo scorso.

Purtroppo, la relativa procedura di dichiarazione d’interesse culturale – necessaria per la proprietà privata del sito – non è stata finora svolta dai competenti organi del Ministero della Cultura.

Gheppio (Falco tinnunculus)

Il programma di “valorizzazione turistica”.

Il Programma Palmaria – intesa stipulata nel 2016 fra Agenzia del Demanio, Marina Militare, Regione Liguria, Comune di Porto Venere – prevede la dismissione delle aree militari in favore del Comune di Porto Venere, il quale vorrebbe effettuarvi la solita “valorizzazione” turistica: la realizzazione di una monorotaia, la costruzione di un anfiteatro nella cava dismessa, la ristrutturazione e riconversione di 54 immobili in un albergo per turismo di lusso, nell’ambito del masterplan Palmaria nel cuore, che lascia piuttosto perplessi, per non dire altro.

L’obiettivo è far giungere 150 mila turisti all’anno.

Palmaria, Porto Venere e le Cinque Terre sono state inserite in uno dei sette “Ambiti territoriali strategici di rilievo regionale e interventi di rinnovo edilizio”di cui alla legge regionale Liguria n. 29/2017 (art. 2), dove “la regione promuove la formazione degli atti di intesa con i Comuni interessati, le Autorità Portuali e con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio in presenza di beni paesaggistici vincolati”.

L’intesa prevede la nomina di un “Commissario straordinario regionale cui è demandato il compito di agevolare l’attuazione dell’intesa e la realizzazione degli interventi previsti” e produce “gli effetti di variante dei vigenti piani urbanistici e territoriali, generali e di settore, di livello comunale e regionale”.

Insomma, farebbe tabula rasa di piani paesaggistici, piani dei parchi,piani urbanistici e consentirebbe per Palmaria quel futuro da Capri” della Liguria a cui aspira l’attuale Giunta regionale.

Bene han fatto associazioni e ambientalisti a voler chiedere la piena tutela di Palmaria con la recente manifestazione

Un futuro di cemento e antropizzazione che si deve evitare in ogni modo.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Portovenere, Isola di Palmaria

Comando Gruppo Carabinieri Forestale di La Spezia

CARABINIERI FORESTALI SEQUESTRANO L’AREA DI CANTIERE DELLA EX CAVA CARLO ALBERTO SULL’ISOLA PALMARIA.

La Spezia,15 aprile 2023

I CARABINIERI FORESTALI DEL NUCLEO INVESTIGATIVO DI LA SPEZIA IN SEGUITO AD ATTIVITA’ D’INDAGINE NELL’AMBITO DEL PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DELLA EX CAVA CARLO ALBERTO MEDIANTE RICOMPOSIZIONE DEL FABBRICATO ESISTENTE AD USO RISTORANTE E REALIZZAZIONE DI STABILIMENTO BALNEARE HANNO EFFETTUATO DEGLI ACCERTAMENTI DOCUMENTALI IN SEGUITO AI QUALI E’ EMERSO CHE I LAVORI SONO INIZIATI IN ASSENZA DEL PERMESSO. NELLO SPECIFICO I SOGGETTI RESPONSABILI HANNO AVVIATO I LAVORI CON DICHIARAZIONE DI INIZIO LAVORI PER IL GIORNO 30/03/2023, INIZIANDO LE OPERE DI CANTIERIZZAZIONE IN DATA 04/04/2023, QUINDI OLTRE IL TERMINE DI UN ANNO DAL RILASCIO DEL TIOLO AUTORIZZATIVO, SENZA RICHIEDERE NELLO STESSO TERMINE TEMPORALE ALCUNA PROROGA.

PER QUANTO SOPRA I MILITARI IN DATA 13 APRILE C.M. SI SONO RECATI SULL’ISOLA PALMARIA NELL’AREA DELL’EX CAVA CARLO ALBERTO. DOVE HANNO CONSTATO CHE EFFETTIVAMENTE ERANO IN CORSO LAVORI DI CANTIERIZZAZIONE MEDIANTE POSIZIONAMENTO DI RECINSIONE COSTITUITA DA PANNELLI DI LEGNO, PRESENZA DI CONTAINER ESCAVATORI E MATERIALE VARIO DA CANTIERE. TERMINATI I RILIEVI, ACCERTATO CHE L’AVVIO DEI SUDDETTI LAVORI AL DI FUORI DEI TERMINI PREVISTI DALLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO (TESTO UNICO DELL’ EDILIZIA) È DA CONSIDERARSI INTERVENTO EDILIZIO IN ASSENZA DEL PERMESSO IN ZONA SOTTOPOSTA A VINCOLO PAESISTICO AMBIENTALE ED IN ASSENZA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA I CARABINIERI FORESTALI HA PROVVEDUTO A PORRE SOTTO SEQUESTRO L’AREA DI CANTIERE E QUANTO IN ESSA PRESENTE.   

Il Secolo IXI, 17 aprile 2023
Gabbiano reale mediterraneo (Larus michahellis)

(foto P.L., C.B., S.D., archivio GrIG)

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  1. aprile 17, 2023 alle 3:05 PM

    da Città della Spezia, 16 aprile 2023
    Sequestro area ex cava Carlo Alberto, il Gruppo di intervento giuridico: “Ora la procedura deve iniziare daccapo”: https://www.cittadellaspezia.com/2023/04/16/sequestro-area-ex-cava-carlo-alberto-il-gruppo-di-intervento-giuridico-ora-la-procedura-deve-iniziare-daccapo-492213/

    _______________

    da Levante News, 16 aprile 2023
    AMBIENTE. Porto Venere: Palmaria, cantiere sequestrato; l’iter parte da zero: https://www.levantenews.it/2023/04/16/porto-venere-palamaria-cantiere-sequestrato-liter-parte-da-zero/

    _________________

    da Liguria 24, 16 aprile 2023
    Porto Venere: Palamaria, cantiere sequestrato; l’iter parte da zero: https://www.liguria24.it/2023/04/16/porto-venere-palamaria-cantiere-sequestrato-liter-parte-da-zero/348012/

    ________________

    da Gazzetta della Spezia, 16 aprile 2023
    Palmaria, sequestrato il cantiere per la nuova struttura balneare. Ora la procedura deve iniziare daccapo: https://gazzettadellaspezia.com/ambiente/item/142931-palmaria-sequestrato-il-cantiere-per-la-nuova-struttura-balneare-ora-la-procedura-deve-iniziare-daccapo

  2. aprile 18, 2023 alle 2:40 PM

    da La Nazione, 18 aprile 2023
    Il sequestro ora al vaglio del gip: https://www.lanazione.it/la-spezia/cronaca/il-sequestro-ora-al-vaglio-del-gip-67a97aa8

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    da Città della Spezia, 16 aprile 2023
    NELL’AREA DELL’EX CAVA CARLO ALBERTO.
    Sequestro cantiere in Palmaria, Comune e Regione: “Fiduciosi sulla positiva conclusione della vicenda”: https://www.cittadellaspezia.com/2023/04/16/sequestro-cantiere-in-palmaria-comune-e-regione-fiduciosi-sulla-positiva-conclusione-della-vicenda-492215/

    • aprile 19, 2023 alle 3:07 PM

      in realtà, l’art. 15, comma 2°, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. (testo unico dell’edilizia) afferma chiaramente che “il termine per l’inizio dei lavori non può essere superiore ad un anno dal rilascio del titolo”.
      Fa, quindi, riferimento esclusivo al momento del rilascio del titolo abilitativo per la realizzazione dei lavori.
      Eventuali successive convenzioni urbanistiche possono, invece, costituire valido motivo per chiedere “anteriormente alla scadenza, … una proroga”, che avrebbe potuto esser concessa.
      Tuttavia, non pare sia stata richiesta alcuna proroga.
      Sarà il G.I.P. a decidere e, forse, in seguito il c.d. Tribunale del Riesame.

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