Continua la stagione di caccia, continuano le gesta venatorie.
Siamo a novembre, nel pieno della stagione di caccia.
E si vede, ovviamente per chi vuol vedere.
Domenica 7 novembre 2021 un cacciatore finisce in codice rosso all’Ospedale “Brotzu” di Cagliari perché gravemente ferito a una gamba durante una battuta di caccia al Cinghiale (Sus scrofa) sul Monte Arci, in Comune di Ales (OR).
Qualche giorno fa, a Malacantone, località campestre in quel di Mantova, due cacciatori han dato prova della loro abilità venatoria, sparando a una Lepre (Lepus europaeus) e impallinando due contadini poi “trasportati d’urgenza all’ospedale Poma di Mantova per le cure del caso”.
Un mese e mezzo or sono un cacciatore nei boschi dell’Alessandrino sparò a un Cinghiale che, ferito, lo travolse e lo uccise.
Destino, forse, al pari di quello del ciclista impallinato negli stessi giorni nel Veronese da un cacciatore “sparando a un fagiano in direzione della strada”, molto probabilmente in violazione dell’art. 21, comma 1°, lettera f, della legge n. 157/1992 e s.m.i.
Imperizia, fatalità, cose che capitano, così diranno molti, in particolare vari cacciatori.
Lo scorso 29 ottobre nella campagna mantovana un cacciatore ottantaduenne ha pensato bene di minacciare con il fucile spianato un ragazzo di 18 anni che gli faceva notare di essere in una zona dove era vietata la caccia. Il giovane non s’è perso d’animo, ha telefonato ai Carabinieri, che hanno provveduto a denunciare l’anziano alla magistratura, al sequestro dei fucili a sua disposizione e alla segnalazione al Prefetto per l’eventuale ritiro del porto d’armi.
Questa è delinquenza, però.
Secondo la triste contabilità tenuta dall’Associazione Vittime della Caccia, al 31 ottobre 2021 in ambito venatorio vi sono già 3 morti e 27 feriti nel corso della stagione di caccia 2021-2022.
Continuiamo così…
Gruppo d’intervento Giuridico odv Lega per l’Abolizione della Caccia
da L’Unione Sarda, 7 novembre 2021
Ales, fucilata durante la caccia al cinghiale: un uomo in codice rosso.
Sul posto l’elisoccorso, che ha trasportato il ferito all’ospedale Brotzu di Cagliari.
da Prima Mantova, 31 ottobre 2021
CACCIATORI… “SGUERCI”. Sparano alla lepre e colpiscono due contadini.
L’incidente venatorio è avvenuto nelle campagne al confine fra Mantova e Modena. I feriti non sono in pericolo di vita.
da Prima Mantova, 2 novembre 2021
FOLLIA NEL MANTOVANO. Cacciatore in azione in un’area di divieto di caccia minaccia col fucile un 18enne.
Il giovane aveva fatto notare al pensionato che si trovava in un’area dove la caccia era vietata: di tutta risposta il cacciatore gli ha puntato il fucile contro.
(foto S. Bottazzo, L.A.C., S.D., archivio GrIG)
Per la cronaca, c’è anche un altro morto. Il 18 ottobre scorso, nelle campagne di Tolfa (RM), durante è stato colpito alla testa un cacciatore, Per dare un’idea di come vengono trattati questi casi, un giornale locale titolava: Tragico errore a Tolfa, spara e uccide il compagno che era a caccia con lui. Eppure i tragici errori continuano.
da La Repubblica, TO, 7 novembre 2021
Cinghiale intrappolato tra due cacciatori: uno gli spara ma colpisce l’amico. (Cristina Palazzo) (https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/11/07/news/cinghiale_intrappolato_tra_due_cacciatori_uno_spara_ma_colpisce_l_altro-325491678/)
Cacciatore punta al cinghiale ma colpisce il compagno di battuta, ferendolo in modo grave. L’incidente è avvenuto nei boschi di Visone, nell’Alessandrino oggi all’ora di pranzo. I due cacciatori, di 67 e 68 anni, erano impegnati con altri compagni in una battuta al cinghiale.
Dalle ricostruzioni dei carabinieri di Acqui Terme, che sono intervenuti per l’incidente, i due compagni per seguire un cinghiale, si sarebbero trovati l’uno di fronte all’altro quando hanno visto passare l’ungulato. A quel punto uno dei due, il 67enne, ha sparato per colpire l’animale, ma il proiettile l’avrebbe mancato proseguendo fino a colpire il compagno all’altezza della caviglia. Era a una distanza di circa 50 metri.
Immediatamente è stato dato l’allarme, il 118 è intervenuto nei boschi e dopo aver stabilizzato il cacciatore che aveva perso molto sangue, lo ha trasportato in elicottero all’ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria con il codice di massima urgenza. Il cacciatore non sarebbe in pericolo di vita. L’arma che ha esploso il colpo è stata sequestrata dai carabinieri. Ora il compagno rischia di essere indagato per lesioni.
E’ tempo di chiudere questa pratica primitiva e nociva per tutti. La domenica e il giovedì andare in campagna è vietato. Al nord, hanno 5 giorni di caccia e due di riposto, stanno sparando su ogni cosa si muova. Pochi cacciatori rispetto ai milioni di italiani che la caccia la vorrebbero chiusa, non possono ancora averla vinta. E soprattutto non devono ancora vincere le lobby con il beneplacito della politica. La Natura è patrimonio di tutti.
E poi gli interessi l’industria delle armi ..