I Laghi di Revine (S. Maria e Lago) devono essere salvaguardati.
I Laghi di Lago (o di San Giorgio) e di Santa Maria, nei territori comunali di Tarzo e di Revine (TV), sono di origine glaciale, zone umide dall’equilibrio ecologico delicatissimo e a rischio di eccessiva antropizzazione.
I Laghi sono tutelati con le relative fasce spondali dei 300 metri dalla battigia lacuale con specifico vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), appaiono tutelati anche con vincolo idrogeologico (regio decreto legge n. 3263/1923 e s.m.i.) Rientrano, inoltre, nel sito di interesse comunitario (S.I.C.) “Laghi di Revine” (IT3240014), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora.
Invece che alla loro efficace tutela, come necessario, il Comune di Tarzo avrebbe ben altre intenzioni.
Ha, infatti, partecipato al bando “Investimento 2.1 Attrattività dei Borghi” – Linea d’intervento B ‘Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale”, istituito dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (P.N.R.R.), ottenendo l’importo complessivo di 1,586 milioni di euro per la riqualificazione del borgo antico di Fratta, mediante la realizzazione di una superficie di bio-plastica di 1000 metri quadri nel lago per eventi, raggiungibile con una passerella, e interventi connessi. In sintesi “il progetto è composto da 11 interventi su 4 linee d’azione e 7 di questi interventi verranno completati entro il 2024. Ha un quadro economico complessivo pari a 1.586 milioni di euro, l’88% dell’investimento contribuisce al traguardo M1C3-16 (06/2025). Prevede un contributo climatico (Reg. UE 2021/241) pari al 44% dell’investimento ed ha, complessivamente, 7 partner (2 pubblici 3 associazioni 2 privati)”, come recentemente dichiarato pubblicamente dal sindaco di Tarzo Gianangelo Bof.
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su preoccupate segnalazioni da parte di residenti, ha, quindi, inoltrato (11 settembre 2022) un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti riguardo il progetto di snaturamento della piccola zona umida.
Richiesti lo svolgimento della vincolante procedura di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.), il diniego delle necessarie autorizzazioni, l’imposizione di uno specifico provvedimento di individuazione di area tutelata con vincolo paesaggistico, con il coinvolgimento dei Ministeri della Cultura e della Transizione Ecologica, della Regione Veneto, dei Comuni di Tarzo e di Revine, della Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Venezia e dei Carabinieri Forestale.
Il GrIG auspica un serio ripensamento da parte delle amministrazioni pubbliche competenti: i Laghi han bisogno di un’efficace politica di tutela, non di scempi ambientali.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
(foto da Wikipedia, S.D., archivio GrIG)
“una superficie di bio-plastica di 1000 metri quadri nel lago per eventi”
Alla follia umana non c’è davvero limite.
Le folli e solite distruzioni mascherate di “bio”, grazie infinite GrIG!
molti amministratori locali purtroppo sanno solo distruggere l’ambiente e non preservarlo ! grazie GrIG
🙂
da Oggi Treviso, 12 settembre 2022
Tarzo, il borgo diventa un “caso nazionale”: “Il lago deve essere salvaguardato”.
L’associazione ambientalista “Gruppo d’intervento giuridico”, che ha sede a Cagliari, ha infatti “inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione provvedimenti” riguardante il progetto “Cortili Frattali”. (Roberto Silvestrin): https://www.oggitreviso.it/tarzo-borgo-diventa-un-“caso-nazionale”-“-lago-deve-essere-salvaguardato”-au22435-289334