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Roma, il GrIG coinvolge il Ministero della Cultura e la Procura della Repubblica sul taglio di Olmi in Viale dei Quattro Venti.


Roma, Viale dei Quattro Venti, taglio alberi (14 maggio 2025)

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha provveduto a denunciare (19 maggio 2025) il taglio tuttora in corso di Olmi (gen. Ulmus) ad alto fusto e il conseguente palese disturbo della nidificazione (quando non distruzione di nidi e nidiate) lungo il Viale dei Quattro Venti, nel Rione Gianicolense (Monteverde).

Richiesti al Ministero della Cultura immediati provvedimenti sospensivi e ripristinatori, segnalate alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale e Carabinieri Forestale fatti da esaminare in quanto di eventuale rilievo penale.

Infatti, dalle comunicazioni ricevute dalla Soprintendenza speciale per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma (nota prot. n. 27444 del 15 maggio 2025)e dallo stesso Comune di Roma Capitale – Dipartimento Ambiente (nota prot. n. 41887 del 13 maggio 2025), non emerge alcuna  autorizzazione culturale nè alcuna comunicazione di intervento di taglio per ragioni di pericolo, nemmeno alcuna ordinanza contingibile e urgente per ragioni di sanità e/o sicurezza pubblica (art. 54 del decreto legislativo n. 267/2000 e s.m.i.), ma solo l’ordinaria esecuzione di un contratto di manutenzione del verde verticale del Lotto n. 6 (Municipio XI, Municipio XII e Villa Doria – Pamphilj).  

Roma, Viale dei Quattro Venti, confronto fra maggio 2024 e maggio 2025 (da Google Maps)

Eppure il Viale dei Quattro Venti e i suoi alberi – così denominato in memoria del Casino dei Quattro Venti, strenuamente difeso dai patrioti della Repubblica Romana nel 1849 –  è tutelato da vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929 (vds. Delibera del Governatore di Roma n. 2241 del 13 aprile 1929).

Non si può dimenticare, poi, che nel periodo marzo-luglio è in corso la stagione riproduttiva dell’avifauna selvatica, con conseguente divieto di disturbo (direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.).

Invece, risultano addirittura vari uccellini che appaiono uccisi direttamente o indirettamente grazie alle motoseghe comunali.

Roma, Viale dei Quattro Venti, albero tagliato e pullus caduto dal nido e morto (29 aprile 2025)

Invece, i tagli degli alberi continuano anche in questi giorni.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 33, comma 4°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.), “le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette ed aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni di sicurezza ed incolumità pubblica. Nei mesi di marzo e agosto, escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio”, mentre “la pratica della capitozzatura è vietata” (art. 33, commi 4° e 5°, del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).

Inoltre, “gli alberi singoli, in gruppi o in filari, recanti un tronco di circonferenza complessiva superiore a  78,5 cm (Ø > 25 cm), misurata all’altezza di 1,30 m dal colletto, ubicati nel territorio di Roma Capitale sono considerati beni giuridici di interesse ambientale e paesaggistico”, mentre  gli alberi abbattuti per qualsiasi motivo devono essere sostituiti entro un anno (artt. 29, comma 1°, e 41 del Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale (deliberazione Assemblea Capitolina n. 17 del 12 marzo 2021 e s.m.i.).

Roma, Viale dei Quattro Venti, albero tagliato e pullus caduto dal nido (29 aprile 2025)

In precedenza il GrIG, con due specifiche istanze di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti inviate (24 aprile 2025 e 30 aprile 2025) alle amministrazioni pubbliche competenti, aveva chiesto conto dei tagli in corso chiedendone la sospensione qualora non fossero stati autorizzati.Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio, il Comune di Roma Capitale, l’Ente regionale Roma Natura, informati per le verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e i Carabinieri Forestale.

In particolare, le istanze sono state ricevute dal Gabinetto del Sindaco di Roma Capitale e dalle strutture comunali, ma nessun provvedimento di sospensione dei tagli arborei è stato adottati, anzi, i tagli sono proseguiti nonostante anche le numerose proteste popolari.

Particolarmente curioso (per non dir altro), poi, quanto avvenuto presso il Municipio XII (che comprende Viale dei Quattro Venti) la cui Commissione Speciale Controllo, Garanzia e Trasparenza è stata convocata per ben due riunioni (30 aprile 2025, 9 maggio 2025) sugli “interventi di abbattimento alberature Viale dei Quattro Venti” a cui sarebbero stati “gentilmente invitati a partecipare” vari soggetti fra cui “il Gruppo D’Intervento Giuridico (GrlG)”, che però non ha mai ricevuto alcuna comunicazione in proposito.

Più che il marasma amministrativo romano, preoccupa fortemente la situazione della gestione del patrimonio di verde pubblico della Capitale.

Roma, Pincio, taglio Pini (13 aprile 2024)

Recentemente, grazie a istanze GrIG, è emerso che disinvolti tagli di Pini (Pinus pinea) nello storico parco pubblico del Pincio e di decine di grandi Ippocastani (Aesculus hippocastanum) lungo il Viale del Casino Algardi, nel parco della Villa Doria – Pamphilj, sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), sia il Pincio che la Villa Doria – Pamphilj entrano nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Villa Borghese e Villa Pamphili” (IT66030052) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE (tutela habitat naturali e seminaturali, fauna, flora) e n. 09/147/CE (salvaguardia avifauna selvatica), con specifiche misure di conservazione (deliberazione Giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016), per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) per verificare se vi sia eventuale danno/degrado delle caratteristiche naturalistiche che han portato all’inclusione del sito protetto nella Rete Natura 2000. 

L’Ente regionale Roma Natura ha il compito fondamentale di gestire le sedici aree naturali protette nel territorio comunale di Roma, oltre 16 mila ettari di grande rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico, storico-identitario.  Molte aree naturali protette e i grandi parchi pubblici storico romani rientrano in siti della Rete Natura 2000 e all’Ente regionale Roma Natura è stata affidata la competenza allo svolgimento delle preventive e vincolanti procedure di V.Inc.A., che, però, sembrano latitanti in parecchi casi di intervento anche di notevole impatto sugli ambienti protetti.

Vediamo una buona volta di garantire anche una protezione concreta e non solo sulla carta?  

Roma, giardino pubblico (Rione Quirinale)

Da un lato Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico (oltre 400 chilometri quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi), tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali che contribuiscono fondamentalmente a rendere l’Urbe quella Città unica che tutto il mondo ammira.

Secondo i dati recentemente pubblicizzati (marzo 2025) dall’Assessora all’agricoltura e ambiente di Roma Capitale Sabrina Alfonsi, fra il novembre 2021 e il febbraio 2025 sono stati piantati 29.665 alberi, ne sono stati abbattuti 13.281, sono state rimosse 10.365 ceppaie ed effettuate 120.000 potature.

Merlo femmina (Turdus merula)

Che cosa si aspetta a rispettar leggi e il Regolamento del Verde Pubblico e Privato e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale?

Si può migliorare, parecchio.  E sarebbe ora che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani.

Ora è, però, necessario l’intervento urgente del Ministero della Cultura, dei Carabinieri e della Procura della Repubblica romana.

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Roma, Villa Doria-Pamphilj, Viale Casino Algardi, taglio alberi (17 ott. 2024)

(foto da Google Maps, per conto GrIG, S.D., archivio GrIG)

  1. Maggio 20, 2025 alle 6:24 PM

    da Roma Today, 20 maggio 2025

    Monteverde, continua l’abbattimento degli olmi. E il caso finisce in procura.

    La segnalazione arriva anche sul tavolo del Ministero della Cultura perché gli alberi abbattuti erano vincolati. (Fabio Grilli)

    A Monteverde le motoseghe sono ancora in funzione. Decine di immagini testimoniano l’attività di operatori che, incaricati dal dipartimento ambiente, eseguono potature ed abbattimenti su viale dei Quattro Venti.La gestione degli alberi a Monteverde

    Nel quartiere del municipio XII da mesi si respira un’aria pesante per la gestione del patrimonio arboreo. Alle iniziali proteste dei residenti per le drastiche potature, si sono infatti associate quelle per i numerosi tagli eseguiti ai danni degli olmi. Le commissioni trasparenza convocate dall’opposizione del municipio non hanno sortito gli effetti sperati e neppure le istanze di accesso civico che sono state promosse, ad esempio, dal Gruppo d’intervento giuridico. La stessa associazione ha reso noto di aver denunciato, il 19 maggio, il taglio tutt’ora in corso di olmi ad alto fusto ed il conseguente disturbo della nidificazione. Dal 31 marzo infatti le motoseghe dovevano cessare la propria attività, come previsto dal regolamento per il verde. Hanno però proseguito anche in forza di una deroga concessa dal comune.La denuncia depositata in procura

    Il perdurare dell’attività di potatura e abbattimento ha portato l’associazione a interessare la procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale ed i carabinieri forestali, affinché esaminino i fatti, alla ricerca di un rilievo penale. Sono stati richiesti inoltre, al miistero della cultura, “immediati interventi sospensivi e ripristinatori” perché, ha osservato il Gruppo d’intervento giuridico, “il viale dei Quattro Venti e i suoi alberi sono tutelai da vincolo cultura, e in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929”.  Dalla Soprintendenza speciale e dal dipartimento ambiente del comune di Roma, a cui era stata rivolta l’istanza di accesso civico, ha fatto notare Stefano Deliperi, presidente del Grig, “non emerge alcuna  autorizzazione culturale nè alcuna comunicazione di intervento di taglio per ragioni di pericolo, nemmeno alcuna ordinanza contingibile e urgente per ragioni di sanità e/o sicurezza pubblica” ha fatto notare Stefano Deliperi, presidente del Grig, Risulta, invece, “solo l’ordinaria esecuzione di un contratto di manutenzione del verde verticale del Lotto n. 6” che interessa anche il municipio XII.La versione del Comune

    Il Campidoglio aveva invece asserito che gli olmi di viale dei Quattro Venti risultavano a rischio crollo. “La relazione degli esperti – aveva dichiarato il Comune – ha inserito gli esemplari in classe D di rischio, la peggiore. Quindi in autunno alcuni alberi sono stati potati, altri preparati all’abbattimento”. La versione offerta, quindi, differisce dalle informazioni ottenute dal Gruppo d’intervento giuridico: motivo in più per fare chiarezza con l’indagine giudiziaria che la stessa associazione sta sollecitando.Le pratiche vietate dal regolamento del verde

    Resta poi da chiarire la questione delle capitozzature. L’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, già con un video pubblicato il 21 febbraio, quando le manutenzioni arboree erano consentite, aveva provato a fornire spiegazioni. Lo aveva fatto chiarendo che la capitozzatura “è vietata dal regolamento del verde” e, quindi, “non si sta eseguendo in nessuna parte della città”. Incredibilmente, però, nel video mostra un olmo di viale dei Quattro Venti che è stato potato in maniera estremamente drastica. Quell’albero, e non solo quello segnalano molti residenti, è stato capitozzato

    “Si può migliorare, parecchio.  E sarebbe ora che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani – ha commentato il presidente del gruppo d’intervento giuridico, auspicando, ora “l’intervento urgente del ministero della cultura, dei carabinieri e della procura della Repubblica”.

  2. Maggio 20, 2025 alle 11:15 PM

    da Il Corriere della Sera, 20 maggio 2025

    Taglio degli alberi a viale dei Quattro Venti, l’associazione coinvolge il ministero della Cultura: «Area vincolata, subito la sospensiva».

    Il Gruppo d’intervento giuridico, riconosciuto dal ministero dell’Ambiente, ha coinvolto il Mic e la Procura della Repubblica, invitata ad accertare i fatti, sul taglio di olmi a Monteverde. (Laura Martellini)

    Lo spintone nella querelle sul taglio indiscriminato degli alberi a Monteverde arriva da un’associazione ecologista, poco nota ai più, ma riconosciuta dal ministero dell’Ambiente: il GrIG, Gruppo d’intervento giuridico, ha coinvolto il ministero della Cultura e la Procura della Repubblica sul taglio di olmi a viale dei Quattro Venti.

    Fatti denunciati alla Procura della Repubblica e ai carabinieri

    L’associazione ecologista ha denunciato la mattanza tuttora in corso degli olmi  ad alto fusto, e il conseguente palese disturbo della nidificazione, oltre alla distruzione di nidi e nidiate. Al ministero della Cultura vengono chiesti immediati provvedimenti sospensivi e ripristinatori, mentre sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Roma, ai carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale e carabinieri forestali alcuni fatti che si ipotizza possano avere rilevanza penale. 

    Obbedienza a «un mero contratto di manutenzione del verde»

    L’associazione entra nei dettagli: dalle comunicazioni ricevute dalla Soprintendenza speciale per l’archeologia, belle arti e paesaggio di Roma e dallo stesso Comune di Roma Capitale, non emergerebbe infatti alcuna
    autorizzazione di tipo  culturale, né alcuna comunicazione di intervento di taglio per ragioni di pericolo.
     «Nessuna ordinanza contingibile e
    urgente per ragioni di sanità e/o sicurezza pubblica, ma solo l’ordinaria
    esecuzione di un contratto di manutenzione del verde verticale 
    del
    Lotto n. 6 » osserva l’associazione. «Eppure viale dei Quattro Venti, così denominato in memoria del Casino, strenuamente difeso dai patrioti della Repubblica Romana nel 1849, è tutelato da vincolo culturale, in quanto realizzato da più di settant’anni, nel 1929.  Non si può dimenticare, poi, che nel periodo marzo-luglio è in corso la stagione riproduttiva dell’avifauna selvatica, con conseguente divieto di disturbo. Invece, risultano addirittura uccellini uccisi direttamente o indirettamente dalle motoseghe comunali».

    Il Regolamento del verde pubblico e le incongruenze

    Ricordano ancora gli ambientalisti che «ai sensi dell’articolo 33, comma 4, del Regolamento del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma Capitale, le potature devono essere eseguite a regola d’arte, secondo le più corrette e aggiornate tecniche arboricolturali e in relazione alle specifiche esigenze del caso; devono essere realizzate nel periodo di
    stasi vegetativa o nel periodo di maggiore idoneità tecnico-vegetativa

    proprio di ciascuna specie, tenendo conto sia del microclima della zona
    d’impianto sia di specifici aspetti fitopatologici e nel rispetto della
    nidificazione dell’avifauna, escludendo di norma il periodo che va da
    aprile a luglio, fatti salvi gli interventi urgenti dettati da ragioni
    di sicurezza ed incolumità pubblica. 
    Nei mesi di marzo e agosto,
    escludendo condizioni di accertata pericolosità delle piante, la
    potatura non può essere effettuata su alberi in cui siano presenti nidi
    di uccelli o tane abitate da piccoli mammiferi o che siano utilizzati
    come dormitorio o posatoio da specie rare o di pregio». E «la pratica della capitozzatura è vietata» (articolo 33, commi 4 e 5).  Dato non secondario: «Gli alberi singoli, in gruppi o in filari, recanti un tronco di circonferenza complessiva superiore a 78,5 cm, misurata all’altezza di 1,30 m dal colletto, ubicati nel territorio di Roma Capitale, sono considerati beni giuridici di interesse ambientale e paesaggistico», mentre quelli abbattuti per qualsiasi motivo devono essere sostituiti entro un anno. Un rendiconto preciso, articoli alla mano, mentre le motoseghe sono in diverse zone in azione. 

  3. Maggio 21, 2025 alle 3:06 PM

    da Abitare a Roma, 21 maggio 2025

    Monteverde, alberi abbattuti su viale dei Quattro Venti: scatta l’esposto in Procura.

    Il Campidoglio: “Alcuni alberi sono stati potati, altri abbattuti per evitare crolli”.

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    da GreenMe, 8 maggio 2025

    Proseguono potature e abbattimenti fuori stagione a Roma, il risultato? Nidi distrutti e uccellini senza una casa (nonostante i divieti).

    Potature e abbattimenti fuori stagione a Roma proseguono imperterriti, tra regolamenti ignorati e fauna sacrificata con decine di nidi distrutti. (Rebecca Manzi)

  4. Maggio 27, 2025 alle 9:31 PM

    da La Repubblica, 21 maggio 2025

    Viale dei Quattro venti: il Tar dà ragione al Comune sui tagli degli alberi.

    Il Tribunale amministrativo del Lazio non concede la sospensiva chiesta da alcuni residenti per fermare l’abbattimento degli olmi a rischio caduta. Alfonsi: “Andiamo avanti, abbattendo solo le piante che possono crollare”. Ma un avvocato accusa: agronomo di parte. (Emiliano Pretto)

  5. Avatar di observant096c9b93c3
    observant096c9b93c3
    ottobre 4, 2025 alle 7:27 am

    Buon giorno sicuramente non vi ricorderete di me Vi avevo scritto per quei 10 maestosi cedri atlantici che volevano abbattere a cn e sostituiti con cespugli per spendere 3 milioni di finanziamenti ottenuti tra l altro con bugie ebbene siamo andati ostinatamente avanti come cittadini abbiamo passato di tutto dagli insulti agli sberleffi da parte del comune ma ieri.il consiglio di stato ci ha dato ragione al 100 per 100 e il comune se i cedri sono salvi

  1. Maggio 29, 2025 alle 9:32 am

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