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Stop ai tagli della vegetazione riparia sul Rio Barbancina, a San Floriano del Collio!


S. Floriano del Collio, Rio Barbancina, taglio della vegetazione riparia (fine aprile 2019)

Il Collio è una splendida zona rurale a cavallo fra Friuli – Venezia Giulia e Slovenia.

Boschi, macchie, piccoli borghi e, in particolare, vigneti che han reso famosi questi luoghi e rinomati i vini.

Il Rio Barbancina è un corso d’acqua che scorre fra macchie e vigneti e impreziosisce il territorio di San Floriano del Collio.

Purtroppo, anche qui come in gran parte d’Italia, i tagli e gli sfalci della vegetazione riparia avvengono in primavera, nel pieno dellastagione riproduttiva per l’avifauna selvatica.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, raccogliendo segnalazioni da parte di residenti, ha, quindi, inoltrato (13 maggio 2019) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per fermare un’attività che in questo periodo provoca sensibili danni ambientali.

Coinvolti i Ministeri dell’Ambiente e per i Beni e Attività Culturali, la Regione autonoma Friuli – Venezia Giulia (Direzione Ambiente ed Energia), la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Trieste, il Corpo forestale del Friuli – Venezia Giulia, il Comune di San Floriano del Collio, i Carabinieri, il Consorzio di bonifica della Pianura Isontina.

In ogni caso, non è questo il momento per procedere al taglio o potatura della vegetazione riparia: infatti, è in corso il periodo riproduttivo per le specie dell’avifauna selvatica.  

L’art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i., comporta in favore di “tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico nel territorio europeo degli Stati membri” (art. 1 della direttiva) “il divieto:

a) di ucciderli o di catturarli deliberatamente con qualsiasi metodo;

b) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi;

c) di raccogliere le uova nell’ambiente naturale e di detenerle anche vuote;

d) di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva;

e) di detenere le specie di cui sono vietate la caccia e la cattura”.

Il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato (art. 544 ter cod. pen.).

Merlo femmina (Turdus merula)

Qualsiasi intervento di taglio delle specie arboree o di potatura della vegetazione dovrebbe esser sospeso per la salvaguardia delle specie nidificanti eventualmente presenti, in modo tale da evitare di arrecare loro disturbo nel periodo di riproduzione (marzo – luglio): in particolare, il parere tecnico I.S.P.R.A. prot. n. 28907 del 3 maggio 2019 “conferma che nei mesi primaverili e in particolare da marzo a luglio le sponde dei corsi d’acqua rivestono un ruolo fondamentale per la riproduzione dell’avifauna selvatica. Alberi, arbusti e zone inerbite prossime agli alvei sono la sede elettiva per la nidificazione di molte specie ornitiche strettamente legate all’ecosistema ripario, le quali non avrebbero modo di insediarsi altrove se le locali condizioni ambientali venissero alterate”.  

Infatti, “l’abbattimento e la potatura di alberi o siepi, ed ancor più gli sfalci lungo i corsi d’acqua effettuati durante la stagione primaverile con trinciatura a raso della vegetazione di fiumi, torrenti e canali, comportano inevitabilmente la distruzione dei nidi e/o l’uccisione di soggetti giovani non ancora volanti, adulti in cova, oltre ad altre forme di danno a carico delle restanti componenti della biodiversità animale e vegetale. I nidi degli uccelli sono collocati all’interno della vegetazione in maniera tale da risultare di regola del tutto invisibili e spesso non rilevabili anche da parte dei tecnici più esperti nel settore ornitologico”.

L’importanza della vegetazione riparia per contenere l’irruenza delle acque e per la difesa idrogeologica è acclarata eppure i lavori troppo spesso non vanno tanto per il sottile.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus chiede l’immediata sospensione dei lavori di taglio della vegetazione riparia nel periodo della nidificazione dell’avifauna selvatica, come obbligo di legge, auspica una rapida verifica della legittimità delle operazioni lungo le sponde del Rio Barbancina e dei corsi d’acqua del Collio, ma, soprattutto, una profonda presa di coscienza dell’importanza fondamentale del mantenimento della vegetazione riparia per la salvaguardia idrogeologica e laprevenzione dei dissesti del territorio.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

S. Floriano del Collio, Rio Barbancina nel tratto dove permane la vegetazione riparia

(foto per conto GrIG, archivio GrIG)

  1. G.Maiuscolo
    Maggio 14, 2019 alle 8:33 am

    Il Vostro sguardo attento e …vigile si stende sempre più lontano; oggi fin nell’estremo nord-est del Paese; di quello che vorremmo restasse sempre un BEL Paese.

    Oggi, mi permetto, con la gentile autorizzazione che chiedo al Gruppo, di condividere con chi legge e con chi commenta, la musica soave di un giovane musicista che non è più tra noi, per una sua scelta drammatica e per me incomprensibile, e che avrebbe potuto fare mille cose per la tutela del Pianeta ed anche per se stesso, se solo avesse avuto il coraggio di…cogliere…la BELLEZZA COLLATERALE che aveva accanto

    😦

  2. Maggio 28, 2019 alle 5:50 PM

    il Consorzio di bonifica della Pianura Isontina ha comunicato (nota prot. n. 1209 del 24 maggio 2019) che “nell’intervento specifico … si è provveduto al solo sfalcio di specie arboree spontanee”, inoltre, “su segnalazione dell’utenza consortile … ha provveduto, in via d’urgenza, con mezzi e personale proprio, all’esecuzione di un intervento di risezionatura necessario per eliminare l’ostruzione della sezione idraulica in un delimitato tratto del … ‘Rio Barbacina’ … Si è trattato di un singolo intervento mirato, confinato nello spazio di una lunghezza ml 150, e riguardante esclusivamente la sezione idraulica di passaggio dell’acqua … a scopo preventivo di sicurezza idraulica” per far fronte all’aumento della portata idrica determinata da eventi atmosferici.

    Nessuna prosecuzione dei tagli della vegetazione riparia in programma lungo il resto delle sponde del Rio Barbacina.

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