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Qualche notizia su quanto sta accadendo sulla spiaggia di Colostrai (Muravera).


Muravera, spiaggia di Colostrai, lavori in corso

Muravera, spiaggia di Colostrai, lavori in corso

La spiaggia di Colostrai, sul litorale di Muravera (CA), contigua all’omonima zona umida, vede in questi giorni un continuo movimento di mezzi meccanici che movimentano sabbie e fondali.

Che cosa sta accadendo?

Lo scorso 12 dicembre 2013, su segnalazione di frequentatori della zona, l’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus aveva immediatamente richiesto l’intervento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale per accertare natura e regolarità dei lavori in corso.

Sembrerebbe trattarsi dei lavori di “Completamento della bonifica dello Stagno di Colostrai, acquisizione al Demanio dello Stagno – completamento funzionale di prima fase” per conto del Comune di Muravera (CA), provvisti di positiva conclusione con condizioni dei procedimenti di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) e di valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.) con deliberazioni Giunta regionale n. 44/6 del 6 agosto 2008 e n. 14/36 del 4 aprile 2012,

Muravera, spiaggia di Colostrai, lavori in corso

Muravera, spiaggia di Colostrai, lavori in corso

In particolare, “L’intervento proposto, il cui costo è pari ad € 2.858.271,96, finanziato attraverso il P.O.R. Sardegna – Misura 1.3 – Ambito di intervento zone umide, consiste in una serie di opere finalizzate al miglioramento della funzionalità idraulica dello Stagno di Colostrai, alla manutenzione del compendio ittico e in altre opere accessorie, di seguito elencate:

1. lavori finalizzati al miglioramento della funzionalità idraulica:

− recupero ‘fascia di transizione’ dalle acque dolci a quelle dello stagno, consistente nell’escavo di una rete di canali in terra nel settore nord-ovest dello stagno, a partire dal punto di immissione del canale di alimentazione delle acque dolci proveniente dal Rio Picocca;

− canale di collegamento del corpo idrico Su Stanieddu – Su Stani ‘e Mesu;

− disinterrimento della bocca a mare mediante dragaggio dei sedimenti; viene proposto l’escavo fino a una profondità di -2 metri con la rimozione di 22.350 m3 di sedimenti e il loro riutilizzo, in parte, per la realizzazione di piste provvisorie;

2. lavori funzionali all’attività di pesca:

− ripristino della paratoia di presa dal rio Picocca;

− ampliamento delle griglie dell’opera di richiamo del novellame dal Picocca;

3. altri interventi accessori:

− strada di accesso alla zona della ‘fascia di transizione’;

− monitoraggio bocca a mare”.

Airone cenerino  (Ardea cinerea)

Airone cenerino (Ardea cinerea)

Il progetto, al termine delle procedure di V.I.A. e di V.INC.A., è stato assoggettato a numerose prescrizioni, fra cui la riduzione del materiale di escavo della bocca a mare (mc. 11.000, profondità massima mt. -1,5) e successiva valutazione della possibilità di spargimento sull’arenile in base alle considerazioni di cui alla deliberazione Giunta regionale n. 20/7 del 18 maggio 2006 ”finalizzate all’individuazione dei tratti di spiaggia più idonei a tale operazione, di seguito riportate:

– al fine di individuare le aree più idonee allo spargimento delle sabbie, il sedimento costituente la spiaggia emersa dovrà essere sottoposto a campionamento. Il prelievo di campioni dovrà essere effettuato lungo sezioni trasversali alla linea di costa, ad interasse adeguato, sulla cresta e sul piede dell’eventuale duna, sulla spiaggia interna (berma di tempesta) e sulla battigia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se il fuso granulometrico, nonché i parametri statistici, individuati nei campioni prelevati dal materiale dragato, saranno compatibili con il fuso granulometrico e i parametri statistici rilevati lungo l’arenile, nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale;

– nel caso in cui il materiale dragato abbia, rispetto alle sabbie presenti nell’arenile, code nel fuso granulometrico dovute alla presenza di sedimenti eccessivamente fini o eccessivamente grossolani, questo potrà, eventualmente, essere setacciato o lavato preventivamente allo spargimento sulla spiaggia;

– il materiale dragato sarà da ritenersi idoneo allo spargimento se la composizione mineralogica e chimico fisica delle sabbie dragate sarà compatibile con la composizione mineralogica delle sabbie presenti sull’arenile nelle aree in cui si intende effettuare lo spargimento del materiale”.

spiaggia, vegetazione pioniera

spiaggia, vegetazione pioniera

Si ignora se le valutazioni richieste siano state effettuate e abbiano dato esito positivo. La sabbia dragata, all’apparenza melmosa, risulta posizionata sulla spiaggia.

I lavori sono in corso a opera del Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna (aggiudicatario) per un importo di euro 1.630.165,56.

La spiaggia di Colostrai appartiene al demanio marittimo (artt. 822 e ss. cod. civ.), è tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) e con vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993).                          Lo Stagno di Colostrai è un sito di importanza comunitaria (S.I.C.) denominato “Stagno di Colostrai e delle saline” (codice ITB040019), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora, e una zona di protezione speciale (Z.P.S.) denominata “Stagno di Colostrai” (codice ITB043025), ai sensi della direttiva n. 2009/147/CE.  Il Comune di Muravera, ente gestore delle aree naturali di cui alla Rete Natura 2000, ha avviato la procedura di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) sul relativo piano di gestione.

Ma quanto sta accadendo è rispettoso di leggi e criteri per la corretta gestione della zona umida e, soprattutto, della spiaggia?

Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale ha avviato gli accertamenti in proposito.

Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

Tarabusino (Ixobrychus minutus)

Tarabusino (Ixobrychus minutus)

 

 

 

 

da L’Unione Sarda, 16 dicembre 2013

Muravera. Gli ambientalisti hanno chiesto l’intervento del Corpo forestale. Occhi puntati su Colostrai. Esposto per i lavori di sbancamento nello stagno. I lavori di bonifi­ca, del costo di un milione e 630mila euro, assegnati a un consorzio di imprese di Forlì. Si sta procedendo a liberare la bocca a mare dall’insabbiamento. Andrea Piras

MURAVERA. Lo stagno di Colostrai sotto la lente degli ecologisti. È stato il presidente del Gruppo d’Intervento giuridico, Stefano Deliperi, dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, a chiedere l’intervento della Forestale per quanto sta avvenendo nella bocca a mare della zona umida. A far scattare l’allarme, il via vai di mezzi meccanici sulla costa e il movimento di sabbie. Saranno i ranger a verificare la correttezza degli interventi e se tutte le autorizzazioni siano state rilasciate.

IL VIA. In effetti i lavori sono cominciati da tempo e riguardano il completamento della bonifica dello stagno di Colostrai. Nel concreto si tratta di opere destinate a garantire un netto miglioramento delle condizioni ambientali dello stagno e dell’attività di prelievo ittico che al suo interno viene gestito da una cooperativa di pesca che oltre al compendio di Colostrai ha in concessione anche lo stagno di Feraxi. Erano stati proprio i pescatori a chiedere con forza che si intervenisse per contrastare il fenomeno di insabbiamento della foce e per dragare il canale di collegamento tra stagno e mare. C’era, insomma, un “tappo di sabbia” da rimuovere per favorire la rimonta delle specie ittiche pregiate (cefali, spigole, orate, saraghi) ma anche per garantire l’apporto di acque fresche e ossigenate dal mare.

LE IMPRESE. L’intervento (finanziato con Fondi Por) è stato affidato alla Conscoop, un consorzio di cooperative di Forlì (aggiudicataria dell’appalto da un milione e 630 mila euro a base d’asta) e poi assegnati alla Frida costruzioni srl, un’impresa esecutrice di Tortolì. Opere importanti ma anche delicate perché eseguite in un’area Sic di massima protezione e che devono sottostare anche alle rigidissime regole del Piano di caratterizzazione. La sabbia raccolta in altri luoghi vicini dev’essere sottoposta ad accurati esami chimico-fisici prima di essere depositata in altri siti vicini.

IN MUNICIPIO. «Questi lavori – ricorda il sindaco di Muravera, Marco Fanni – sono stati fatti ripetutamente anche negli anni scorsi. La verità è che la sabbia viene rimossa dalla bocca dello stagno e poi, per un gioco di correnti, il canale di Colostrai, tra quattro, cinque anni, si insabbierà di nuovo». È già avvenuto, riaccadrà. In barba ai milioni spesi per salvare gli stagni del Sarrabus, visto che anche Feraxi deve fare i conti con un problema analogo. «In passato venne presentato un progetto per l’allungamento di una dei due moli a mare, venne bocciato per il suo eccessivo impatto ambientale», ricorda Fanni. Così, davanti ai rischi per le spiagge e alla possibile erosione legata alla presenza di bracci a mare imponenti, si continua a investire fior di quattrini per salvare stagno e peschiera. È restituirgli la vita per almeno quattro, cinque, sei anni.

Airone cenerino (Ardea cinerea)

Airone cenerino (Ardea cinerea)

(foto per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. capitonegatto
    dicembre 17, 2013 alle 8:44 am

    Lavori demaniali di cui il cittadino di zona non ne sa nulla, a cui nessun parere e’ stato chiesto !!! Ma ne sapevano qualcosa chi ora deve indagare , monitorare ? Questo si che e’ grave . E se poi si notano problemi, chi li ripiana , chi ne risponde ?
    Comica la disquisizione sulla granulometria !!! ASSURDO.

  2. Occhio nudo
    dicembre 17, 2013 alle 9:00 am

    Hanno messo le prescrizioni. Bravi. Ma chi controlla che vengano osservate?

  3. Shardana
    dicembre 20, 2013 alle 11:53 am

    Come può esserci controllo se chi dovrebbe controllare fa parte del sistema che dovrebbe essere controllato?Scusatemi ma li leggete i giornali?Oramai la classe politica sarda è tutta indagata per ogni tipo di nefandezza e state ancora a sperare che cambi qualcosa?Loro non cambiano hanno e in piùla legge dalla loro parte.Fatecelo vedere questo cambiamento e LIBERATECIDALMALE

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