Ma volete lasciare in pace una buona volta il Falco della Regina?

Sabato 28 agosto 2021, ancora una volta, nonostante le reiterate richieste del Comitato Tutela Ciazette di Carloforte, è programmata la manifestazione Cinema naturale Tramonto nella zona di Capo Sandalo (Isola di San Pietro, Carloforte), area ricadente nella Rete Natura 2000, dove nidificano il Falco della Regina (Falco eleonorae) e altre specie avifaunistiche rare.
Il decreto del Ministro per l’ambiente, la tutela del territorio e del mare del 17 ottobre 2007 (criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Z.S.C. e Z.P.S.) afferma chiaramente che, nella delicata fase della riproduzione, devono essere lasciati in santa pace: è così difficile capirlo e, soprattutto, metterlo in pratica?
Stavolta spediremo tutto al Ministero della Transizione Ecologica.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
GIU’ LE MANI DAL FALCO.
Si alla salvaguardia e No alla mercificazione delle nostre coste
Evento alle Ciazette – Festival Creuza de Mà 2021
Il Festival Creuza de Ma è un’interessante iniziativa di musica per cinema con proiezioni dibattiti e concerti che si svolge a Carloforte nell’Isola di San Pietro.
All’interno di questa rassegna stona, anche quest’anno l’evento il “Cinema naturale al tramonto” che si svolgerà a fine Agosto nella delicatissima località delle Ciazette nell’Oasi permanente di protezione faunistica, a Capo Sandalo in pieno periodo di nidificazione.
Iniziativa che già aveva sollevato critiche le passate edizioni.
Le Ciazette ricadono integralmente nella zona ZPS (Zona di Protezione speciale) “Costa ed entroterra fra Punta Cannoni e Punta delle Oche” (ITB043035) e tutta l’Isola di San Pietro è Sito di Interesse Comunitario (S.I.C.) “Isola di San Pietro”.
Questa zone sono protette perché oltre al raro Falco Eleonorae nell’Oasi sostano e nidificano moltissime specie di uccelli. Infatti proprio l’art 1 Comma 3 del Sic riporta :
<< E’ vietato all’interno del Sito prelevare, danneggiare o disturbare le specie faunistiche selvatiche, con particolare riguardo a quelle di interesse comunitario o conservazionistico, presenti, in qualsiasi fase del loro sviluppo, ovvero danneggiare direttamente o indirettamente gli
habitat delle suddette specie. >>
Anche il decreto del Ministero dell’Ambiente del 17/10/2007 ammonisce
il: << Divieto di accesso per animali da compagnia nonché regolamentazione dell’accesso, ormeggio, sbarco, transito… entro un raggio di 100 metri dalle colonie riproduttive… durante i periodi di riproduzione >> che per il Falco Eleonorae va dal 15 giugno al 30 ottobre.
Considerato che l’evento è programmato per il 28 Agosto, proprio in pieno periodo riproduttivo, chiediamo agli organizzatori dell’Associazione Backstage con la direzione artistica di Gianfranco Cabiddu, di cercare un luogo differente per non arrecare disturbo all’avifauna , per rispettare i decreti di conservazione, che già il buonsenso dovrebbe suggerire, e per tutelare un luogo dall’ecosistema fragilissimo.
Lanciamo perciò un appello anche all’ Amministrazione, al Sindaco e agli Assessori a ritirare l’autorizzazione e a trovare un luogo idoneo.
Infatti le passate edizioni hanno visto la presenza di centinaia di persone ad affollare l’anfiteatro naturale roccioso, come testimoniano le foto promozionali facilmente reperibili sul web.
Assembramenti tali che rendono impossibile rispettare i sentieri, un impatto eccessivo a carico delle scogliere che sono soggette al degrado dovuto al calpestio: quel tipo di roccia si sfalda facilmente, la flora viene danneggiata e l’ecosistema compromesso irrimediabilmente. Tutte
emergenze già inserite da diversi anni nel Piano di Gestione del Sic (Art. 4 e Obiettivo specifico 2 habitat scogliere).
Anche quest’anno l’evento sarà a pagamento al prezzo di 5.00 euro.
Nonostante sul sito del Box office Sardegna cercano di rassicurarci scrivendo “L’intero ricavato delle vendite verrà devoluto all’Oasi Lipu Carloforte che ospita il concerto”, è scontato dedurre che l’evento organizzato proprio in quel luogo e in quel periodo mal si concilia con la parola salvaguardia.
Una mercificazione senza precedenti e l’ennesima umiliazione del nostro territorio intollerabile.
Proprio l’aumento del disturbo antropico rappresenta una delle fonti turbative che possono arrecare danno alla produttività di molte specie e/o causare l’abbandono delle aree di nidificazione.
Veramente si vuole arrivare a compromettere uno dei rari luoghi di nidificazione del Falco Eleonorae?
Concludiamo con una frase di De Andrè: “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come
Paradiso.”
Questi luoghi come ci insegna De Andrè vanno difesi, amati e protetti.
Comitato Tutela Ciazette di Carloforte
(foto I.D., S.D., archivio GrIG)
Vanno fermati! E che trovino un altro sito dove la l’avifauna non viene disturbata.
Eh, ma se e’ stato fatto in passato , e l’amministrazione comunale ha gia’ dato il permesso ( il turismo e il guadagno prima di tutto ), cosa ci si puo’ aspettare da questi amministratori , che guardano solo al consenso per le prossime elezioni ??
A mio parere, per avere maggior impatto sociale conviene proporre la petizione su Change
in questo caso, più che una petizione bisogna far applicare norme già esistenti 🦅
Una delle cose piu difficili in Italia.
Già ma l’uno non esclude l’altro, visto che gli amministratori fanno come gli struzzi; sarebbe bene che l’opinione pubblica lo sappia, visto che solo gli ambientalisti sono a conoscenza di queste vicende …
sicuramente, tuttavia così dovremmo far partire almeno una petizione al giorno 😉
Per correttezza di informazione il numero è stato limitato a 50 persone.
Secondo alcune informazioni i falchi sono già andati altrove disturbati forse persino dalle visite guidate della Lipu o dai bagnanti che notano a Calafico.
a maggior ragione sarebbe proprio il caso di ripensare la fruizione turistica e musicale dell’area durante la riproduzione del Falco della Regina.
Stefano Deliperi