Traffico illecito di rifiuti fra Toscana e Sardegna.
La Direzione distrettuale antimafia di Cagliari e i Carabinieri del N.O.E. di Cagliari, Firenze e Brescia hanno scoperto un traffico illecito di rifiuti speciali di origine tessile che han portato oltre 130 mila tonnellate di rifiuti prodotti nella zona industriale di Prato a esser raccolti in balle e trasportati in Sardegna, nella zona industriale di Macchiareddu (CA) e in un’area pubblica di rilievo naturalistico sui monti di Villagrande Strisaili (NU), posta sotto sequestro preventivo.
Nove persone indagate, insieme a tre veicoli e 38 mila euro.
Ennesimo scempio ambientale dettato da spregio della legalità e da opaca avidità.
Gruppo d’Intervento Giuridico odv
A.N.S.A., 15 aprile 2022
Rifiuti tessili interrati in Sardegna, 9 gli indagati.
Blitz carabinieri tra Ogliastra, Prato e Brescia.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Cagliari, insieme a quelli del Noe di Firenze e Brescia, hanno eseguito a Villagrande Strisaili (Nuoro), Prato e Desenzano del Garda (BS) un’ordinanza di misura cautelare con cui il Gip del Tribunale di Cagliari, su richiesta della Dda, ha disposto il sequestro preventivo di un terreno nel comune sardo utilizzata per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali di natura tessile provenienti dal pratese, di tre veicoli e di 38.000 euro.
Nove gli indagati, a vario titolo, per attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti in concorso e gestione illecita di rifiuti.
Gli accertamenti dei Carabinieri del NOE di Cagliari sono iniziati nel secondo semestre del 2018, dopo il rinvenimento di due siti in cui erano stoccati oltre 130 tonnellate di rifiuti tessili raccolti in balle. Con le successive indagini, dirette dalla Dda. di Cagliari e condotte anche con il supporto di intercettazioni e videoriprese, i militari sono riusciti a risalire alla provenienza dei rifiuti e ricostruire la presenta organizzazione costituitasi per la gestione abusiva del materiale di scarto nel territorio isolano.
Scoperta anche un’ulteriore fase di gestione abusiva organizzata dei rifiuti che, con più operazioni, sono stati trasferiti a bordo di autocarri in altri siti: in un capannone nella zona industriale Macchiareddu di Uta (Città Metropolitana di Cagliari) e in un’area privata poco distante o in un capannone di Villagrande Strisaili e interrati in un’area di campagna di proprietà comunale di cui gli indagati avevano la disponibilità. I rifiuti, secondo quanto hanno scoperto i carabinieri, provenivano da un’azienda del pratese operante nel settore della gestione dei rifiuti tessili che avrebbe affidato la gestione a una società con sede legale a Cagliari e hanno viaggiato accompagnati da una documentazione che attestava fosse della merce e non scarti.
da La Nuova Sardegna, 15 aprile 2022
Villagrande Strisaili: traffico illecito di rifiuti, 9 indagati.
L’ordinanza del Gip del tribunale di Cagliari riguarda anche Desenzano sul Garda: indagini del Noe , sequestro di un terreno nel paese della provincia di Nuoro.
da L’Unione Sarda, 15 aprile 2022
Rifiuti tessili dalla Toscana alla Sardegna, nove gli indagati: gli scarti venivano sotterrati.
Blitz dei carabinieri tra Ogliastra, Prato e Brescia.

(foto S.D., archivio GrIG)


Perche’ non vietare i rifiuti tra Regioni ? E magari tra stati ? Ognuno di questi dovrebbe avere le risorse necessarie per un corretto ricliclo. Si potrebbe sensibilizzare tutti, produttori di beni e consumatori, al risparmio rifiuti. Non dovrebbe essere utopia.
I comuni , oltre a far pagare la Tari, dovrebbe dire dove trasporta i rifiuti tipo x tipo !!
La Toscana è ormai un covo prediscelto dai malavitosi a cui non basta il suolo toscano per i loro loschi malaffari e così, soprattutto alla luce delle recenti indagini per lo smaltimento illegale di Keu nel sottosuolo toscano, i manigoldi in un attimo hanno solo attraversato il mare per sotterrare i loro veleni in Sardegna!
https://www.lanazione.it/cronaca/ndrangheta-toscana-1.7545966
https://www.lanazione.it/direttore/inchiesta-keu-1.7563117?
vogliamo dire anche una cosa? che queste indagini per vari motivi, vuoi per burocrazia, vuoi per la necessita di dover raccogliere prove inattaccabili (per non vanificare i processi) durano esageratamente troppo? nell’articolo dice dal “secondo semestre 2018” !!! quanto altro materiale avranno portato nel frattempo? sotto gli occhi dei poliziotti impotenti? Che nessuno certamente mai disseppellirà? siamo realisti alla fine nessuno bonifica
Tristezza…
“La malavita è organizzata. Ci sono infine rifiuti che non trovano “ricollocazione”. Ma la malavita è organizzata anche in questo. Dietro allo smaltimento di ritagli di pelle e stoffa delle confezioni – di Prato, ma non solo – ci sono i clan. Frequenti i sequestri di capannoni, presi in affitto al solo scopo di “nascondere” quello che costa troppo smaltire.”
https://www.quotidiano.net/inchieste/rifiutitoscana/?utm_source=La_Nazione&utm_campaign=1ca2c488d1-inchiesta_rifiutitoscana&utm_medium=email&utm_term=0_9fd6c006b2-1ca2c488d1-360352002
da L’Unione Sarda, 26 luglio 2022
Getta rifiuti nella discarica abusiva già sequestrata a Macchiareddu, arrestato.
Il 48enne gettava pezzi di auto rubate e residui di vernici: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/provincia-cagliari/getta-rifiuti-nella-discarica-abusiva-gia-sequestrata-a-macchiareddu-arrestato-be3w6tn5
in Campania.
A.N.S.A., 28 maggio 2023
Smaltimento illecito di rifiuti, 12 arresti in Campania.
Inchiesta condotta dai carabinieri del Noe di Napoli. (https://www.ansa.it/campania/notizie/2024/05/28/smaltimento-illecito-di-rifiuti-12-arresti-in-campania-_02916480-7d4c-464e-88d9-22bb7ad9fe31.html)
Con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, furto aggravato ai danni della Città Metropolitana di Napoli e corruzione, i carabinieri del Noe di Napoli stanno eseguendo una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 persone.
I fatti contestati sono avvenuti nelle province di Napoli, Avellino e Salerno. Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, sono durate circa circa sei mesi. I militari hanno accertato l’esistenza di una associazione dedita allo smaltimento illecito di rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico di Tufino.
L’indagine è partita nel gennaio del 2023, grazie alle segnalazioni di anomalie della Sapna, società interamente partecipata dalla città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani della area metropolitana del capoluogo campano. Attraverso intercettazioni di conversazioni, video riprese e pedinamenti, i carabinieri hanno scoperto che nell’impianto per la gestione dei rifiuti di Tufino venivano smaltite tipologie di rifiuti di provenienza industriale, estranee al ciclo di raccolta dei rifiuti urbani. Secondo gli inquirenti ad operare illecitamente era una associazione a delinquere composta da diverse figure professionali tra cui gli amministratori di alcune aziende di rifiuti speciali delle province di Napoli e Salerno, autisti di automezzi adibiti alla raccolta di rifiuti urbani e alcuni dipendenti infedeli dell’impianto di Tufino, che avevano organizzato, nei minimi dettagli, un articolato “modus operandi” grazie al quale riuscivano a smaltire illecitamente rifiuti speciali, di provenienza industriale, nell’impianto pubblico, a spese dell’Ente pubblico.
Sarebbero state smaltite illecitamente oltre mille tonnellate di rifiuti speciali nello stir di Tufino (Napoli) determinando un aggravio di costi per la Sapna (società della città metropolitana di Napoli che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani) pari a circa 500mila euro. Emerge dalle indagini del carabinieri del Noe. Lo sversamento illecito dei rifiuti ferrosi ha causato danni agli impianti rimasti bloccati per lunghi periodi. Il Noe ha anche notificato un decreto di sequestro a due aziende private produttrici di rifiuti industriali.