Cagliari, quattro passi nell’aliga.


Cagliari, smaltimento creativo dei rifiuti domestici (2025)

A Cagliari, la più importante città di quest’Isola per molti versi alla deriva nel Mediterraneo Occidentale, da qualsiasi parte si voglia far quattro passi non si può che incontrare l’aliga.

Aliga, in lingua italiana immondizia.

Cagliari, smaltimento creativo dei rifiuti (2025)

Cagliari ha straordinari valori ambientali e naturalistici, vanta luoghi molto suggestivi e un patrimonio culturale di rilievo.

Eppure l’aliga imperversa, nonostante i tentativi di autodifesa da parte di vari residenti.

Cagliari, tentativo di sutodifesa civica contro i cafoni (2025)

Sarà anche colpa della maleducazione di parecchi cittadini, residenti e non, ma senz’altro s’avverte l’incapacità del Comune di gestire decentemente l’evasione della tassa sui rifiuti (molti sono i consueti rifiuti domestici abbandonati) e la pulizia urbana.

Non bastano siti web e campagne pubblicitarie.

Le iniziative straordinarie finiscono per essere iniziative estemporanee di pulizia.

Cagliari ha bisogno di pulizia, nel senso letterale del termine.

Cornacchie e Gabbiani non possono far tutto da soli.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Cagliari, esemplare di Cornacchia grigia che collabora alla gestione dei rifiuti (2025)

(foto S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di ROBERTO
    ROBERTO
    settembre 10, 2025 alle 6:44 am

    Molti non pagano le tasse sulla raccolta dei rifiuti, il risultato è che giornalmente devono liberarsi della spazzatura praticando il famoso lancio dell’aliga.

    la deriva è inesorabile con accumulo della spazzatura che resterà lì per sempre…. salvo non si stanzino fondi per le pulizie straordinarie.

    Purtroppo è un problema di cultura/ignoranza del cittadino, associato al disinteresse delle giunte.

    Magari riprendere a fare educazione civica a scuola in modo intelligente non farebbe male!

  2. Avatar di Gavino MELONI
    Gavino MELONI
    settembre 10, 2025 alle 8:41 am

    Che il problema della spazzatura abbandonata sia ovunque, ormai, è quasi un dato di fatto. Anzi, si potrebbe dire che la vera sfida sia trovare un angolo della Sardegna che non ne sia afflitto. Il tutto con una nonchalance che ha del miracoloso.

    I controlli? Certo, ci sono… sulla carta. Perché nella pratica, basta poco per farla franca. E quando, per puro allineamento astrale, arriva la multa? Beh, è così simbolica che andrebbe incorniciata. Da collezione, come le figurine.

    E poi c’è lui, il leggendario “blocchetto a vista”: oggetto misterioso, spesso inutilizzato, che fa capolino da tanti, troppi muri. Tanto ormai gli occhi sono allenati al brutto, e il sacchetto in mezzo alla strada è diventato quasi un elemento d’arredo urbano. Ci si fa l’abitudine, purtroppo.

    Indimenticabile, in questo senso, una vignetta di Putzolu: un turista in uscita da un negozio di souvenirs con sotto braccio un blocchetto di un muro in una confezione regalo. Geniale. E tragicamente realistico.

    Forse la soluzione sta nell’educazione fin dalla scuola materna… e, perché no, una sana e simbolica “bastonata” (metaforica, si intende) per gli adulti irriducibili. Perché se non capiscono con le parole, forse capiranno con un bel verbale… scritto stavolta.

  3. Avatar di giuseppe arca
    giuseppe arca
    settembre 10, 2025 alle 9:40 am

    Che cosa fa l’assessora alla nettezza urbana, Sa Merì ‘e s’Aliga?

  4. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    settembre 10, 2025 alle 11:23 am

    Non credo sia utopia fare un controllo su tutte le abitazioni private, negozi, bad&break. (MA TUTTE), per vedere chi siano i propietari e se pagano la raccolta differenziata dei rifiuti. A meno che non ci siano tante abitazioni non censite . Questo passo e’ determinante. Per i rifiuti in strada : turisti o altro, e qui e’ solo l’efficienza di chi e’ addetto a programmare su come farlo. Credo sia il primo compito del sindaco, e non puo’ solo dirlo a uno dei suoi.

  5. settembre 19, 2025 alle 2:42 PM

    ben 24 mila contribuenti evasori totali o parziali (su poco più di 150 mila residenti) per un importo complessivo di 15 milioni di euro: un primo passo, era ora.

    dal sito web istituzionale del Comune di Cagliari, 18 settembre 2025

    Avviato il recupero dei crediti TARI e IMU 2020: chiamate e sms di sollecito sino al 15 novembre.

    Controlli e solleciti ai contribuenti non in regola con i pagamenti, per evitare accertamenti di legge di fine anno: saranno contattati dalla società Callmia Srl per conto del Comune di Cagliari.

    Sino al 15 novembre, i contribuenti TARI (Tassa su rifiuti) e IMU (Imposta municipale propria) saranno contattati dalla società Callmia Srl per conto del Comune di Cagliari, per segnalare e recuperare i pagamenti non effettuati relativi all’annualità 2020. Questa iniziativa ha l’obiettivo di favorire la regolarizzazione delle posizioni debitorie prima dell’avvio degli accertamenti di legge previsti per la fine di questo 2025.

    La società Callmia Srl sarà operativa dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 18, e potrà essere contattata ai seguenti recapiti:

    I contribuenti verranno contattati telefonicamente direttamente dalla società, durante gli orari d’ufficio, oppure riceveranno SMS sul cellulare. In particolare, i contribuenti TARI che abbiano fornito al Comune indirizzo email e pec (posta elettronica certificata) riceveranno direttamente da Callmia Srl un sollecito di pagamento con il relativo PagoPA, per agevolare l’effettuazione del pagamento.

    È utile precisare, che le informazioni gestite da Callmia Srl riguardano esclusivamente i debiti relativi all’annualità 2020 di IMU e TARI.

    Per ulteriori informazioni o chiarimenti, i contribuenti sono invitati a rivolgersi ai canali ufficiali del Comune di Cagliari:

    • Call Center IMU: dal lunedì al venerdì, ore 9-12, ai numeri 070.6776328 e 070.6776370
    • Call Center TARI: lunedì, mercoledì e venerdì, ore 9-11, al numero 070.6776363
    • Pec (posta elettronica certificata, abilitata anche a ricevere anche le email ordinarie): tributi@comune.cagliari.legalmail.it
  6. novembre 24, 2025 alle 2:40 PM

    chi paga lo fa anche per chi evade.

    da L’Unione Sarda, 24 novembre 2025

    Spesa per la Tari, in Sardegna 346 euro a testa: Cagliari esce dalla top ten delle città più care.

    Report annuale di Cittadinanzattiva: nel capoluogo una media di 430 euro contro i 465 del 2024. Tassa in aumento a Nuoro, Oristano e Sassari.

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