Siena, perché tagliare gli alberi della Strada Massetana?


Siena, Strada Massetana, nido (marzo 2024)

Il Comune di Siena ha deciso di risistemare la Strada Massetana e per far questo intende eliminare le attuali alberate di Robinie (Robinia pseudoacacia) e Pini (Pinus pinea).

Il progetto, finanziato con 670 mila euro, prevede la sostituzione con esemplari di Tiglio (Tilia Tomentosa) e di Frassino minore (Fraxinus angustifolia), ma non si è a conoscenza dell’eventuale presenza o meno di problematiche fito-sanitarie che possano rendere necessaria la rimozione degli alberi, come richiede la giurisprudenza in materia (vds. Cons. Stato, Sez. V, 27 ottobre 2022, n. 9178).

Sussistono, poi, tecniche ormai consolidate per l’effettuazione dei lavori di viabilità con la salvaguardia delle alberature.

La Strada Massetana rientra in area tutelata con vincolo paesaggistico e con vincolo culturale (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

Merlo (Turdus merula)

Inoltre, ormai è in corso la nidificazione dell’avifauna selvatica e la distruzione di nidi e qualsiasi attività di disturbo della nidificazione sono vietate.

Infatti, nel periodo primaverile ed estivo sono vietati tutti gli interventi che possano disturbare la riproduzione dell’avifauna selvatica(art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.,).

Tali divieti sono ripresi dall’art. 79, comma 2°, della legge regionale Toscana n. 30/2015 e s.m.i.

La fauna selvatica ”è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della collettività nazionale e internazionale” (art. 1 della legge n. 157/1992 e s.m.i.) e il disturbo/danneggiamento/uccisione delle specie avifaunistiche in periodo della nidificazione può integrare eventuali estremi di reato, in particolare ai sensi dell’art. 544 ter cod. pen.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), su segnalazione di residenti senesi, ha, quindi, inoltrato un’istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, coinvolgendo i Ministeri dell’Ambiente e Sicurezza Energetica e della Cultura, la Regione Toscana, la Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, il Comune di Siena, i Carabinieri Forestale e informando la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena per opportuna conoscenza.

Emerge, pertanto, una domanda: perché tagliare gli alberi della Strada Massetana?

Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

Siena, Piazza del Campo

(foto D.M., S.D., archivio GrIG)

  1. Paola
    marzo 5, 2024 alle 1:27 am

    Io un’ipotesi di risposta ce l’avrei… ma mi astengo 😉 🙂

    • marzo 5, 2024 alle 6:15 am

      ..brava, visto che é prevista la sostituzione con alberi di analoga sagoma 😉

      Stefano Deliperi

      • Paola
        marzo 5, 2024 alle 9:16 am

        Porti pazienza ma una domanda mi sorge spontanea… 🙏

        Con che tempi assumeranno la medesima sagoma: da subito o in anni? 😉

        Grazie per la pazienza 🤗

      • marzo 5, 2024 alle 2:28 PM

        ..ma é facile, basta munirsi di metro e andar periodicamente a misurare Tigli e Frassini, se è quando saran piantati 📏😃

        Stefano Deliperi

      • Paola
        marzo 5, 2024 alle 11:31 PM

        Teoricamente dovrebbero indicare la taglia prevista e poi bisognerebbe andare a controllare… forse la vostra rete di soci e’ la migliore rete di controllo…

        grazie

        buona notte

        Paola

      • marzo 6, 2024 alle 6:55 am

        ..non c’è dubbio, ma è meglio controllare direttamente, così non sorgono equivoci di alcun genere 😊
        Buona giornata 🌳🌳🌳

        Stefano Deliperi

      • Paola
        marzo 6, 2024 alle 8:10 am

        Non mi dica che lei riesce anche a fare il “follow up” in giro per l’Italia!? 😅

        Se è così, supera ogni mia aspettativa e l’ammirazione raggiunge vette sovrumane!

        Grazie infinite

        Paola

      • marzo 6, 2024 alle 9:12 am

        ..lei parla di Superman🦸, purtroppo non è nostro socio.
        Buona giornata 🌈

        Stefano Deliperi

      • Paola
        marzo 6, 2024 alle 9:19 am

        Quindi rimane aperta l’ipotesi che, nonostante le dichiarazioni, dopo la strage nei fatti le alberature non vengano adeguatamente sostituite… 😔

      • marzo 6, 2024 alle 9:43 am

        ..soprattutto rimane aperta l’ipotesi che cada un bel meteorite che risolva definitivamente tutto ☄️😊

        Stefano Deliperi

      • Paola
        marzo 6, 2024 alle 9:48 am

        Ma come?! Una vita a salvare l’ambiente e poi invoca il meteorite?!

        Per come vanno le è più probabile l’autodistruzione atomica… 😖

        un caro saluto

  2. francesco zangari
    marzo 5, 2024 alle 10:12 am

    Tra l’altro, afferma l’amministrazione, i nuovi alberi catturerebbero meglio le polveri sottili… Come possano farlo da novembre a fine aprile, sei mesi durante i quali sono privi di foglie, rimane un mistero !?!

  3. marzo 5, 2024 alle 7:52 PM

    dal sito web istituzionale del Comune di Siena, 5 marzo 2024

    Bianchini: “Strada Massetana, via ai lavori: ecco il cronoprogramma”.

    L’assessore ai lavori pubblici ha risposto all’interrogazione urgente di Casciaro (Siena Sostenibile) durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, martedì 5 marzo: https://www.comune.siena.it/node/5787

  4. marzo 5, 2024 alle 9:32 PM

    da Il Cittadino online, 5 marzo 2024

    Grig: “Perché tagliare gli alberi della Strada Massetana?”: https://www.ilcittadinoonline.it/ambiente/grig-perche-tagliare-gli-alberi-della-strada-massetana/

  5. Michele Sica
    marzo 6, 2024 alle 6:40 PM

    Non ho visto un solo commento che si preoccupa dei disagi per tutti coloro che devono effettuare quel tratto di strada, non solo per il senso unico alternato, ma anche perché l’unica carreggiata percorribile è resa anch’essa molto disagevole dalle radici dei pinus pinea.

    Ricordo uno strepito simile in occasione del taglio dei pini (sacrosanto) in viale Mazzini. Mai intervento fu più azzeccato, l’attuale alberatura è cresciuta rapidamente garantendo ombreggiatura, una deliziosa fioritura primaverile e risolvendo il problema delle radici affioranti.

    Inoltre non mi risulta che i pini siano così utilizzati dagli uccelli per la nidificazione. 🤔

    Il fatto è che negli anni 50 ci fu una vera ubriacatura di pini sia per i rimboschimenti che come arredo urbano. Scelta scellerata che ancora condiziona pesantemente i nostri boschi (su tutti la val.di Merse) e che anche in città ha fatto sempre.danni, viale Mazzini e via Massetana sono solo due degli innumerevoli casi.

    Scusate il pippone 🙂

    • marzo 6, 2024 alle 9:35 PM

      vi sono soluzioni tecniche che possono risolvere le necessità di una viabilità in buono stato con il mantenimento delle alberate, soluzioni però che non sono state minimamente prese in considerazione, a quanto pare.
      In più, a marzo siamo in periodo di nidificazione dell’avifauna selvatica: è stato verificata la presenza o meno di nidi su quegli alberi?

    • Simona
      marzo 7, 2024 alle 3:26 PM

      Certo che comprendiamo i disagi, ma perchè non considerare le alternative? Possiamo fare uno sforzo?
      Sono 39 pini domestici SANI, una pianta sempreverde meravigliosa per la nostra salute e il nostro paesaggio (la zona è anche tutelata dal Codice dei Beni Culturali), una pianta sempre più rara, che oggi è possibile SALVARE con le nuove tecnologie di rifacimento duraturo asfalto che risolvono il problema delle radici (già applicato e collaudato a Roma, Rieti, Lignano, Camaiore e all’ estero..)
      Ci sono ormai molte ditte specializzate e i costi sono poco superiori agli abbattimenti, lasciando però intatte (e naturalmente messe in sicurezza attraverso sistemi di ancoraggio, sostegni e consolidamento) delle piante come queste, il cui valore si aggira, di solito, sugli 8-10.000€/cad).
      Veramente invitiamo Comune e cittadini a prendere visione di queste alternative davvero sostenibili, senza incappare nel rischio altissimo delle sostituzioni, che col clima attuale si stanno rivelando ovunque altamente fallimentari e in ogni caso non saranno di grandezza “accettabile” se non tra molti anni, anche 20-30, come sanno bene gli agronomi…
      Inoltre le specie caducifoglie proposte, non avendo appunto fogliame nel periodo invernale, quando più è presente l’inquinamento da polveri sottili, non potranno offrire lo stesso benefico effetto dei pini, che coi loro aghi sempreverdi intercettano una grande quantità di pm10 e pm2,5…
      Sarebbe un vanto per la città optare per una soluzione davvero moderna e rispettosa dell’ambiente e della salute dei cittadini, in linea anche con le direttive nazionali ed europee in tema di salvaguardia del patrimonio verde e della qualità dell’aria (in Italia si registrano circa 90.000 morti premature/anno per inquinamento atmosferico). Grazie mille.

    • Simona Bertini
      marzo 8, 2024 alle 4:49 PM

      Signor Sica, mi scusi ma non conoscere le cose e immaginarle (mi riferisco a “alzano forse la strada di mezzo metro?”) non significa niente, e non significa avere ragione.

      I lavori delle Ditte di cui parla Donatella, e anch’io, sono facilmente visionabili sul web, se ha dei dubbi, ma le assicuro che ho personalmente incontrato chi se ne occupa, ho visto i lavori, e ci sono molte documentazioni disponibili.Provi a cercare Air Spade, Cupolex, Team Alle radici dell’albero, Oltre le radici, Superalberi, Team BeeAgro…

      Le radici vengono scoperte tramite apparecchiature che lavorano con acqua o aria, vengono esaminate, vengono tolte quelle superficiali che al 99% sono solo esplorative e non di stabilità, all’occorrenza vengono perfino rigenerate e consolidate con fittoni e nodi artificiali, vengono posti ancoraggi e sostegni e infine ricreato l’asfalto con l’apposizione di cupole di ossigenazione e barriere specifiche che impediscono nuovi affioramenti, il tutto garantito dalla Ditta. Vale la pena.

      Seguo da 4 anni molti agronomi, professori e tecnici.

      Non avremo più piante così belle e sane, purtroppo

  6. donatella
    marzo 6, 2024 alle 10:16 PM

    Quando si va a lavorare su di una strada con interventi di questo tipo non si disturba solo la nidificazione di quei rari uccelli come ad esempio le Tortore o le Gazze che possono nidificare anche sui Pini ma di tutti i molteplici altri uccelli che nidificano nell’altra vegetazione della strada, ci sono Acacie, Allori, Canne di Bambù, Pruni, Rovi, Edere ,Olivastri , cespugli e suolo erboso, i piccoli uccelli non hanno il campanello per suonare loro che si allontanino ,che vadano a nidificare da un’altra parte perchè presto si taglia tutto; per questo la legge che protegge la nidificazione e la riproduzione dell’avifauna selvatica esiste e va perciò rispettata, anche dal Comune di Siena.

    Il manto stradale rovinato deve certamente essere restaurato nessuno lo può negare ma il Comune deve far eseguire i lavori nel rispetto della legge vigente e nel rispetto delle alberature , ci sono metodiche moderne semplici che determinano la pericolosità reale degli alberi e anche specifiche per i Pini così da salvare quelli sani e ditte specializzate per il ripristino del manto stradale asfaltato con la conservazione e anche il consolidamento se necessario dei grandi alberi presenti; le ricchezze ambientali ecologiche paesaggistiche storiche salutari degli Alberi devono essere preservate il più possibile, non si può ogni volta fare tabula rasa di vegetazione vivifica immolandola all’asfalto. Questo modo di fare è un metodo suicida che va abbandonato, anche dal Comune di Siena.

    • Michele Sica
      marzo 8, 2024 alle 4:20 PM

      Ciao Donatella, che le tortore e le gazze siano animali rari è la prima volta che lo sento dire :).

      Comunque bisogna prendere atto del fatto che i pini sono stati un errore commesso negli anni 50 quando a malapena a Siena c’erano strade asfaltate, e di cui paghiamo il prezzo ora, e non solo in termini di manto stradale distrutto, ma anche di canali di gronda, scarichi di balconi, grate stradali otturate dagli aghi di pino, chiedi a chi abita vicino a dei pini, io ho dovuto rifare il parquet in casa.

      Oltretutto non dimentichiamo che il Pino non è un albero autoctono, è tipico delle zone rivierasche e della macchia mediterranea, a Siena non c’entra niente, allora perché non sostituirlo con essenze più in linea con la nostra fauna locale?

      Per quanto riguarda la nidificazione, abito proprio davanti a dei pini da più di 40 anni e non ho mai visto una tortora o un altro uccello nidificarci. Sui tetti, sui cespugli, su altri alberi non resinosi, ma sui pini mai, e si che dove abito io tortore ce ne sono a iosa.

      Quanto al “ripristino del manto stradale asfaltato con la conservazione e anche il consolidamento se necessario dei grandi alberi presenti” visto che se devi rifare l’asfalto devi tagliare le radici non so di come potrebbero procedere dette ditte, tu lo sai? Ce lo vuoi dire? Forse alzando la strada di mezzo metro? Io non riesco a immaginarlo.

      Vorrei poi, se qualcuno di voi le ha o le può fare, delle foto dei nidi sui pini di via Massetana.

      Grazie a tutti

      • donatella
        marzo 9, 2024 alle 12:15 PM

        Ciao Michele, gli Uccelli nidificano dove vogliono loro e non come intendiamo noi, se non hai visto i nidi è proprio la dimostrazione di questo, se tagli i Pini lungo la strada Massetana è ovvio che tagli anche tutta o la maggior parte dell’abbondante vegetazione che ci cresce, compresi gli altri alberi presenti e tutti i cespugli. Le ditte ci sono e come con metodi collaudati per eseguire i lavori sulle carreggiate delle strade alberate , specializzate proprio per i Pini; i recapiti , i documenti esplicativi dei tecnici di Gruppi che lavorano per questi tipi di interventi li abbiamo e come e li hanno già in Comune, basta che il Comune di Siena dia la disponibilità ad essere contattato oppure a scrivere e/o telefonare, hanno tutto , proprio tutto, spero anche la volontà, Buona giornata.

      • Pietro
        marzo 9, 2024 alle 12:31 PM

        Ciao Michele, riguardo a quelli che tu chiami errori del passato , piantare tutti i Pini negli anni ’50, visto che come errori li dobbiamo tagliare tutti, dovresti accanirti soprattutto con le costruzioni e gli abusi edilizi fatti a dismisura dal dopoguerra ; capisco che è molto facile invece prendere una semplice motosega e tagliare i Pini inermi. Ecco la grande abilità dell’uomo.

  7. marzo 11, 2024 alle 10:14 PM

    da Siena TV, 11 marzo 2024

    Siena, Strada Massetana: lavori al via nonostante il maltempo.

    La pioggia di oggi ha solo interrotto temporaneamente le operazioni di abbattimento di alcuni pini considerati ad alto : https://www.radiosienatv.it/siena-strada-massetana-lavori-al-via-nonostante-il-maltempo/

  8. Clementina Lonardo
    marzo 12, 2024 alle 3:06 am

    Intanto finché ricrescono, se non ci sono state frane e se tutti ce la fanno a ricrescere, chi ce la passa la frescura, la gioia del paesaggio, il canto degli uccelli che nidificano, l’ombra e la protezione delle radici da frane e smottamenti?

    • Simona Bertini
      marzo 12, 2024 alle 9:34 am

      Esatto. Per ‘sostituire” una pianta di 40-50 anni, ci vogliono 40-50 anni, il resto è fuffa… Non facciamoci ingannare, a Firenze il 70% delle sostituzioni è fallito (parco Cascine, piantati 150 pioppi, morti 120..)

  9. marzo 14, 2024 alle 2:47 PM

    La Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena ha comunicato (nota prot. n. 7222 del 14 marzo 2024) di aver “espresso il parere endoprocedimentale di competenza favorevole all’intervento, poiché le opere di cui in oggetto sono state considerate compatibili con le prescrizioni dettate nella Scheda relativa al D.M. 14/05/1956 – G.U. 129 del 1956“.

    Com’è noto, le Soprintendenze territorialmente competenti esprimono il proprio vincolante parere nel procedimento di autorizzazione paesaggistica di competenza regionale ovvero comunale, in via di sub-delega (art. 146 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).

    • Simona Bertini
      marzo 15, 2024 alle 11:29 am

      Soprintendenze sempre più deludenti. Amen.

  10. Donatella
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