Lettera aperta di 75 ONG sulla protezione del Lupo.


Lupo (Canis lupus)

15 luglio 2025

Destinatari:

UE – 27 Stati membri

Membri dei parlamenti nazionali Media europei e internazionali

Lettera aperta di oltre 75 ONG all’UE – Stati membri

Fidatevi della scienza, sostenete i lupi, rifiutate il declassamento.

Rifiutando il declassamento dei lupi, i 27 Stati membri dell’UE hanno ora l’opportunità di preservare la direttiva Habitat dell’UE, contrastando il processo politicamente motivato e infondato guidato dalla leadership dell’UE nella bolla di Bruxelles.

La proposta dell’UE di declassare il lupo è attualmente all’esame della Corte di giustizia europea. I 27 Stati membri dell’UE dovrebbero attendere la sentenza definitiva della Corte europea prima di apportare modifiche alle loro leggi nazionali. È importante sottolineare che il declassamento a livello nazionale non è obbligatorio: gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino a gennaio 2027 per recepirlo nella legislazione nazionale e possono infine decidere di respingerlo del tutto.

ricerca Continuing recovery of wolves in Europe, distribuzione del Lupo in Europa (analisi dal 2017 al 2022-2023)

Sintesi.

La riclassificazione dei lupi da parte dell’UE, guidata politicamente dalla leadership dell’Unione all’interno della bolla di Bruxelles, manca di solide basi giuridiche e scientifiche e potrebbe essere ribaltata dalle prossime sentenze della Corte di giustizia europea.

Le ONG invitano i 27 Stati membri dell’UE ad agire con cautela e ad astenersi dal modificare la propria legislazione nazionale per almeno i prossimi 18 mesi, come consentito dalla direttiva Habitat dell’UE, al fine di evitare potenziali responsabilità giuridiche.

Il Portogallo, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Polonia hanno già annunciato che manterranno una protezione rigorosa per i lupi. Altri Stati membri dell’UE stanno attualmente valutando posizioni simili. Le ONG esortano tutti i 27 Stati membri dell’UE a sfruttare appieno le basi giuridiche fornite dal diritto dell’UE per mantenere la loro legislazione nazionale esistente, respingere la proposta di declassamento e continuare a garantire una protezione rigorosa dei lupi.

Le considerazioni politiche ed economiche non sono applicabili ai sensi della direttiva Habitat dell’UE e dovrebbero quindi essere considerate irrilevanti nel contesto della proposta di declassamento del lupo. Tuttavia, sono state proprio queste considerazioni a spingere la Commissione europea a proporre questa modifica selettiva della direttiva. La direttiva Habitat si basa fondamentalmente su criteri ecologici, pertanto i fattori socioeconomici non possono giustificare l’indebolimento della protezione delle specie. Per questo motivo, i 27 Stati membri dell’UE dovrebbero astenersi dal seguire l’approccio proposto dalla Commissione europea.

branco di Lupo europeo (Canis lupus)

I lupi in Europa non costituiscono una popolazione unica e omogenea. Secondo le valutazioni pubblicate dalla comunità scientifica europea, la maggior parte delle sottopopolazioni di lupi nell’UE rimane vulnerabile, a rischio o in pericolo. Una declassificazione generalizzata di tutte le popolazioni di lupi nell’UE è in contraddizione con le prove scientifiche e, come tale, non è conforme alla direttiva Habitat dell’UE.

Egregi rappresentanti degli Stati membri dell’UE-27, il 24 giugno 2025 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’UE la declassificazione dei lupi, il che significa che gli Stati membri dell’UE-27 hanno 18 mesi di tempo per tradurre questa modifica nella legislazione nazionale, ma il recepimento non è obbligatorio.

Vi esortiamo rispettosamente ad astenervi dal modificare la vostra legislazione nazionale relativa allo status di protezione del lupo (Canis lupus), considerando che il declassamento del lupo è una mossa politicamente motivata voluta dalla leadership dell’UE a Bruxelles che non è conforme alle leggi dell’UE e alle migliori conoscenze scientifiche disponibili (un pilastro del Trattato UE).

Sono attualmente pendenti dinanzi alla Corte di giustizia europea procedimenti giudiziari contro la Commissione europea e il Consiglio dell’UE. Questi potrebbero portare alla revoca della recente decisione di declassare il lupo, un’iniziativa che, come riconosciuto dalla comunità scientifica europea, manca di solide basi giuridiche e scientifiche. In quanto tale, essa è in contrasto con i requisiti fondamentali della direttiva Habitat dell’UE, che rimane la pietra angolare della politica di conservazione della natura in Europa.

Appennino, Lupo italico (Canis lupus italicus)

È inoltre in attesa di risposta un ricorso presentato al Mediatore europeo contro la Commissione europea in merito alla raccolta di dati sui lupi. Si stima inoltre che la predazione da parte dei lupi colpisca solo lo 0,07% della popolazione ovina e caprina dell’UE, la specie principale bersaglio, e comporti perdite minime e irrilevanti dal punto di vista economico. Tali perdite sono già ampiamente compensate dai sussidi della politica agricola comune (PAC), finanziati dai contribuenti dell’UE.

Ecco i punti chiave da considerare:

1. Incertezza giuridica:

Considerando che sono in corso alcuni procedimenti dinanzi alla Corte di giustizia europea che mettono in discussione la legittimità della decisione dell’UE di declassare il lupo, sarebbe prudente mantenere l’attuale protezione nazionale. Una modifica prematura potrebbe essere successivamente ritenuta incompatibile con il diritto dell’UE, soprattutto alla luce delle numerose sentenze recenti della Corte di giustizia europea che hanno rafforzato un’interpretazione della direttiva Habitat in contrasto con la decisione di declassare il lupo.

Alcuni Stati membri dell’UE hanno già annunciato che manterranno una protezione rigorosa (Belgio, Polonia, Repubblica Ceca) e non modificheranno le loro leggi nazionali; altri stanno attualmente valutando tale possibilità.

Lupo iberico (Canis lupus signatus)

2. Base scientifica e giuridica:

La decisione di declassare il lupo non è suffragata dai dati ecologici e demografici disponibili. Al contrario, le prove disponibili indicano chiaramente che le popolazioni di lupi in diverse regioni d’Europa rimangono vulnerabili, a rischio o in pericolo. Ai sensi della direttiva Habitat dell’UE, gli Stati membri hanno il diritto, e in alcuni casi l’obbligo, di mantenere norme di protezione più rigorose di quelle stabilite a livello dell’UE, in particolare quando la scienza indica la necessità di continuare la conservazione.

3. Gli argomenti socioeconomici sono giuridicamente irrilevanti:

Come recentemente chiarito dalla Corte di giustizia europea, le considerazioni socioeconomiche, comprese quelle relative alla predazione del bestiame, non costituiscono motivi validi per modificare lo stato di conservazione ai sensi della direttiva Habitat, che si basa sull’ecologia piuttosto che sull’economia.

Inoltre, tali impatti sono minimi e sono attualmente mitigati attraverso misure compensative e preventive finanziate da meccanismi dell’UE quali la politica agricola comune (PAC).

4. Nessun obbligo giuridico immediato:

Sebbene il declassamento sia stato adottato nell’ambito della Convenzione di Berna, anche in questo caso sotto la forte pressione della leadership dell’UE con sede a Bruxelles, in particolare della Commissione europea, non esiste alcun obbligo giuridico vincolante che imponga agli Stati membri dell’UE di recepire immediatamente questa decisione nel diritto dell’Unione e nazionale. Inoltre, la direttiva Habitat dell’UE prevede un periodo di adeguamento (periodo di recepimento) di 18 mesi, che dovrebbe consentire alla Corte di giustizia europea di fornire chiarimenti giuridici, considerando che la mancanza di basi scientifiche è già di dominio pubblico. I regimi giuridici internazionali e dell’UE in materia di ambiente (compresa la direttiva Habitat) consentono agli Stati di mantenere le specie rigorosamente protette a livello nazionale, indipendentemente dalle disposizioni della Convenzione di Berna e dalle decisioni dell’UE.

Lupo (Canis lupus, foto Raniero Massoli Novelli)

Conclusioni e richieste:

Chiediamo pertanto con forza che qualsiasi modifica della legislazione nazionale sia sospesa fino a quando la situazione giuridica non sarà completamente chiarita e non sarà raggiunto un consenso basato su prove giuridiche e scientifiche.

Procedere con cautela non solo è in linea con il principio di precauzione sancito dal diritto ambientale dell’UE, ma protegge anche gli Stati membri da potenziali responsabilità giuridiche e ricorsi dinanzi ai tribunali nazionali.

Oltre 75 ONG stanno esortando gli Stati membri dell’UE a respingere il declassamento dei lupi nella legislazione nazionale e a mantenere il loro rigoroso status di protezione.

Insieme ai nostri esperti legali e scientifici, restiamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento scientifico e giuridico.

Lupo italiano o appenninico (Canis lupus italicus)

Ulteriori informazioni:

⮚ 2024 – Ricorso alla Corte di giustizia europea per l’annullamento del declassamento del lupo. Dettagli:

Ricorso presentato da cinque associazioni (Causa T-634/24) alla Corte di giustizia di Giustizia per l’annullamento della decisione del Consiglio di declassare il lupo alla Convenzione di Berna, 2024 Causa T-634/24; Ricorso presentato il 6 dicembre 2024 – Green Impact e altri contro Consiglio e Commissione. Il ricorso è stato sostenuto da altre 17 associazioni, che sono intervenute nel procedimento. Ricorrenti: Green Impact, EARTH, Nagy Tavak, One Voice, LNDC Animal Protection. Interveniente: LEIDAA, Federazione Nazionale Pro Natura, Io non ho paura del lupo, Animal Cross, Pole Grands Predateurs, ASPAS, Ferus, Asociación Animalista LIBERA!, Suomen eläinoikeusjuristit ry, Svenska Rovdjursföreningen, Naturskyddsföreningen, Pracownia na rzecz Wszystkich Istot, OIPA, LEAL, WWF Italia, Legambiente e ASCEL.

⮚ 700 scienziati di tutta Europa firmano contro il declassamento del lupo

⮚ IUCN-Large Carnivore Initiative (coordinata dal Dr Luigi Boitani): Dichiarazione contro il declassamento dei lupi

⮚ +2000 scienziati contro l’indebolimento delle direttive UE sulla natura

⮚ Impatto della predazione sull’allevamento del bestiame – La predazione delle pecore da parte dei lupi nell’UE rappresenta solo lo 0,07% del numero totale di pecore nell’UE (2024). Fonte: Science, 24 gennaio 2024.

⮚ Corte di giustizia europea, casi relativi ai lupi (Spagna, Austria, Estonia) o nelle sentenze del 2024 relative alle cause (C601/22; C436/22; C-629/23); contro l’Austria e Spagna e l’Estonia, la Corte di giustizia europea ha confermato la necessità di mantenere una protezione rigorosa in tali paesi e che la necessità di garantire uno stato di conservazione favorevole del lupo prevale sulle considerazioni socioeconomiche; inoltre, il lupo non può essere designato come specie cacciabile a livello regionale quando il suo stato di conservazione a livello nazionale è sfavorevole; gli standard ecologici derivanti dalla definizione di “stato di conservazione favorevole” della direttiva non sono negoziabili e non possono essere modificati per motivi di conflitti sociali ed economici.

▪ Letture consigliate su questi argomenti: Analisi giuridiche del Prof. Trouwborst. Arie Trouwborst e A., Killing Wolves Legally: Exploring the Scope for Lethal Wolf Management under European Nature Conservation Law, Journal of International Wildlife Law and Policy, 2019, p. 231-273

⮚ Elenco UE delle specie di lupo declassate: https://eurlex.europa.eu/legalcontent/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:32025L1237  

⮚ È inoltre relativamente pendente alla declassificazione, una denuncia formale: https://www.ombudsman.europa.eu/fr/opening presentata da Client Earth al Mediatore europeo in merito  

Lupo europeo (Canis lupus)

(foto Raniero Massoli Novelli, da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)

  1. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    luglio 16, 2025 alle 12:51 PM

    L’umanita’ residua e non finita, ne dovra’ prendere atto che la terra e’ abitata da esseri viventi, umani e animali, e se un animale puo’ diventare pericoloso , l’uomo deve chiedersi se non e’ lui ad impaurirlo , e per questo dovrebbe studiare meglio sistemi di protezione e controllo ,che possano evitare incontri pericolosi , con situazioni tragiche per entrambi.

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