Niente da fare, sulla spiaggia di Tuerredda (Teulada) manca solo il circo con gli Elefanti.
Un palco, chiasso, centinaia e centinaia di persone, tavoloni e panche per un evento indimenticabile.
E’ quanto è accaduto il 9 settembre 2022 nel povero e bistrattato gioiello ambientale della spiaggia di Tuerredda (Teulada), dove manca solo il circo con gli Elefanti.
E non si tratta della prima volta.
Purtroppo, nonostante le buone intenzioni rappresentate dall’introduzione del “numero chiuso” dei bagnanti nell’estate 2020, la realtà è sempre la stessa.
Di Tuerredda ne fanno carne di porco, per usare un francesismo.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha inoltrato (10 settembre 2022) un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti alla Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari, ai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, al Servizio demanio e patrimonio della Regione autonoma della Sardegna, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e alla Capitaneria di Porto di Cagliari – Ufficio Demanio per verificare la legittimità o meno della realizzazione di un evento certamente non in linea con la necessità del mantenimento delle caratteristiche ambientali della spiaggia.
Si rammenta che, in caso di assenza di legittime autorizzazioni, oltre al reato di cui all’art. 1161 cod. nav. (occupazione abusiva del demanio), possono concorrere anche altre fattispecie penalmente rilevanti come la violazione del vincolo paesaggistico/ambientale (art. 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e il reato urbanistico (art. 31 L del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.).
Purtroppo, però, non è prevista nessuna sanzione per la cafonaggine.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)
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- Codice dell'ambiente (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.)
- Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.)
- Testo unico dell'edilizia (D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.)
- direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna, la flora
- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
- V.I.A. e V.A.S. di competenza regionale (Sardegna)
- normativa nazionale sulla caccia (legge n. 157/1992 e s.m.i.)
- normativa regionale sulla caccia (l.r. Sardegna n. 29/1998 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sulle aree protette (legge n. 394/1991 e s.m.i.)
- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
- normativa sul diritto all'informazione ambientale (decreto legislativo n. 195/2005)
- normativa nazionale sull'elettrosmog (legge n. 36/2001 e s.m.i.)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico ad alta frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- limiti all'inquinamento elettromagnetico a media-bassa frequenza (D.P.C.M. 8 luglio 2003)
- normativa nazionale sugli usi civici (legge n. 1766/1927 e s.m.i.)
- regolamento attuativo in materia di usi civici (regio decreto n. 332/1928 e s.m.i.)
- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
- normativa sul vincolo idrogeologico (regio decreto n. 3267/1923 e s.m.i.)
- legge quadro nazionale sul randagismo (legge n. 281/1991 e s.m.i.)
- normativa regionale su animali e anagrafe canina (l.r. Sardegna n. 21/1994)
- normativa sul "ritorno" al nucleare (legge n. 99/2009)
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Non credo che si possano realizzare scempia gini di tale portata, senza la complicità delle amministrazioni pubbliche. La domanda quindi nasce spontanea: chi, e perché, ha autorizzato un evento simile? Si tratta di funzionari preposti al rilascio delle autorizzazioni necessarie, troppo compiacenti o forse concessionari demaniali predatori, prepotenti e senza scrupoli, incuranti delle regole e del bene pubblico? Ed in questo caso, non sarebbe opportuna una ” revisione” della concessione?.
FRANCESCO UTZERI – MONSERRATO,
Cosa ci sarà poi di tanto divertente, lo sanno solo quelli che ci vanno e che pensano che questo sia il mare e la spiaggia!
Aver visto questa immagine di Tuerredda rappresenta per me un vero e proprio “schock”! Ma dov’è andata a finire quella splendida spiaggia?
Pg.31 della Nuova Sardegna -Domenica 11 Settembre 2022. Spiaggia “la Conia” -Concessione Blu Hotel . Comune di Arzachena . Siamo all’assurdo. Il problema è a monte .La privatizzazione degli arenili Italiani prevede in modo nascosto e surrettizio l’acquisizione degli arenili con contratti a lunga scadenza e senza la possibilità di tutela degli interessi pubblici. In Sardegna ,gli arenili ,hanno un valore economico particolare: chi li possiede ha un capitale enorme.
Scalpita la grande finanza di rapina che attende l’applicazione delle nuove norme Europee per acquisire gli arenili ,e quindi l’accesso al mare, attraverso le gare di assegnazione. Teulada ,poi , è un caso particolare essendo a tutti noto che il suo territorio è una enclave dello Stato Italiano al di fuori delle sue leggi. La storia recente ha documentato il traffico droga Armi , agli indennizzi di tutti i generi finalizzati al controllo politico , e allo spoglio dei beni privati da parte dell'”Organizzazione”.
da Sardinia Post, 10 settembre 2022
Un palco e centinaia di persone nella spiaggia di Tuerredda. Il Grig: “Manca solo il circo con gli elefanti”: https://www.sardiniapost.it/ambiente/un-palco-e-centinaia-di-persone-nella-spiaggia-di-tuerredda-il-grig-manca-solo-il-circo-con-gli-elefanti/
_______________________
da Casteddu online, 10 settembre 2022
E’ guerra su Tuerredda: Grig e sindaco protestano per un maxi raduno aziendale in spiaggia, per la Regione sono eventi indispensabili al turismo.
Ieri per tutta la giornata la spiaggia protetta e a numero chiuso è stata la location di un evento aziendale che ha portato centinaia di persone, con barbecue finale. La denuncia del gruppo di intervento giuridico: “Non è la prima volta, di Tuerredda fanno carne di porco, mancava solo il circo degli elefanti”. Il sindaco di Teulada Daniele Serra protesta ma gli risponde l’assessore regionale degli Enti Locali: “Questa è destagionalizzazione, non si può dire no a tutto”: https://www.castedduonline.it/scempio-a-tuerredda-palco-chiasso-e-tavoloni-grig-manca-solo-il-circo-degli-elefanti/
da L’Unione Sarda, 11 settembre 2022
Teulada. Istanza di accesso agli atti sul concerto esclusivo. Festa a Tuerredda, Grig chiede lumi.
Il concerto con maxi palco in spiaggia diventa un caso. L’associazione ambientalista Gruppo d’Intervento Giuridico chiede che venga fatta chiarezza sullo spettacolo riservato agli ospiti di un resort della costa sud occidentale che venerdi sera ha monopolizzato la spiaggia di Tuerredda, comune di Teulada.
“Sulla spiaggia di Tuerredda manca solo il circo con gli elefanti – si legge nella nota dell’associazione – Nonostante le buone intenzioni rappresentate dall’introduzione del ‘numero chiuso’ dei bagnanti nell’estate scorsa, la realtà è sempre la stessa”.
Da Grig è stata inviata un’istanza di accesso agli atti a Soprintendenza, carabinieri, il Servizio demanio della Regione, il Corpo forestale e la Capitaneria di Porto di Cagliari per verificare che la festa avesse tutte le autorizzazioni.
Ci vuole una legge, meglio se di respiro europeo, che tuteli veramente i litorali da sovraffollamento, rifiuti, rumore, diporto selvaggio, pesca … noi non riusciamo nemmeno a mettere in discussione le licenze!
Come rovinare la Sardegna
Non è problema solo di arenili dune e coste. Oramai la Sardegna è un prodotto “da bere” come Milano… Nessuno sta filtrando e impedendo un vero e proprio scempio generalizzato dell’ambiente che proprio perchè poco manomesso viene assunto quale strumento consumistico di ogni tipo di intrapresa turistica malcelata dall’obiettivo di “valorizzazione” della nostra derelitta Isola. La cosa grave è che nessun preposto a controlli e autorizzazioni sembra accorgersene..nell’indifefrenza più totale di conta anzi compaiono certi articoli sui quotidiani locali che inneggiano a queste prodezze e così proliferano concerti e concertini in spiaggia e in quota (anche sul Gennargentu), nelle foreste e nei torrenti più remoti, ma suvvia la Sardegna è da bere come Milano…Sardi, che vergogna!
“Questa è destagionalizzazione, non si può dire no a tutto”. Che dire! Una risposta profonda e articolata, che esprime capacità di ascolto e analisi, complimenti. Il circo c’è, è questo, rappresentato dai nostri illuminati amministratori. Con rimpianto per gli elefanti, dotati di ben altra sensibilità. Un “evento aziendale” in una delle spiagge più belle della Sardegna. La logica è chiara: fare dell’ambiente un’azienda, stesse logiche, stesso linguaggio. Per carità!
Lo scempio ambientale, mascherato da congresso, a Tueredda è l’ultimo di una lunga serie . Si tratta di una forma stupida e autolesionista di estrattivismo di valore da un bene pubblico e ambientale di grande valore.
Scrivo stupida e autolesionista in quanto i loro autori tagliano il ramo sul quale seduti e forse nemmeno se rendono conto.
Rattrista infine che la Regione , preposta anche alla tutela dell’ambiente ne faccia strame e, a dimostrazione della propria insipienza, fornisca risposte di una totale banalità.
Tutti che gridano allo scandalo per l’evento svolto a tuerredda, non capisco i problemi delle persone che commentano in negativo anzi forse lo capisco e credo sia il problema principale che affligge i sardi da millenni, l’invidia! Le autorizzazioni per lo svolgimento della manifestazione sono state acquisite, il palco è stato realizzato sulla pedana già esistente della struttura e la maggior parte dell’area utilizzata è un’area già in concessione, inoltre sono stati posizionati solo tavolini e sedie e sinceramente l’impatto antropico mi è sembrato molto limitato. Evidentemente tutti quelli che commentano negativamente non frequentano tuerredda o forse la conoscono solo dalle immagini che girano sul web fatte in inverno, ma ci siete mai stati in agosto??? Forse non vi rendete conto del danno provocato dalle persone nella spiaggia libera, le piccole dune non esistono più, la vegetazione violentata e sradicata per trovare ombra e banchettare, la sabbia devastata con qualsiasi tipo di schifezza (ho visto persone scolare l’olio delle scatolette di tonno e interrare i rifiuti), se passate la sera dopo che quasi tutta l’orda di barbari è andata via (perche alcuni rimangono anche la notte a bivaccare) la spiaggia sembra una strada in terra battuta!
Se si vuole effettivamente salvare Tuerredda o si vieta l’accesso a tutti (cosa impossibile in quanto per definizione il demanio è pubblico e chiunque può rivendicare il diritto alla fruizione) o si regolamenta in maniera seria, imponendo un VERO numero chiuso, attivando un VERO servizio di vigilanza presente in loco h24 e studiando un piano per la fruizione della spiaggia magari individuando gli spazi dove posizionare gli ombrelloni predisponendo le postazioni al fine di evitare che le persone scavino sull’arenile e si posizionino indiscriminatamente.
La situazione attuale fa comodo a tutti, ai concessionari che guadagnano profumatamente, al comune, che con la motivazione di di tutelare il bene e offrire servizi, gestisce i parcheggi in area comunale i cui proventi NON vengono sicuramente utilizzati per il bene di tuerredda, ma al più per dare lo stipendio alle persone che opera nei parcheggi e quelli “impegnati” al gazebo informazioni…, al pubblico che comunque nella spiaggia libera continua a fare quello che vuole!!!
Se si vuole cambiare bisogna intervenire in maniera radicale!!!
Se la gente avesse la voglia di non partecipare a questo evento e quindi lo boicottasse, sarebbe tutto risolto, ma purtroppo non sarà così !
sembra che si tratti di un evento organizzato esclusivamente per gli ospiti di un mega-resort della costa sud occidentale sarda, una simpatica riunione di dirigenti e dipendenti di una catena commerciale norvegese, felicissimi di “divertirsi” in una “selvaggia” spiaggia del Mediterraneo. Gente simile non boicotta nemmeno se pagata in oro.
I soliti prepotenti se ne fregano, come sempre!!! Possibile dover subire ogni volta l’invasione e stare a guardare???