A chi giova il Beach Tour?
Non contenti di quanto combinato lungo le spiagge italiane nel 2019, ritornano con il Jova Beach Tour nel 2022.
Sarebbe ora, invece, di avere linee guida cogenti a livello nazionale sull’utilizzo delle spiagge.
Gruppo d’intervento Giuridico odv

Non si può certo dire che il Jova Beach Party abbia garantito una buona reputazione per la tutela dei luoghi: Roccella Jonica, Marina di Cerveteri, Torre Flavia, Castel Volturno, Rimini, Lido degli Estensi… e le tappe annullate di Vasto, Albenga… solo per citare alcuni dei momenti più disastrosi dal punto di vista ambientale del tour in giro per la nostra penisola nel 2019.
Per fugare ogni dubbio su cosa sia successo nel 2019, a questo link è possibile scaricare gratuitamente un libro e giudicare coi propri occhi.
https://www.terranuova.it/News/Ambiente/Franco-Sacchetti-A-un-anno-dal-Jova-Beach-Party-il-resoconto-di-un-estate-in-trincea
Le coste italiane rappresentano un fragilissimo patrimonio pubblico di biodiversità da proteggere, già pesantemente compromesso da speculazioni, dissesti, inquinamento, cementificazioni selvagge, sfruttamento, erosione, subsidenza, cambiamenti climatici. Un patrimonio spesso ignorato di flora, fauna ed habitat, taluni rarissimi, che si trova a convivere con l’uso balneare, tradizione di accoglienza turistica ed eccellenza del nostro Paese.

Ma a quale scopo acconsentire ad eventi di altissimo impatto, con migliaia e migliaia di persone, che ovviamente vengono ammassate nei luoghi più incontaminati? E’ questo il rispetto dell’ambiente che per un Paese come il nostro dovrebbe essere la priorità? Come possono le Istituzioni abdicare al loro ruolo di tutela, rispetto delle leggi e promozione della conoscenza e della cultura presso la popolazione?
E invece, non bastasse quanto successo nel 2019, i trattori riprenderanno a spianare anche nel 2022.
Per i concerti ci sono i luoghi attrezzati e gli stadi. Forse vengono ignorati perché costano? Quali sono le condizioni di lavoro che vengono garantite all’interno di questi eventi?
In occasione della diretta in cui saranno annunciate le tappe 2022, che l’amministrazione pubblica ravennate ha ben pensato di accogliere con tutti gli onori, un folto gruppo di associazioni di protezione ambientale ed animale, gruppi politici e semplici cittadini si danno appuntamento con un presidio informativo sui danni che un simile approccio consumistico porterà al nostro patrimonio comune. La natura non è un fondale, una “location” a costo zero da sfruttare e consumare a piacimento, ma la nostra casa comune, da proteggere per noi e per i nostri figli.
Chiediamo all’amministrazione comunale ravennate di riflettere attentamente sull’evento che si appresta a sposare, e di lanciare un vero segnale di rispetto del martoriato ambiente ravennate per le generazioni presenti e future.
Un punto informativo per la popolazione è stato svolto a Ravenna, venerdì 19 novembre, dalle ore 11.30 alle 13.30 in via Boccaccio all’angolo con Largo Firenze.
Associazione Naturista Ravennate
C.L.A.M.A. Ravenna OdV
Collettivo Autonomo Ravennate
Comitato Sì Aboliamo la Caccia
Gruppo di Intervento Giuridico – Ravenna
Gruppo Vivi Ravenna Verde
Italia Nostra sezione di Ravenna
L’Arca
Legambiente Ravenna Circolo Matelda
OIPA Ravenna OdV
Potere al Popolo Ravenna
(foto da mailing list ambientalista, S.D., archivio GrIG)
Ogni notizia accresce la vergogna per questa classe di decisori ignobili. Ciao MG >
Cancellare la Natura in nome di uno sballo di “fuori di testa”, ma come è possibile che si osanni a “programmi demenziali addirittura in nome dell’ambiente?” Chi decide , approva e plaude a eventi di questo tipo non può essere considerato un vero decente nostro amministratore di beni comuni,
Grazie a chi cercherà di fermare le loro malefiche azioni, grazie GrIG!
Scusate siete informati sicuramente sui mufloni che vogliono uccidere all’ isola del Giglio , 15 milioni stanziati per questo massacro infame e vergogno, nominare un cacciatore direttore del parco, non è possibile denunciare un eventuale conflitto di interessi. Sul giornale Il Fatto Quotidiano hanno scritto un articolo molto esaustivo e interessante su questa vicenda .Cosa è possibile fare un ricorso al TAR o altri atti giudiziari che possano bloccare questo massacro che dovrebbe succede a giorni. Cordiali saluti Irenka Bojda
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l’eliminazione dei Mufloni dall’Isola del Giglio fa parte del complessivo intervento di eradicazione dei Mufloni dalle isole dell’Arcipelago Toscano, perchè non autoctoni.
Ci siamo occupati della vicenda già dal 2016, chiedendone il “ritorno” in Sardegna: purtroppo, la nostra proposta non è stata accolta: https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2016/08/27/mufloni-dellisola-delba-a-morte/
Nella regione Marche LIPU FERMO e LEGAMBIENTE hanno detto chiaramente che sono contrari ,articolo messo in evidenza dal giornale Corriere Adriatico. Ci sono gli stati che possono ospitare questi eventi musicali in maniera ottimale. Potreste voi convocare tutte le associazioni e scrivere ai presidenti di Regione di non dare permessi che devastano l ambiente già in situazione di degrado, raccolta firme per una petizione per il ministro dell’ ambiente, scrivere a jovanotti,dare massima visibilità hai danni che verranno provocati i soldi incassati in quali tasche finiranno e le motivazioni di queste scelte. Ora inizia lui ,poi altri imiteranno….credo sia opportuno che tutte le associazioni si uniscano per avere la possibilità di ottenere un risultato positivo. Cordiali saluti Irenka Bojda
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Si potrebbe lanciare una petizione anche per questo fatto?
per Irenka e per Maria Dore: si può fare tutto, anche di più, pure scrivere al Papa perchè tiri le orecchie a Jovanotti.
Bisogna semplicemente fare prima di tutto i conti con il fatto che le energie di un’associazione di volontariato “puro” (cioè dove nessuno becca nemmeno un centesimo, nemmeno di rimborsi) come il GrIG non sono infinite.
Dietro ogni azione, dietro ogni iniziativa c’è parecchio lavoro di preparazione, c’è attività di sensibilizzazione e di diffusione, anche prolungata, tutti elementi di cui tenere conto.
Per cui, per ora, non possiamo fare altro.
Sarebbe necessario un decreto ministeriale contenente linee guida per le manifestazioni sulle spiagge: un conto è il torneo di beach volley promosso dalla colonia estiva della Parrocchia di Santa Teodolinda, tutt’altro è il mega-villaggio con concerto di Jovanotti.
Buona giornata
Stefano Deliperi